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    ATP 250 Montpellier: Nardi esce di scena, battuto in due set da Rinderknech

    Luca Nardi (foto Getty Images)

    Luca Nardi esce di scena al primo turno dell’ATP 250 di Montpellier, torneo nel quale era entrato nel main draw dopo aver passato le qualificazioni. Il talento azzurro è stato sconfitto per 6-4 6-4 dal francese Arthur Rinderknech, estremamente efficace col servizio, più veloce, aggressivo e complessivamente efficace del marchigiano. Il match non era facile per Nardi, per il valore ed esperienza dell’avversario (che indoor esprime il suo miglior tennis), ma soprattutto per la necessità di giocare con grande attenzione i propri turni di battuta perché brekkare Rinderknech è operazione molto complicata. Così è stato: il francese nei suoi turni ha concesso le briciole (impressionante i suoi numeri nel primo set), con un solo momento “no” all’avvio del secondo parziale, quando ha subito l’unico break avanti 1-0. Oltre al servizio, Rinderknech è stato veloce nel verticalizzare il gioco, attaccando appena possibile; ha retto bene sulla diagonale di rovescio, situazione nella quale Nardi ha spinto forse con poca convinzione o poco anticipo rispetto alle sue possibilità tecniche, e si è preso rischi adeguati in risposta e col diritto, trovando delle accelerazioni che gli hanno portato situazioni di vantaggio, quasi sempre capitalizzate. Si è dimostrato più freddo, più giocatore.
    Nardi, vista la poca esperienza a questo livello, non ha disputato una brutta partita, ma la differenza a favore del rivale è stata abbastanza netta. Difficile pensare di vincere con un rendimento alla risposta quasi impalpabile. Il servizio di Rinderknech è molto efficace, ma l’atteggiamento in risposta dell’azzurro è stato troppo prudente, ha cercato di rimetterla in campo, senza riuscire ad incidere, a procurarsi situazioni di vantaggio. Quando hai di fronte uno che serve così bene, è importante riuscire a trovare qualche “big point” in risposta, per mettere pressione a chi serve e così abbassare la sua percentuale di prime, o mettere qualche dubbio. Nardi oggettivamente non c’è mai riuscito. Inoltre nello scambio ha spesso condotto, trovando bei diritti in anticipo, ma quando è stato costretto ad arretrare sulle accelerazioni potenti del francese, non è più riuscito a ritrovare una posizione meno difensiva, aprendo così il fianco ad Arthur, pronto a prendersi il punto.
    Nardi è un tennista che ama costruire il punto; oggi il francese non gli ha consentito di scambiare in progressione da una posizione favorevole, non gli ha dato molto ritmo, e questo forse non gli ha permesso di prendere davvero fiducia e sciogliersi, diventando più offensivo e con una posizione più avanzata dalla quale esplodere i suoi migliori colpi in accelerazione. L’unico modo per crescere a questo livello, con la palla così rapida, con tempi di gioco così rarefatti, è giocare, provarci e vivere queste situazioni. Resta una sconfitta per Nardi, ma è una buona esperienza di alto livello contro un tennista che ti lascia giocare poco e che si prende molti rischi.
    Marco Mazzoni

    La cronacaNardi inizia al servizio. Un buon game, prima in campo, il diritto è veloce e prende in contro piede Rinderknech. 1-0 Nardi. Il punto di forza del francese è il servizio, lo si vede immediatamente nel suo primo turno di battuta: un gesto pulito, veloce, molto difficile da intuire perché colpisce la palla sempre con lo stesso movimento. A zero Arthur vince il game, 1 pari. Il set scorre rapido sui turni di servizio, scambi ridotti all’osso con anche Luca pronto ad avanzare al secondo/terzo colpo, cercando con frequenza il contro piede dal centro del campo. 3 pari dopo 18 minuti, e Rinderknech non ha ancora perso un punto al servizio… Per fortuna il diritto, soprattutto lungo linea, di Luca funziona molto bene. Finalmente Nardi vince un punto in risposta nell’ottavo game, il primo (errore col diritto di Arthur). Si riscatta immediatamente con un Ace al T, imprendibile. Con un dirittaccio sparato malamente in rete, ecco lo score sul 15-30, piccola grande chance per Luca, visto l’inizio del match. Rimette le cose a posto col servizio il francese, 4 pari. Nel nono game Rinderknech è super aggressivo in risposta, si porta 15-30 e poi 15-40 grazie ad un errore di rovescio di Luca, troppa fretta nello spingere lungo linea con poco equilibrio. Due palle break, le prime del match. Cancella la prima Nardi con un bel diritto lungo linea dopo il servizio; il BREAK arriva alla seconda, molto aggressivo col diritto il francese, spinge forte sulla direttrice inside out e Nardi trova la rete. 5-4, serve per il primo set Rinderknech. Senza patemi, chiude 6-4 con un attacco perentorio chiuso con un comodo smash. Un set molto equilibrato, deciso nel nono game con un errore di Luca e due attacchi del rivale in risposta. 94% di punti vinti con la prima in campo da Rinderknech (con il 74% di prime), praticamente nei suoi game non si è giocato, lì Nardi deve trovare il modo di crescere.
    Secondo set, Nardi serve per primo, ma è Arthur a prendersi grandi rischi, verticalizzare a venire avanti. 30 pari, situazione di pericolo per l’azzurro. Lungo scambio, il più lungo del match, Luca spinge ma Arthur prende possesso dell’inerzia e con un cambio in lungo linea di diritto si procura la palla break immediata. Rischia un diritto inside out molto stretto da sinistra Nardi, la palla gli esce di un dito. BREAK Rinderknech, 1-0, può fare corsa di testa, forte di un servizio eccellente e di un Nardi finora troppo timido in risposta. Ci prova finalmente nel secondo game l’azzurro, con un paio di zampate trasformate in punti. 0-30, punteggio inedito nel match. Vincendo uno scambio sul rovescio, Luca strppa due palle break sul 15-40, sono le prime dell’incontro a suo favore. Ecco il CONTRO BREAK, il diritto del francese vola via sulla seconda. 1 pari. Dopo la fiammata iniziale, il set torna sui binari dei turni di battuta, con schemi simili al primo set: non si gioca sui turni di Arthur, Nardi è molto rapido nei propri spingendo forte col diritto. Luca inizia male il game sul 3 pari, doppio fallo. Quindi cerca un improbabile discesa a rete, costretto a toccare una demi volée quasi impossibile. 0-30 nel “fatidico” settimo game. Vince un bel punto l’azzurro sul 15-30, un passante vincente di rovescio su di un attacco insidioso del rivale. Con un gran diritto d’attacco, nei pressi della riga, Rinderknech strappa una delicatissima palla break sul 30-40. Con una solida prima sul rovescio Nardi la cancella. Luca sposta molto Arthur, ma non riesce a portarlo all’errore, ed è lui il primo a sbagliare. Seconda palla break del game da difendere. Si scambia sul rovescio, e Nardi è ancora il primo a cedere, un po’ fermo sulle gambe nell’ultima esecuzione (con la palla però molto veloce). BREAK Rinderknech, 4-3 e servizio, a due passi dal successo. Sul 5-3, il francese strappa un match point ai vantaggi, con un attacco potente. Non entra la prima palla a Nardi, ma con la risposta il francese spara malamente a mezza rete. Chiude 6-4 al turno successivo, al servizio, recuperando da 0-30 col servizio e col diritto. Una vittoria meritata, ottimo al servizio e molto offensivo. Una buona prestazione per Luca, ma non si è mai avuta la sensazione che potesse girare il match a suo favore.

    [Q] Luca Nardi vs Arthur Rinderknech ATP Montpellier Luca Nardi44 Arthur Rinderknech66 Vincitore: Rinderknech ServizioSvolgimentoSet 2A. Rinderknech 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-5 → 4-6L. Nardi 0-15 15-15 30-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-5 → 4-5A. Rinderknech 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 3-5L. Nardi 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A3-3 → 3-4A. Rinderknech 15-0 15-15 40-153-2 → 3-3L. Nardi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df2-2 → 3-2A. Rinderknech 15-0 30-0 ace 40-02-1 → 2-2L. Nardi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1A. Rinderknech 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-1 → 1-1L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Rinderknech 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 4-6L. Nardi 15-0 15-15 15-30 15-40 30-404-4 → 4-5A. Rinderknech 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-304-3 → 4-4L. Nardi 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3A. Rinderknech 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3L. Nardi 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2A. Rinderknech 15-0 30-0 ace 40-0 ace2-1 → 2-2L. Nardi 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1A. Rinderknech 15-0 30-0 40-0 ace ace1-0 → 1-1L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Atp Montpellier: Sinner a caccia del primo titolo del 2023, in quota l’azzurro punta alla vittoria

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Dopo l’eliminazione rimediata negli ottavi di finale degli Australian Open contro Stefanos Tsitsipas, Jannik Sinner torna in campo in Francia, nell’Atp di Montpellier, per andare a caccia del primo titolo del 2023. Come riferisce Agipronews, l’azzurro è il favorito del torneo secondo gli esperti, che vedono il successo finale del numero 17 del mondo in quota a 3,50, leggermente in vantaggio sul giovane danese, numero 9 ATP, Holger Rune, offerto a 4 volte la posta. Chiude il podio dei favoriti lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, dato vincente a 7,50 mentre sale a 9 l’acuto del croato Borna Coric.
    Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara tra i possibili outsider per la vittoria c’è il torinese Lorenzo Sonego, proposto a 25, mentre sale a 100 il primo storico trionfo del giovane Luca Nardi, arrivato al tabellone principale dopo esser partito dalle qualificazioni. Proprio Sonego sarà il primo italiano a scendere in campo nella sfida contro il padrone di casa Benjamin Bonzi: match sul filo dell’equilibrio con il torinese leggermente in svantaggio, a 1,92 contro l’1,88 del successo del transalpino, riporta Agipronews. In programma anche un altro duello Italia-Francia, con Nardi, offerto a 2,35, impegnato contro Arthur Rinderknech, favorito a 1,60. LEGGI TUTTO

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    Paire: “Per tre anni sono stato un disastro. Tanto alcool e poca preparazione”

    Benoit Paire

    C’è molta attesa tra gli appassionati italiani per il match decisivo di qualificazione tra Luca Nardi e Benoit Paire all’ATP 250 di Montpellier. Il talento marchigiano ha infatti una buona chance di strappare un posto nel main draw del torneo del sud della Francia, dove sono presenti Jannik Sinner (testa di serie n.2 e già al secondo turno) e Lorenzo Sonego, chiamato all’esordio contro il francese Bonzi (ottavo nel seeding).
    Anche in Francia il match di Paire è discretamente atteso, poiché il bizzarro tennista di Avignone, nonostante i suoi terribili eccessi, è uno che ha sempre appassionato (e diviso) i milioni di appassionati transalpini. Benoit è crollato addirittura al n.213 del ranking ATP, scontata conseguenza di un lungo periodo davvero nerissimo per lui. Paire ha rilasciato una manciata di parole a Midi-Libre, dicendosi speranzoso di poter tornare a disputare un torneo del tour maggiore e riprendere il suo cammino verso una pronta risalita in classifica.
    “Ero ancora tra i primi 50 giocatori al mondo l’anno scorso, nei primi 20 due anni fa e ora mi ritrovo al n.213” afferma Paire. “Sono sincero, negli ultimi tre anni il mio tennis è stato un disastro. Ho sofferto il Covid, c’è stato tanto alcol, una preparazione non all’altezza di quello che volevo e dovevo fare”, ha proseguito. “Inevitabilmente, i risultati non sono venuti ma ho vissuto la mia vita. Ecco, ora voglio svoltare, cerco di rientrare, di tornare a posto nella testa e nelle gambe”.
    Vedremo come affronterà Luca Nardi, è una bella occasione per entrambi ed una sfida inedita. Anche Nardi ha iniziato non bene il 2023: finora solo una vittoria, al primo turno del Challenger di Canberra, nel primissimo incontro disputato nel 2023. Poi sono seguite cinque sconfitte di fila (incluse le quali per gli Australian Open), fino alla vittoria contro Janvier nel primo match di qualificazione proprio a Montpellier. LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP e giovani nati dal 2000: chi è cresciuto di più nella stagione 2022 – fascia 100-200 ATP

    Francesco Maestrelli, per lui +568 posizioni in classifica

    Con la stagione ATP in archivio, e già la prime entry list per i tornei 2023, è interessante continuare ad analizzare la classifica dei giovani nati dal 2000 rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, per valutare chi è salito maggiormente, chi non ha rispettato le attese di crescita e chi invece si è proprio fermato o quasi. Dopo l’analisi della prima fascia, ossia la top 100 ATP, andiamo ad esaminare la lista dei giovani nati nel nuovo millennio che hanno terminato la stagione nella fascia di ranking 100-200, con la differenza in classifica rispetto al 6 dicembre 2021.
    Hugo Gaston – 22 anni – n.111 (-44 posizioni)
    Dominik Stricker – 20 anni – n.118 (+124)
    Francesco Passaro – 21 anni – n.120 (+477)
    Luca Nardi – 19 anni – n.129 (+289)
    Matteo Arnaldi – 21 anni – n.135 (+223)
    Luca Van Assche – 18 anni – n.138 (+379)
    Timofey Skatov – 21 anni – n.143 (+109)
    Filip Misolic – 21 anni – n.150 (+198)
    Juan Manuel Cerundolo – 21 anni – n.152 (-62)
    Mattia Bellucci – 21 anni – n.154 (+487)
    Alexander Shevchenko – 22 anni – n.155 (+168)
    Leandro Riedi – 20 anni – n.159 (+532)
    Giulio Zeppieri – 20 anni – n.163 (+84)
    Rnky Hijikata – 21 anni – n.167 (+205)
    Flavio Cobolli – 20 anni – n.173 (+30)
    Otto Virtanen – 21 anni – n.176 (+214)
    Emilio Nava – 21 anni – n.179 (+140)
    Oleksii Krutykh – 22 anni – n.188 (+194)
    Facundo Diaz Acosta – 21 anni – n.192 (+144)
    Adrian Andreev – 21 anni – n.193 (+162)
    Juncheng Shang – 17 anni – n.194 (+470)
    Francesco Maestrelli – 19 anni – n.199 (+568)

    Intanto c’è grande soddisfazione nel sottolineare che sono ben 7 gli italiani nati nel nuovo millennio in questa fascia, tutti cresciti notevolmente, alcuni letteralmente decollati. Clamorose le scalate di Francesco Passaro, Mattia Bellucci e Francesco Maestrelli. In tre hanno scalato 1532 posizioni. Il 19enne pisano è il “Pantani” dell’anno, lo scalatore massimo, con le sue 568 posizioni guadagnate. Ma oltre al puro – importantissimo – fatto numerico, quel che più conta è lo scatto di gioco compiuto da Maestrelli, capace di vincere il primo Challenger in carriera con un tennis molto interessante ed estremamente moderno. Micidiale la sua prima di servizio, importante la pressione da fondo campo, interessante la propensione offensiva, il tutto sostenuto da una base atletica straordinaria e una tenuta mentale notevole per la sua età e poca esperienza. Qualità che l’hanno sostenuto in momenti complicati e che l’hanno portato a vincere in rimonta molti match nei Challenger disputati.
    Clamorosa l’annata di Francesco Passaro: scattato dalle retrovie, ha fatto un balzo incredibile giocando sul rosso in Italia con una consistenza e qualità sorprendenti. Il difficile viene adesso: ha una classifica già piuttosto buona, nel 2023 dovrà confermarla giocando le quali degli ATP e ben figurando nei Challenger, dove sarà tra i favoriti. Serve un miglioramento della posizione in campo e soprattutto della seconda di servizio.
    Altrettanto sorprendente la stagione di Mattia Bellucci. Forse nemmeno lui si immaginava di salire così tanto, vincere due Challenger e diventare una sorta di “incubo” per gli avversari, con quel tennis unico, offensivo, ricco di variazioni che non danno mai ritmo agli avversari. Nel 2023 dovrà dare struttura al suo tennis funambolico, non sempre potrà vincere di fioretto e fantasia contro rivali molto consistenti che incontrerà da qua in avanti.
    Molto positivo il 2022 di Matteo Arnaldi e Luca Nardi. Il secondo è uno dei talenti più attesi e seguiti dagli appassionati, ha chiuso il 2022 con 3 Challenger vinti e uno scatto importante nell’intensità del suo tennis. Pulito negli impatti, fluido, ha finalmente inserito quella intensità e vigore che a volte smarriva per strada. Quando Luca gioca al meglio, è uno spettacolo puro e una gioia per gli occhi. Il ligure ha scalato oltre 200 posizioni, ha vinto il suo primo Challenger costruendo passo dopo passo un tennis davvero interessante, bravo a passare dalla difesa alla pressione. Spesso trova delle giocate che sorprendono gli avversari, vincenti e spettacolari. Matteo ha ancora ampi margini di miglioramento e un potenziale inesplorato, su cui dovrà continuare a lavorare nel 2023.
    Da sottolineare lo sbarco tra i top 200 del giovanissimo cinese Juncheng Shang, ragazzo che promette molto bene, come il francese Van Assche, che a soli 18 anni ha scalato 378 posti vincendo l’ultimo Challenger del 2022. Sono due nomi assolutamente da seguire la prossima stagione.
    Gaston e Cerundolo restano le vere delusioni tra i giovani: da top 100 sono scivolati all’indietro, testimoniando che dopo un anno di grande crescita, confermarsi giocando i tornei del “piano di sopra” non è sempre facile, soprattutto se una crescita repentina ottenuta nei Challenger non è sostenuta da uno sviluppo di gioco, qualità fisiche e personalità. Questa sarà la chiave per i nostri giovani tennisti per il 2023. 
    Marco Mazzoni

    Riportiamo la situazione dei top 100, analizzata nell’articolo precedente pubblicato qualche settimana fa.
    Carlos Alcaraz – 19 anni – n.1 (+31 posizioni)
    Felix Auger-Aliassime – 22 anni – n.6 (+5)
    Holger Rune – 19 anni – n.11 (+92)
    Jannik Sinner – 21 anni – n,15 (-5)
    Lorenzo Musetti – 20 anni – n.23 (+36)
    Sebastian Korda – 22 anni – n.34 (+7)
    Jack Draper – 20 anni – n.42 (+223)
    Sebastian Baez – 21 anni – n.43 (+54)
    Brandon Nakashima – 21 anni – n.47 (+21)
    Jenson Brooksby – 22 anni – n.48 (+8)
    Jiri Lehecka – 21 anni – n.81 (+60)
    Chun-Hisin Tseng – 21 anni – n.88 (+100)
    Ben Shelton – 20 anni – n.97 (+476) LEGGI TUTTO

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    ATP Challenger Tour 2022, vittorie per nazioni: guida l’Argentina con 23 titoli, Italia terza

    Luca Nardi

    Con la conclusione degli ultimi tornei, vinti dal giovane francese Van Assche a Maia e Lajovic a Maspalomas, va in archivio anche la stagione ATP Challenger 2022.
    Stilando una classifica dei paesi che hanno vinto più titoli Challenger con i propri giocatori nel 2022, l’Italia si piazza al terzo posto con 16 successi, dietro all’Argentina con 23 vincitori e la Francia con 22. Ecco la top 10 dei paesi che hanno riportato più titoli nell’annata appena conclusa:
    Argentina – 23 titoli
    Francia – 22 titoli
    Italia – 16 titoli
    USA – 12 titoli
    Australia – 9 titoli
    Gran Bretagna – 9 titoli
    Svizzera – 8 titoli
    Germania – 7 titoli
    Spagna – 7 titoli
    Cina – 5 titoli

    Ecco la lista dei 16 vincitori azzurri nel 2022:
    Luca Nardi – Forlì 1 – gennaio
    Gianluca Mager – Grand Canaria – febbraio
    Flavio Cobolli – Zadar – marzo
    Luca Nardi – Lugano – marzo
    Franco Agamenone – Roma – aprile
    Matteo Arnaldi – Francavilla al mare – maggio
    Andrea Pellegrino – Vicenza – maggio
    Lorenzo Musetti – Forlì 6 – maggio
    Francesco Maestrelli – Verona – luglio
    Francesco Passaro – Trieste – luglio
    Raul Brancaccio – San Benedetto – luglio
    Luca Nardi – Maiorca – agosto
    Marco Cecchinato – Lisbona – settembre
    Mattia Bellucci – Saint Tropez – ottobre
    Marco Cecchinato – Rio de Janeiro – ottobre
    Mattia Bellucci – Vilnius – ottobre

    Spiccano i 3 successi di Nardi, quindi i 2 di Cecchinato e Bellucci. Da segnalare che 8 delle 16 vittorie sono arrivate in tornei disputati in Italia, a conferma del fondamentale traino per i nostri giocatori dei tornei organizzati nel nostro Paese. LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Luca Nardi mette fine alla maledizione azzurra

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Milesi

    985 giorni. Un’attesa eterna, parsa ancora più lunga perché in mezzo c’è stata una pandemia. È stato il tempo necessario affinché un italiano tornasse a vincere un match di tabellone principale al Trofeo Perrel Faip di Bergamo, presented by BPER Banca. A rompere l’incantesimo ci ha pensato il talento di Luca Nardi, che nell’ultimo match di martedì ha superato un avversario ostico come Tomas Machac, tenendo viva la speranza di raggiungere i top-100 ATP entro la fine anno. Avrà bisogno di un risultato di rilievo, e chissà che non arrivi al PalaIntred. Quanto mostrato contro il giovane ceco fa ben sperare, anche se – va detto – Machac è stato un po’ sprecone sul finire di entrambi i set. Ha servito sul 5-4 sia nel primo che nel secondo, e si è sempre fatto riprendere. Il match è terminato col punteggio di 7-5 7-6 e sarà ricordato per una serie di giocate – come si diceva un tempo – di pregevole fattura. Nardi possiede un tennis elegante, bellissimo da vedere, perché costruisce i punti con la tecnica e non con la potenza. Sa trovare gli angoli con entrambi i fondamentali ed esprime una naturalezza impressionante. È impossibile non restare affascinati dal suo tennis, mentre Machac è un giocatore più costruito ma molto potente. In particolare, fa ottime cose con il rovescio, un colpo a cui chiede tantissimo. Forse troppo. Machac recrimina per un clamoroso errore (un dritto da metà campo) sulla palla break che ha dato a Nardi il 5-5 nel primo set. Non a caso, dopo quel punto si è disunito e ha perso il servizio anche nel turno successivo. Storia simile nel secondo: dopo aver brekkato il pesarese al quinto gioco, ha commesso un paio di pasticci sul più bello e ha permesso a Nardi di rientrare nel set. Stavolta si è rifugiato nel tie-break, ma lo ha perso piuttosto nettamente. Di Nardi piace anche l’atteggiamento posato, maturo, forse fin troppo tranquillo per un ragazzo di 19 anni. Ma col tempo, probabilmente, sarà un vantaggio. Intanto il 1 novembre 2022 sarà ricordato – simbolicamente – come il giorno in cui anche il torneo di Bergamo si mette alle spalle le pandemia, visto che le ultime vittorie, firmate da Marcora e Arnaboldi il 20 febbraio 2020, arrivarono poche ore prima dell’individuazione del primo caso di Covid-19 in Italia. Negli ottavi avrà un test molto complicato contro Jan-Lennard Struff, pericolosissimo su questi campi. La chiave sarà la sua capacità di neutralizzare il servizio-bomba del tedesco: più lo scambio si allungherà, più avrà chance di portare a casa il punto.
    MALINCONIA VERDASCOTermina al primo turno l’avventura di Fernando Verdasco. In cerca di un posto tra i top-100 per l’ammissione diretta all’Australian Open, si è arreso all’austriaco Jurij Rodionov con un netto 6-2 6-3. Gli ultimi risultati giustificavano un po’ di preoccupazione. Purtroppo per lui, il campo lo ha confermato. Lo spagnolo compirà 39 anni tra un paio di settimane e l’età è emersa in una partita così così, in cui ha evidenziato una certa lentezza negli spostamenti e scarsa esplosività nei colpi. Quest’ultimo aspetto, in particolare, ha simboleggiato una partita in cui è sempre stato in rincorsa e non ha mai dato l’impressione di poter vincere. Contro un avversario mancino come lui non è riuscito a vincere scambi che solitamente portava a casa, soprattutto quando poteva spingere con il dritto. Al contrario, Rodionov ha ha giocato una partita attenta e precisa. Verdasco esprime lo stesso tennis di anni fa, ma i segni del tempo sono evidenti, punto dopo punto. Dovesse continuare a esprimere il livello mostrato a Bergamo, per lui non sarà semplice ritrovare i top-100 ATP. Si è comunque preso l’abbraccio di un pubblico numerosissimo, oltre mille persone che hanno riempito il PalaIntred in ciascun settore.
    TROFEO PERREL – FAIP BERGAMO (45.730€, Slam Court)
    Primo Turno SingolareDennis Novak (AUT) b. Cem Ilkel (TUR) 6-2 6-4Altug Celikbilek (TUR) b. Alibek Kachmazov (RUS) 6-4 2-6 7-5Alexander Shevchenko (RUS) b. Kamil Majchrzak (POL) 6-4 7-5Zhizhen Zhang (CIN) b. Giulio Zeppieri (ITA) 3-6 6-3 6-4Jan-Lennard Struff (GER) b. Flavio Cobolli (ITA) 6-1 6-2Liam Broady (GBR) b. Zizou Bergs (BEL) 7-5 4-1 ritiroOtto Virtanen (FIN) b. Manuel Guinard (FRA) 6-4 7-5Jurij Rodionov (AUT) b. Fernando Verdasco (SPA) 6-2 6-3Luca Nardi (ITA) b. Tomas Machac (CZE) 7-5 7-6(3)
    Primo Turno DoppioAndrea Vavassori / Matteo Vavassori (ITA-ITA) b. Dustin Brown / Szymon Walcow (JAM-POL) 7-6(4) 5-7 10-4Vit Kopriva / Vitaliy Sachko (CZE-UCR) b. Zvonimir Babic / Petros Tsitsipas (CRO-GRE) 7-5 6-2Fabian Fallert / Hendrik Jebens (GER-GER) b. Roman Jebavy / Adam Pavlasek (CZE-CZE) 6-4 6-3 LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Napoli: Nardi lotta oltre tre ore, ma si arrende in tre set a Moutet

    Nardi in campo a Napoli

    Lotta, sprinta e soffre, ma il cuore non basta a Luca Nardi sul centrale dell’ATP 250 di Napoli. Il NextGen azzurro cede in tre set a Corentin Moutet dopo una battaglia durata 3 ore e mezza, terminata col punteggio di 6-7 7-6 6-2 a favore del francese. Una partita ricca di mille episodi, alti e bassi, momenti di grande spettacolo (e un po’ di pepe tra Corentin e il pubblico…) ma anche tanti errori. Alla fine la vince Moutet, bravo a trovare l’allungo decisivo nel terzo set e annullare ben 4 palle break nel game successivo, respingendo l’ultimo assalto di Nardi. Un peccato perché Luca ha avuto una chance per strappare un break sul 5 pari che l’avrebbe mandato a servire per il match, con un passante non impossibile tirato fuori.
    È una sconfitta, anche bruciante per quanto abbia lottato e sofferto, ma è giusto sottolineare che era un match complicato per Luca, visto che il francese è giocatore a dir poco atipico, uno che non ti dà mai ritmo, ti porta a giocare male e prendere rischi per uscire da quei tagli e continue variazioni. È piaciuta nella prestazione dell’azzurro la sua capacità di restare in partita anche in momenti delicati, non si scomposto di fronte a qualche atteggiamento sopra le righe del rivale, ma soprattutto ha tenuto di testa affrontando un tennis molto lontano dal suo e da quel che mediamente si trova sul tour. Nardi ama spingere, scambiare e cambiare ritmo, trovare velocità sulla quale far valere la sua mano e pulizia d’impatto. Oggi Moutet non gliel’ha quasi mai concesso, tra continue smorzate, tagli anche col diritto, palle lunghe, corte, “storte”, lentissime e poi velocissime, attacchi a volte anche con degli “stracci”, ma tutto funzionale a mettere in confusione l’avversario e non dargli mai ritmo. Infatti i veri scambi in cui Luca ha potuto costruire e affondare sono stati pochi. Troppo pochi per mettere alle corde Corentin, bravo a trascinare la partita dove voleva.
    Nardi ha accettato tutto questo, fin troppo, ma è stato bravo a soffrire, non ha mollato sino alla fine, quindi nell’attitudine e nella lotta resta una partita positiva, un’esperienza della quale farà tesoro. Tuttavia è giusto anche sottolineare alcuni aspetti nei quasi Luca non ha brillato. Su tutto, troppe le incertezze nelle chiusure di volo. Tra le tante volte in cui è stato chiamato a rete dal rivale, o per scelta di andare a prendersi il punto in avanti, Nardi è stato spesso titubante, non un tocco definitivo a chiudere, compresi alcuni smash non definitivi che gli sono costati punti pesantissimi. I passanti del francese sono stati spesso perfetti o molto insidiosi, ma la sensazione è che oltre ai meriti del rivale gli sia mancata quella cattiveria per cercare il taglio secco o la spinta nel tocco di volo per rischiare la chiusura, idem nei colpi sopra la testa. Anche a costo di sbagliare, ma forse non c’ha provato quanto era necessario, e questo ha permesso alla velocità in recupero di Moutet di brillare, con varie rimesse in gioco che hanno provocato l’errore di volo di Luca alla sua seconda (o terza) volata, terminata out o in rete.
    Inoltre è stato poco incisivo in risposta. Moutet ha servito a tratti bene (come su alcune palle break), ma in diversi game è stato costretto ad aggrapparsi alle seconde palle, e lì forse Luca è stato conservativo, quando era il momento per sbattere lontano dalla riga di fondo Corentin ed entrare in campo con la velocità dei suoi colpi. Non era facile uscire dalla morsa del rivale, ma forse Luca, per poca esperienza a questo livello, ha accettato fin troppo di scambiare senza ritmo, con tanti tagli e variazioni, invece di provare a inchiodare il rivale ben dietro con un drive più carico e quindi avanzare a cercare la bordata a chiudere. Le volte in cui c’ha provato, ha ottenuto buoni risultati, forse ha creduto poco in questa soluzione tattica. Non facile da eseguire, ma poteva aiutarlo molto ad uscire dalla ragnatela del rivale spostare il match sui ritmi che predilige.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il gioco riprende dopo la sospensione di ieri sera per l’umidità che rendeva il campo pericoloso. Nardi è al servizio sul 2 pari. Moutet sulla terza palla break del gioco rimette tutto, correndo da un angolo all’altro, è Luca a sbagliare sotto rete. Break, 3-2 e servizio per il francese. Con un paio di magie sotto rete Corentin consolida il vantaggio sul 4-2. Si scambia poco, tra errori e tentativi di variazioni non sempre fruttuosi. Moutet serve avanti 4-3 e crolla 0-40, tra errori un discreto pressing dell’azzurro, che ha tre chance per riaprire il parziale. Basta la prima: erroraccio col diritto, a chiudere un game sciagurato. Contro break Nardi, lo score è 4 pari. Quando il marchigiano pareva tornato in carreggiata, il francese ritrova un paio di giocate e si porta 0-40 in risposta. Bene Luca sulla prima palla break, alza la parabola e infila il rivale con un diritto lungo linea perfetto, classico contropiede; va via anche la seconda (sul nastro il tentativo di palla corta di Corentin); Ace sulla terza, pallata esterna perfetta. Nardi perde ancora il game di servizio alla quarta palla break, stavolta è lui a cercare la “smorza”, ma la palla non passa la rete. 5-4 e servizio Moutet. Il transalpino è stranamente conservativo, cerca solo lo scambio e commette un grave doppio fallo sul 15-30. Luca ha di nuovo la doppia chance per tornare in vita nel set. Male Nardi sulla prima, stecca totalmente una risposta di rovescio di una seconda palla per nulla irresistibile; follia Moutet sulla seconda, rischia un’impossibile palla corta col colpo dopo il servizio. Break Nardi, 5 pari. Con un buon game di battuta, Luca mette la testa avanti nel match, 6-5. Il set si decide al tiebreak. Inizia bene Nardi, ottima progressione, bel rovescio e via avanti, 1-0. In risposta spinge forte al centro l’azzurro, Moutet sparacchia in rete, per il 2-0, poi si riprende il punto con una risposta vincente lungo linea. Si gira 4-2 Nardi, il diritto di Corentin è incerto. Un altro errore costa al francese il 5-2. Nardi rovina tutto non chiudendo uno smash comodo e quindi sbagliando il secondo di metri, per il 5-4 e servizio Moutet. Corentin sbaglia in modo clamoroso col diritto sul 5 pari, un erroraccio gratuito che regala a Nardi il primo set point, al servizio. Comanda col diritto Luca, ma l’attacco col back è morbido, centrale, facile preda in un ottimo “passatore” come Moutet, che ringrazia lo trafigge. 6 pari. Non si perde d’animo l’azzurro, stavolta spinge bene e si porta 7 punti a 6, secondo set point, stavolta in risposta. Bravo Moutet, avanza e chiude di volo. 7 pari. Attacca col diritto Luca, e stavolta il passante del francese è in corridoio. 8-7, terzo set point per lui, di nuovo col servizio. Con un bel diritto cross dal centro, Nardi chiude il tiebreak 9 punti a 7. Un set duro, sofferto, altalenante.
    Moutet chiama il trainer alla fine del set, ma non c’è alcun trattamento, solo una chiacchierata. Scatta alla battuta il francese e vince a zero il primo set. Nardi salva una palla break in apertura e si porta 1 pari, ma è in difficoltà anche nel quarto game, troppo difensivo. Ha perso campo Luca, e pure la prima di servizio. Sul 30-40 sparacchia lungo un rovescio di scambio, e cede il game, per il 3-1 Moutet. Un doppio fallo, poi un Ace, Corentin si porta 4-1 con un paio di cambi di ritmo importanti, molto più deciso e continuo nella spinta. Però sul 4-2 Corentin cala nell’attenzione, sbaglia un paio di colpi, ecco la chance per Luca di rientrare nel set sul 30-40. Altro errore col diritto di Moutet, troppa fretta nello spingere lungo linea. Contro break Nardi, 4-3 lo score. Il tennis dell’azzurro torna a fluire, più incisivo. Con Ace a zero si porta 4 pari (tre giochi di fila). Moutet è in totale confusione, regala a piene mani, con i classici non forzati di frustrazione e disattenzione. Trova un serve and volley clamoroso, rischiato forse scuotersi, ma col diritto continua a sbagliare. Traballando, resta avanti 5-4 il francese. Con un buon game di servizio, Nardi sale 5 pari, è tornato a spingere con buona profondità col diritto l’azzurro. Si entra nella fase calda del secondo set. Il caos tattico di Moutet è al suo picco, Nardi ne approfitta punendo un serve and volley mal eseguito, per il 30 pari. Corentin sparacchia ancora un diritto fuori dal corridoio, tirato senza alcun equilibrio (fisico e tattico…). 30-40, è palla break per Luca! No! Se la gioca male l’azzurro… Moutet rischia un altro attacco alla rete, c’era spazio per il passante di rovescio, ma il passante è nettamente fuori. 6-5 Moutet, ora la pressione è tutta su Nardi. Un po’ di fretta per Luca nello spingere col rovescio in salto sul 15 pari, il francese è avanti 15-30, a due punti dal set. Ottima la reazione del marchigiano, si porta al tiebreak. Inizia con un punto “al limite” Moutet, sotto rete gioca lo smash a vuoto e tocca la palla, prendendosi un po di fischi dagli spalti… 1-0. Nardi non si scompone, spinge e si prende l’1 pari, con il pubblico che torna ad alzare i decibel. Un con lob perfetto, il francese si prende il punto del 2-1 e servizio (attacco non così profondo di Luca). Ottimo Moutet col tocco, sotto rete, 3-1. Con un altro tocco magistrale, il francese vola 4-1, sfidarlo a “pittino” non è una buona idea. Un diritto sparato malamente in rete costa a Luca un 1-5 difficile da rimontare. Vince due punti Luca al servizio, resta in scia 5-3. Chiude 7 punti a 3 Corentin, ha giocato un bel tiebreak e forza il match al terzo set.
    Terzo set, Nardi inizia al servizio. Commette un doppio fallo, ma gioca un buon game e si porta 1-0. Delicato il terzo game, Luca affronta una palla break, se la gioca bene conducendo lo scambio col diritto. Moutet ha una seconda palla break (sfortunato in una deviazione del nastro l’azzurro). Lo scambio è rocambolesco, sotto rete Nardi non riesce a chiudere con lo smash, Moutet rimanda ancora la palla e Luca la tocca fuori. Break Moutet, avanti 2-1 e servizio. Un game perso “male”, tra sfortuna e la palla break decisiva non ben giocata dall’azzurro. Anche il quarto game è un festival di up and down. Moutet annulla di forza una palla break, ma con un erroraccio ne concede una seconda. Ace, e urlo polemico al pubblico, che non gradisce… Un boato sottolinea la stecca di Corentin, che gli costa la terza PB. Ancora una prima al centro, molto precisa, lo salva. Anche la quarta palla break se la gioca alla perfezione il francese. È un game infinito, forse decisivo, con 16 punti giocati e lo score sulla parità. Con una smorzata perfetta, dopo un forcing col diritto, Moutet si porta 3-1, già superate le 3 ore di gioco. Nardi è irretito dalle traiettorie varie del rivale, non riesce ora trovare ritmo e imporre il suo pressing, è spesso chiamato a rete e non sempre riesce a chiudere bene. Salva una delicatissima palla break Luca buttandosi avanti, ma sembra incapace di ritrovare la massima intensità nello scambio. Si affida alla smorzata Nardi, ma la palla non passa e Moutet ha un’altra chance del doppio break. In difficoltà, in difesa, trova un bel passante l’azzurro e si salva. L’ennesima incertezza di volo costa a Nardi la terza palla break. Si gioca sui tagli, la “palude” del francese, ma l’attacco è rivedibile e non riesce a chiudere di volo. Con tanta, tantissima fatica, Luca resta aggrappato al match sul 3-2. La lotta è dura anche nel sesto game, che Luca in risposta forza ai vantaggi, ma Moutet non concede chance volando 4-2. Nardi è meno reattivo, la battaglia inizia a farsi sentire sulle sue gambe. Un paio di errori gli costano il 30-40. La palla break arriva, spara largo un diritto offensivo da sinistra. 5-2 Moutet, va a servire per il match forte di due break. Chiude Moutet 6-2, un peccato per Luca, ma resta una grande esperienza contro un avversario che può essere molto, molto scomodo.

    ATP Naples Luca Nardi762 Corentin Moutet676 Vincitore: Moutet ServizioSvolgimentoSet 3C. Moutet 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 2-6L. Nardi 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-4 → 2-5C. Moutet 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 2-4L. Nardi 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 A-401-3 → 2-3C. Moutet 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-2 → 1-3L. Nardi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 1-2C. Moutet 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1L. Nardi 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 1-3* 1*-4 1*-5 2-5* 3-5* 3*-66-6 → 6-7L. Nardi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace5-6 → 6-6C. Moutet 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 5-6L. Nardi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-5 → 5-5C. Moutet 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5L. Nardi 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 4-4C. Moutet 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-4 → 3-4L. Nardi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-4 → 2-4C. Moutet 0-15 15-15 15-30 df 30-30 ace 40-301-3 → 1-4L. Nardi 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-401-2 → 1-3C. Moutet 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df1-1 → 1-2L. Nardi 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1C. Moutet 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 2*-2 3-2* 4-2* 5*-2 5*-3 5-4* 5-5* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 8*-76-6 → 7-6C. Moutet 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6L. Nardi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5C. Moutet 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 df 30-404-5 → 5-5L. Nardi 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 ace A-40 40-40 40-A4-4 → 4-5C. Moutet 0-15 0-30 0-403-4 → 4-4L. Nardi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4C. Moutet 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4L. Nardi 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-2 → 2-3C. Moutet 0-15 15-15 30-15 30-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 2-2L. Nardi 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1C. Moutet 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A0-1 → 1-1L. Nardi 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO