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    Jannik Sinner e la scadenza della Wada e Nado Italia

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner si prepara per la sua storica finale degli US Open contro Fritz con un’onda di positività che lo circonda. Mentre il campione altoatesino si concentra sul match più importante della sua carriera, le notizie dal fronte legale sembrano essere altrettanto favorevoli.La questione della doppia positività al Clostebol, risalente a marzo, sembra avviarsi verso una conclusione positiva per Sinner. Secondo le ultime indiscrezioni, la possibilità di un ricorso da parte della WADA o della NADO Italia appare sempre più remota. Il termine ultimo per presentare l’appello scade lunedì a mezzanotte, ma gli esperti ritengono che un’azione legale sia altamente improbabile.
    Il Corriere della Sera riporta che un eventuale ricorso della WADA al TAS di Losanna sarebbe senza precedenti, dato che l’agenzia non ha mai impugnato una sentenza di un’agenzia terza che agisce per numerose federazioni sportive. Questo fatto, unito a considerazioni di natura politica, rende l’ipotesi di un appello ancora meno plausibile.
    Inoltre, la WADA sta già affrontando critiche per la gestione di altri casi di doping, il che potrebbe ulteriormente scoraggiare qualsiasi azione contro Sinner. Anche un intervento della NADO Italia (anche se nel caso Errani avvenne) viene considerato “improbabile” dagli osservatori.Nado Italia ad esempio decise si appellarsi sull’assoluzione che Sara Errani ebbe dal processo con l’ITIA sulla questione della contaminazione alimentare, ribaltando poi la sentenza e costringendo di conseguenza la Errani a un inter processuale assai più lungo al TAS di Losanna.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Vagnozzi sulla finale degli US Open: “Sinner cresce come uomo e giocatore”

    Simone Vagnozzi con Darren Cahill

    Jannik Sinner è in finale agli US Open e si posiziona come il grande favorito per la vittoria del torneo, che rappresenterebbe il suo secondo trofeo del Grande Slam in bacheca, prolungando la sua striscia come numero uno del mondo dopo un anno pieno di successi, sebbene leggermente offuscato dalla controversa positività al Clostebol dalla quale è stato poi assolto.Simone Vagnozzi, in qualità di allenatore di Jannik Sinner, ha parlato alla vigilia della finale degli US Open 2024 che il suo allievo disputerà contro Taylor Fritz, ripercorrendo le partite che lo hanno portato in finale e il processo di lavoro che stanno svolgendo insieme a tutto il team.
    Una finale tesaLa finale degli US Open si preannuncia con una grande atmosfera data la circostanza che un giocatore locale la disputi, cosa che non accadeva dall’edizione del 2006, quando Andy Roddick soccombette contro Roger Federer. Vagnozzi si è riferito alla tensione della finale: “Sicuramente ci sarà una certa tensione nella finale, ma sarà la prima finale di un Grande Slam per Fritz e negli Stati Uniti. Non credo che non ci sarà tensione. Certo, nel tennis, il più forte è colui che gestisce meglio queste partite. Jannik arriva qui come numero uno del mondo, con più pressione sulle sue spalle e la sensazione di non essere il favorito, ma uno dei favoriti. Sta gestendo molto bene questa situazione”.
    Evoluzione come tennista“Jannik sta crescendo come uomo, le cose difficili lo aiutano a guadagnare esperienza, così come quelle buone. In Australia ho sentito una sensazione extra di freschezza, ed era la prima finale di Grand Slam che disputava. Noi come team vogliamo sempre evolverci, per questo prepariamo gli allenamenti in funzione degli avversari. Facciamo cose diverse se giochiamo contro Medvedev, Draper o Fritz”.Cerchiamo di fare di Sinner non solo un giocatore che gioca con se stesso, ma anche con il suo avversario. Se questo può essere sufficiente con gente un po’ più indietro in classifica, con giocatori di alto livello è molto necessario per saper capire i punti deboli dell’avversario. Per esempio, contro Draper è stata esattamente una partita come ce l’aspettavamo, con scambi abbastanza lunghi e con molta tensione da entrambe le parti, anche se Jack ha qualche difficoltà quando lo scambio è molto lungo, e Jannik ha saputo approfittarne, quindi quello era l’obiettivo”. LEGGI TUTTO

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    Djokovic a un bivio: la rincorsa alle ATP Finals e il futuro di una leggenda

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    L’estate di Novak Djokovic, il campione serbo che ha dominato il tennis mondiale nell’ultimo decennio, è stata caratterizzata da alti e bassi, riflettendo una stagione 2024 finora tumultuosa. Dopo l’apice della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi, il numero 2 del mondo ha subito una battuta d’arresto agli US Open, un torneo che tradizionalmente rappresenta uno dei suoi periodi più prolifici dell’anno.
    La situazione attuale vede Djokovic in una posizione precaria nella Race to Turin, la classifica che determina i qualificati alle ATP Finals. Occupando attualmente il nono posto con 3260 punti, Nole si trova momentaneamente fuori dalla top 8, situazione inusuale per un campione del suo calibro. La qualificazione di Taylor Fritz alle semifinali degli US Open ha ulteriormente complicato la sua posizione.
    Il calendario 2024 di Djokovic, focalizzato principalmente sui tornei del Grande Slam, ha visto l’assenza del campione serbo in importanti Masters 1000 come Miami, Montreal e Cincinnati. Questa strategia, unita alla mancata conquista di titoli Slam quest’anno, ha messo Djokovic in una situazione di rincorsa per la qualificazione alle ATP Finals, un torneo che ha vinto ben sette volte in carriera.
    Le prossime settimane saranno cruciali per Djokovic. Il suo primo impegno sarà con la nazionale serba nelle eliminatorie di Coppa Davis dal 10 al 15 settembre, un evento a cui il campione ha sempre dato grande importanza. Successivamente, l’attenzione si sposterà sulla tournée asiatica, con il Masters di Shanghai (2-13 ottobre) che potrebbe rappresentare un’opportunità fondamentale per guadagnare punti preziosi. Djokovic non partecipa a questo torneo dal 2019, ma le circostanze attuali potrebbero spingerlo a includerlo nel suo programma.
    Un altro appuntamento chiave sarà il Masters di Parigi-Bercy (28 ottobre – 3 novembre), dove Djokovic ha trionfato sette volte, l’ultima proprio lo scorso anno. La difesa dei 1000 punti in palio sarà essenziale per rimanere in corsa per le ATP Finals. Non è da escludere anche una possibile partecipazione all’ATP di Vienna (21-27 ottobre) per accumulare ulteriori punti.
    La sfida che attende Djokovic va oltre la mera qualificazione alle ATP Finals. A questo punto della sua carriera, avendo vinto tutto ciò che c’era da vincere, il campione serbo si trova di fronte alla necessità di trovare nuove motivazioni. Un eventuale ottavo titolo alle ATP Finals lo confermerebbe come il più grande vincitore nella storia del torneo, alzando ulteriormente l’asticella per le future generazioni.
    Mentre il tennis mondiale osserva con interesse, la domanda che aleggia è se Djokovic riuscirà a trovare quella scintilla di motivazione necessaria per continuare ad ampliare la sua già leggendaria carriera. Le prossime settimane saranno cruciali non solo per la sua stagione 2024, ma potrebbero anche gettare luce sul futuro di uno dei più grandi campioni che il tennis abbia mai visto.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Aon Open Challenger-Memorial Giorgio Messina. L’ex numero 4 del mondo Nishikori su Sinner: ‘’Non ha punti deboli, gioca da numero uno: può restare al vertice della classifica mondiale per diversi anni”

    Kei Nishikori nella foto

    ’Sinner è il giocatore numero uno e gioca da numero uno perché ha davvero tutto: dritto e rovescio, un buon servizio, non ha molti punti deboli e questo è un aspetto fondamentale per essere in testa alla classifica mondiale. Speriamo che possa restare numero uno ancora per diversi anni ”. Così Kei Nishikori, già numero 4 del mondo e finalista degli Us Open, commenta lo straordinario cammino di Yannick Sinner negli Stati Uniti. I
    l giapponese è la stella dell’Aon Open Challenger-Memorial Giorgio Messina, il torneo internazionale di tennis, tra i primi in Italia, che terminerà domenica a Genova con la finale del singolare nello stadio Centrale Beppe Croce a Valletta Cambiaso. Nishikori oggi scenderà in campo contro lo spagnolo Jaume Munar, testa di serie numero 3 del torneo, nei quarti di finale. Nishikori in carriera ha vinto 6 titoli ATP World Tour 500 e sei titoli ATP World Tour 250. Nel 2024,al rientro dopo un lungo infortunio, ha raggiunto i quarti di finale del Masters 1000 di Montreal LEGGI TUTTO

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    Wilander: “La sconfitta di Djokovic? Un promemoria della sua umanità”

    Mats Wilander nella foto

    L’ex campione svedese Mats Wilander ha offerto una prospettiva unica sulla recente eliminazione di Novak Djokovic agli US Open, invitando a considerare il risultato in un contesto più ampio.In un’intervista rilasciata pochi giorni dopo la sorprendente uscita di scena del campione serbo al terzo turno del torneo newyorkese, Wilander ha voluto ridimensionare l’impatto di questa sconfitta. “Questo risultato gli ricorda semplicemente che è ancora un essere umano,” ha affermato l’ex numero uno del mondo.
    Wilander ha poi sottolineato come il 2024 sia stato un anno particolare per Djokovic, caratterizzato da un obiettivo primario: l’oro olimpico. “Ha subito un’operazione al ginocchio nel momento peggiore possibile e ha comunque vinto l’oro,” ha ricordato lo svedese, evidenziando la straordinaria resilienza del campione serbo.
    Lungi dal considerare la sconfitta agli US Open come un passo indietro, Wilander la vede come un’opportunità: “Questa sconfitta mostra solo che sarà ancora più pronto per la fine della stagione e per l’Australian Open.” Secondo l’analisi dell’ex campione, questi momenti di pausa forzata nel calendario di Djokovic possono rivelarsi preziosi: “È così che funziona per lui – ovviamente, vorrebbe vincere tutti i Grand Slam, ma questo significa che ha più tempo per riposarsi, allenarsi, lavorare su alcuni dettagli, in modo da poter tornare ad essere un giocatore di 27 anni in Australia.”
    Wilander conclude con un invito a riconsiderare la prospettiva con cui si guarda alle prestazioni di Djokovic: “Dobbiamo smettere di stupirci quando perde, e invece essere più sorpresi che vinca ancora tornei a 37 anni.” Un monito a non dare per scontate le imprese di un atleta che continua a sfidare i limiti dell’età nel tennis professionistico.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: Un anno di record nei Grand Slam. Emil Ruusuvuori – Pausa dal tennis per problemi fisici. Leandro Riedi – Intervento chirurgico e lungo stop. Dominio americano agli US Open 2024. Garcia e Pliskova – Cambiamenti importanti

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner: Un anno di record nei Grand SlamTitolo all’Open d’Australia, semifinali al Roland Garros e, per ora, semifinali agli US Open. Senza contare ciò che è successo a Wimbledon – dove ha raggiunto i quarti di finale – possiamo dire che Jannik Sinner è già diventato il primo italiano della storia, uomo o donna, a raggiungere tre semifinali di Grand Slam in una stessa stagione. Un dato straordinario, uno in più, per l’originario di Sesto Pusteria, che sta per infrangere tutti i record e, probabilmente, proclamarsi col tempo come il miglior tennista del suo paese di tutti i tempi. E il meglio per lui è che ha ancora solo 23 anni, quindi ci stancheremo di leggere questo tipo di dati.Non sono molti i giocatori in attività che hanno raggiunto le semifinali di ogni torneo del Grande Slam. Jannik Sinner è stato l’ultimo ad unirsi a questa lista dopo aver superato Daniil Medvedev agli US Open 2024. Il giocatore italiano ci riesce con una semifinale in Australia, un’altra a Parigi, un’altra a Londra, e quest’ultima a New York, unendosi a Novak Djokovic, Rafael Nadal e Marin Cilic in questa speciale classifica in giocatori ancora in attività.
    Garcia e Pliskova: Cambiamenti importantiImportanti novità arrivano da due giocatrici di alto livello che stanno lottando per presentarsi al loro meglio.Caroline Garcia (30ª nel ranking WTA) e Karolina Pliskova (44ª) hanno promosso cambiamenti significativi, sebbene su piani diversi.La francese ha annunciato la fine della collaborazione con Bertrand Perret, l’allenatore con cui ha lavorato nelle ultime tre stagioni, mentre la ceca si è sottoposta a un intervento chirurgico per trattare un infortunio a una delle caviglie.
    Leandro Riedi: Intervento chirurgico e lungo stopGli infortuni sono sempre una brutta notizia, ma lo sono ancora di più se riguardano un giovane giocatore, come Leandro Riedi, e se rivestono una notevole gravità, come in questo caso. Il tennista svizzero, attualmente numero 130 del mondo, ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico a causa di un dolore acuto al ginocchio destro che è peggiorato negli ultimi tempi. Non tornerà a competere fino al 2025.
    Emil Ruusuvuori: Pausa dal tennis per problemi fisiciEmil Ruusuvuori sta attraversando una spirale infinita di infortuni e ricadute fisiche che hanno gravemente compromesso il suo livello in questa stagione. Il finlandese, che l’anno scorso era arrivato al 37° posto nel ranking mondiale, è riuscito a vincere appena 16 delle 29 partite disputate quest’anno, mantenendosi nella top-100 grazie al suo piazzamento come finalista a Hong Kong. Dopo essere stato costretto a rinunciare a competere agli US Open 2024, ha deciso di prendersi una pausa per concentrarsi sulla sua salute fisica e mentale.
    Dominio americano agli US Open 2024Emma Navarro, Jessica Pegula, Taylor Fritz e Frances Tiafoe. O in altre parole, il 50% dei semifinalisti di questi US Open 2024 sono americani. Così bene si sono comportati i tennisti locali nell’ultimo Grande Slam della stagione, quello di casa, dove bisogna davvero dare il meglio. Il dato parla da sé: non si vedeva qualcosa del genere a New York dall’edizione del 2003, quando arrivarono a questo turno Andre Agassi, Andy Roddick, Jennifer Capriati e Lindsay Davenport. A proposito, in quell’occasione i titoli individuali finirono nelle mani di Roddick e Henin, quindi solo uno dei due trofei rimase effettivamente a casa. Scommettereste su cosa succederà questo fine settimana? Gli americani finiranno per sorridere alla fine del film?
    Beatriz Haddad-Maia: Riflessioni dopo la sconfittaBeatriz Haddad-Maia è stata lontana dal suo miglior livello in questi quarti di finale degli US Open e ha descritto in conferenza stampa cosa ha impedito che potesse lottare con garanzie per la vittoria. “Mi è stato impossibile rimanere concentrata per tutta la partita. Sono dispiaciuta perché non ho giocato come avrei dovuto. È stata una questione emotiva, mi è costato moltissimo isolarmi dal rumore del campo e da quanto sia diverso giocare nell’Arthur Ashe. Mi porto via molte cose positive dal torneo, oggi ho imparato una lezione e continuerò a lavorare per darmi più opportunità”, ha dichiarato.
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    Zverev a un passo dal n°2 ATP: basta battere Nakashima agli ottavi dell’US Open. Flop olimpico – nessun medagliato di Parigi 2024 alla seconda settimana dell’US Open”

    Tutti eliminati prima degli ottavi di finale agli Us Open – Foto Getty Images

    Alexander Zverev potrebbe fare un grande salto in questo US Open 2024 e ottenere grandi successi nella sua carriera professionale. L’eliminazione di Djokovic e Alcaraz gli offre la possibilità concreta di lasciare New York al secondo posto del ranking ATP. Per farlo, deve solo battere Nakashima agli ottavi di finale. Se vincesse il titolo, si metterebbe in condizione di puntare al numero 1 del mondo nelle prossime settimane.
    Un vero e proprio terremoto di elevata magnitudo si è verificato all’US Open con l’eliminazione di Novak Djokovic per mano di Popyrin, generando una serie di conseguenze molto importanti nel tabellone. Il grande beneficiario sembra essere Frances Tiafoe, che cercherà di approfittare dei presumibili postumi del successo dell’australiano. Andrey Rublev e Grigor Dimitrov affronteranno il loro scontro degli ottavi sapendo che il vincitore si troverà di fronte un tennista con un ranking inferiore al loro, mentre Alexander Zverev perde il suo potenziale avversario in semifinale, avendo Nakashima e il vincitore dello scontro tra Ruud e Fritz nel suo percorso verso questo turno.
    Incredibile ma vero. Nessuno dei tre medagliati del tabellone singolare alle Olimpiadi di Parigi 2024 è riuscito a qualificarsi per la seconda settimana dell’US Open 2024. Lo sforzo fisico e mentale compiuto a Parigi sembra aver gravato molto su Novak Djokovic, Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti. Non è accaduto lo stesso nel tabellone femminile, dove Zheng, Vekic e Swiatek sono ancora in gara.
    Due delle prime tre teste di serie sono state eliminate dall’US Open 2024 durante la prima settimana, provocando un vero e proprio shock tra molti tifosi, che non si aspettavano una cosa del genere. Carlos Alcaraz e Novak Djokovic sono fuori dal torneo e non si vedeva una situazione simile nello Slam newyorkese dall’edizione del 2000, quando Kuerten e Agassi non raggiunsero gli ottavi. Per trovare ancora qualcosa di simile, bisogna risalire al 1973, con le eliminazioni precoci di Nastase e Ashe.
    Quanto accaduto in questa giornata dell’US Open è stato storico, poiché la concatenazione di partite di lunga durata nello stadio Arthur Ashe ha provocato una situazione senza precedenti. A dimostrazione di ciò, un dato significativo: la partita tra Aryna Sabalenka ed Ekaterina Alexandrova è iniziata alle 00:08 a New York, segnando l’inizio più tardi nella storia del torneo.
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    Sogno Infranto: Marco Bortolotti escluso dagli US Open 2024 per questioni di visto

    Marco Bortolotti nella foto

    Il mondo del tennis italiano si trova di fronte a una notizia inaspettata alla vigilia degli US Open 2024. Marco Bortolotti, doppista di 33 anni, si è visto negare il visto d’ingresso negli Stati Uniti, vanificando così il suo sogno di debuttare in un torneo del Grande Slam.Questa notizia giunge come un fulmine a ciel sereno per Bortolotti, che negli ultimi mesi aveva già affrontato e superato una delicata vicenda legata a un presunto caso di doping, simile a quello che ha coinvolto il suo connazionale Jannik Sinner. Esonerato da ogni accusa, il tennista emiliano sembrava pronto a voltare pagina e a cogliere l’opportunità più importante della sua carriera.
    Tuttavia, le autorità statunitensi hanno negato il visto a Bortolotti citando come motivazione la sua presenza in Iran nel 2015, dove aveva partecipato ad alcuni tornei ITF. Le attuali tensioni diplomatiche tra Stati Uniti e Iran hanno portato all’implementazione di norme di ingresso particolarmente rigide, che hanno finito per colpire anche il mondo dello sport.
    Questa decisione solleva interrogativi sulle conseguenze che le dispute geopolitiche possono avere sulle carriere degli atleti. Bortolotti, che si era guadagnato il diritto di partecipare agli US Open grazie alle sue prestazioni nel circuito, si trova ora a dover rinunciare a un’opportunità che poteva rappresentare il coronamento di anni di sacrifici e dedizione.
    La Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ci si aspetta che nelle prossime ore possa intervenire per cercare una soluzione diplomatica che permetta a Bortolotti di partecipare al torneo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO