Boris Becker è uno degli opinionisti più richiesti nel corso dei grandi tornei, anche se spesso i suoi pareri fanno discutere gli appassionati. Interpellato da Eurosport sulle prossime semifinali maschili, si è soffermato soprattutto sulla sfida “giovane” tra Tsitsipas e Zverev, un match che vede molto equilibrato.
“Tsitsipas non ha praticamente punti deboli sulla terra, Zverev ha più potenza e può battere chiunque quando riesce a giocare aggressivo l’intero match. Per questo ritengo che la loro partita si giocherà soprattutto sul piano mentale: chi resterà più freddo? Chi ha la volontà maggiore di soffrire per vincere? Chi resterà più focalizzato? Tsitsipas può fare tutto abbastanza bene, non riesco a trovare punti deboli, soprattutto sulla terra, che sia il servizio, i colpi da fondo o la forma fisica. E si sente a suo agio sul grande palco, altro aspetto importante per dare il meglio negli Slam. Vedo loro due combattere per il trono del tennis insieme a Medvedev nei prossimi anni”.
“Zverev ha più potenza, quando colpisce bene, non c’è modo di fermarlo. Ma può farlo solo quando è relativamente vicino alla linea di fondo e gioca offensivo. Questa è la differenza rispetto a tutti gli altri che sono ancora nel torneo, Novak Rafa e Stefanos sono sempre aggressivi, lui deve riuscire ad esserlo. Nei quarti secondo me è stato un po’ troppo passivo, ha giocato scambi troppo lunghi. Se si mette in una posizione un po’ più offensiva, prendendosi più rischi, forse farà qualche errore in più ma può scatenare una potenza grazie a cui battere qualsiasi giocatore al mondo”.
“Chi vincerà tra loro due? Non lo so, potrebbe essere una partita lunga e interessante, ripeto che vincerà chi l’interpreta meglio come testa”.
“Non sono un veggente, ma il favorito per me rimane Nadal, alla fine non è cambiato niente. Ad un certo punto, i successori arriveranno per forza di cose, nemmeno lui è eterno. Contro Djokovic, è favorito”.
Marco Mazzoni