consigliato per te

  • in

    C’è una nuova gladiatrice in città: Perugia presenta Elena Perinelli

    La Bartoccini MC Restauri Perugia dà ufficialmente il benvenuto a Elena Perinelli, nuova schiacciatrice delle Black Angels nella stagione di A1 2025-2026. La mancina, proveniente dalle fila di Pinerolo, porta in Umbria esperienza, qualità tecniche e una forte attitudine al lavoro di squadra; insomma, un rinforzo importante per il reparto offensivo a disposizione di coach Giovi.

    Nata a Varese il 27 giugno 1995, alta 181 cm, ha alle spalle una carriera di rilievo tra soprattutto in Serie A1. Gli esordi in massima categoria risalgono al 2010 con la maglia della MC-Carnaghi Villa Cortese, formazione con la quale milita per tre stagioni. Poi tra il 2013 e il 2017 arrivano parecchi cambi di maglia tra Liu Jo Modena, Savino Del Bene Scandicci, Il Bisonte Firenze e Club Italia Crai. Nell’annata 2017-2018 scende in A2 per contribuire alla promozione della Reale Mutua Fenera Chieri ’76, squadra con la quale rimane poi per altre quattro stagioni in massima serie.

    Tra il 2022 e il 2024 arriva l’esperienza con la Trasporti Pesanti Casalmaggiore, poi l’ultima annata vissuta tra le fila della Wash4green Pinerolo, con la quale ha collezionato 23 presenze realizzando 167 punti. Da rimarcare anche le esperienze in nazionale azzurra: con l’Under 18 vince la medaglia d’oro al Festival olimpico della gioventù europea (miglior attaccante del torneo) e una d’argento al campionato europeo di categoria del 2011 (miglior ricevitrice). Con la selezione Under 19 vince il bronzo agli Europei del 2012, mentre nel 2015 arrivano le prime convocazioni con la nazionale maggiore. Qui ottiene l’argento alle Universiadi 2019 e l’oro ai Giochi del Mediterraneo 2022. 

    “Sono molto contenta di essere qui a Perugia – racconta Perinelli nelle sue prime parole da Black Angels –. Ho trovato un ambiente molto familiare, ma che allo stesso tempo ha voglia di crescere e lavorare, qualità che sono poi le basi per poter fare bene. Tutti mi hanno parlato bene di questo ambiente”. 

    Il martello varesino esprime grande entusiasmo e fiducia per la stagione che verrà: “Questo club arriva da due stagioni importanti e spero di continuare su questa scia. Penso di poter ancora crescere tanto, lavorando giorno per giorno, sia da un punto di vista individuale che di collettivo. Credo molto nel gioco di squadra e spero di poter dare il mio contributo soprattutto sotto questo punto di vista”.

    Piccola anticipazione per quanto riguarda il numero di maglia: “Non se ancora si può dire ufficialmente, ma io voglio il tre”.

    L’arrivo di Perinelli si inserisce nel progetto di rafforzamento della Bartoccini MC Restauri Perugia, che punta a costruire una squadra equilibrata e competitiva, pronta a dare battaglia in ogni gara. Elena sarà una delle protagoniste di questa nuova avventura, con l’obiettivo di mettere la sua esperienza al servizio del gruppo.

    (fonte: Bartoccini MC Restauri Perugia) LEGGI TUTTO

  • in

    Bosco dello Sport a Venezia: Conegliano valuta l’opportunità… per i grandi eventi!

    Sta già prendendo forma l’Arena, che rientra nel progetto del Bosco dello Sport di Venezia, ubicata nella zona di Tessera, a ridosso dell’aeroporto Marco Polo. Mentre stanno prendendo il via i lavori per la costruzione di un nuovo stadio da 16.000 spettatori, per il nuovo palazzetto “il cantiere sta proseguendo secondo cronoprogramma”, come spiegato dal primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro, ai microfoni di VeneziaToday.

    L’impianto che sarà la nuova casa dell’Umana Reyer Venezia, club di pallacanestro militante nel massimo campionato italiano, dovrebbe essere pronta in tempo per la stagione 2026-2027. Ma questo nuovo progetto non ha attirato l’interesse solo di basket e calcio, ma anche della pallavolo e più precisamente di quella Prosecco DOC Imoco Conegliano che nei giorni scorsi ha scritto una delle pagine più importanti della storia della pallavolo e ha firmato un’altra delle sue grandi imprese, completando con la conquista della CEV Champions League 2025 un grande slam da sogno.

    Le Pantere negli ultimi anni hanno fatto del PalaVerde di Villorba la loro casa, ma l’idea di giocare alcune dei match più importanti in un’Arena che può ospitare più di 10.000 spettatori (circa il doppio dell’attuale capienza del Palaverde che si ferma a 5.344) ha attirato l’attenzione della dirigenza gialloblù.

    Infatti Pietro Maschio, il co-presidente della squadra campione di tutto, ha ipotizzato sulla Tribuna di Treviso, senza escludere alcuna opportunità, “dobbiamo studiarla con intelligenza. Quando sarà pronto parleremo con l’amministrazione per capire se ci sarà la possibilità. Se ci concedessero di andare là è perché punteremmo a creare un evento che non abbiamo mai fatto, insomma, una grande novità”.

    Quindi, un’idea per continuare a crescere, un po’ sulla strada già tracciata dal Consorzio Vero Volley con le gare disputate (tra cui il match di Milano dell’ultima finale scudetto) e i record fatti segnare al Forum di Assago, non certo per lasciare un territorio cui le Pantere e la società di Conegliano restano legati in maniera indissolubile. LEGGI TUTTO

  • in

    Un altro allenatore in carcere per violenza: stavolta a Barletta

    Allenava, ed è accusato di abusi e violenza: un allenatore di pallavolo di 48 anni di Barletta è finito in carcere perché avrebbe abusato di alcune delle giocatrici della sua squadra, tra cui delle minorenni.

    L’allenatore si presentava alle giovani atlete anche come un massaggiatore, offrendo trattamenti specifici per dolori muscolari e infortuni. Invitava, così, le ragazze ad entrare in un box dove le palpeggiava facendo credere, però, che fossero manovre corrette e necessarie per un miglior recupero fisico.

    Il coach, quindi, invitava le ragazze a non dire niente dei “massaggi”, per evitare inutili gelosie tra compagne e in questo modo evitava che tra le giovani atlete si diffondesse quello che succedeva nel box.

    Le accuse a suo carico sono di violenza sessuale, anche ai danni di minori, ed estorsione. Le indagini sono iniziate due anni fa quando una vittima avrebbe confidato a una psicologa le violenze subite quando, ancora minorenne, giocava in una squadra di pallavolo di Barletta. Gli approfondimenti delle forze dell’ordine, poi, hanno rivelato altri episodi nello stesso arco temporale.

    L’uomo, inoltre, dal 2019 millantava di essere il titolare di un’agenzia di reclutamento per fotomodelle, pubblicizzando casting e inducendo altre ragazze a subire abusi nel corso dei provini fotografici.

    Quello della violenza in generale e nello sport è un tema sul quale è necessario sempre tenere molto alto il livello di attenzione: vi invitiamo a scaricare l’App dell’Associazione ChangeTheGame, uno strumento fondamentale e utile per chiedere aiuto e supporto nel caso di abusi e violenze, ma non solo. LEGGI TUTTO

  • in

    Orduna: “Battere Perugia è stato epico. Finale scudetto? Equilibrata. E su Boninfante dico che…”

    Nel lungo tira e molla emotivo della vita, Santi Orduna ha scelto di essere dalla parte di chi non arretra di un millimetro. Forse sarà per questo che quando lo vedi a quasi 42 anni entrare in campo, sfidare a muso duro la Superlega, pensi che il suo lo sappia fare con un atteggiamento unico nel suo genere. Sembra ancora quello che appena arrivato dal campionato spagnolo, esordisce a Catania in A2 diciotto anni fa. È sempre colui che gli avversari soffrono, capacissimi di odiarne i giochi mentali sotto rete. Dicono sia uno dei più impavidi, insopportabili e forti palleggiatori che abbiano calcato i parquet nostrani. Personalmente lo conosco da quindici anni e sentire o vedere i suoi avversari andare sotto per il suo gioco e per il suo carisma mi fa molto sorridere e per la qual cosa mi compiaccio molto, perché ricordo ancora un suo Ravenna-Perugia di qualche anno fa in cui davanti ad un palazzetto ravennate pienissimo, si caricò la squadra alle sue spalle e vinse una gara impossibile, stupendo un’intera Sir Safety Perugia, che anche quest’anno ha contribuito, assieme alla sua Lube a far soffrire e non poco.

    Orduna infatti, assieme a Civitanova è la grande sorpresa di queste semifinali playoff, che hanno decretato una finale della quale sono appena state giocate due gare e che mai come negli ultimi ha un esito davvero incerto sul tricolore del volley maschile.

    foto Lega Volley

    “Io sono davvero soddisfatto per questa Lube, perché siamo partiti da sfavoriti in semifinale e piano piano, dopo gara due abbiamo preso convinzione sul fatto che la serie potesse essere ribaltabile. Ci abbiamo creduto fino alla fine, non ci siamo arresi e in gara cinque, proprio a Perugia che forse è il campo più difficile di tutta la Superlega, abbiamo fatto la partita che nessuno si aspettava, ribaltando il risultato. È stato epico!”

    Cosa l’ha colpita?

    “La continuità in battuta di Nikolov e di Bottolo, che hanno battuto per tutta la gara a 120 km/h, commettendo pochissimi errori e mettendo in crisi Perugia”

    Ora siamo in finale scudetto. Tutto fa trasparire grande equilibrio.

    “Abbiamo avuto modo di mostrare entrambe di cosa siamo capaci. In casa nostra il palazzetto è infuocato come non lo vedevo dai tempi in cui venivo a giocarci con Modena. Mi piace tantissimo vederlo così. Ora dovremo fare tesoro delle prime gare e cercare di approfittare dei piccoli spazi soprattutto in casa da loro per infilarci e strappare il risultato. Sì, sarà una finalissima molto equilibrata”

    Bottolo sta giocando una stagione che non si aspettavano in molti. Noi lo avevamo detto, possiamo dirlo?

    “Mattia è un grande giocatore. È il primo anno che giochiamo assieme e dal punto di vista professionale non è stato una grande sorpresa, nel senso che sapevo fosse un ottimo atleta. Dal punto di vista umano invece ho conosciuto una bella persona e ho imparato col tempo a legarmi a questo gruppo, molto eterogeneo, nel quale ci sono tante anime e tante diversità e dove mi ritrovo ad avere un ruolo completamente nuovo”

    foto Zattarin

    Dopo diciotto anni, è stato chiesto che Orduna lasciasse spazio alla crescita di un giovanissimo e talentuosissimo Boninfante. Mesi fa mi disse che per lei tutto questo rappresentava una sfida. Oggi?

    “Sono stato abituato sempre a stare in campo e la cosa mi è sempre piaciuta da morire. Non posso negare che in alcuni momenti non abbia fatto fatica perché c’erano azioni o set che volevo giocare con tutto me stesso, o avversari con cui ho avuto a che fare in tutti questi anni con cui volevo ritrovarmi dall’altra parte della rete. Però, a quasi 42 anni, vedermi qui, con questa maglia e questo gruppo fantastico, non posso non dire che questa non fosse la cosa migliore che mi potesse capitare. Mattia ha fatto una bellissima stagione, ha saputo guidare la squadra con grande fermezza e grande padronanza e sono contento per i risultati che ha conseguito perché per lui è una sfida vinta ampiamente”

    In cosa siete diversi?

    “Ammiro tantissimo la freddezza che ha in campo. Quasi mi fa invidia alle volte. Nei momenti più concitati è capace di fare un errore e di restare impassibile, ripartendo alla grande”

    foto Lega Volley

    Cinquecento partite in serie A in diciotto stagioni. Conoscendola, immagino che la prima ancora se la ricorda.

    “Contro il grande Enzo Di Manno e la sua Città di Castello. Ero gasatissimo perché giocare in Italia era un sogno per me. Il problema è che qualche giorno prima mi scavigliai, ma volli fortemente esserci e giocare. Il risultato fu un 3-2 per loro ai vantaggi. La verità è che è stata lunga, lunghissima, ma io mi sento ancora quella voglia di quando avevo ventidue anni”

    La più emozionante?

    “Il mio esordio a Modena con la vittoria in Supercoppa dopo il loro triplete. Venivo dopo Bruno e il paragone fu la cosa che spaventò più loro, ma non me. Fu una partita molto emozionante. Mi meritavo quell’opportunità e giocai tutta la gara con la voglia di indossare e onorare quella maglia così prestigiosa”

    La maglia di Civitanova la rappresenta perfettamente.

    “È una grande maglia ed è quella della maturità. Sono negli anni in cui in questo ruolo mi sento cresciuto e questa è la città in cui spero di esprimermi ancora”

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

  • in

    L’addio alla pallavolo di Giada Cecchetto: “Concludo la mia carriera senza rimpianti”

    “È arrivato quel momento… Dopo ben 23 anni di pallavolo, di cui 12 in Serie A, sento che è giusto così…“. Con queste parole qualche settimana fa Giada Cecchetto ha annunciato via social la fine della sua carriera da giocatrice. Un addio carico di significato, perché per il libero milanese la pallavolo non è mai stata solo uno sport, ma una vera e propria scuola di vita, che le ha insegnato a non mollare mai, ad affrontare le sfide con coraggio, a prendersi responsabilità, a cadere e rialzarsi, a soffrire, a lottare, ma anche a gioire, vincere e vivere emozioni intense e irripetibili, rese ancora più speciali dalla condivisione con le compagne di squadra.  

    In un’intervista ai microfoni di Volley News, Cecchetto ha ripercorso le tappe più significative di oltre vent’anni trascorsi sui campi di pallavolo, parlando anche del nuovo entusiasmante capitolo che si apre davanti a lei.

    Giada, quando è nata l’idea di appendere le ginocchiere al chiodo? Come hai capito che era il momento giusto?

    “La mia scelta è il risultato di molte riflessioni e decisioni personali, guidate dalla voglia di realizzare nuovi progetti che ho sviluppato in parallelo alla pallavolo. L’idea è nata dopo il conseguimento della laurea magistrale e il superamento dell’esame di Stato per entrare nell’albo dei Biologi, un altro importante traguardo della mia vita. Ovviamente, quando si vivono grandi emozioni nello sport, e lo si fa da sempre, non è semplice affrontare il cambiamento. Così, negli ultimi anni, mi sono limitata a vivere al massimo ogni istante in palestra, in attesa del momento giusto. Quest’anno, sento dentro di me di essere pronta a mettermi in gioco in modo diverso, sia a livello professionale che personale. Infatti, dopo l’ultima palla, ho capito che era giunta al termine una meravigliosa fase della mia vita, ma ero altrettanto pronta a iniziarne una nuova“.

    Going out on top, direbbero i media anglosassoni: uscire di scena al massimo, al vertice della propria carriera. Quanto è importante per te questa consapevolezza?

    “Molto! È una grandissima soddisfazione e gratificazione per tutto il lavoro, il sacrificio e la determinazione che alla fine mi hanno premiata, regalandomi emozioni indescrivibili durante la mia carriera. Mai avrei pensato di poter arrivare in Serie A, essere protagonista nella massima serie per anni, giocare con grandissime campionesse e vincere una Champions League e una Supercoppa Italiana. Sono onorata e grata per il percorso che ho costruito giorno dopo giorno e per i traguardi che sono riuscita a raggiungere. Devo dire un grosso grazie a chi ha creduto in me e mi ha dato fiducia. Concludo la mia carriera soddisfatta, emozionata e senza rimpianti; porto nel cuore ogni momento, sia nel bene che nel male, che mi ha fatta crescere e reso la persona che sono oggi“.

    Qual è il bilancio della tua ultima esperienza alla Futura Volley Giovani Busto Arsizio? In caso di promozione in Serie A1 avresti continuato a giocare?

    “Il bilancio finale è decisamente positivo. Abbiamo creato un gruppo straordinario e il lavoro con lo staff è stato caratterizzato da collaborazione e confronto. In palestra ci siamo sempre divertite e, al di fuori, la società ci ha fatto sentire come in famiglia, in una cornice fantastica, al Palaborsani, dove il nostro pubblico ci ha sempre dimostrato affetto. Tecnicamente siamo cresciute moltissimo dall’inizio del campionato e, grazie al nostro duro lavoro, abbiamo raggiunto i Play-Off. Il desiderio di disputare la finale per salire in A1 è sempre stato presente, ma non so se avrei giocato un altro anno. Penso che nella vita ci siano dei momenti per fare le cose… Quello di cui ero certa era che volevo concludere la mia carriera vivendo un’ultima bella stagione sportiva, in una squadra ambiziosa che puntava a vincere, con un ottimo clima di lavoro e un gruppo fantastico di ragazze. E così è stato: non avrei potuto chiedere di più“.

    Foto Lega Volley Femminile

    Ripercorrendo le tappe principali della tua carriera, quali sono i ricordi più belli?

    “Ho moltissimi ricordi, a partire dal primo allenamento con la Nordmeccanica Piacenza nel 2011, dove andai solo per dare una mano e capii che volevo dedicarmi a questo sport nella vita. Ricordo la prima partita in Serie A1 con la maglia di Giaveno nel 2012 e, successivamente, il primo anno da protagonista in A2 con la Bakery Piacenza. Poi c’è la stagione 2015-16 con la Pomì Casalmaggiore, che mi ha regalato emozioni straordinarie per il gruppo che eravamo, per il mio esordio in una competizione europea e per la vittoria della Champions League… Ancora oggi ho i brividi a pensarci! Il mio sogno era diventare titolare in A1 e, dopo aver sfiorato la promozione con Orvieto nel 2018-19, sono riuscita a realizzarlo a Perugia, dove sono stata protagonista per due anni, prima di approdare a Vallefoglia e a Bergamo. Qui ho un altro incredibile ricordo, legato alla stagione 2022-23, quando siamo entrate nei Play-Off e ci siamo qualificate per la Final Four di Coppa Italia a Bologna: è stato magico! Comunque, posso dire che porto nel cuore e ricordo con affetto ogni stagione“.

    C’è qualche delusione o sconfitta che ricordi con dispiacere?

    “Alcune stagioni sono state più difficili di altre e, in ognuna di esse, ho sempre lavorato sodo senza mai arrendermi. Ci sono stati momenti di sconforto, ma non ho rimpianti. Alla fine, guardandomi indietro, mi sento realizzata sia come atleta che come persona. L’unico dispiacere è di non essere riuscita a portare a Gara 3 la serie della semifinale Play-Off di quest’anno e di non aver concluso la mia carriera con la promozione in Serie A1. Tuttavia, ciò non cancella i bellissimi ricordi della stagione 2024-25 con la Futura“.

    Hai avuto tantissimi tecnici durante la tua carriera. Ti posso chiedere chi è stato il migliore per te?

    “Da ognuno ho imparato molto e li ringrazio tutti! Tra i migliori c’è sicuramente Barbolini, con il quale ho avuto l’opportunità di lavorare ad alto livello durante la stagione a Casalmaggiore. Grazie a lui, ho potuto affiancare grandissime campionesse, il che ha contribuito notevolmente alla mia crescita. Tecnicamente ho fatto grandi progressi con Pistola nel mio primo anno in A2, e quest’anno mi sono divertita molto con Beltrami per il tipo di allenamenti che ha proposto. Con lui si è instaurato un bellissimo rapporto di stima e confronto“.

    Cosa ti mancherà maggiormente della pallavolo?

    “Mi mancheranno moltissimo lo spogliatoio, il fatto di stare con le compagne di squadra tutti giorni fino a diventare una famiglia, condividendo insieme le forti emozioni che questo sport regala nelle vittorie e nelle sconfitte. Sicuramente anche i tifosi, che mi hanno accompagnato durante il mio percorso, soprattutto negli ultimi 12 anni di Serie A, e che con un messaggio, una parola, un sorriso o un regalo mi hanno sempre dato molta energia e supporto. Anche in questo momento delicato mi sono stati più vicini che mai con numerosi messaggi di affetto e stima, che spesso mi hanno commosso. Mi sento di ringraziarli di cuore e sono contenta di aver lasciato un bel segno sia come atleta sia come persona. Non penso ci sia modo più bello per concludere la propria carriera sportiva“.

    Quale reputi sia il valore più importante che lo sport ti ha trasmesso?

    “Il messaggio più importante che ho imparato è che ‘nulla è impossibile’, sia nel recuperare in tuffo un pallone ormai perso, sia nel realizzare i propri sogni. Ovviamente si deve essere disposti a lavorare duramente, fare sacrifici, affrontare le difficoltà e non arrendersi mai; alla fine, però, i risultati arrivano: bisogna sognare e lottare! Grazie alla mia allenatrice dell’U12, Valentina Centenero, la frase che mi ha accompagnato in tutti questi anni è: ‘Se puoi sognarlo, puoi farlo’, e così è stato“.

    Foto Instagram giada_cecchetto

    Ora inizia per te un nuovo capitolo da Biologa Nutrizionista. Hai comunque intenzione di restare nel mondo della pallavolo?

    “A settembre aprirò il mio studio a Milano come Biologa Nutrizionista e intendo portare tutta la mia esperienza sportiva nel campo della nutrizione, educando i pazienti verso il benessere ma anche seguendo squadre e scuole. Mi piacerebbe trasmettere ai giovani i valori dello sport, l’importanza dello studio e di una corretta alimentazione per mantenere la salute e migliorare le proprie performance. Questo percorso è iniziato con le mie due lauree, che mi hanno permesso di crescere anche come atleta, e ora non vedo l’ora di condividere la mia esperienza per aiutare altre persone“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

  • in

    Mercato Taranto, un altro grande colpo per l’A2: ufficiale il ritorno di Oleg Antonov

    Un ritorno che sa di casa, un nome che ha lasciato il segno. La Gioiella Prisma Taranto è orgogliosa di annunciare il ritorno di Oleg Antonov, schiacciatore di grande esperienza e talento, che vestirà nuovamente i colori rossoblù per la stagione 2025/2026.

    Classe 1988, 198 cm di potenza e tecnica, Antonov è un atleta dal curriculum straordinario: 137 presenze con la Nazionale italiana, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, bronzo agli Europei 2015, e una carriera tra club di altissimo livello in Italia e all’estero. Dopo la precedente esperienza a Taranto nella stagione 2022/2023, con cui ha centrato l’obiettivo salvezza, Oleg ha proseguito il suo percorso professionale in Qatar all’ Al Rayyan S.C. e in Russia al NOVA Novokuybyshevsk, per poi approdare a Grottazzolina, dove ha disputato un’ottima stagione contribuendo anche in questo caso con carisma e qualità al raggiungimento della salvezza.

    Ora Taranto ritrova uno dei suoi giocatori più amati, pronto a rimettersi in gioco e a dare tutto per la causa rossoblù, con la sua potenza in attacco, il servizio micidiale e quella leadership silenziosa che lo contraddistingue.

    Le sue parole: “Conosco bene Taranto e la sua realtà e sono molto contento di tornare; ci aspetta una stagione molto importante, ora abbiamo l’estate davanti per recuperare le forze, e poi ricominceremo questa nuova avventura. Io non vedo l’ora di rivedere e ritrovare tutti, sarà una stagione intensa e la affronteremo con energia ed entusiasmo!”.

    Le parole del Presidente Tonio Bongiovanni: “Siamo davvero felici di riabbracciare Oleg nella nostra grande famiglia. È un giocatore completo, un professionista esemplare, ma soprattutto una persona che ha saputo conquistare il cuore della nostra gente. Il suo ritorno rappresenta un segnale forte: vogliamo costruire una squadra solida, che unisca esperienza e passione. Bentornato Oleg, Taranto è di nuovo casa tua!”

    (fonte: Gioiella Prisma Taranto) LEGGI TUTTO

  • in

    Oleg Antonov torna a vestire la maglia di Taranto!

    BENTORNATO CAMPIONE: OLEG ANTONOV TORNA A VESTIRE LA MAGLIA DELLA GIOIELLA PRISMA TARANTO!
    Un ritorno che sa di casa, un nome che ha lasciato il segno. La Gioiella Prisma Taranto è orgogliosa di annunciare il ritorno di Oleg Antonov, schiacciatore di grande esperienza e talento, che vestirà nuovamente i colori rossoblù per la stagione 2025/2026.
    Classe 1988, 198 cm di potenza e tecnica, Antonov è un atleta dal curriculum straordinario: 137 presenze con la Nazionale italiana, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, bronzo agli Europei 2015, e una carriera tra club di altissimo livello in Italia e all’estero. Dopo la precedente esperienza a Taranto nella stagione 2022/2023, con cui ha centrato l’obiettivo salvezza, Oleg ha proseguito il suo percorso professionale in Qatar all’ Al Rayyan S.C. e in Russia al NOVA Novokuybyshevsk, per poi approdare a Grottazzolina, dove ha disputato un’ottima stagione contribuendo anche in questo caso con carisma e qualità al raggiungimento della salvezza.
    Ora Taranto ritrova uno dei suoi giocatori più amati, pronto a rimettersi in gioco e a dare tutto per la causa rossoblù, con la sua potenza in attacco, il servizio micidiale e quella leadership silenziosa che lo contraddistingue.

    Le sue parole:

    “Conosco bene Taranto e la sua realtà e sono molto contento di tornare; ci aspetta una stagione molto importante, ora abbiamo l’estate davanti per recuperare le forze, e poi ricominceremo questa nuova avventura. Io non vedo l’ora di rivedere e ritrovare tutti, sarà una stagione intensa e la affronteremo con energia ed entusiasmo!”.
    Le parole del Presidente Tonio Bongiovanni: “Siamo davvero felici di riabbracciare Oleg nella nostra grande famiglia. È un giocatore completo, un professionista esemplare, ma soprattutto una persona che ha saputo conquistare il cuore della nostra gente. Il suo ritorno rappresenta un segnale forte: vogliamo costruire una squadra solida, che unisca esperienza e passione. Bentornato Oleg, Taranto è di nuovo casa tua!”
    La città, i tifosi e tutto il mondo Prisma non vedono l’ora di rivederlo in campo. Bentornato Oleg, insieme per scrivere un’altra grande pagina di volley tarantino!

    Linda Stevanato Ufficio stampa Gioiella Prisma Taranto LEGGI TUTTO

  • in

    Rinascita in A2, è la festa di tutti: “Una gioia immensa”

    Domenica 4 maggio 2025, ore 19.24. Palasport di Valenza, gara 3 della Finale dei Playoff di serie A3 Credem Banca contro la Negrini CTE Acqui Terme. Gabriele Tognoni mette a terra l’ultima palla. Il punto che regala alla Rinascita Volley Lagonegro la promozione in A2. Un sogno realizzato, il ritorno nella seconda serie nazionale, dopo sole due stagioni dalla retrocessione, è realtà. Una gioia immensa per tutti, a partire dal tecnico Waldo Kantor, arrivato a novembre dall’Argentina per rilanciare la squadra dopo il sofferente inizio di stagione, passando per la squadra e lo staff. Un risultato costruito passo dopo passo grazie al lavoro e alla lungimiranza di una Società che ci ha sempre creduto.
    “Abbiamo fatto un percorso straordinario, è stato un anno fantastico nonostante il negativo inizio di stagione – racconta un emozionato Nicola Tortorella, direttore sportivo del sodalizio biancorosso –  tutti meritano questa promozione, dalla squadra al mister al Presidente, passando per tutti i dirigenti. Ma in particolare modo è un regalo e una gioia per due comunità, come Lagonegro e Villa d’Agri, che ci hanno sostenuto fin dal primo giorno. Grazie davvero di cuore a tutti i nostri tifosi“.
    La commozione negli occhi di Massimiliano Padula, responsabile marketing: “Come ho detto a inizio stagione al Presidente, dovevamo mettercela tutta per tornare in A2, dove meritiamo di stare. La seconda serie nazionale è casa nostra, alla luce dei risultati in questa Finale dei Playoff abbiamo meritato di vincere il campionato. Voglio dedicare questo trionfo in primis alla mia famiglia e poi ai tifosi: senza il loro sostegno tutto questo non avrebbe senso“.
    “E’ una gioia indescrivibile, sapere che due comunità sono in festa è una soddisfazione che mi rende felicissimo – la chiosa del Presidente Nicola Carlomagno – Lagonegro merita di stare in A2, abbiamo vissuto un momento doloroso con la retrocessione in A3, ma con calma e programmazione siamo riusciti a ricostruire il nostro percorso e finalmente ce l’abbiamo fatta, nonostante un inizio di stagione complicato. Complimenti al coach, alla squadra, allo staff, ma soprattutto un immenso grazie a tutti i tifosi: siamo già a lavoro per organizzare una grande festa e celebrare insieme questo successo straordinario“.
    Ermanno Petrocelli – Responsabile Ufficio Stampa Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO