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Brescia, l’amarezza di Emanuele Catania: “Non vogliamo vincere a tavolino”

Di Redazione

Tutto rimandato. La telefonata del presidente di Lega Mauro Fabris nel tardo pomeriggio di ieri ha gelato il sangue di Emanuele Catania, general manager della Banca Valsabbina Millenium Brescia che prontamente ha avvisato i suoi, indaffarati da giorni nei preparativi per la partenza in direzione Roma, sede delle finali di Coppa Italia Frecciarossa A2. Poco dopo la circolare ufficiale ha sancito il rinvio a data da destinarsi della finalissima contro la Omag-MT San Giovanni in Marignano.

In epoca Covid sai che questo rischio c’è – spiega il dirigente – ma non ti aspetti che avvenga per una finale così importante, un evento strutturato e che volevamo disputare a tutti i costi, per di più a poche ore dalla partenza“. E a Brescia il dispiacere è doppio perché quella finale se l’è guadagnata, in primis qualificandosi al secondo posto al termine del girone d’andata, e poi battendo Talmassons ai quarti di finale e la Futura in semifinale. Di oggi anche la notizia che la semifinale di Coppa Italia di A1 fra Novara e Chieri non è disputabile a causa di 4 atlete positive nelle fila della Reale Mutua.

Dispiace vedere un evento così importante dimezzato – prosegue Catania – e mi spiace molto in primis per le nostre atlete, che erano davvero motivate e avevano fatto sacrifici per arrivare in fondo a questa competizione. Quando le ho avvisate non ci volevano credere, erano attonite. Dopo un dicembre molto complicato erano pronte a lasciare il segno e volevano una rivincita su San Giovanni“.

Sin dall’inizio della stagione – dice il dirigente bresciano – le ragazze e tutto lo staff sono estremamente attenti ai propri contatti, siamo di per certo fra le realtà che eseguono più tamponi, perché è una forma di rispetto in primis nei confronti di tutti gli addetti ai lavori, della nostra squadra e di quelle avversarie. Tutti noi abbiamo fatto un grande sforzo e dei sacrifici per farci trovare pronti“. Ora, spiega Catania, “la gara andrà riprogrammata ovviamente, in un evento a parte, ma è tutto da definire“. E un pensiero va ai tifosi: “C’è chi aveva preso le ferie per venire, chi aveva già acquistato biglietti, hotel e spostamento. Spero troveranno modo di seguire la squadra anche con quella che sarà la nuova data dell’incontro“.

Nonostante l’amaro in bocca dobbiamo riprogrammare la nostra settimana e trovare il focus per la prossima gara che sarà a Olbia domenica 16 gennaio, visto che anche il 9 le avversarie di Sant’Elia sono ferme per Covid. La piccola nota positiva è che potremo lavorare su di noi e inserire con più tranquillità Rebecca (Piva, n.d.r.) nel nostro sistema di gioco” aggiunge il dirigente della Banca Valsabbina.

La chiosa conclusiva spazza le eventuali polemiche su un’eventuale vittoria a tavolino di Brescia, regolamenti alla mano: “La prima cosa che ho detto al Presidente Fabris, così come poco dopo ho ribadito al presidente di Marignano Stefano Manconi, è che non vogliamo vincere una finale a tavolino. Se da un lato può essere giusto per qualcuno, non fa parte del DNA di questa società e del nostro modo di pensare. Se possiamo la giochiamo ad armi pari e che vinca il migliore, sperando che il Covid ci lasci più tranquilli“.

Sono così ben tre i recuperi che la Banca Valsabbina dovrà mettere in calendario: Brescia-Futura e Brescia-Sant’Elia di campionato, San Giovanni in Marignano-Brescia di Coppa Italia, augurandosi che non se ne aggiungano altri.

(fonte: Comunicato stampa)


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