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    Personal Time: parlano Rigamonti e Cunial

    Nelle prime tre partite in casa giocate al PalaBarbazza, la Personal Time ha portato a casa 8 punti. Un bottino di tutto rispetto per una squadra che deve mantenere la categoria. Nell’ultimo turno i veneziani hanno battuto 3-2 Sarroch: “Abbiamo lavorato bene -commenta coach Rigamonti- nei primi due set prendendo i punti  ai vantaggi. Nel terzo c’è stato un calo, ancora di più nel quarto. Poi però siamo stati bravi nel quinto a portare a casa la partita”.
    Quando la Personal Time ha subito la rimonta, si è percepita la possibilità di perdere il match al tie break, la luce dei san donatesi non si è spenta: “In quel frangente è servita la testa del nostro palleggiatore per avere una distribuzione del gioco più equilibrato, le forzature sui nostri centrali ci hanno aiutato tantissimo”.
    Il migliore in campo della Personal Time è stato Edoardo Cunial: “Nei primi due set – dice Edoardo- la squadra ha giocato bene ed ha tenuto in occasione delle loro rimonte chiudendo due grandi punti decisivi. Nei due set successivi siamo calati a tutti i livelli, nel quinto invece abbiamo giocato la nostra pallavolo e questo è stato decisivo”.
    Il match è stato chiuso da due muri proprio di Cunial: “Prima del finale non ne avevo azzeccato uno, nel finale sono andato a sensazione e mi è andata bene”. (55) LEGGI TUTTO

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    UNA SUPER GAIA ENERGY SUPERA GALATONE E RIPRENDE QUOTA IN CLASSIFICA

    Finalmente arriva il primo successo stagionale per la Gaia Energy Napoli che, davanti al proprio caloroso  pubblico batte una pur combattiva Green Volley Galatone, che arrivava dal successo casalingo nel derby con l’aurispa Lecce; risultato finale 3-0( 25-18;25-23;25-23).
    La squadra napoletana partiva senza i favori dei pronostici dopo il brutto scivolone a Terni  e con Simone Starace ancora fermo ai box, schiera dal primo punto uno dei neo acquisti Elia Scita, anche perché Romano non era al meglio fisicamente e doveva rinunciare a Giacomo Russo in favore del sempre verde Saccone ; ma si sa nelle difficoltà Napoli squadra, come Napoli città, riesce ad esprimere sempre il meglio.
    Primo Set a senso unico con un Piazza superlativo in cabina di regia , lucida la sua prova nell’intero match, e Napoli che in un attimo si porta sull’1-0. Nel secondo set ospiti che partono bene desiderosi di rifarsi, ma pian piano la Gaia energy Napoli recupera punti e a metà set è avanti di una lunghezza con Ferri a menare le danze , saranno 24 i punti finali con un ace , best scorer dell’incontro; è Napoli a spuntarla ai vantaggi di un incollatura. Terzo set con Napoli che vola avanti e Galatone capace di rientrare due volte e impattare, ma quando Romano entrato ad alzare il muro dà la classica stampata ad un Padura Diaz mai domo si capisce che sul match sta calndo il sipario.
    Al termine dell’incontro mister Mosca:” nonostante il periodo costellato da problemi, sono riuscito a trasmettere la tranquillità ai ragazzi, ci vuole equilibrio, non avvilirsi se si incassano più sconfitte di seguito, non esaltarsi per una vittoria, lavorare duramente per raggiungere il risultato della salvezza”.
    Gli fa eco il Dg Matano:” E’ una vittoria che ci voleva, per noi, per i ragazzi, per il pubblico e per gli sponsor che ci seguono. In settimana abbiamo fatto l’impossibile per inserire gli innesti fin da martedì e sono stati un fattore che ha contribuito ad alzare l’asticella in allenamento e addirittura con Scita che è sceso in campo, bravi tutti, la strada è ancora lunga, ma abbiamo mandato un bel segnale al campionato: per la salvezza c’è anche Napoli!”
    Foto di Enzo Pinelli
    La Gaia Energy Napoli riprenderà gli allenamenti martedì in vista della complicata trasferta a Campobasso, con la squadra molisana ieri battuta nettamente a Reggiocalabria.

    Fulvio Esposito LEGGI TUTTO

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    Vince la Domotek,l’analisi di Mister Polimeni

    REGGIO CALABRIA – Una serata perfetta per la Domotek, che si regala un punteggio netto di 3-0 contro un Campobasso fino a ieri imbattuto. Nel dopo-partita, un Mister Antonio Polimeni soddisfatto ma con lo sguardo già proiettato al futuro analizza una vittoria che parla di coraggio e carattere.“Forse era la prova che sognavi, mister”, gli viene detto. E la scelta di mandare in campo Rigirozzo dall’inizio, al posto dell’infortunato Innocenzi, si è rivelata decisiva. “Sì, “Riggi” sta migliorando giorno dopo giorno e sa bene che deve affrontare con cattiveria ogni unità di allenamento per raggiungere il massimo. Con molto coraggio abbiamo deciso di mandarlo in campo, ma sempre con quella lucidità mentale classica. Questo aspetto è sempre figlio del coraggio, e a noi sicuramente non manca”.
    Nonostante il risultato eloquente, Polimeni sceglie di non esaltare la prestazione tecnica, ma piuttosto l’anima mostrata dalla squadra. “Non è stata una partita bellissima da parte nostra. E questo forse la dice tutta sulle potenzialità di questa squadra che, nonostante tutto, ha battuto una squadra tosta come Campobasso. Siamo stati un po’ fallosi in fase di costruzione, ma abbiamo avuto grossi numeri e la possibilità di ricostruire tantissimi palloni. Abbiamo annullato il loro ‘bocca di fuoco’ Valchinov, anche se siamo andati spesso in apnea su una situazione in cui di solito siamo intensi. La strada è lunga, ma gli ingredienti ci sono stati tutti: pubblico, giocate spettacolari e tantissimo carattere”.
    Il merito, insomma, va tutto al cuore dei suoi ragazzi: “Il fatto che non identifichi nel risultato una prestazione eccellente la dice tutta sulla grandezza di questi ragazzi. Ci hanno messo soprattutto il cuore, un ostacolo dopo l’altro, e sono riusciti a portare a casa un set importantissimo alla fine del secondo parziale”.
    A completare il quadro, un Palacalafiore caldo e numeroso, un “dodicesimo uomo” che Polimeni si aspettava. “Io l’avevo detto in settimana: conoscevo la prevendita e l’entusiasmo che si era creato. Sì, me l’aspettavo e so che andrà sempre meglio. L’anno scorso abbiamo iniziato con poche presenze, invece quest’anno abbiamo iniziato come abbiamo finito la regular season.  E Reggio Calabria ha dimostrato ancora una volta il proprio valore anche fuori dal campo”.Una vittoria che sa di inizio, di un percorso appena cominciato ma con solidi presupposti. Con il carattere come arma in più e una città che crede, la Domotek di Mister Polimeni guarda avanti, forse sognando in grande.
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    ErmGroup Altotevere ha cambiato marcia e vede l’alta classifica

    Tre vittorie consecutive (due delle quali in trasferta) e tutte per 3-0: se insomma urgeva una riprova sulla ErmGroup Altotevere dopo le iniziali sconfitte contro Belluno e Reggio Emilia, migliore dimostrazione non avrebbe potuto esserci a livello sia di gioco che di mentalità. Anche a Mirandola, contro un’avversaria imbattuta in casa ma soprattutto determinata nel non arrendersi, i biancazzurri hanno espresso la loro personalità, uscendo fuori al momento giusto dopo una partenza con il freno tirato e facendosi trovare più lucidi quando bisognava piazzare lo sprint finale. Lo si è visto nei due set iniziali, perché nel terzo il dominio delle operazioni è stato più evidente, grazie alla difesa, alla battuta e a un muro efficace nel contenimento dei tentativi di attacco degli emiliani. I numeri percentuali chiave la dicono tutta in favore dell’Altotevere: 53% in attacco contro il 40%, 49% in contrattacco rispetto al 36% della Stadium. E l’opposto Simone Marzolla, con gli altri 18 punti messi nel pallottoliere personale, è stato di nuovo il più prolifico della squadra, senza nulla togliere al resto, compresa la coppia centrale Quarta-Compagnoni: anche stavolta, la ErmGroup potrebbe averne una fra le più forti in assoluto della categoria. Se ci soffermiamo sul 26enne giocatore veneto, è perché due anni fa – sempre a San Giustino – soffriva di quei problemi fisici che lo tolsero di scena in dicembre, con intervento chirurgico nel marzo del 2024 e una stagione passata di sostanziale e progressiva riabilitazione. Adesso no: Marzolla è tornato a essere il “martello” che faceva gola all’intera Serie A3 Credem Banca e a riprendere quella fiducia da lui inseguita per mesi. Per la ErmGroup, insomma, è una sorta di nuovo acquisto che si inserisce in un contesto ideale, visti gli ambiziosi obiettivi della società. Dando poi un’occhiata alla classifica del girone Bianco, accompagnata dall’anomalia del turno di riposo per il numero dispari di squadre, i 9 punti incamerati hanno permesso a Biffi e compagni di salire al terzo posto, seppure in coabitazione con il Gabbiano Mantova e con Belluno, che ha già osservato la giornata di stop. Domenica 23 novembre, con il ritorno al canonico orario delle 18 sul taraflex del palasport di San Giustino, ci sarà la sfida di cartello contro la Negrini Cte Acqui Terme dell’ex Daniele Carpita; i piemontesi sono avanti di due lunghezze e una vittoria piena permetterebbe alla ErmGroup di salire in seconda posizione, per quanto anche l’Acqui abbia già riposato. Di certo, il 2-3 interno subito dalla capolista Reggio Emilia per opera di Belluno ha accorciato la classifica. Tutte causali più che valide per richiamare a San Giustino il cosiddetto “pubblico delle grandi occasioni” a sostenere la portacolori di un Comune di provincia che sfida spesso avversarie di città capoluogo e che sogna di entrare fra le grandi tenendo i piedi per terra.
    Ufficio stampa
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    Sabaudia record: vittoria a Gioia e terza partita più lunga di sempre

    SABAUDIA – Il Viridex Sabaudia, oltre alla vittoria sul campo complicatissimo di Gioia del Colle, torna a casa anche con un record notevole. Il match vinto dalla squadra di coach Stefano Beltrame (2-3) nell’ultima giornata del campionato di pallavolo maschile di serie A3, è la terza partita più lunga della storia della pallavolo italiana: una vittoria arrivata dopo una maratona di due ore e 58 minuti. Un’altra curiosità riguarda il fatto che al primo posto assoluto della statistica, che ovviamente tiene conto anche di Superlega e serie A2, oltre alla serie A3, c’è un’altra partita vinta dal Sabaudia nella passata stagione che con con tre ore e due minuti è, finora, l’unico match della storia del volley italiano ad aver sfondato le tre ore.
    «Se devo trovare una parola per descrivere la partita vinta a Gioia del Colle direi personalità, abbiamo vinto perché veramente abbiamo mostrato personalità in campo e voglia di vincere la partita – chiarisce Samuel Onwuelo, opposto e capitano del Sabaudia che ha chiuso il match con 33 punti a referto – Arrivavamo da un risultato non positivo e anche in Puglia il clima non era dei migliori per i nostri avversari: è stata una serata molto calda, c’era un pubblico molto partecipativo, un ambiente e una piazza molto molto importante. Poi nel corso della gara ci sono state un paio di peripezie, ma siamo riusciti a uscire fuori nei momenti importanti, ci siamo fatti trovare pronti. Ora dobbiamo continuiamo a lavorare così pensando già alla prossima».
    Tre vittorie e una sconfitta per il Viridex Sabaudia in questo avvio di stagione, con la formazione pontina che ha messo in luce alcune situazione su cui lavorare ma anche uno spirito di gruppo e una forza di volontà fuori dal comune che hanno proiettato la squadra del direttore sportivo Paolo Torre al quarto posto in classifica del girone blu di serie A3, a quattro lunghezze dalla vetta.
    «È stata una gran prova di carattere oltre che a quella di tecnico-tattica dove chiunque è stato chiamato ha dato il suo contributo, in ogni istante con i ragazzi che hanno dato grande disponibilità dimostrando il rispetto hanno nei confronti della società, del gruppo e tra di loro, questo è eccezionale, quindi veramente questa è una vittoria di squadra perché tutti quanti hanno dato il loro contributo, nel loro piccolo o nel grande che sia, ho visto un gruppo molto coeso che ha combattuto veramente lì punto per punto, gli onori vanno fatti a tutti non solo ai singoli perché anche nei momenti di difficoltà sono stati sempre uniti, nonostante qualche episodio che poteva farci traballare ma che alla fine ci ha uniti maggiormente fino alla fine per portarci a casa questa vittoria». Sabato prossimo, alle ore 16:00 il Viridex Sabaudia riceverà al Pala Vitaletti il Domotek Reggio Calabria, attualmente al secondo posto della classifica a un solo punto dal Castellana capolista. LEGGI TUTTO

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    Santambrogio, Marini, Zagni analizzano il post-partita contro Belluno

    La Conad Reggio Emilia si ferma al tie-break nella sfida casalinga di sabato 15 novembre contro Belluno Volley, che si impone per 2-3 al termine di una gara combattuta fino all’ultimo pallone. Per i granata arriva così la prima sconfitta del campionato, ma il punto conquistato consente a Reggio di restare al comando della classifica a quota 13 punti.
    La partita ha vissuto di continui cambi di ritmo, con Reggio capace di alternare momenti di grande intensità a frangenti più disordinati, in particolare nei finali dei set persi. Buone le fasi a muro e diverse rigiocate efficaci, ma qualche errore di troppo nelle situazioni chiave ha permesso a Belluno di rientrare più volte nel punteggio e di gestire meglio l’ultimo parziale.
    Il palleggiatore Filippo Santambrogio ha analizzato così la prestazione: “È la nostra prima sconfitta, ma non deve buttarci giù: anzi, dobbiamo usarla come stimolo per ripartire e capire su cosa lavorare. Il lato positivo è che anche nei momenti di difficoltà riusciamo sempre a reagire e tornare su, e questo dobbiamo sfruttarlo a nostro favore. Gli errori? Sono soprattutto un aspetto caratteriale su cui possiamo crescere già dalla prossima settimana, continuando a lavorare con la stessa mentalità di sempre.”
    Sulla stessa linea il libero Andrea Marini, che ha sottolineato l’intensità del match: “Abbiamo fatto, secondo me, un’ottima partita: nel tie-break ci è mancata un po’ di lucidità nei punti decisivi, ma in una gara così lunga e tosta può capitare. Dobbiamo tornare in palestra e lavorare su ciò che è mancato. Il lato positivo è che nei set vinti siamo stati molto bravi nella gestione dell’errore e nella fase break; nei set persi, invece, abbiamo difeso meno e commesso più errori. Dobbiamo prendere il meglio dai set vinti e farlo diventare la nostra base di partenza.”
    Infine, la visione del coach Tommaso Zagni, che guarda al percorso complessivo della squadra: “Quello che mi ha convinto di più è stata la tenacia dei ragazzi: nonostante una settimana complicata, in cui non siamo riusciti ad allenarci al meglio per qualche defezione, hanno messo in campo cuore, grinta e tanta voglia di lottare, sostenuti anche dal nostro pubblico, che va ringraziato. Dobbiamo però continuare a lavorare e migliorare alcuni aspetti del nostro gioco.”
    La Conad tornerà in campo nel prossimo weekend con l’obiettivo di reagire subito e mantenere il ritmo alto che ha caratterizzato le prime giornate. LEGGI TUTTO

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    Ancora rimpianti per la Sarlux Sarroch

    Un’altra occasione sprecata dai Gialloblu di coach Denora, che non riescono mai a concretizzare a proprio vantaggio le situazioni favorevoli. Ancora troppi errori in momenti cruciali dei set e l’ottimo lavoro settimanale che non si riesce a far fruttare in gara. Ci si aspetta di più da una squadra con tanti elementi di esperienza, e ancora una volta per fortuna la mano di aiuto la offre la panchina, chiamata a ribaltare un risultato che poteva essere ben più pesante, e che porta almeno un punto nella magra classifica Gialloblu.
    Così coach Denora nel post gara:
    “Bisogna essere onesti e ammettere che è una partita per cui c’è da mangiarsi le mani, ogni set ci vedeva in vantaggio nella fase centrale del set, con il pallino del gioco sempre nelle nostre mani e puntualmente, senza nulla togliere ai meriti degli avversari, abbiamo rimesso in discussione il punteggio con mancanze da parte nostra. Questo è grave, perché tra le due squadre quelli più esperti eravamo noi. Sapevamo di dover fare una partita anche sporca a tratti e fatta di pazienza e sacrificio, quando lo abbiamo accettato è stata infatti un’altra storia, riacciuffando la gara per i capelli. Il tie break poi è stato lo specchio della gara. Sicuramente i responsabili non vanno ricercati nei ragazzi che sono usciti sul 2-0, il roster allestito mi permette queste rotazioni e ricerca di soluzioni, ma dobbiamo ritenerci tutti responsabili della situazione, me in primis. La pallavolo è fatta innanzitutto di contenuti tecnici, e servivano soprattutto quelli per portare la gara a casa sabato, ma proprio quando li abbiamo dati per scontati sono venuti a mancare. Probabilmente dovrò rivedere alcune richieste, ma se davvero vogliamo fare quello che ci siamo detti, allora bisogna alzare l’asticella” LEGGI TUTTO

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    Carniel: «Due punti pesanti, decisiva la nostra voglia di vincere»

    Il Belluno Volley archivia il big match del PalaBigi con due punti che profumano d’alta quota. E, soprattutto, con la consapevolezza di aver superato uno degli ostacoli più difficili del girone bianco di Serie A3 Credem Banca. La vittoria al tie-break al cospetto della Conad Reggio Emilia – fino a quel momento impeccabile, in virtù dei quattro successi su quattro incontri – vale per la classifica, vale per il morale. E per una fiducia che si cementa gara dopo gara.
    PESO SPECIFICO – A confermarlo è Alessandro Carniel. Il direttore sportivo dei biancoblù non nasconde il peso specifico del colpo firmato dai rinoceronti: «A livello di classifica, è un successo che pesa molto. Perché ottenuto in uno scontro diretto, di fronte a una squadra che era a punteggio pieno e con la quale ci giochiamo il primo posto in stagione regolare. In più, nel malaugurato caso di sconfitta, il divario si sarebbe ulteriormente allargato. E sarebbe stato difficile da ricucire».
    SALISCENDI – Il match si è trasformato in un continuo saliscendi: primo e terzo parziali dominati, secondo e quarto lasciati per strada. Una sorta di elastico tecnico ed emotivo: «È stata una partita altalenante e, di certo, non bellissima – riconosce Carniel –. Entrambe le formazioni la sentivano parecchio ed è subentrato un po’ di nervosismo». A decidere, però, è stata la capacità dei rinoceronti di rimanere compatti nel momento della verità: «La differenza l’ha fatta la nostra voglia di vincere in un tie-break interpretato con grande lucidità. Nel complesso ritengo siamo stati superiori alla Conad: abbiamo vinto grazie al collettivo. Tutti volevano questo risultato: dagli atleti allo staff. È un bel passo in avanti a livello di gruppo-squadra».
    SGUARDO ATTENTO – Dopo la trasferta nella città del tricolore, il direttore sportivo mantiene lo sguardo attento sulle aree da migliorare: «Dobbiamo limare ancora qualche sbavatura. E analizzare il motivo di una serie di cali così bruschi nei set che perdiamo». Un aspetto che, se risolto, potrebbe rendere il Belluno Volley ancora più competitivo.
    VERSO IL SECONDO DERBY – Ma il calendario non concede pause: domenica 23 novembre (ore 18) sarà tempo di concentrarsi sul secondo derby veneto della stagione, dopo quello con la Sav Trebaseleghe. Alla VHV Arena, infatti, approderà la Personal Time San Donà di Piave, reduce dal successo al tie-break su Sarroch. E attualmente sesta, a una sola lunghezza di distanza dai ragazzi di coach Marzola: «San Donà sta avendo un buon rendimento – conclude Carniel – però giochiamo in casa. E, alla VHV Arena, non dobbiamo “avere” paura, ma “fare” paura». LEGGI TUTTO