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    Il ct Velasco ne convoca quindici per il secondo collegiale al Centro Pavesi

    La nazionale italiana femminile si radunerà lunedì 29 aprile al Centro Pavesi di Milano per un nuovo collegiale che terminerà venerdì 3 maggio. Quindici le azzurre convocate dal commissario tecnico Julio Velasco, prima dell’esordio nella VNL l’Italia disputerà due incontri amichevoli con la Svezia: l’8 maggio a Novara (ore 19) e il 9 maggio a Piacenza (ore 19).

    Di seguito l’elenco delle atlete convocate: Yasmina Akrari, Carlotta Cambi (Wash4green Pinerolo); Sara Bonifacio, Caterina Bosetti, Francesca Bosio, Anna Danesi, Eleonora Fersino (Igor Gorgonzola Novara); Alice Degradi, Camilla Mingardi (Megabox Ond. Savio Vallefoglia); Stella Nervini (Volley Bergamo 1991); Sylvia Nwakalor (Toray Arrows); Loveth Omoruyi, Ilaria Spirito (Reale Mutua Fenera Chieri); Rebecca Piva, Benedetta Sartori (E-Work Busto Arsizio).

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon entra e decide, Cachopa stavolta stecca

    Prova di forza della Sir Susa Vim Perugia in Gara 3 della Finale Scudetto: la squadra umbra parte subito forte al servizio mettendo sotto pressione tutta la Mint Vero Volley Monza. I brianzoli, però, hanno più vite di un gatto e, una volta sistemata la ricezione e ritrovato il miglior Takahashi in attacco, rialzano la testa, vincono il terzo set e spaventano un PalaBarton in versione bolgia infernale, prima che sua maestà Leon decida di chiudere baracca e burattini e spaccare il set nuovamente al servizio. E così Perugia torna avanti nella serie e domenica alle 18 avrà il primo match ball. Ma prima, ecco il nostro pagellone sulla sfida del 25 aprile!

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    SIR SUSA VIM PERUGIA

    Ben Tara voto 8,5. Torna a roteare possente il braccione del tunisino, che dopo una Gara 2 balbettante sbaglia pochissimo e trova un ottimo feeling anche a muro. Davvero un elemento chiave nei tanti successi umbri di questa stagione.

    Giannelli voto 8. Se Perugia corre e spinge è perché lui, da magistrale direttore d’orchestra, trova sempre la sinfonia giusta da far suonare ai suoi attaccanti. Forse si dimentica un po’ troppo dei centrali e si appoggia troppo su Plotnytskyi, ma questi sono dettagli in una partita giocata magistralmente.

    Semeniuk voto 6,5. In attacco è sempre molto elegante e al servizio incisivo, ma in ricezione, nel momento della resurrezione sportiva di Monza, balbetta un po’ troppo permettendo agli avversari di tornare a sperare.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Plotnytskyi voto 7. Gara di spessore del mancino ucraino, che a differenza del compagno di reparto riesce ad offrire un’ottima prova anche nel fondamentale della ricezione.

    Russo voto 7,5. In attacco domina la scena al centro della rete, al servizio è meno appariscente ma in realtà uno dei più pericolosi e continui nel martellare la linea di ricezione monzese. Manca qualcosa a muro, ma quando arriva sporca davvero tanti palloni.

    Flavio voto 7. Se la montagna non va da Maometto, allora Maometto va alla montagna… ovvero, se Giannelli per una volta tiene Flavio nel congelatore, ecco che il bomber brasiliano alza il muro dei giorni migliori e ferma tutte le speranze di rilancio dei monzesi.

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    Leon voto 8. Non deve essere facile per lui, che è pure capitano, vivere dalla panchina queste partite. Ma è bravo a calarsi nella parte e ad essere determinante nei pochi minuti passati sul taraflex.

    Colaci voto 7. Ennesima partita di livello di un ragazzo che non smetterà mai di stupire e che ancora una volta potrebbe associare il suo nome alla parola Scudetto.

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    MINT VERO VOLLEY MONZA

    Loeppky voto 6,5. Come tutta Monza parte male, sbandando paurosamente in attacco e ricezione. Poi pian piano rialza la testa e chiude con numeri discreti, ma a muro e servizio non riesce a fare la differenza come in Gara 2.

    Takahashi voto 7,5. Se Monza nel terzo set riparte è perché il giapponese suona la carica e, crescendo di performance in ricezione e attacco, prova a guidare i suoi all’ennesimo miracolo sportivo. Un peccato sapere che questo ragazzo dalle caviglie esplosive l’anno prossimo tornerà in Giappone.

    Maar voto 5,5. Manca tanto la spinta del canadese a questa Monza , sia in attacco che in seconda linea dove fatica molto a gestire le fiammate dei battitori umbri. Un passaggio a vuoto ci sta, ma per continuare a sognare Monza ha bisogno del miglior Maar.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Galassi voto 6. Avvincente e intenso lo scontro sotto rete con i centrali umbri, ma questa volta i palloni di Cachopa vengono ben letti e lui fatica tanto a metterli giù. Troppo falloso anche al servizio.

    Di Martino voto 5,5. Fresco di convocazione in nazionale, si fa trovare pronto in attacco, ma a muro e al servizio non riesce ad incidere più di tanto sul match.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Cachopa voto 5. Monza riceve oggettivamente male, ma la sensazione è che, soprattutto in posto 4, fatichi per due set prima di trovare la tensione di palla giusta con i suoi martelli. Un piccolo passo indietro per il giocatore che più di tutti ha contribuito alla crescita della propria squadra.

    Gaggini voto 5,5. Anche per il libero brianzolo un avvio di partita complicato, che toglie molta sicurezza in seconda linea a tutto il reparto.

    di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina sbanca Siena e conquista una storica promozione

    La Yuasa Battery Grottazzolina conquista la Superlega: al culmine di una stagione straordinaria la squadra marchigiana fa la storia espugnando anche in Gara 2 il palazzetto della Emma Villas Siena e chiudendo subito la serie finale dei Play Off Promozione. Un risultato incredibile per una cittadina di sola 3000 abitanti ma con oltre quarant’anni di storia pallavolistica alle spalle, che ora trova il suo inedito coronamento con la promozione nella massima serie. Dopo il set di apertura vinto dagli ospiti, Siena prova a riaprire i giochi nel secondo, ma terzo e quarto parziale sono dominati da Grottazzolina e può scattare la festa degli oltre 500 tifosi ospiti presenti al PalaEstra.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Emma Villas Siena-Yuasa Battery Grottazzolina 1-3 (21-25, 25-19, 13-25, 19-25)Emma Villas Siena: Nevot 0, Tallone 9, Copelli 10, Krauchuk Esquivel 12, Pierotti 13, Trillini 7, Coser (L), Bonami (L), Milan 4, Gonzi 0, Acuti 1. N.E. Pellegrini, Ivanov, Picuno. All. Graziosi. Yuasa Battery Grottazzolina: Marchiani 1, Fedrizzi 16, Canella 6, Nielsen 24, Cattaneo 9, Mattei 9, Foresi (L), Vecchi 0, Mitkov 0, Marchisio (L). N.E. Cubito, Lusetti, Ferraguti, Romiti. All. Ortenzi. Arbitri: Merli, Grassia. Note: Durata set: 27′, 27′, 21′, 30′; tot: 105′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia marziana per due set, Monza alla fine capitola per 3-1

    Gara 3 va alla Sir Susa Vim Perugia che vola sul due a uno nella serie battendo la Mint Vero Volley Monza in quattro set con i parziali di 25-15, 25-18, 24-26, 25-19.

    Che potesse essere una serata complicata per Monza in Gara 3 al PalaBarton era fuori discussione, ma nessuno forse si sarebbe aspettato che il divario tra le due squadre nei primi due set potesse essere così marcato. Perugia è stata semplicemente “marziana” nei primi due parziali, poi quando Monza ha riacceso il suo di motore è stata brava a non lasciare ai brianzoli la possibilità di riaprire il match portandolo al tie-break.

    Gli uomini di Lorenzetti si giocheranno così a Monza, domenica alle 18.00 in Gara 4, il primo match point per il titolo tricolore.

    foto Lega Volley

    COLPO D’OCCHIO – Alla marea blu dell’Opiquad Arena in Gara 2, rappresentata a Perugia oggi da circa 200 sostenitori che pur di esserci hanno sfidato il traffico da bollino rosso di questo 25 aprile, risponde quella bianca di un PalaBarton che fa registrare un sold-out da record (4986 spettatori), spinto dalla solita curva dei Sirmaniaci, una delle più organizzate, numerose e “rumorose” di tutta la Superlega. Prima dell’inizio del match si ripete la pioggia di stelle filanti: campo interamente ricoperto, giocatori con le mani tra i capelli e raccattapalle costretti a spazzare via tutto in fretta e furia.

    SESTETTI – Lorenzetti lascia inizialmente in panca Leon, grande protagonista di Gara 3, e si affida alle diagonali Giannelli-Ben Tara e Plotnytskyi-Semeniuk, al centro Flavio e Russo, Colaci libero. Eccheli non cambia e risponde con Cachopa in regia e Loeppky in posto 2, in banda la coppia Maar-Takahashi, al centro Galassi e Di Martino, Gaggini libero.

    foto Lega Volley

    1° SET – Ben Tara in diagonale apre le danze, poi arriva anche l’ace di Giannelli e il clima si fa subito caldissimo sugli spalti. Monza risponde per le rime con Loeppky e la battuta vincente, in zona di conflitto, di Takahashi. Altro ace e altro break di Perugia (5-3), altro contro-break immediato di Monza, altro break degli umbri (7-5), che questa volta riescono ad andare anche sul +3. Immediato il primo time-out della serata chiamato da Eccheli, costretto a fermare il gioco anche qualche minuto più tardi quando la forbice si allarga a cinque punti (13-8).

    L’approccio al match della Sir questa volta è in netta controtendenza rispetto alle ultime uscite. Giannelli e compagni sono scattati decisamente meglio dai blocchi di partenza, spingendo tantissimo al servizio e tenendo molto bene anche in difesa. Dall’altra parte della rete, invece, Monza paga tanto in ricezione in questo avvio di Gara 3 (3 ace subiti) e paga qualcosa anche in attacco (46% contro il 57% dei padroni di casa e appena il 17% per Takahashi, oltre a soli 2 punti break contro 11). Di conseguenza questo primo parziale diventa presto a senso unico, finendo poi col concludersi con un pesantissimo 25-15.

    foto Lega Volley

    2° SET – Il set successivo inizia punto a punto (2-2, 5-5). Sull’8-7 Perugia l’arbitro ferma il gioco perché Giannelli è rimasto accasciato a terra, dolorante alla caviglia destra per una discesa a muro evidentemente sul piede di un avversario. Per fortuna nulla di grave e il gioco riprende con il break della Sir che vola sul 10-7 e costringe ancora la panchina brianzola a chiamare time-out. Trovato lo strappo giusto, Perugia non si guarda più indietro come nel primo set, allunga il passo e se ne va (12-7, 16-9).

    Le luci del PalaBarton sembrano soprattutto non accecare Ben Tara, come accaduto in Gara 3 a Monza, perché l’opposto perugino questa sera è un fattore tanto in attacco quanto a muro. In estrema sintesi, per la Mint questa si sta trasformando in una serata nerissima, questa volta sì contro pronostico. Eccheli prova a pescare un coniglio dal cilindro schierando l’opposto di ruolo Szwarc per Loeppky, ma ormai anche questo set è andato: 25-18 e Perugia avanti due a zero alzando la positività in attacco al 61% in questo parziale contro il 42% della Vero Volley.

    foto Lega Volley

    3° SET – A questo punto o Monza trova una reazione nervosa, facendo appello a quella determinazione che l’ha portata sin qui, oppure questo terzo atto della finale scudetto andrà in archivio dopo poco più di un’ora di gioco e con una lezione sul campo che potrebbe lasciare il segno. L’avvio del terzo set è ancora in equilibrio (6-6, 10-10), poi ancora una volta, girata la boa di metà parziale, i Block Devils cambiano marcia (13-11, 18-14).

    In vista del traguardo si alza ancora il volume dei tamburi e dei cori dei Sirmaniaci, ma quasi a sorpresa la Vero Volley si riaffianca ai 18 e poi mette addirittura la freccia portando l’inerzia dalla sua parte (20-21, 20-22 e time-out chiamato da Lorenzetti). Si rivede in campo anche Leon che va subito a segno dalla sua mattonella. Perugia annulla due set point a Monza (22-24, 24-24) ma alla fine capitola sull’ace di Maar (aiutato dal nastro) che fissa il risultato sul 24-26 (56% in attacco per Monza contro il 55% di Perugia).

    foto Roberto Del Bo

    4° SET – In avvio di quarto set i padroni di casa fanno subito capire che non hanno alcuna intenzione di mettere in discussione questa sfida e costringo subito la Mint a inseguire (3-0, 6-2). Sul 10-7 altro spavento per Lorenzetti che vede Flavio franare sulla schiena di Ben Tara a ridosso dei led di bordo campo nel tentativo di recuperare una palla. Anche in questo caso, per fortuna, nessuno si fa male.

    Galassi e compagni cercano di tenere botta e riescono a rimettersi in scia (11-8, 11-10, 14-13, ). Il piano degli ospiti è chiaro: arrivare ancora gomito a gomito fino alle battute finali del set per poi tentare il colpaccio. Il piano, però, fallisce molto presto perché Leon non glielo permetterà. Nessuna volata, nessuna sorpresa, nessun tie-break: Perugia chiude il set 25-19 e soprattutto la partita.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Sir Susa Vim Perugia – Mint Vero Volley Monza 3-1 (25-15, 25-18, 24-26, 25-19) Serie 2-1

    di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Delirio Talmassons: è Serie A1! Futura ko anche in Gara 2

    Si scrive una pagina di storia del volley femminile a Latisana: la Cda Volley Talmassons FVG porta in Serie A1 un paese di appena 3800 abitanti in provincia di Udine, coronando la sua splendida cavalcata nei Play Off Promozione con una finale perfetta contro la Futura Giovani Busto Arsizio. Dopo l’impresa esterna in Gara 1, le “Pink Panthers” si ripetono anche in casa: le bustocche non sfruttano l’occasione per riaprire la contesa nel primo set, quando sprecano 5 palle set, mentre secondo e terzo si indirizzano subito a favore delle friulane. Per la squadra di Leonardo Barbieri un’impresa straordinaria, anche se ora il futuro è tutto da valutare.

    Il premio di MVP delle finali va alla palleggiatrice Chidera Eze, che come in Gara 1 aziona alla perfezione le sue attaccanti: la top scorer è Leah Hardeman con 16 punti, in doppia cifra anche Alessia Populini a quota 12, e anche le centrali Veronica Costantini e Katja Eckl (5 muri) danno un contributo importante. Ancora una volta, però, è soprattutto l’intensità difensiva a premiare la squadra di Talmassons: l’attacco della Futura si ferma al 28% di efficacia, con la sola Elisa Zanette a superare i 10 punti (ma con 5 errori e 3 murate subite).

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Cda Volley Talmassons FVG-Futura Giovani Busto Arsizio 3-0 (31-29, 25-20, 25-17) serie 2-0Cda Volley Talmassons FVG: Bagnoli ne, Hardeman 16, Populini 12, Grazia ne, Monaco (L) ne, Piomboni 6, Bole 1, Eze 7, Kavalenka, Feruglio ne, Gulich ne, Negretti (L), Eckl 9, Costantini 8. All. Barbieri.Futura Giovani Busto Arsizio: Pomili 7, Bresciani, Citterio ne, Monza 4, Conceiçao (L) ne, Tonello ne, Zanette 14, Osana, Furlan 7, Bonvicini (L), Cvetnic 8, Rebora 4, Bosso 2, Del Core 1. All. Beltrami.Arbitri: Giglio e Serafin.Note: Durata set: 38′, 31′, 23′; Tot: 92′. Talmassons: battute vincenti 4, battute sbagliate 11, attacco 38%, ricezione 65%-43%, muri 11, errori 19. Futura: battute vincenti 2, battute sbagliate 9, attacco 28%, ricezione 68%-40%, muri 5, errori 22.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Super Haak spezza l’equilibrio: Conegliano batte Scandicci e prende il comando

    Stavolta niente tie break, ma il menu è esattamente lo stesso: anche Gara 3 della Finale Scudetto regala due ore e mezza di spettacolo ed emozioni. A chiudere sul 3-1 è la Prosecco DOC Imoco Conegliano, dopo due set vinti ai vantaggi (con due set point per la Savino Del Bene Scandicci nel primo) e un quarto in cui le Pantere riescono ad arginare l’ennesima rimonta delle toscane. In un contesto di assoluto equilibrio, a fare la differenza è una Isabelle Haak davvero mostruosa, che chiude con 41 punti a tabellino. Sarà dunque Conegliano ad avere il primo match point in Gara 4, sabato 27 aprile a Palazzo Wanny.

    Alla prova semplicemente stratosferica dell’opposta svedese (65% in attacco, 4 muri e 2 ace con turni di battuta sempre devastanti) si affiancano una Kathryn Plummer in fiducia (23 punti, 57% di efficacia) e due centrali sempre sul pezzo: Marina Lubian chiude con 11 punti e 2 ace, Sarah Fahr con 10 e 3 muri. Insomma, l’Imoco a tratti gioca la sua miglior pallavolo, ma nonostante questo Scandicci è sempre lì: merito di una strepitosa efficacia in battuta, con 6 ace e soli 7 errori, di un muro incisivo con 11 vincenti e di una Ekaterina Antropova che lascia il segno in tutti i suoi turni di servizio, ma pure in attacco non scherza, con 26 punti e il 51%.

    La Savino Del Bene alla fine, nonostante i soli 12 errori-punto contro i 22 delle avversarie, paga la condizione non ottimale di alcune giocatrici: su tutte Zhu Ting, lontana parente di quella ammirata nelle prime due gare, ma anche l’alternanza tra Nwakalor e Alberti al centro non funziona (ammirevole invece Britt Herbots, 19 punti con il 50% in attacco e il 53% in ricezione). Le grandi rimonte dal 23-19 nel primo set e dal 21-18 nel terzo, oltre a quella sfiorata nel quarto, dimostrano però che la squadra di Massimo Barbolini c’è eccome, ed è pronta a dare battaglia anche nella prossima sfida.

    Foto Rubin/LVF

    I SESTETTI – Novità importante per la Savino Del Bene: c’è Alberti al centro al posto di Nwakalor, bloccata nei giorni scorsi da un virus intestinale. In diagonale con lei c’è Carol, confermate Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Zhu e Herbots come schiacciatrici e Parrocchiale nel ruolo di libero. Non cambia il sestetto iniziale di Conegliano, con Wolosz in palleggio, Haak opposta, Lubian e Fahr centrali, Plummer e Robinson in posto 4 e De Gennaro libero.

    1° SET – Antropova inaugura subito le ostilità con un ace (1-2), Fahr le risponde sempre dai 9 metri (3-2). Il primo break se lo procura Scandicci con il muro vincente di Herbots (5-7), ma il turno di battuta di Lubian ribalta tutto (ace della centrale per l’8-7) ed è Conegliano a piazzare l’allungo con due mani out di Plummer e un muro di Fahr (11-8). Barbolini ferma il gioco, ma poco dopo deve assistere allo show di Haak: attacco e muro per il 14-10, altri due colpi vincenti (17-11) e nuovo time out per le toscane. Scandicci rosicchia un punticino sull’errore di Plummer (18-14), poi la schiacciatrice USA si fa murare due volte da Carol e Antropova (19-17) e Santarelli deve richiamare le sue. L’Imoco piazza subito il nuovo allungo con Fahr (21-17), Barbolini prova a inserire Nwakalor e Washington, che però viene subito murata (23-18). La neoentrata si rifà con un block vincente su Robinson e mette anche la sua firma su un controbreak costruito da Zhu e dal servizio di Antropova (23-21). Dopo il time out di Santarelli la cinese sfrutta ancora al meglio la battuta della compagna per il meno 1, e Antropova completa l’opera costringendo Fahr al fallo (23-23). L’errore dell’opposta dai nove metri consegna il primo set point a Conegliano, ma Washington lo annulla (24-24). Ai vantaggi Herbots cancella altre due chance per le Pantere e poi ne conquista a sua volta una, che Haak neutralizza (27-27). Altro scambio di cortesie tra Zhu e Fahr, poi Haak mura la cinese e Plummer trasforma la quarta occasione (30-28).

    Foto Rubin/LVF

    2° SET – Si conferma l’assoluto equilibrio in avvio, ed è ancora Scandicci la prima a staccarsi con Herbots (4-6). Stavolta le ospiti riescono ad allungare fino al 5-8 con un gran muro a 1 di Carol su Fahr, ma solo per essere immediatamente riprese da due ace di Plummer (8-8). Il punto a punto continua (10-11, 13-12) finché due punti consecutivi di una scatenata Haak mandano avanti Conegliano (16-14) e convincono Barbolini al time out. Al rientro ci pensa Antropova a ristabilire l’immediata parità, ma altri due attacchi di Haak valgono il nuovo break gialloblu (18-16). È di nuovo il servizio di Antropova a propiziare la rimonta di Scandicci (19-20) e Santarelli ferma subito il gioco, ma la Savino Del Bene vola con l’attacco di Zhu, l’errore di Haak e il muro di Washington (20-23). Herbots si procura tre set point, Haak e Plummer ne annullano due e Barbolini chiama time out; ci pensa ancora la belga a chiudere per il 23-25.

    Foto Rubin/LVF

    3° SET – C’è Nwakalor al posto di Alberti nel sestetto titolare di Scandicci. Dopo le schermaglie iniziali (3-2) è il servizio di Wolosz a sparigliare le carte: ace e ricezione problematica sfruttata da Plummer per il 7-4. Barbolini ferma subito il gioco, ma non il break di Conegliano, che sale fino al 9-4 con Fahr e Plummer. Il set sembra indirizzato, ma è un’illusione: Antropova in un attimo recupera fino al 9-7 (time out Santarelli), Carol riavvicina ulteriormente la Savino Del Bene con il muro del 10-9 e poi si inventa il punto della parità al termine di uno scambio a dir poco rocambolesco (11-11). È sempre la battuta a fare la differenza: Haak firma due ace per il 14-11, Antropova le risponde riavvicinando le sue (14-13). Entra Ruddins per Zhu, ma Lubian tiene avanti Conegliano (16-14) e Antropova commette un raro errore in attacco per il 18-15. Fahr mantiene il vantaggio per le Pantere (20-17) ma, per l’ennesima volta, Antropova è letale al servizio e infila l’ace del 21-20. Haak mantiene il minimo margine in favore dell’Imoco (23-21) e Plummer si procura due set point, ma li annullano Antropova e Ognjenovic (ace) per il 24-24. Ai vantaggi ci sono altre tre chance cancellate da Herbots, Carol e Ruddins, poi decidono l’attacco vincente di Haak e l’errore della stessa Ruddins (29-27).

    Foto Rubin/LVF

    4° SET – La Savino Del Bene torna in campo con il sestetto iniziale, con Zhu e Alberti tra le titolari. Carol si presenta con un ace (0-1), ma è Conegliano a trovare il break con il muro di Wolosz e l’errore di Alberti (4-2). Quando Lubian infila l’ace del 6-3 Barbolini richiama le sue, ma l’Imoco non si ferma e allunga fino al 9-5 con Plummer e Haak. Dentro Bardaro e De Kruijf da una parte, Nwakalor e Washington dall’altra: proprio il servizio della centrale italiana permette a Zhu di recuperare quasi tutto lo svantaggio (10-9) e costringe Santarelli al time out. Haak però risponde con un turno dai nove metri altrettanto micidiale: ne approfitta al meglio Robinson (13-9). La svedese è sempre una sentenza anche in attacco (14-10), ma Fahr non la imita e manda out il pallone che riavvicina Scandicci (15-13). Solo per poco, perché gli errori di Antropova e Herbots fanno volare le padrone di casa sul 18-13. Time out di Barbolini, ma Haak è implacabile con due attacchi per il 21-15. Non molla Antropova (ancora un ace per il 22-18), Wolosz però la mura firmando il più 5; la battuta di Ruddins permette a Scandicci di riportarsi sul 23-20, ma Plummer si procura 4 match point. Dopo l’errore in battuta di Lubian e l’attacco vincente di Antropova (24-22) Santarelli ferma il gioco: ci pensa l’incredibile Haak a chiudere sul 25-22.

    Foto Rubin/LVF

    Prosecco DOC Imoco Conegliano-Savino Del Bene Scandicci 3-1 (30-28, 23-25, 29-27, 25-22)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Piani (L) ne, Plummer 23, Robinson 7, Squarcini ne, De Kruijf, Gennari, Lubian 11, De Gennaro (L), Haak 41, Bugg, Wolosz 3, Lanier ne, Fahr 10, Bardaro. All. Santarelli.Savino Del Bene Scandicci: Alberti 3, Herbots 19, Zhu 12, Ruddins 3, Di Iulio, Ognjenovic 4, Parrocchiale (L), Armini (L) ne, Nwakalor 1, Washington 3, Carol 9, Antropova 26, Diop, Nowakowska ne. All. Barbolini.Arbitri: Cerra e Curto.Note: Spettatori 5344. Conegliano: battute vincenti 7, battute sbagliate 16, attacco 58%, ricezione 58%-31%, muri 10, errori 22. Scandicci: battute vincenti 6, battute sbagliate 7, attacco 50%, ricezione 43%-30%, muri 11, errori 12. LEGGI TUTTO

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    L’Allianz Milano espugna Trento e vede il traguardo della Champions

    Si spezza l’equilibrio in Gara 3 della Finale per il 3° posto di Superlega: dopo due tie break arriva un 3-0 a favore dell’Allianz Milano, che espugnando il campo della Itas Trentino fa un importante passo avanti verso l’obiettivo della partecipazione alla prossima Champions League. I meneghini, infatti, avranno l’opportunità di chiudere la serie in casa sabato 27 aprile, quando all’Allianz Cloud si giocherà Gara 4.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    La cronaca:Lo starting six dell’Itas Trentino è identico a quello visto quattro giorni prima in Lombardia: Soli deve fare a meno solo di Lavia (ancora in tribuna) e conferma quindi Sbertoli in cabina di regia (che ritrova il suo pubblico a quasi due mesi di distanza dall’infortunio alla mano sinistra), Rychlicki opposto, Michieletto e Magalini schiacciatori, Podrascanin e Kozamernik centrali, Laurenzano, fresco di prima convocazione in Nazionale maggiore, libero. L’Allianz Milano risponde con Porro al palleggio, Reggers opposto, Ishikawa e Mergarejo Hernandez in banda, Loser e Vitelli centrali, Catania libero. Kaziyski è di nuovo a disposizione dei meneghini ma parte in panchina.

    L’avvio è nel segno dell’equilibrio, con le due formazioni che si alternano sovente al comando del punteggio (3-4, 6-5), prima che Ishikawa piazzi il primo break in contrattacco (6-8) e Loser muri Kozamernik (7-10). I padroni di casa accusano il colpo e, successivamente, subiscono anche l’ace del centrale argentino sul 10-14, situazione di punteggio che consiglia il tecnico gialloblù di interrompere il gioco. Alla ripresa, serve attendere ancora qualche minuto per registrare la reazione trentina, che si manifesta con un grande block dello stesso Kozamernik su Ishikawa, imitato pochi secondo dopo da Rychlicki (su Reggers) per il 16-17. Piazza a sua volta chiama time out ed ottiene la risposta desiderata, con gli ospiti che approfittano di un errore a rete di Kamil e un contrattacco di Ishikawa (17-20). L’Itas Trentino ha ancora un sussulto con il centrale sloveno (che mura Vitelli per il 19-20), ma poi deve cedere il passo per 22-25 (ancora lo schiacciatore giapponese).

    L’Itas Trentino prova a voltare pagine subito dopo il cambio di campo con un buon impatto sul secondo set di Kozamernik (altro muro) e Rychlicki, ma il suo tentativo di fuga (3-1 e 7-4) viene quasi subito contratto dagli avversari con un muro di Porro (8-7) e da un block di Loser sullo stesso Kozamernik (10-10). In seguito, le due formazioni proseguono a braccetto verso la parte centrale del parziale, con Magalini sempre più in partita; un suo ace vale il sorpasso (16-15), poi un errore di Reggers consegna il più 2 (18-16). Il vantaggio anche in questo caso dura poco: lo stesso Magalini si fa fermare a muro ancora da Porro per l’aggancio a quota 21. Il finale è ancora tutto di marca meneghina, con Mergarejo che ferma Rychlicki (21-23) e Ishikawa che blinda il più 2 (23-25).

    I campioni d’Italia accusano il colpo e nella terza frazione subiscono subito un pesante break firmato dai servizi di Porro (2-4 e 2-6). Soli spende nel giro di pochi secondi entrambi i time out a sua disposizione, senza però trovare la reazione dei suoi (4-10) e allora decide di inserire Nelli, Acquarone, Cavuto e D’Heer, rispettivamente al posto di Rychlicki, Sbertoli, Magalini e Podrascanin. Proprio Cavuto realizza l’ace dell’8-14 che prova a rianimare la squadra di casa, ma è obiettivamente troppo tardi, perché in seguito l’Allianz non concede più nulla (10-18 e 12-21) e si porta a casa in fretta anche questo set (già sul 14-25) e la partita.

    Yuki Ishikawa: “Oggi stiamo stati davvero molto bravi. Nei primi due set le squadre erano molto vicine, ma siamo riusciti a vincerli entrambi. Poi il terzo abbiamo vinto molto nettamente. Alla fine noi abbiamo costruito un buon progetto di partita e ce lo siamo portati fino alle fine. Torniamo sabato all’Allianz Cloud dove dovremo giocare un’altra bellissima partita. Credo che la battuta sia andata molto bene, ma anche il muro e la difesa, siamo stati fortissimi“.

    Itas Trentino-Allianz Milano 0-3 (22-25, 23-25, 14-25) serie 1-2Itas Trentino: Sbertoli 1, Michieletto 9, Kozamernik 8, Rychlicki 10, Magalini 10, Podrascanin 1, Nelli1, D’Heer 1, Cavuto 2, Pace 0, Laurenzano (L), Berger (L), Acquarone 0. N.E. Garcia. All. Soli. Allianz Milano: Porro 5, Ishikawa 18, Loser 10, Reggers 11, Mergarejo 14, Vitelli 3, Colombo (L), Kaziyski 0, Zonta 0, Catania (L), Dirlic 1. N.E. Starace, Innocenzi, Piano. All. Piazza. Arbitri: Vagni, Brancati. Note: Durata set: 28′, 27′, 24′; tot: 79′. Muri punto: Trento 8, Milano 10. Battute punto: Trento 3 con 10 errori, Milano 7 con 13 errori. Ricezione: Trento 34% (13% perfetta), Milano 46% (8%). Attacco punto: Trento 42%, Milano 49%.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Chieri, resta anche Anna Gray: “Dove si sta bene si lavora bene”

    La Reale Mutua Fenera Chieri ‘76 fissa un altro punto fermo in vista della prossima stagione. Si tratta di Anna Gray, seconda conferma nel reparto centrali dopo quella di Katerina Zakchaiou. Anche la centrale pavese, 28 anni a novembre, giocherà dunque almeno un altro campionato in biancoblù.

    La centrale ripercorre la stagione di Chieri, sottolineando i motivi che l’hanno convinta a restare… “Questa stagione a Chieri mi ha regalato tante soddisfazioni, sia di squadra sia personali. L’obiettivo che mi ero prefissata prima di arrivare a Chieri era di alzare l’asticella rapportandomi ad un livello sempre più alto. Devo dire che l’impatto è stato più che positivo, sono riuscita ad amalgamarmi velocemente ai ritmi e alla tipologia di lavoro e questo grazie all’ambiente che si trova arrivando qui. Un ambiente serio e professionale con persone che ti fanno sentire a casa e per me questo è importantissimo in una società. Dove si sta bene, si lavora anche bene. Questo è il motivo principale che mi ha spinta a rimanere, sono davvero contenta di continuare il mio percorso a Chieri, credo che ci saranno ancora tante soddisfazioni e obiettivi sempre più alti“.

    “Sarà sicuramente difficile eguagliare i risultati raggiunti quest’anno. Però ad ogni stagione che passa l’obiettivo è quello di aggiungere tasselli e superare scalini sempre più alti, credo che la mentalità di Chieri sia proiettata in questa direzione, fare sempre bene e sempre meglio. La squadra l’anno prossimo cambierà molto quindi credo che i risultati si potranno vedere in corsa, senza mettersi troppe pressioni all’inizio“.

    Infine qualche parola sulla sua estate: “Mi sto godendo un po’ di riposo ma tra qualche settimana inizieremo a tornare in palestra per gli allenamenti estivi. Sinceramente non vedo già l’ora di ricominciare, non riesco a stare ferma troppo a lungo. Sto comunque organizzando qualche settimana di vacanza  tra luglio e agosto sia con la mia famiglia sia con gli amici. Andrò qualche giorno in Toscana con mia mamma e mia sorella ed infine una settimana in Croazia con gli amici. Mi permetto un po’ di ricarica prima dell’inizio della stagione“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO