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    Medvedev è il primo tennista ad arrivare a 25 vittorie nel 2023

    Daniil Medvedev in campo a Miami

    Buon ingresso nel Miami Open per Daniil Medvedev. Il russo infatti ieri ha superato nettamente lo spagnolo Roberto Carballes Baena, 6-1 6-2 lo score di una partita dominata dal moscovita, che conferma il suo ottimo momento di forma. Del resto il campione di US Open 2021 veniva da una striscia eccellente di 19 vittorie consecutive, stoppata solo dalla “furia” di Carlos Alcaraz nella finale di Indian Wells.
    “È bellissimo essere qua a Miami. La città è straordinaria, è fantastico andare a giro e vedere tanta gente qua in vacanza che si diverte… ma è bello anche per noi stare qua a giocare. Ho iniziato bene il torneo e non vedo l’ora di proseguire, sto bene ho voglia di vincere” ha dichiarato il russo a caldo dopo la vittoria.
    Con questo successo riportato ieri sul cemento della Florida, Medvedev è il primo giocatore (uomo e donna) a raggiungere le 25 vittorie in stagione.  Complessivamente il russo nel 2023 ha un record di  25 W  e 3 L, con un parziale di 20-1 dopo l’Australian Open, dove fu battuto da Sebastian Korda. Ecco la lista di giocatori più vittoriosi finora in stagione:
    Daniel Medvedev: 25Cameron Norrie : 21Taylor Fritz: 18Jannik Sinner: 17Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Tommy Paul, Frances Tiafoe: 15
    Nel WTA tour, la giocatrice più vittoriosa finora è Aryna Sabalenka, con i suoi 18 successi. LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “I campi a Miami sono veloci, non mi lamenterò stavolta”

    Daniil Medevev

    Daniil Medvedev in Florida ha le idee chiare: cancellare la sconfitta patita nella finale di Indian Wells e riprendere a vincere. La splendida corsa del russo in questa prima parte di stagione si è interrotta a 19 successi consecutivi, stoppato nella finale del primo 1000 del 2023 da un Alcaraz a tratti straripante. Medvedev, nonostante la discreta batosta rimediata nell’atto conclusivo, si è detto comunque soddisfatto dell’ottimo torneo disputato in California, dove non aveva mai brillato. Non ha mai amato le condizioni del deserto, tanto che anche nel torneo appena concluso è giunto sì in finale ma lagnandosi continuamente per le condizioni di gioco, troppo lente, e per le palle di pessima resa. Tra conferenze stampa e cambi di campo ha battibeccato con tutti, arrivando addirittura a minacciare un toilette break infinito, lento come le palle da gioco…
    Sbarcato a Miami, il moscovita è parso assai rinfrancato dopo aver provato palle e campi, finalmente più rapidi e di suo gusto. “I campi qua sono veloci, così non avrò niente da lamentarmi” afferma Medvedev nel corso del Media Day. “Aspetterò una vera partita su questo cemento per vedere se la mia posizione sul campo funziona quando la palla vola più velocemente in aria e l’avversario non ha tanto tempo per servire e colpire di volo o giocare dalla linea di fondo. Qui i campi sono davvero veloci, quindi non ho intenzione di lagnarmi. Nella finale di Indian Wells, c’è stato un momento in cui ho cercato di giocare un po’ più aggressivo, più vicino alla linea di fondo, ma proprio in quei due game Alcaraz stava servendo delle vere e proprie bombe, non mi ha aiutato. Non è così facile cambiare le dinamiche di una partita, dall’esterno può sembrare diverso”.
    Nel caso in cui si arrivasse ad una rivincita contro Carlos. Daniil la vede così: “Se ci incontriamo di nuovo questa settimana, chissà, forse non dovrei giocare da una posizione così arretrata, anche se non sono sicuro che alla fine lo farei. Sicuramente se perdo due partite consecutive contro Carlos rimanendo dietro al campo, e in entrambe vengo sconfitto con la stessa facilità, allora è chiaro che devo cambiare qualcosa. Ma è ancora troppo presto per dirlo”.
    Il 2023 sembra nato sotto una buona stella per il russo, dopo un 2022 non così buono: “In un modo o nell’altro sono riuscito a tornare dove voglio stare, a ritrovare quelle sensazioni che non ho avuto in tutta la stagione 2022, dove sono stato assai poco costante. Ho avuto delle belle vittorie, ho disputato alcuni bei tornei, finché all’improvviso è arrivata una brutta partita, dal nulla, e ho perso. Sono ugualmente molto felice e voglio continuare su questa strada”.
    A Miami Medvedev è la quarta testa di serie, inserito nella parte bassa del tabellone. All’esordio trova lo spagnolo Carballes Baena, mentre negli ottavi potrebbe incrociare Berrettini o De Minaur. Nei quarti il suo potenziale avversario potrebbe essere Hurkacz, vincitore dell’edizione 2021 (in finale contro Sinner) e suo carnefice l’anno scorso nei quarti. I quarti sono il miglior risultato del russo nelle sue precedenti quattro partecipazioni (2021, 2022). L’eventuale rivincita contro Alcaraz sarebbe la finale, ma la strada è molto, molto lunga.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Daniil Medvedev inarrestabile: raggiunge la finale di Indian Wells

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev, ex numero uno del mondo e attualmente sesto classificato nel ranking ATP, ha conquistato sabato la sua 19ª vittoria consecutiva, accedendo alla finale di Indian Wells e confermandosi, al momento, come il tennista da battere nel circuito ATP. Si tratta della settima finale di un Masters 1000 nella carriera del russo, che nelle ultime settimane ha trionfato nell’ATP 500 di Rotterdam, nell’ATP 250 di Doha e nell’ATP 500 di Dubai.
    In semifinale, il 27enne russo ha superato l’americano Frances Tiafoe, numero 16 ATP e alla sua prima semifinale in un Masters 1000, con il punteggio di 7-5 76 (4). La partita sembrava dovesse concludersi abbastanza agevolmente, perchè Medvedev ha mantenuto il controllo fino al punteggio di 7-5 5-3. Tuttavia, Tiafoe si è rialzato e ha ottenuto il controbreak impattando sul 5 pari ma nel gioco successivo ha perso nuovamente la battuta. Il giocatore americano ha realizzato un altro break, portando il set al tie-break dopo aver annullato complessivamente ben sette (!) match point. Ma la sua rimonta si è fermata nel tie-break e Medvedev ha chiuso il match evitando un terzo set per 7 punti a 4 dopo essere andato subito avanti per 5 a 1.
    In finale, Medvedev affronterà un avversario contro cui non ha mai perso: sarà Carlos Alcaraz, 19 anni, che Medvedev ha sconfitto nell’unico precedente tra i due.
    [5] Daniil Medvedev vs [14] Frances Tiafoe ATP Indian Wells Daniil Medvedev [5]77 Frances Tiafoe [14]56 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 ace 2-1* 3-1* 4*-1 5*-1 ace 5-2* 5-3* 5*-4 6*-46-6 → 7-6D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A6-5 → 6-6F. Tiafoe 0-15 0-30 0-405-5 → 6-5D. Medvedev40-A 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df5-4 → 5-5F. Tiafoe 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-3 → 5-4D. Medvedev 15-0 30-0 ace4-3 → 5-3F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-40 ace3-2 → 4-2F. Tiafoe 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-1 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-0 ace2-1 → 3-1F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0F. Tiafoe 0-15 0-30 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5F. Tiafoe 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-405-5 → 6-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5F. Tiafoe 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4F. Tiafoe 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-302-3 → 3-3F. Tiafoe 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2F. Tiafoe 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-301-1 → 1-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 40-150-1 → 1-1F. Tiafoe 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Aryna Sabalenka e l’arma che ora sfrutta, il servizio. Daniil Medvedev, tra i migliori specialisti su superfici rapide

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Aryna Sabalenka sta consolidando gran parte del suo successo e del miglioramento qualitativo di questa stagione grazie a un notevole perfezionamento del suo servizio, dimostrabile con dati concreti. La tennista bielorussa in passato tendeva a commettere troppi doppi falli e non riusciva ad impiegare in modo efficace l’arma naturale che possiede, il servizio.Tuttavia, nel 2023 ha ridotto in maniera sorprendente la sua media di dopp falli per partita, passando da 8,2 a 3,9 dall’inizio dell’anno. Inoltre, è diventata la prima tennista a cedere meno di 10 punti al servizio in un set contro una giocatrice della top-10 negli ultimi due anni.
    Daniil Medvedev disputerà sabato in California le semifinali di Indian Wells, che rappresenteranno le sue nona semifinale nei Masters 1000 su superfici rapide dall’inizio del 2019. In questo periodo nessun altro giocatore ne ha raggiunto altrettante, né tantomeno si avvicina a tale cifra, il che sottolinea come il tennista russo sia attualmente uno dei massimi esperti di questa superficie nel circuito ATP. LEGGI TUTTO

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    Medvedev e l’infortunio alla caviglia: riuscirà a recuperare in tempo per i quarti di Indian Wells?

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev si è qualificato per quarti di finale del Masters 1000 di Indian Wells, conquistando la sua 17ª vittoria consecutiva. Tuttavia, per raggiungere questo traguardo, ha dovuto superare due ostacoli: il primo è stato Alexander Zverev, in un incontro durato più di tre ore; il secondo, un infortunio alla caviglia che, nonostante tutto, non gli ha impedito di vincere.
    Ma come sta realmente il tennista russo? Riuscirà a recuperare in tempo per competere nei quarti di finale del torneo? Medvedev ha spiegato la situazione, descrivendo inizialmente il momento in cui si è reso conto che qualcosa non andava bene.
    “Quando mi sono fatto male alla caviglia, pensavo di potermi rialzare senza problemi. Poi, il dolore è aumentato rapidamente. Ho capito che non era un buon segnale. Ho avuto la sensazione che non fosse rotta, ma piuttosto che uno dei legamenti fosse lievemente lesionato, così ho pensato di non poter continuare a giocare”, ha confessato all’ATP. Medvedev ha poi rivelato una reazione inaspettata quando è stato soccorso. “Oggi è stata una delle prime volte nella mia vita che il fisioterapista mi ha fasciato completamente la caviglia. Ho deciso che dovevo almeno provare, ma la cosa sorprendente è che mi risultava molto più facile correre piuttosto che camminare. Quando camminavo, zoppicavo un po’, ma riuscivo a correre senza problemi”, ha affermato, lasciando aperta la possibilità di un ritiro dal torneo.
    “Quando l’adrenalina diminuirà, sarà molto doloroso, quindi probabilmente farò degli esami per capire esattamente di cosa si tratta e se potrò continuare a giocare”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Daniil Medvedev vince un match folle ad Indian Wells

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Pura follia dall’inizio alla fine. Daniil Medvedev ha resistito a 3 ore e 10 minuti di intensa battaglia contro Alexander Zverev per assicurarsi un posto nei quarti di finale del Masters 1000 di Indian Wells per la prima volta in carriera. La questione è che questo non è stato solo un incontro lungo, ma una vera e propria maratona in cui il russo ha perso nuovamente la testa per campi in cemento della California, prima di rischiare un grave infortunio, riuscendo alla fine a sopravvivere grazie anche a qualche errore di Sascha.
    Alla fine dei conti, Medvedev ha conquistato la sua 17ª vittoria consecutiva, questa volta con il punteggio di 6-7(5), 7-6(5) 7-5, con diversi momenti cruciali in cui il tedesco avrebbe potuto portarsi in vantaggio nel match. Dopo aver resistito nel primo set, Sascha ha avuto cinque palle break nel primo gioco del secondo set, quattro nel terzo e un’altra nel settimo, riuscendo a salvarne una nel frattempo. Tutto questo ha permesso a Medvedev di resistere nel tie-break, nonostante il timore di un possibile infortunio alla caviglia destra e poi vincere al terzo set per 7 a 5 dopo aver mancato un vantaggio di 5 a 3. LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “I campi di Indian Wells sono i più lenti del mondo. A Rotterdam ho cambiato il set up delle corde, mi ha aiutato molto”

    Daniil Medvedev, in striscia positiva da tre tornei

    C’è grande attesa per rivedere in campo ad Indian Wells Daniil Medvedev, il tennista più in forma, capace di vincere uno dietro l’altro tre tornei e tornare in auge uscendo da un periodo tutt’altro che positivo. Vista l’assenza di Djokovic e Nadal, le condizioni incerte di Tsitsipas ed Alcaraz e il pessimo inizio di stagione di Ruud, il moscovita è nettamente il favorito del primo Masters 1000 in stagione. Nella press conference pre torneo, non nasconde le proprie ambizioni ma soprattutto parla delle condizioni di gioco, a suo dire le più lente dell’intera annata tennistica, e di un cambio nel proprio materiale che l’ha aiutato a ritrovare il suo gioco.
    “Prima di gareggiare a Rotterdam ero in uno dei peggiori momenti della mia carriera, la mia fiducia era a terra” afferma Daniil, “Ho capito che si trattava di un problema mentale e il mio allenatore mi ha incoraggiato a continuare ad insistere. È andata bene. So che questa serie di vittorie può finire a qualsiasi momento, ma avendo vinto tre tornei di fila, adattandomi a contesti di gioco molto diversi, facendo lunghi viaggi e superando il jet lag, so di aver trovato il ritmo giusto. In questo momento mi sento pronto per fare molto bene a Indian Wells”.
    Interessante la riflessione sulla media delle sue stagioni: “I più grandi successi della mia carriera sono sempre arrivati ​​nella seconda metà dell’anno, il che è logico perché i campi del tour americano prima degli US Open sono quelli che meglio si adattano al mio tennis. Comunque penso che anche qui posso fare bene. I miei scarsi risultati nei due anni precedenti erano dovuti allo stress fisico e mentale derivato dall’essere stato finalista in Australia. Non ero preparato per gareggiare al massimo nei mesi successivi al primo Slam. Quest’anno, perdendo presto, sono riuscito a prendermi una settimana di pausa e poi mi sono allenato duramente. I risultati ora si vedono. Stanchezza? Mi sento molto bene, con un’enorme fiducia dopo i tornei vinti e la verità è che non mi sento stanco. Ogni nuovo torneo è una sfida, tutto parte da zero e voglio approfittare di questo momento per migliorare i miei risultati qui, che storicamente non sono stati affatto buoni”.
    Ecco il punto sulla lentezza dei campi in California: “La palla e la superficie rendono questo torneo uno dei più lenti al mondo. A volte sembra di giocare sulla terra battuta… Non sono entusiasta di queste condizioni, ma sento di poter giocare bene ovunque visto come sono riuscito ad adattarmi a Doha, dove i campi sono simili a quelli che troviamo qui. Per vincere partite su questo tipo di superficie devo giocare la mia partita migliore, mentre quando trovo condizioni più rapide posso permettermi di alzare il livello e con uno strappo vincere partite senza giocare al mio massimo, come ad esempio a Rotterdam”
    Non sentendo bene la palla, un diverso set up della racchetta l’aiutato molto: “È in Olanda che è cambiato tutto. Non avevo fiducia, ma ho deciso di apportare una regolazione alle corde della mia racchetta che mi permette di mantenere maggiormente il controllo dello scambio e mi offre più profondità nei miei colpi, cosa molto importante per me poiché mi dà la possibilità di giocare dietro la linea di fondo e quindi poi contrattaccare avanzando“.
    Uno spunto questo molto interessante, che ci permette di capire come anche per un tennista complesso, con un gioco molto particolare come Medvedev, la combinazione di fiducia e sensazioni in campo risulta decisiva.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO