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    Chiara Scarabelli saluta la pallavolo: “La rinuncia alla Serie A? Sofferta ma necessaria”

    In un ambiente abituato fin troppo spesso a raccontare ed elevare le storie di successo, trionfi e record, appare quasi strano – e sicuramente insolito – empatizzare con chi, quel successo, l’ha solo assaggiato. Per chi era sul trampolino di lancio ed è tornato indietro. In un mondo di “invincibili”, c’è chi si è dovuto arrendere di fronte a un ostacolo troppo alto e consapevolmente ha deciso di cambiare strada. È il caso di Chiara Scarabelli, che è stata una delle promesse più interessanti della pallavolo italiana, vincendo da capitano i Campionati Europei Under 20 del 2010 e i Mondiali Under 20 dell’anno successivo.

    In quella squadra c’erano anche Caterina Bosetti, Letizia Camera, Valentina Diouf e Giulia Pisani, tutte giocatrici divenute poi protagoniste ai massimi livelli. Tuttavia, la storia della schiacciatrice piacentina classe 1993, attualmente in B1 all’Everest MioVolley Gossolengo, è andata diversamente, come ha raccontato ai microfoni di Volley NEWS.

    Foto Facebook Chiara Scarabelli

    Per cominciare, ci racconti chi è Chiara Scarabelli e cosa rappresenta per lei la pallavolo.

    “Oggi Chiara è prima di tutto una psicologa, da poco iscritta all’albo dell’Emilia-Romagna. Lo dico con grande orgoglio perché è un risultato che ho ottenuto dopo tanti anni di studio. Proprio venerdì scorso ho concluso un master all’Università Cattolica di Milano riguardante la Psicologia dello Sport. Inoltre, lavoro a scuola come insegnante di sostegno e gioco nel MioVolley da ormai 10 anni. La pallavolo è sempre stata un elemento importante nella mia vita. Quando ero piccolina, rappresentava un puro divertimento ed era un’occasione di socialità: venivo sempre descritta come una bambina molto vivace e quindi il volley mi permetteva di incanalare la mia agitazione motoria. Al tempo stesso, però, sono sempre stata una bambina rispettosa delle regole, anche grazie allo sport.

    Durante l’adolescenza, quando ho iniziato a muovere i primi passi sui campi di Serie A, la pallavolo rappresentava un’ipotesi di realizzazione della mia vita a cui ho creduto fortemente. È chiaro che, quando non si è potuta realizzare, la delusione è stata grande. In quei momenti c’era anche un po’ di rabbia nei confronti di questo sport. In realtà, poi ho capito che odiarlo non sarebbe servito a niente e così il volley è diventato una valvola di sfogo e un’occasione di ritornare a una vita sana, all’insegna dell’esercizio fisico e della socialità. Alla fine, raggiungendo diverse promozioni e arrivando a giocare in Serie B, l’impegno è cresciuto: così, ho avuto l’opportunità di tornare a vivere quelle emozioni avvincenti che avevo assaporato qualche anno prima“.

    Quali sono state le prime tappe della sua carriera pallavolistica?

    “All’inizio ero una bambina molto talentuosa. Ho iniziato a giocare nella squadra di San Nicolò, paese in provincia di Piacenza dove sono cresciuta. A un certo punto sono stata visionata da due allenatori, che mi hanno proposto di passare al Vigolzone. Si trattava di una società piccola che però vantava una squadra in Serie B2. L’anno dopo è stata addirittura promossa in B1; quindi – seppur giovanissima – ho avuto la fortuna di allenarmi con ragazze molto più grandi di me e ogni tanto essere convocata in prima squadra per completare la panchina. Successivamente ho cambiato squadra e ho scelto la Rebecchi Lupa Piacenza; l’allenatore era Enrico Mazzola, che poi ho ritrovato più tardi al MioVolley. Infine, sono andata a Rivergaro: un momento chiave del mio percorso perché ero chiamata a fare la differenza nelle categorie giovanili in cui militavo. Nel frattempo, arrivavano anche le convocazioni per le varie selezioni provinciali e regionali, con cui ho avuto il piacere di vincere un Trofeo delle Regioni. Tra le mie compagne di squadra c’erano Alessia Gennari, Elisa Lancellotti, Martina Balboni, Giulia Saguatti, giocatrici che hanno fatto parecchia strada“.

    Poi le parentesi con Club Italia e Asystel Volley Novara. Cosa si porta dietro di queste esperienze?

    “Dopo le scuole medie sono andata a giocare al Club Italia. Una decisione importante perché si trattava di lasciare casa a 13 anni, mollare la propria famiglia e gli amici, per aderire a un progetto che mi avrebbe messo a dura prova sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista psicologico. Lì ho iniziato a vedere la pallavolo come qualcosa che potesse farmi sentire realizzata nella mia vita. Successivamente è arrivata la chiamata di Novara, dove ho vissuto un’esperienza tosta ma allo stesso tempo formativa, grazie agli insegnamenti di Luciano Pedullà che mi ha aiutato a crescere in tutti i fondamentali. Complici alcuni infortuni di Paola Cardullo, ho fatto anche le mie prime presenze in Serie A e ho avuto la possibilità di giocare con grandi campionesse. In quella stessa annata ho vinto la medaglia di bronzo ai Campionati Europei Under 18. Poco dopo avrei dovuto prendere parte anche ai Mondiali, ma nel mese di aprile – proprio al rientro dalla rassegna continentale – ho subito un infortunio al ginocchio. Il primo dei tanti…“.

    Quando la sua carriera sembrava tingersi dei colori giusti, è iniziato un terribile calvario. Le va di parlarcene?

    “Dopo il primo infortunio, avevo deciso di restare a Novara con l’obiettivo di riprendermi dal punto di vista fisico. Solo che nel frattempo ci sono stati un po’ di stravolgimenti e difficoltà: erano cambiati allenatore e alcuni elementi della squadra, e soprattutto facevo fatica a recuperare. Quindi, il secondo anno all’Asystel è stato più negativo rispetto al primo. Tuttavia, sono riuscita a togliermi grandi soddisfazioni con la nazionale perché al termine della stagione ho partecipato agli Europei Under 20 grazie a un recupero lampo. In quell’occasione la fiducia di Marco Mencarelli e del suo staff nei miei confronti è stata decisiva: mi hanno aspettata e così ho potuto disputare gli Europei in Serbia da capitana e vincerli.

    Dopo l’estate del riscatto, mi sono ritrovata a Piacenza in una squadra che puntava alla salvezza. Timidamente ero riuscita a guadagnarmi un ‘mezzo’ posto da titolare, nel senso che non partivo sempre nel sestetto, ma l’allenatore Mauro Chiappafreddo aveva grande fiducia in me. Peccato che poi non sono riuscita a concludere la stagione per un nuovo infortunio. Però, ancora una volta, è arrivata la nazionale a salvarmi. Mencarelli mi ha ripreso sotto la sua ala e mi ha permesso di prepararmi al meglio per i Mondiali Under 20. È stata l’ennesima corsa contro il tempo: avevo tantissima voglia di tornare in campo e vestire la maglia azzurra. Così, sono andata in Perù per la rassegna iridata, ma proprio sul più bello ho avuto l’ennesima ricaduta. Da qui è iniziato il calvario… Sono tornata a casa e mi è stato prospettato di fare due interventi al ginocchio a distanza di pochi mesi. Di conseguenza, nella stagione successiva – che coincideva con l’anno della maturità – sono rimasta completamente ferma“.

    Cosa le hanno lasciato le esperienze e i successi con le nazionali giovanili di cui ha parlato?

    “Al di là delle vittorie, che sono sempre piacevoli da ricordare e che resteranno per sempre, mi porto dietro ricordi molto belli. In primis, il colloquio con coach Mencarelli e il suo vice Bertini prima degli Europei Under 20. Era un momento difficile in cui stavo portando avanti il mio percorso riabilitativo e iniziando a fare qualcosa di più impegnativo dal punto di vista fisico, anche se non stavo ancora lavorando con la palla. Tuttavia, loro mi hanno detto apertamente che ero un punto di riferimento per la squadra sia tecnicamente sia all’interno dello spogliatoio, e proprio per questo motivo mi avrebbero aspettato fino alla fine del ritiro e nominato capitano del gruppo. Queste parole mi hanno dato tanta forza e ho capito di essere un esempio di impegno e dedizione per la squadra.

    Un altro momento che porto nel cuore, anche se con un po’ di amaro in bocca, è legato alla prima partita del Mondiale Under 20, a cui non avevo potuto prendere parte: infatti, ero febbricitante nella stanza di un albergo di Lima in seguito a un’infezione al ginocchio. Però, dal letto avevo visto che le mie compagne si erano scritte sul braccio quello che all’epoca era il mio soprannome: ‘Diablo’. Insomma, volevano esprimere tutta la loro vicinanza e farmi capire che in quel momento stavano giocando anche per me, visto che avevo lavorato molto per arrivare fino a lì. Infine, ricordo sempre con piacere l’emozione di cantare l’inno con lo sguardo rivolto alla bandiera italiana“.

    Riprendiamo la narrazione della sua storia. Quando ha deciso di riprendere a giocare nelle categorie inferiori?

    “Dopo la stagione a Piacenza in cui sono rimasta ai box, sono passata all’Universal Volley Modena. Tuttavia, la società è fallita nel giro di pochi mesi: una situazione poco piacevole che mi ha fatto mettere da parte definitivamente il volley di Serie A. Così, sono tornata a casa, anche se la decisione non è stata compresa e condivisa fin da subito dalle persone che mi stavano vicino. Per me, invece, era la scelta migliore per il mio benessere non solo fisico ma anche psicologico. Nel frattempo, ho ripreso a studiare e ho iniziato ad allenare dando una mano alla ragazza che qualche anno prima mi aveva portato a Vigolzone: era un po’ come chiudere il cerchio.

    Dopo i primi due anni da allenatrice, piano piano mi era tornata voglia di giocare perché avevo capito che nel bene o nel male la pallavolo era parte della mia vita. Così, ho deciso di ripartire proprio da lì, in una società dove mi sentivo a mio agio e in una categoria che non imponeva carichi eccessivi. In quel momento avevo vent’anni e il gruppo con cui lavoravo era un’Under 18, che disputava anche il campionato di Prima Divisione e lottava per la promozione in Serie D. Alla fine, è stato tutto molto naturale. Da lì in poi è stata una vera e propria cavalcata perché nel giro di tre anni siamo arrivati in Serie B2. È stato bello perché vedevo che salendo di categoria aumentava l’agonismo e così piano piano ho ritrovato un po’ di fiducia“.

    Quali soddisfazioni ha raggiunto durante il suo percorso decennale con l’Everest MioVolley?

    “Questi dieci anni all’Everest sono stati un’altalena di emozioni. Dal 2014 al 2017 siamo passati dalla Prima Divisione alla B2 con una straordinaria serie di promozioni. Dopo aver confermato la categoria, quando sembrava essere giunto il momento buono per il salto in B1, è arrivato il Covid. Alla fine, siamo riuscite a centrare la promozione per il numero di punti conquistati fino allo stop del campionato, ma sicuramente non aveva il valore di una promozione conquistata sul campo. Nelle due stagioni successive abbiamo giocato in B1, anche se poi abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà. Infatti, la società aveva cambiato proprietà e in quel momento non era in grado di sostenere una categoria di quel tipo. Così, alla fine, siamo retrocesse in B2.

    Invece, la scorsa stagione è stata magica, visto che ci siamo riprese la B1 dominando il campionato e abbiamo vinto la Coppa Italia al Pala Dozza di Bologna. Dunque, è stato un percorso lungo e intenso. Le soddisfazioni più grandi dal punto di vista personale sono legate alla ritrovata fiducia e alla rinnovata passione per uno sport che mi aveva dato filo da torcere. Per quanto riguarda la società, c’è la soddisfazione di essere arrivate in Serie B1 partendo dalla Prima Divisione“.

    Come sta andando la stagione 2023-2024? A distanza di diversi anni, il ginocchio le dà ancora noia?

    “Quest’anno stiamo disputando un campionato di tutto rispetto perché attualmente siamo quarte nel nostro girone di B1. Dobbiamo ancora affrontare scontri diretti complicati, anche se partiamo dalla consapevolezza di aver ottenuto con ampio anticipo la salvezza aritmetica. Peccato solo per gli infortuni che hanno colpito alcune giocatrici del sestetto titolare, perché altrimenti avremmo potuto dire la nostra in ottica playoff. Fisicamente sono stata bene, ma devo dire che anche nelle scorse stagioni il ginocchio non mi ha mai dato grossi problemi. Ho solo avuto la necessità di fare un piccolo ‘intervento di restauro’ nel 2018, ma comunque era una cosa programmata al fine di gestire meglio i carichi di lavoro. Quest’anno ho avuto un piccolo problema al collo che mi ha fatto saltare qualche partita, ma si tratta di un normalissimo infortunio che può capitare nella carriera di un’atleta“.

    Ripercorrendo il suo percorso pallavolistico non viene assalita da un certo senso di amarezza? Non ha qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato?

    “Anche se me lo chiedono in tanti, è una domanda che mi sono mai posta perché probabilmente mi avrebbe portato all’autodistruzione. Quando ho capito che non proseguire il percorso in Serie A era la cosa migliore per me, ho preso in mano la mia vita, le mie consapevolezze e i miei bisogni. L’ho fatto con tanta fatica perché inizialmente non era una decisione troppo condivisa dalle persone che mi stavano intorno. Però, penso che fosse la decisione giusta per il mio bene. Infatti, se avessi continuato – ammesso di riuscirci, perché reggere i ritmi della Serie A con la mia situazione fisica sarebbe stato complicato – non so se avrei guadagnato qualcosa in termini di salute.

    Quindi, è stata una decisione sofferta ma necessaria, di cui ancora oggi vado molto fiera perché, a dispetto di una società che ci impone sempre di essere invincibili e indistruttibili, sapersi fermare e pensare a quello che ognuno di noi ha bisogno davvero è una risorsa importante. Insomma, non ce ne facciamo nulla delle vittorie in bacheca, se poi stiamo male e non ci sentiamo a nostro agio. Certo, ora sto conducendo una vita molto diversa da quella che mi sarei aspettata 15 anni fa, quando ero una ragazzina che si allenava tante ore al giorno facendo rinunce e sacrifici. Però, è una vita che ho desiderato e che mi ha portato comunque a togliermi grandi soddisfazioni e ad acquisire le mie consapevolezze“.

    Quali sono i suoi sogni, obiettivi e progetti per il futuro, dentro e fuori dal campo?

    “È un periodo di grandi riflessioni per me e il tempismo della domanda è perfetto. Per quanto riguarda la pallavolo, credo di aver già detto la mia a sufficienza. Perciò, dopo questa stagione penso di poter serenamente dire ‘basta’ con il volley giocato e lasciare spazio a chi è più giovane e più sana fisicamente di me. Sono convinta della mia scelta. Ovviamente poi vorrei iniziare a esercitare da psicologa, magari rimanendo in ambito sportivo.

    Come sogno, mi piacerebbe entrare stabilmente in uno staff come Psicologa dello Sport con l’obiettivo di favorire il benessere psicologico di ragazzi che si trovano a competere ad alti livelli e che a volte non hanno gli strumenti necessari per superare certi ostacoli. Da un lato sarebbe la dimostrazione che il mio percorso formativo mi ha permesso di rientrare nel mondo dello sport sotto altre vesti; dall’altro vorrebbe dire che c’è una nuova sensibilità rispetto a una figura professionale come la mia. Per esempio, ai tempi dei miei infortuni non c’era o comunque non era parte integrante dello staff. Forse è stato anche questo il motivo per cui ho deciso di intraprendere un percorso del genere“.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Coach Giannini: “Soddisfatto e orgoglioso dei ragazzi”

    Quasi due ore e mezza di gioco e Civitanova espugna per la seconda volta nel giro di pochi giorni il PalabancaSport. Vince al tie break la semifinale dei Play Off 5° Posto e approda in Finale dove sabato 27 aprile affronterà Rana Verona a Verona.

    Romano Giannini: “Credo che la squadra stia giocando bene. Questa Lube propone un’ottima pallavolo anche quando deve recuperare lo svantaggio. Oggi stavamo per vincere il quarto set con una rimonta miracolosa, ma anche nella precedente partita non abbiamo mai mollato. Va fatto un plauso a questi ragazzi che ce la stanno mettendo tutta. Volevamo arrivare in Finale, ce l’abbiamo fatta. Sabato ci attende un avversario tosto che ci ha battuto nel Gironi. Cercheremo di affrontarlo in maniera diversa e ci alleneremo per continuare a giocare bene. Sono soddisfatto e orgoglioso dei ragazzi!”.

    Fabio Balaso: “Quella di oggi è stata una grande gara da parte di entrambe le squadre. Noi siamo stati bravi a sprintare, loro bravi a rientrare in partita approfittando del nostro calo. Peccato per il quarto set, volevamo vincerlo in rimonta dopo aver recuperato il gap. Ci siamo rifatti al tie break. Ora ci attende la Finale in trasferta con Verona. Sfidiamo una grande squadra nel suo miglior momento. Sarà un’altra gara impegnativa e importante. Andremo lì con la testa giusta per vincere e portarci a casa il quinto posto!”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Anastasi: “Rabbia e delusione, al tie break dovevamo fare qualcosa di più”

    Per Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza la stagione si chiude qua, con la sconfitta al tie break contro Civitanova. Perso male il primo parziale e il secondo ai vantaggi dopo non aver sfruttato due set point (24-22), Piacenza ha poi vinto bene il terzo parziale e ha chiuso a proprio favore ai vantaggi il quarto set dopo aver annullato due match ball agli avversari. Nel tie break partenza in salita per Brizard e compagni ma una volta che Civitanova era stata quasi raggiunta (11-12) due errori hanno condannato Piacenza.

    Andrea Anastasi: “C’è molta rabbia e delusione per come è finita questa partita iniziata male e poi recuperata ma al tie break dovevamo fare qualcosa di più. Se sul 12-11 per i nostri avversari prima sbagli una battuta e poi attacchi out diventa difficile potere vincere. Come è difficile dare una spiegazione per un avvio di gara così deficitario, come è difficile dare una spiegazione sul perchè i tre attaccanti di palla alta non abbiamo messo a terra un pallone nel primo parziale. La rabbia e la delusione è tanta perché sapevamo bene l’importanza di questi play off, l’amarezza è per come è andata questa partita per come l’abbiamo giocata con tanti alti e bassi. Leal ci ha dato una grossa mano, bravo Ricci, Simon è stato sul pezzo fino all’ultimo, c’è davvero tanto rammarico”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Finale dei Play Off 5° Posto Credem Banca sarà Verona – Civitanova

    Lunedì 22 aprile 2024 Play Off 5° Posto Credem Banca: Verona e Civitanova si giocheranno il pass per la Challenge Cup
    Play Off 5° Posto Credem BancaSemifinali in gara unica: Verona supera Modena 3-1 e trova in Finale Civitanova, corsara al tie break sul campo di Piacenza
    Risultati Semifinali Play Off 5° Posto Credem Banca: Rana Verona – Valsa Group Modena 3-1 (25-22, 25-22, 23-25, 25-19)
    Gas Sales Bluenergy Piacenza – Cucine Lube Civitanova 2-3 (18-25, 24-26, 25-21, 27-25, 12-15)
    Rana Verona – Valsa Group Modena 3-1 (25-22, 25-22, 23-25, 25-19) – Rana Verona: Spirito 2, Dzavoronok 17, Grozdanov 2, Esmaeilnezhad 18, Keita 20, Cortesia 8, Bonisoli (L), Zingel 0, D’Amico (L), Sani 0, Mozic 0. N.E. Jovovic, Mosca, Zanotti. All. Stoytchev. Valsa Group Modena: Mossa De Rezende 0, Davyskiba 23, Sanguinetti 9, Sapozhkov 19, Rinaldi 2, Brehme 8, Menchetti (L), Boninfante 0, Pinali R. 5, Federici (L), Sighinolfi 0. N.E. Stankovic, Pinali G., Gollini. All. Giuliani. ARBITRI: Cappello, Brunelli. NOTE – durata set: 30′, 27′, 32′, 25′; tot: 114′.
    Una Rana Verona che non lascia scampo alla Valsa Group Modena conquista la prima finale 5° Posto della sua storia, dove sfiderà Civitanova nella sfida che consegna la qualificazione alla Challenge Cup. Partenza in totale equilibrio, dove tra sorpassi e controsorpassi le due squadre non riescono a prendere il largo. Verso la fine del parziale, un grande muro di Spirito incrementa il vantaggio per i locali, con l’errore in battuta di Davyskiba che consegna il primo parziale a Verona. Al rientro in campo, gli ospiti sembrano reagire prontamente allo svantaggio, poi Verona risponde come sa e rimette la gara sui binari della parità, torna sotto, prima di riprendere ritmo nel finale di frazione, con Keita a firmare il raddoppio. Gli scaligeri sembrano in controllo anche in avvio di terzo set, ma Modena rientra in carreggiata con Pinali, aggancia e supera, riaprendo i conti. Nel quarto set, Verona entra più sciolta e mette pressione agli avversari, costruendosi un margine di vantaggio mantenuto fino alla fine del set, con il sigillo definitivo apposto da Keita, che spedisce i suoi all’ultimo atto del torneo. Il maliano è premiato MVP della gara grazie ai 20 punti realizzati con 2 ace il 53% in attacco. Best scorer dell’incontro Davyskiba, con 23 palloni messi a terra.
    MVP: Noumory Keita (Rana Verona)SPETTATORI: 2.028
    Radostin Stoytchev (allenatore Rana Verona): “Per noi è un onore andare a giocare questa Finale per il 5° Posto. In un campionato equilibrato come il nostro, con tante squadre forti, arrivare a competere per una coppa europea è qualcosa di speciale. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Vinti i primi due set, poi il terzo si è giocato punto a punto e l’abbiamo perso per una ricezione. Nel quarto la squadra è entrata sciolta e determinata e abbiamo messo pressione; adesso è importante recuperare fisicamente e di testa, perché la partita bisogna gestirla di testa”.Bruno Mossa de Rezende (Valsa Group Modena): “Potevamo fare qualcosa in più nei primi due set, nel terzo siamo stato bravi a rialzarci e vincerlo, poi nel quarto non siamo riusciti a portare il match al tie break. Sicuramente dispiace chiudere così la stagione, ma stasera non siamo riusciti a trovare il nostro miglior gioco”.
    Gas Sales Bluenergy Piacenza – Cucine Lube Civitanova 2-3 (18-25, 24-26, 25-21, 27-25, 12-15) – Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 5, Santos De Souza 15, Ricci 10, Romanò 3, Recine 0, Simon 12, Hoffer (L), Gironi 8, Leal 24, Scanferla (L), Andringa 0. N.E. Alonso, Caneschi, Dias. All. Anastasi. Cucine Lube Civitanova: De Cecco 2, Yant Herrera 13, Anzani 4, Lagumdzija 23, Bottolo 25, Chinenyeze 13, Bisotto (L), Thelle 0, Motzo 0, Balaso (L), Zaytsev 1. N.E. Nikolov, Diamantini, Larizza. All. Giannini. ARBITRI: Boris, Caretti, Pernpruner. NOTE – durata set: 28′, 33′, 30′, 31′, 19′; tot: 141′.
    Quasi due ore e mezza di gioco e la Cucine Lube Civitanova espugna per la seconda volta nel giro di pochi giorni il PalabancaSport. Vince al tie break la semifinale dei Play Off 5° Posto e approda in Finale dove sabato 27 aprile (ore 18.00) affronterà la Rana Verona al Pala AIM Agsm. Per la Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza la stagione si chiude qua, con una sconfitta al tie break. Perso male il primo parziale e il secondo ai vantaggi dopo non aver sfruttato due set point (24-22), Piacenza ha poi vince bene il terzo parziale e chiude a proprio favore ai vantaggi il quarto set dopo aver annullato due match ball agli avversari. Nel tie break partenza in salita per Brizard e compagni, ma una volta che Civitanova è quasi raggiunta (11-12) due errori condannano Piacenza. Tra gli ospiti in evidenza Bottolo (MVP e top scorer con 25 punti) e Lagumdzija (23). Gli emiliani vengono rimessi in gara da Leal (23 punti), ma cedono nel finale.
    MVP: Mattia Bottolo (Cucine Lube Civitanova)SPETTATORI: 1.710
    Andrea Anastasi (allenatore Gas Sales Bluenergy Piacenza): “C’è molta rabbia e delusione per come è finita questa partita iniziata male e poi recuperata, ma al tie break dovevamo fare qualcosa di più. Se sul 12-11 per i nostri avversari prima sbagli una battuta e poi attacchi out diventa difficile potere vincere. Come è difficile dare una spiegazione per un avvio di gara così deficitario, come è difficile dare una spiegazione sul perché i tre attaccanti di palla alta non abbiamo messo a terra un pallone nel primo parziale. La rabbia e la delusione sono notevoli perché sapevamo bene l’importanza di questi Play Off, l’amarezza è per come è andata la partita, per come l’abbiamo giocata con tanti alti e bassi. Leal ci ha dato una grossa mano, bravo Ricci, Simon è stato sul pezzo fino all’ultimo, c’è davvero tanto rammarico”.Romano Giannini (allenatore Cucine Lube Civitanova): “Credo che la squadra stia giocando bene. Questa Lube propone un’ottima pallavolo anche quando deve recuperare lo svantaggio. Oggi stavamo per vincere il quarto set con una rimonta miracolosa, ma anche nella precedente partita non abbiamo mai mollato. Va fatto un plauso a questi ragazzi che ce la stanno mettendo tutta. Volevamo arrivare in Finale, ce l’abbiamo fatta. Sabato ci attende un avversario tosto che ci ha battuto nel Gironi. Cercheremo di affrontarlo in maniera diversa e ci alleneremo per continuare a giocare bene. Sono soddisfatto e orgoglioso dei ragazzi!”.
    Finale Play Off 5° Posto Credem Banca
    Sabato 27 aprile 2024, ore 18.00Rana Verona – Cucine Lube Civitanova
    Play Off 5° Posto – La formula
    Le quattro squadre perdenti i Quarti di Finale Play Off Scudetto e le squadre 9a e 10a classificata al termine della Regular Season disputano un girone all’italiana di sola andata che comprende 5 partite per ciascuna squadra. Le 4 migliori squadre disputano Semifinali e Finale in gara unica in casa della squadra meglio classificata al termine del torneo. La vincente è qualificata alla Challenge Cup 2024/25. LEGGI TUTTO

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    Verona cala il bis con Modena e si regala la prima finale 5° posto

    Una serata memorabile per Rana Verona, che cala il bis in pochi giorni contro la Valsa Group Modena e conquista l’accesso alla prima finale dei Play Off 5° Posto della sua storia. Gli scaligeri riescono a spezzare l’equilibrio dei primi due set, aggiudicandoseli entrambi e costringendo gli avversari a riaprire il discorso nel terzo. Lucidità e scioltezza, poi, sono state le chiavi del quarto parziale, dove la squadra di Coach Stoytchev ha tenuto in controllo la sfida, strappando così il pass per l’atto conclusivo di questa fase.

    Partita maiuscola dei tre martelli di casa Dzavoronok, Keita ed Amin, che insieme hanno totalizzato 55 punti, mentre al centro Cortesia è andato a segno 8 volte. Adesso Spirito e compagni sono attesi dall’ultima tappa della stagione e davanti si troveranno la Cucine Lube Civitanova, sabato alle 18.00, con il Pala AGSM AIM sempre a fare da cornice.

    Modena comincia il match col sestetto composto da Bruno-Sapozhkov in diagonale principale, Rinaldi-Davyskiba di banda, Sanguinetti-Brehme al centro e Federici libero. Verona risponde con Spirito al palleggio, Esmaeilnezhad opposto, Keita-Dzavoronok martelli, Grozdanov-Cortesia centrali e D’Amico libero.

    Si parte con l’ace di Sanguinetti in zona di conflitto, a cui rispondono nelle azioni successive Amin e Keita con due mani-out (2-1). L’opposto col 9 firma il doppio vantaggio con una diagonale stretta, gli ospiti rimettono in equilibrio, poi Cortesia timbra il primo tempo per il 5-4. Il muro di Davyskiba vale il sorpasso, poi Sapozhkov manda i suoi sopra di due (6-8). Keita rilancia Verona, che torna avanti, ma è un botta e risposta continuo, con Amin che prova a interrompere con il diagonale del 13-12. Dzavoronok trova il varco giusto su un’invenzione di Spirito in bagher rovesciato, prima di andare a segno anche in battuta (17-15). Keita sale in cielo per mantenere il vantaggio, incrementato dal monster block di Spirito (20-17). Cortesia scarica la sua potenza da centro rete e firma il 22-18. Sanguinetti accorcia, ma dai nove metri Davyskiba sbaglia e consegna il primo set alla truppa locale (25-23).

    I muri di Amin e Grozdanov aprono le danze nella seconda frazione. Modena risorge, timbra la parità con Sapozhkov e con il tocco morbido di Davyskiba sorpassa (5-6). Amin smorza il tentativo di fuga degli ospiti, ma Sanguinetti alza la voce a muro e crea il distacco (6-9). Ci pensa Dzavoronok a ridare vigore ai suoi con uno-due che vale l’8-10. Modena gioca di nuovo al centro e Brehme sfrutta il suggerimento, timbrando il 10-14. Cortesia ferma Sapozhkov, il pubblico si esalta e Verona riduce, poi Spirito che va di prima intenzione per il pari (14-14). Dzavoronok inverte l’inerzia, gli emiliani ricuciono, poi Amin sigla il nuovo pari sul 17-17. Ace di Davyskiba, replica Sanguinetti e i canarini salgono sul 18-21. Grozdanov e Keita rimettono la sfida in equilibrio con due monster block da urlo, prima che D’Amico si esibisca in un prodigio in difesa che manda permette a Keita di stendere il 22-21. Modena accusa il colpo e gli scaligeri raddoppiano con Keita (25-22).

    Avvio convincente anche nel terzo set, con Amin che buca il taraflex per il 3-0. Modena resta aggrappata al punteggio soprattutto grazie a Davyskiba, ma Dzavoronok trasforma in oro una palla sporca, bucando le mani degli avversari da posto quattro, prima di insaccare l’ace del 10-7. Amin si prende la scena con due muri di seguito che aumentano il distacco tra le due squadre (13-8). Sapozhkov trova il lungolinea vincente che dà ancora fiducia ai ragazzi di Giuliani. Amin non lascia ancora scampo alla difesa avversaria e ridà respiro ai suoi, Davyskiba accorcia da seconda linea con la pipe, ma il numero 10 scaligero punisce con il mani out del 18-16. Pari di Brehme al termine di un lungo scambio, ma è ancora Amin a fare male. La palla sembra non voler cadere, ma Verona insiste e con l’iraniano torna sopra. Pinali insacca per il nuovo pari, ma ancora Pinali firma il sorpasso (21-22). Modena resta sopra e con Davyskiba riapre il match.

    Keita risponde subito a Pinali, con Cortesia che cerca di spezzare l’equilibrio con un gran primo tempo, seguito dai due ace da applausi di Keita (6-3). Dzavoronok fa il suo a muro e incrementa il vantaggio, con Sapozhkov a segno che riduce il gap. Verona, però, riprende in mano le redini dell’incontro: Amin timbra il muro, Davyskiba spedisce fuori da seconda linea e il punteggio va sull’11-7. Cortesia punge da posto tre, Amin fa lo stesso dai nove metri e gli scaligeri guadagnano cinque lunghezze (14-9). Keita centra il bersaglio con la pipe, poi il solito 10 iraniano taglia la sfera per il 17-12. Modena cerca di tornare in partita, Spirito sceglie Keita in posto quattro per il 20-15. Dzavoronok sfonda il muro di Sapozhkov (23-19), Pinali tiene a galla, ma il ceco infila il match point, con Verona che mette il sigillo sulla sfida con il colpo definitivo di Keita (25-19).

    Rana Verona – Valsa Group Modena 3-1 (25-22, 25-22, 23-25, 25-19)Rana Verona: Spirito 2, Dzavoronok 17, Grozdanov 2, Esmaeilnezhad 18, Keita 20, Cortesia 8, Bonisoli (L), Zingel 0, D’Amico (L), Sani 0, Mozic 0. N.E. Jovovic, Mosca, Zanotti. All. Stoytchev. Valsa Group Modena: Mossa De Rezende 0, Davyskiba 23, Sanguinetti 9, Sapozhkov 19, Rinaldi 2, Brehme 8, Menchetti (L), Boninfante 0, Pinali R. 5, Federici (L), Sighinolfi 0. N.E. Stankovic, Pinali G., Gollini. All. Giuliani. Arbitri: Cappello, Brunelli.Durata set: 30′, 27′, 32′, 25′; tot: 114′

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    Biancorossi sconfitti, addio Finale Play Off 5° Posto.

    Piacenza 22.04.2024 – Quasi due ore e mezza di gioco e Civitanova espugna per la seconda volta nel giro di pochi giorni il PalabancaSport. Vince al tie break la semifinale dei Play Off 5° Posto e approda in Finale dove sabato 27 aprile affronterà Rana Verona a Verona.
    Per Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza la stagione si chiude qua, con questa sconfitta al tie break. Perso male il primo parziale e il secondo ai vantaggi dopo non aver sfruttato due set point (24-22), Piacenza ha poi vinto bene il terzo parziale e ha chiuso a proprio favore ai vantaggi il quarto set dopo aver annullato due match ball agli avversari. Nel tie break partenza in salita per Brizard e compagni ma una volta che Civitanova era stata quasi raggiunta (11-12) due errori hanno condannato Piacenza.
    LA PARTITA – In avvio di gara coach Anastasi manda in campo Brizard e Romanò in diagonale, Ricci e Simon al centro, Lucarelli e Recine alla banda, Scanferla è il libero. Dall’altra parte della rete Cucine Lube Civitanova risponde con De Cecco e Lagumdzija in diagonale, Chinenyeze e Anzani al centro, Bottolo e Yant alla banda, Balaso è il libero. Nikolov e Diamantini non sono a referto, sono rimasti a casa per problemi fisici.
    L’avvio è equilibrato tra una battuta e l’altra sbagliata, a quota 6 allungo di Civitanova (6-10) con il muro sull’attacco di Romanò, coach Anastasi ha già utilizzato il suo primo time out e quando i cucinieri segnano un altro punto (6-11) dentro Leal per Lucarelli. Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza piano piano trova il bandolo della matassa, primo tempo di Simon e due muri consecutivi valgono il meno uno (14-15), riparte Civitanova, l’ace di Lagumdzija vale quattro lunghezze di vantaggio (16-20), il muro ancora sull’attacco di Romanò il più cinque (16-21) e costringe Anastasi a chiamare il secondo time out. In casa Piacenza si fatica a mettere palla a terra con i giocatori di palla alta, vola Civitanova, Yant porta in dote ai suoi sei set point (18-24), si va al cambio campo sull’attacco out di Romanò.
    Leal resta in campo, Lucarelli c’è al posto di Recine, Romanò il campo lo lascia poco dopo (3-5) per Gironi quando subisce un nuovo muro. In casa Piacenza riesce poco o niente anche in difesa dove cadono parecchi palloni, Civitanova a muro si fa sentire, attacco out di Gironi, block in sull’attacco dello stesso giocatore (5-9) con Anastasi che chiama tempo. Piacenza dà segnali di risveglio, Gironi, Leal e quindi Lucarelli, è parità a quota 12 con Civitanova a chiamare tempo, l’ace di Brizard porta avanti i suoi (15-14), la pipe di Leal vale il più due (16-14) ma a quota 16 è ancora parità. Il livello di gioco si è alzato, Leal e quindi muro dello stesso Leal (19-17) con Civitanova a chiamare tempo e dopo pochi scambi trovare la parità a quota 21, punto di Gironi e dopo un lungo scambio muro biancorosso a segno (23-21), sulla battuta lunga di Yant ci sono due set point biancorossi (24-22), il primo è annullato dallo stesso Yant, il secondo da Bottolo (24 pari), con Anastasi a chiamare time out. Il set point è ora di Civitanova con il muro sull’attacco di Gironi, chiudono subito gli ospiti.
    Parte forte Piacenza (7-4 e 8-5), Civitanova la tiene nel mirino, il vantaggio diventa di quattro lunghezze (16-12) con l’ace di Gironi, time out chiamato dai marchigiani, al rientro in campo Yant accorcia le distanze con un pallonetto (16-13). Il muro di Bottolo su Gironi porta i cucinieri a meno uno (17-16), questa volta è Anastasi a chiamare tempo, al rientro in campo è parità a quota 17. Tre punti consecutivi di Leal (23-20), l’attacco out di Civitanova consegna quattro set point a Piacenza (24-20), il primo è annullato, chiude alla seconda occasione Leal dopo una grande ricezione di Andringa appena entrato in campo.
    Civitanova cerca subito l’allungo (2-5), in casa Piacenza dentro Romanò per Gironi, l’ace di Leal vale la parità a quota cinque, la bomba di Lucarelli vale il vantaggio (7-6), il suo colpo felpato il doppio vantaggio (8-6), il muro biancorosso porta a tre le lunghezze di vantaggio (9-6) con gli ospiti a chiamare tempo. Aumenta il vantaggio dei biancorossi, il muro di Simon dice 12-7, l’invasione aerea di De Cecco 15-9, l’ace di Romanò porta a sette lunghezze il vantaggio (17-10) con Civitanova a chiamare il secondo time out a disposizione. Due errori consecutivi in attacco di Piacenza riportano a meno quattro gli avversari (20-16), muro sull’attacco di Lucarelli (20-17), Simon per il più quattro (21-17). Civitanova non demorde, l’ace di Lagumdzija vale il meno due (22-20) con Anastasi a chiamare il secondo time out. Alla ripresa del gioco punto di Simon (23-20), due ace consecutivi di Bottolo ed è 23 pari. Il match ball per gli ospiti arriva sul terzo ace di Bottolo (23-24), annullato, battuta out di Romanò (24-25) ed è secondo match ball per i cucinieri, annullato da Leal, il muro biancorosso porta il set point a Piacenza (26-25), chiude Lucarelli.
    Tenta subito l’allungo Civitanova (1-3 e 3-5), l’attacco out di Lucarelli consegna il più tre agli ospiti (4-7), time out di Anastasi. Al cambio campo Civitanova è avanti di tre punti (5-8), l’ace di Lagumdzija porta il vantaggio a quattro lunghezze (6-10), Romanò ed ace di Simon (8-10), battuta in rete di Romanò (9-12), Ricci per il 10-12, Lucarelli mani out (11-12), la battuta out di Leal riporta a più due Civitanova (11-13), all’attacco out di Lucarelli consegna te match ball agli avversari (11-14). Il primo è annullato, chiude alla seconda occasione Civitanova e va in finale dei Play Off 5° Posto dove affronterà Verona.
    Andrea Anastasi: “C’è molta rabbia e delusione per come è finita questa partita iniziata male e poi recuperata ma al tie break dovevamo fare qualcosa di più. Se sul 12-11 per i nostri avversari prima sbagli una battuta e poi attacchi out diventa difficile potere vincere. Come è difficile dare una spiegazione per un avvio di gara così deficitario, come è difficile dare una spiegazione sul perchè i tre attaccanti di palla alta non abbiamo messo a terra un pallone nel primo parziale. La rabbia e la delusione è tanta perché sapevamo bene l’importanza di questi play off, l’amarezza è per come è andata questa partita per come l’abbiamo giocata con tanti alti e bassi. Leal ci ha dato una grossa mano, bravo Ricci, Simon è stato sul pezzo fino all’ultimo, c’è davvero tanto rammarico”.
    IL TABELLINO
    GAS SALES BLUENERGY VOLLEY PIACENZA – CUCINE LUBE CIVITANOVA 2-3
    (18-25, 24-26, 25-21, 27-25, 12-15)    
    GAS SALES BLUENERGY VOLLEY PIACENZA: Brizard 5, Lucarelli 15, Ricci 10, Romanò 3, Recine, Simon 12, Scanferla (L), Leal 24, Gironi 8, Andringa. Ne: Hoffer (L), Alonso, Caneschi, Dias. All. Anastasi.
    CUCINE LUBE CIVITANOVA: Anzani 4, Lagumdzija 23, Bottolo 25, Chinenyeze 13, De Cecco 2, Yant 13, Balaso (L), Thelle, Zaytsev 1, Motzo. Ne: Bisotto, Larizza. All. Giannini.
    ARBITRI: Boris di Vigevano, Caretti di Roma.
    NOTE: durata set 28’, 33’, 30’, 31’ e 19’ per un totale di 141’. Spettatori 1710 per un incasso di 10.100 euro. MVP: Mattia Bottolo. Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza: battute sbagliate 17, ace 5, muri punto 9, errori in attacco 12, ricezione 51% (28% perfetta), attacco 48%. Cucine Lube Civitanova: battute sbagliate 18, ace 6, muri punto 13, errori in attacco 9, ricezione 59% (37% perfetta), attacco 48%. LEGGI TUTTO

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    La Lube getta il cuore oltre l’ostacolo, Piacenza battuta al tie break

    In dodici leoni al PalaBancaSport, tutti con le braccia alzate a fine match. La Cucine Lube Civitanova compie l’ennesima impresa a Piacenza e accede alla Finale di Play Off 5° Posto Credem Banca superando la Gas Sales Bluenergy al tie break (18-25, 24-26, 25-21, 27-25, 12-15).

    Un successo che apre le porte alla resa dei conti di sabato 27 aprile (ore 18) al Pala AIM Agsm contro Rana Verona a caccia del pass per la Challenge Cup 2025. Nemmeno le assenze degli indisponibili Enrico Diamantini e Alex Nikolov riescono a frenare l’ardore agonistico degli uomini di Romano Giannini, che dopo essere passati avanti per due set a zero subiscono la rimonta dei padroni di casa sprecando due palle match nel quarto parziale per poi riscattarsi in grande stile al tie break.

    In equilibrio le percentuali finali d’attacco. In favore dei cucinieri gli altri fondamentali. Bottolo si guadagna il premio di MVP e chiude da top scorer con 25 punti (56% con 3 ace e 4 muri). Prolifico anche Lagumdzija (23 con 3 ace e 3 muri). In doppia cifra Yant (13) e Chinenyeze (13). Tra i padroni di casa in evidenza Leal (24). In doppia cifra Lucarelli (15), Simon (12) e Ricci (10).

    Cucinieri in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Anzani e Chinenyeze al centro, Yant e Bottolo in banda, libero Balaso. Rimasti alla base gli indisponibili Diamantini e Nikolov. Padroni di casa schierati con Brizard al palleggio e Romanò opposto, gli ex biancorossi Ricci e Simon al centro, l’ex cuciniero Lucarelli con Recine in banda, Scanferla libero.

    Nel primo set (18-25) la Lube è superiore in tutti i fondamentali, siglando l’unico ace e realizzando il doppio dei muri (4 contro 2). Sei punti a testa per Bottolo e Lagumdzija. I biancorossi trovano lo strappo con Chinenyeze, molto coinvolto da un ottimo De Cecco (6-9). Civitanova allunga con il muro di Bottolo e il mani out di Lagumdzija (6-11). Anastasi inserisce Leal per Lucarelli. La Gas Sales riesce risalire con un buon lavoro a muro (14-15), ma i cucinieri riprendono ossigeno con Lagumdzija in attacco e dai nove metri, per poi riportarsi a +5 con il block in di Bottolo (16-21). Thelle entra con Yant appena in tempo per l’alzata perfetta a Yant del +6 (18-24), poi Romanò spara fuori.

    Nel secondo set (24-26) il confronto si fa equilibrato e i dettagli pesano nel finale, con i biancorossi lucidi e coraggiosi. La Gas Sales inserisce Gironi dopo pochi scambi, in banda ci sono Leal (8 punti) e Lucarelli. I cucinieri allungano sul +4 dopo il muro di Lagumdzija (5-9). I padroni di casa trovano l’aggancio targato Lucarelli (12-12) e passano avanti con l’ace di Brizard (15-14) per poi firmare il break con Leal (16-14), subito annullato dai cucinieri (16-16). Gli uomini di Anastasi centrano lo strappo a muro (19-17). La rincorsa cuciniera è coronata dal muro del pari (21-21), ma Piacenza trova un altro break a muro (23-21). Sotto 24-22 la Lube annulla 2 palle set impattando con Bottolo (24-24). Il block di Lagumdzija e il punto rocambolesco di Yant valgono il set.

    Nel terzo set (25-21) Piacenza, trainata da Leal, attacca con il 57% contro il 50% della Lube. Sono Simon e compagni a partire con più slancio (12-9). Sull’ace di Gironi (16-12) cercano di costruire le basi per invertire l’inerzia del match spingendo Giannini al time out. Al rientro la Lube dimezza il divario (16-14) e sul turno di battuta di Yant trova l’aggancio con il muro vincente di Bottolo e il mani out di Lagumdzija (17-17). Dopo l’ingresso di Thelle al servizio Yant sigla il sorpasso (18-19). La Gas Sales non ci sta e ribalta la situazione nel finale dopo un attacco out dei marchigiani (24-20). Il diagonale di Leal (settimo punto nel parziale) riapre la gara alla seconda palla set.

    Nel quarto set (27-25) succede di tutto e la Lube spreca due palle match dopo aver rimontato 7 punti. L’impatto degli ospiti è buono (2-5). Sul fronte opposto Anastasi reinserisce Romanò per Gironi. Leal va al servizio e trova l’aggancio (5-5). Giannini manda in campo Zaytsev per Yant, ma Lucarelli firma il sorpasso (7-6) e Civitanova perde lucidità (9-6). Giannini inserisce Motzo per Lagumdzija. I piacentini spingono e trovano il +7 sull’ace di Romanò (17-10). Yant rientra. Sul 19-13 si rivede Lagumdzija. Civitanova ha un altro spirito e accorcia (20-17) per poi rifarsi sotto sull’ace di Lagumdzija (22-20) e trovare un clamoroso sorpasso con 3 ace di Bottolo, autore di 8 punti (23-24). Yant spreca la palla della vittoria, ma Romanò stecca il servizio (24-25). Leal annulla (25-25). Il muro di casa riporta avanti la Gas Sales e Lucarelli chiude.

    Al tie break (12-15) Civitanova è avanti di tre punti al cambio di campo (5-8) dopo il mani out di Lagumdzija. Il nazionale turco allunga dai nove metri (6-10), ma la Gas Sales non molla (8-10). Bottolo realizza un grande punto (8-11). Sul 10-12 tra gli avversari entra Recine e Lucarelli accorcia (11-12). Due errori degli emiliani lanciano la Lube (11-14). Lagumdzija porta la Lube in Finale.

    Gas Sales Bluenergy Piacenza – Cucine Lube Civitanova 2-3 (18-25, 24-26, 25-21, 27-25, 12-15)Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 5, Santos De Souza 15, Ricci 10, Romanò 3, Recine 0, Simon 12, Hoffer (L), Gironi 8, Leal 24, Scanferla (L), Andringa 0. N.E. Alonso, Caneschi, Dias. All. Anastasi. Cucine Lube Civitanova: De Cecco 2, Yant Herrera 13, Anzani 4, Lagumdzija 23, Bottolo 25, Chinenyeze 13, Bisotto (L), Thelle 0, Motzo 0, Balaso (L), Zaytsev 1. N.E. Nikolov, Diamantini, Larizza. All. Giannini. Arbitri: Boris, Caretti, Pernpruner.Note: Piacenza: battute sbagliate 17, ace 5, muri 9, attacco 48%, ricezione 51% (28% perfette). Civitanova: battute sbagliate 18, ace 6, muri 13, attacco 48%, ricezione 59% (37% perfette). Spettatori: 1.710. MVP: Bottolo.Durata set: 28′, 33′, 30′, 31′, 19′; tot: 141′.

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    La Lube espugna Piacenza 3-2 e accede alla Finale per il 5° Posto

    In dodici leoni al PalaBancaSport, tutti con le braccia alzate a fine match. La Cucine Lube Civitanova compie l’ennesima impresa a Piacenza e accede alla Finale di Play Off 5° Posto Credem Banca superando la Gas Sales Bluenergy al tie break (18-25, 24-26, 25-21, 27-25, 12-15). Un successo che apre le porte alla resa dei conti di sabato 27 aprile (ore 18) al Pala AIM Agsm contro Rana Verona a caccia del pass per la Challenge Cup 2025. Nemmeno le assenze degli indisponibili Enrico Diamantini e Alex Nikolov riescono a frenare l’ardore agonistico degli uomini di Romano Giannini, che dopo essere passati avanti per due set a zero subiscono la rimonta dei padroni di casa sprecando due palle match nel quarto parziale per poi riscattarsi in grande stile al tie break.
    In equilibrio le percentuali finali d’attacco. In favore dei cucinieri gli altri fondamentali. Bottolo si guadagna il premio di MVP e chiude da top scorer con 25 punti (56% con 3 ace e 4 muri). Prolifico anche Lagumdzija (23 con 3 ace e 3 muri). In doppia cifra Yant (13) e Chinenyeze (13). Tra i padroni di casa in evidenza Leal (24). In doppia cifra Lucarelli (15), Simon (12) e Ricci (10).
    Le formazioni
    Cucinieri in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Anzani e Chinenyeze al centro, Yant e Bottolo in banda, libero Balaso. Rimasti alla base gli indisponibili Diamantini e Nikolov. Padroni di casa schierati con Brizard al palleggio e Romanò opposto, gli ex biancorossi Ricci e Simon al centro, l’ex cuciniero Lucarelli con Recine in banda, Scanferla libero.
    La gara
    Nel primo set (18-25) la Lube è superiore in tutti i fondamentali, siglando l’unico ace e realizzando il doppio dei muri (4 contro 2). Sei punti a testa per Bottolo e Lagumdzija. I biancorossi trovano lo strappo con Chinenyeze, molto coinvolto da un ottimo De Cecco (6-9). Civitanova allunga con il muro di Bottolo e il mani out di Lagumdzija (6-11). Anastasi inserisce Leal per Lucarelli. La Gas Sales riesce risalire con un buon lavoro a muro (14-15), ma i cucinieri riprendono ossigeno con Lagumdzija in attacco e dai nove metri, per poi riportarsi a +5 con il block in di Bottolo (16-21). Thelle entra con Yant appena in tempo per l’alzata perfetta a Yant del +6 (18-24), poi Romanò spara fuori.
    Nel secondo set (24-26) il confronto si fa equilibrato e i dettagli pesano nel finale, con i biancorossi lucidi e coraggiosi. La Gas Sales inserisce Gironi dopo pochi scambi, in banda ci sono Leal (8 punti) e Lucarelli. I cucinieri allungano sul +4 dopo il muro di Lagumdzija (5-9). I padroni di casa trovano l’aggancio targato Lucarelli (12-12) e passano avanti con l’ace di Brizard (15-14) per poi firmare il break con Leal (16-14), subito annullato dai cucinieri (16-16). Gli uomini di Anastasi centrano lo strappo a muro (19-17). La rincorsa cuciniera è coronata dal muro del pari (21-21), ma Piacenza trova un altro break a muro (23-21). Sotto 24-22 la Lube annulla 2 palle set impattando con Bottolo (24-24). Il block di Lagumdzija e il punto rocambolesco di Yant valgono il set.
    Nel terzo set (25-21) Piacenza, trainata da Leal, attacca con il 57% contro il 50% della Lube. Sono Simon e compagni a partire con più slancio (12-9). Sull’ace di Gironi (16-12) cercano di costruire le basi per invertire l’inerzia del match spingendo Giannini al time out. Al rientro la Lube dimezza il divario (16-14) e sul turno di battuta di Yant trova l’aggancio con il muro vincente di Bottolo e il mani out di Lagumdzija (17-17). Dopo l’ingresso di Thelle al servizio Yant sigla il sorpasso (18-19). La Gas Sales non ci sta e ribalta la situazione nel finale dopo un attacco out dei marchigiani (24-20). Il diagonale di Leal (settimo punto nel parziale) riapre la gara alla seconda palla set.
    Nel quarto set (27-25) succede di tutto e la Lube spreca due palle match dopo aver rimontato 7 punti. L’impatto degli ospiti è buono (2-5). Sul fronte opposto Anastasi reinserisce Romanò per Gironi. Leal va al servizio e trova l’aggancio (5-5). Giannini manda in campo Zaytsev per Yant, ma Lucarelli firma il sorpasso (7-6) e Civitanova perde lucidità (9-6). Giannini inserisce Motzo per Lagumdzija. I piacentini spingono e trovano il +7 sull’ace di Romanò (17-10). Yant rientra. Sul 19-13 si rivede Lagumdzija. Civitanova ha un altro spirito e accorcia (20-17) per poi rifarsi sotto sull’ace di Lagumdzija (22-20) e trovare un clamoroso sorpasso con 3 ace di Bottolo, autore di 8 punti (23-24). Yant spreca la palla della vittoria, ma Romanò stecca il servizio (24-25). Leal annulla (25-25). Il muro di casa riporta avanti la Gas Sales e Lucarelli chiude.
    Al tie break (12-15) Civitanova è avanti di tre punti al cambio di campo (5-8) dopo il mani out di Lagumdzija. Il nazionale turco allunga dai nove metri (6-10), ma la Gas Sales non molla (8-10). Bottolo realizza un grande punto (8-11). Sul 10-12 tra gli avversari entra Recine e Lucarelli accorcia (11-12). Due errori degli emiliani lanciano la Lube (11-14). Lagumdzija porta la Lube in Finale.
    Le dichiarazioni
    ROMANO GIANNINI (allenatore): “Credo che la squadra stia giocando bene. Questa Lube propone un’ottima pallavolo anche quando deve recuperare lo svantaggio. Oggi stavamo per vincere il quarto set con una rimonta miracolosa, ma anche nella precedente partita non abbiamo mai mollato. Va fatto un plauso a questi ragazzi che ce la stanno mettendo tutta. Volevamo arrivare in Finale, ce l’abbiamo fatta. Sabato ci attende un avversario tosto che ci ha battuto nel Gironi. Cercheremo di affrontarlo in maniera diversa e ci alleneremo per continuare a giocare bene. Sono soddisfatto e orgoglioso dei ragazzi!”.
    FABIO BALASO: “Quella di oggi è stata una grande gara da parte di entrambe le squadre. Noi siamo stati bravi a sprintare, loro bravi a rientrare in partita approfittando del nostro calo. Peccato per il quarto set, volevamo vincerlo in rimonta dopo aver recuperato il gap. Ci siamo rifatti al tie break. Ora ci attende la Finale in trasferta con Verona. Sfidiamo una grande squadra nel suo miglior momento. Sarà un’altra gara impegnativa e importante. Andremo lì con la testa giusta per vincere e portarci a casa il quinto posto!”.
    Tabellino
    Gas Sales Bluenergy Piacenza – Cucine Lube Civitanova 2-3 (18-25, 24-26, 25-21, 27-25, 12-15)
    Gas Sales Bluenergy Piacenza: Hoffer (L) ne, Recine, Gironi 8, Alonso ne, Brizard 5, Lucarelli 15, Leal 24, Scanferla (L), Ricci 10, Simon 12, Andringa, Romanò 3, Caneschi ne, Dias ne. All. Anastasi
    Cucine Lube Civitanova: Bottolo 25, Anzani 4, Lagumdzija 23, Chinenyeze 13, De Cecco 2, Thelle, Motzo, Bisotto, Balaso (L), Zaytsev 1, Yant 13, Larizza ne. All. Giannini.
    ARBITRI: Boris (PV) e Caretti (RM)
    Durata: 28’, 33’, 30’, 31’, 19’. Totale: 2 h 21’.
    NOTE: Piacenza: battute sbagliate 17, ace 5, muri 9, attacco 48%, ricezione 51% (28% perfette). Civitanova: battute sbagliate 18, ace 6, muri 13, attacco 48%, ricezione 59% (37% perfette). Spettatori: 1.710. MVP: Bottolo. LEGGI TUTTO