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    Russia: Dinamo Kazan avanti nella finale. Pietrini ancora out

    Anche la finale scudetto in Russia inizia sotto il segno della battaglia, per fortuna stavolta solo in campo. Dopo le polemiche della semifinale tra Lokomotiv Kaliningrad e Dinamo Mosca (seguite da inqualificabili attacchi omofobi da parte del club della capitale) la serie decisiva si apre con un altro 3-2, ma a favore della Dinamo Kazan, che sconfigge la Lokomotiv dopo un tiratissimo tie break (25-20, 25-22, 17-25, 19-25, 17-15). Ai confini della realtà l’andamento del quinto set: Ebrar Karakurt sigla da sola 14 punti sui 15 della sua squadra (34 in totale), ma sull’ultimo scambio viene murata da Angelina Lazarenko, che chiude così la partita.

    In Gara 1 la Dinamo Kazan ha dovuto fare a meno di Elena Pietrini, a referto con la maglia del secondo libero. Anche in semifinale contro il Leningradka Pietrini era partita dalla panchina, ma stavolta l’allenatore Zoran Terzic – che già in passato non aveva lesinato critiche alla schiacciatrice italiana per la sua “fragilità” – sembra meno ottimista sul suo recupero e dichiara sarcastico: “Non so se giocherà ancora in questa stagione. Di sicuro nella prossima no“. Difficilmente, quindi, la vedremo in campo in Gara 2, in programma venerdì 19 aprile ancora a Kazan.

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    Russia: Zenit Kazan in finale, Dinamo Mosca in vantaggio sul Belogorie

    Lo Zenit Kazan è la prima finalista della Superleague maschile russa: dopo aver vinto le prime due gare della semifinale in casa, la squadra di Alexey Verbov chiude subito i conti imponendosi anche in Gara 3 in casa del Fakel Novy Urengoy per 0-3 (20-25, 16-25, 17-25). Troppo netto il divario tra le due squadre, come dimostrano i 9 set a zero vinti dallo Zenit nelle tre partite: Volkov e compagni potranno così difendere il titolo conquistato lo scorso anno.

    Ancora da definire la loro avversaria: la Dinamo Mosca si porta avanti per 2-1 nella serie con il Belogorie Belgorod, vincendo con il punteggio di 3-1 (25-23, 25-20, 21-25, 25-20) la prima di due sfide casalinghe. 19 punti di Anton Semyshev e 16 di Tsvetan Sokolov per i moscoviti, che approfittano anche dell’assenza per infortunio del palleggiatore avversario Roman Poroshin: al suo posto il 19enne Zhogov. Senza la sua guida il Belogorie appare smarrito e sia Al Hachdadi, sia Zhang Jingyin vengono sostituiti a gara in corso.

    Non è ancora chiaro se Poroshin potrà recuperare per Gara 4, in programma mercoledì 17 aprile. Intanto è stato stabilito che ad affrontarsi nella finale per il quinto posto saranno Lokomotiv Novosibirsk e Zenit San Pietroburgo, vittoriose in due gare su Kuzbass Kemerovo e Yenisei Krasnoyarsk, che invece si contenderanno il settimo.

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    Russia: la Lokomotiv fa fuori la Dinamo Mosca tra le polemiche

    Sarà la Lokomotiv Kaliningrad a sfidare la Dinamo Kazan nella finale scudetto della Superleague femminile russa. La squadra rossoverde si è imposta per 1-3 (19-25, 25-27, 26-24, 18-25) nella decisiva Gara 5 della semifinale sul campo della Dinamo Mosca, dominatrice della stagione regolare. Una partita che è finita all’insegna delle polemiche per un’esultanza scomposta di Ebrar Karakurt sull’ultimo punto, a cui la capitana della Dinamo Nataliya Goncharova ha reagito con violenza mostrando il dito medio alla giocatrice avversaria: la società moscovita e la stessa Goncharova si sono poi scusate per l’episodio, parlando però di “continue provocazioni” da parte delle rivali nel corso di tutta la serie, e promettendo di presentare alcuni esempi di “comportamento antisportivo” delle giocatrici della Lokomotiv.

    Per quanto riguarda il volley giocato, la squadra di Radoslav Arsov ha centrato la finale grazie soprattutto all’efficacia del suo muro: 19 block vincenti – 6 di Kseniia Parubets e 5 di Mina Popovic – contro 8 della Dinamo. Karakurt, dopo la prova non eccezionale di Gara 4, si è riscattata con 28 punti e il 54% in attacco, mentre Goncharova si è fermata al 30% con 16 punti; 23 centri per Irina Kapustina. La Lokomotiv, partita dal quarto posto in stagione regolare, approda così alla finale scudetto per la quarta volta consecutiva dal 2019 a oggi (nel 2020 le finali non si disputarono), con due titoli all’attivo; non era mai accaduto, tuttavia, che la sua avversaria fosse la Dinamo Kazan. Le prime due gare della serie decisiva si disputeranno proprio in casa di Pietrini e compagne, mercoledì 17 e venerdì 19 aprile.

    (fonte: BO Sport, VC Dynamo Moscow) LEGGI TUTTO

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    Russia: Dinamo Mosca e Lokomotiv Kaliningrad vanno a Gara 5

    Servirà la “bella” per determinare la seconda finalista della Superleague femminile in Russia: la Dinamo Mosca regge al tentativo di rimonta della Lokomotiv Kaliningrad in Gara 4, spuntandola per 3-2 (25-20, 25-22, 14-25, 23-25, 15-11) e rimandando il verdetto di 24 ore. Nel tie break decisivo la Dinamo, sotto 5-7, ribalta il risultato grazie a un ace di Startseva (8-7) e poi allunga con i muri di Pushina (10-8) ed Evdokimova (12-9). 25 punti con il 39% in attacco per Nataliya Goncharova e 24 con il 41% per Irina Kapustina; per la Lokomotiv la top scorer è Tatyana Tolok con 28 punti, mentre delude Ebrar Karakurt, ferma al 25% con 18 centri.

    Oggi alle 16.30 italiane la decisiva Gara 5, sempre a Mosca. Chi vincerà raggiungerà in finale la Dinamo Kazan, che si è qualificata eliminando il Leningradka.

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    Russia: la Dinamo Mosca pareggia i conti della semifinale con il Belogorie

    Massimo equilibrio nella serie di semifinale scudetto della Superleague maschile russa tra Belogorie Belgorod e Dinamo Mosca. La squadra della capitale, dopo aver perso Gara 1 al tie break, si è aggiudicata la seconda sfida, sempre al tie break e sempre in trasferta (25-22, 18-25, 25-18, 17-25, 21-23). Emozioni infinite nel quinto set, in cui il Belogorie ha avuto anche tre palloni per chiudere l’incontro prima di arrendersi ai due attacchi decisivi di Denis Bogdan, top scorer dell’incontro con 20 punti a pari merito con Mohammed Al Hachdadi. Ora la serie si sposterà a Mosca per Gara 3 e Gara 4, in programma rispettivamente lunedì 15 e mercoledì 17 aprile.

    Dall’altra parte del tabellone lo Zenit Kazan conduce per 2-0 sul Fakel Novy Urengoy dopo un’altra vittoria in tre set (25-20, 25-17, 25-11): appare netta la supremazia della squadra di Verbov, che già lunedì 15 avrà la prima chance per chiudere i conti in trasferta. Intanto nelle semifinali per il quinto posto sono in vantaggio Zenit San Pietroburgo e Lokomotiv Novosibirsk, che hanno vinto entrambe le sfide casalinghe contro Kuzbass Kemerovo e Yenisei Krasnoyarsk.

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    Russia: la Dinamo Kazan è la prima finalista scudetto

    A sei anni di distanza dall’ultima volta la Dinamo Kazan torna in finale scudetto nella Superleague femminile russa: la squadra di Zoran Terzic chiude in Gara 4 la serie contro il Leningradka, imponendosi per 1-3 (25-22, 21-25, 18-25, 13-25) in casa delle rivali. Dopo le due vittorie casalinghe della Dinamo, la formazione di San Pietroburgo aveva riaperto i giochi aggiudicandosi per 3-1 la terza sfida, ma nell’ultimo match Elena Pietrini e compagne cambiano marcia soprattutto a muro: ben 24 block vincenti (7 di Ekaterina Enina), che portano addirittura a 76 il totale di quelli messi a segno nella serie. Bene la schiacciatrice azzurra con 15 punti e ottima Brayelin Martinez (24 punti, 4 muri e 2 ace). L’ultima finale disputata dalla Dinamo Kazan risaliva appunto al 2018, mentre nel 2020 la squadra tatara vinse lo scudetto al termine della regular season quando la stagione fu sospesa per la pandemia.

    Per conoscere la seconda finalista bisognerà attendere la conclusione della combattuta serie tra Dinamo Mosca e Lokomotiv Kaliningrad: la squadra della capitale aveva vinto Gara 1 in casa, ma le rossoverdi hanno ribaltato gli equilibri aggiudicandosi prima Gara 2 per 3-1 e poi anche Gara 3, con una grande rimonta conclusa al tie break (17-25, 20-25, 25-17, 25-20, 15-9). In quest’ultimo match Tatyana Tolok è stata la mattatrice con 29 punti, mentre Ebrar Karakurt ne ha messi a segno 25. Sabato 13 aprile la Dinamo tenterà di pareggiare i conti in casa per prolungare la serie a Gara 5.

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    Russia: Zenit Kazan e Belogorie Belgorod avanti nelle semifinali

    Fattore campo rispettato in Russia in Gara 1 delle semifinali di Superleague maschile. Lo Zenit Kazan, vincitore della regular season, si impone con un netto 3-0 sulla sorpresa Fakel Novy Urengoy (25-21, 25-18, 25-15), sovrastando i rivali con il 63% di attacco di squadra e 10 muri-punto. Ben più combattuta l’altra sfida tra Belogorie Belgorod e Dinamo Mosca, vinta dai padroni di casa per 3-2 (25-23, 21-25, 23-25, 25-19, 15-12) dopo che i moscoviti sembravano essere riusciti a ribaltare l’inerzia della gara con i punti di Semyshev e Sokolov; alla fine decide un’altra grande prova di Mohammed Al Hachdadi, autore di 26 punti con il 62% in attacco.

    Già oggi (giovedì) Zenit e Fakel torneranno in campo per Gara 2, sempre a Kazan, mentre venerdì 12 si giocherà la seconda sfida tra Belogorie e Dinamo. Intanto sono in corso anche le semifinali per il quinto posto, con Zenit San Pietroburgo e Lokomotiv Novosibirsk in vantaggio su Kuzbass Kemerovo e Yenisei Krasnoyarsk.

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    Russia: il Fakel fa fuori la Lokomotiv Novosibirsk. Avanti Dinamo Mosca e Belogorie

    Prima grande sorpresa nei playoff della Superliga maschile in Russia: esce di scena già nei quarti di finale la Lokomotiv Novosibirsk, seconda in regular season. A eliminarla è il Fakel Novy Urengoy, che si impone in casa dei rivali per la terza volta in un mese e mezzo (tra stagione regolare e post-season) con il punteggio di 2-3 (25-15, 22-25, 25-23, 23-25, 12-15): particolarmente sfortunati i padroni di casa, che perdono per infortunio Dmitry Lyzik già nel primo set e poi anche Sergej Savin nel secondo. Il Fakel, malgrado 17 errori in attacco e 12 murate subite, ha la meglio con 23punti di Korney Enns e un gran finale del giovane classe 2005 Vasily Kapranov: giocherà la sua prima semifinale dal 2019, lo stesso anno in cui la Lokomotiv ne restò fuori per l’ultima volta.

    Passa alla semifinali anche il Belogorie Belgorod, che ha chiuso la proprio serie travolgendo il Kuzbass Kemerovo per 3-0 (25-14, 25-10, 25-13) in Gara 3: decisivo il servizio di Mohammed Al Hachdadi, autore di ben 8 ace e 18 punti totali. Ben più accidentata la strada della Dinamo Mosca, che per superare lo Zenit San Pietroburgo è dovuta nuovamente ricorrere al tie break (25-13, 25-21, 19-25, 18-25, 15-8): alla fine gli attacchi di Tsvetan Sokolov (20 punti) e Denis Bogdan (16) hanno prevalso sui 16 muri ospiti, 6 dei quali di Ivan Iakovlev. La Dinamo esordirà mercoledì 10 aprile nella semifinale sul campo del Belogorie, mentre già martedì 9 lo Zenit Kazan ospiterà il Fakel per Gara 1.

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