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    Cervara sulla rinascita di Medvedev: “Ha una straordinaria capacità di reazione”

    Cervara con Medvedev

    Daniil Medvedev è certamente il tennista più in forma del momento, rinato nelle ultime settimane dopo mesi e mesi passati in un crepuscolo sportivo tutt’altro che “comodo” per un giocatore del suo valore. Una svolta improvvisa, importante e necessaria, a cancellare con un colpo di spugna un avvio di stagione negativo. Il suo anno infatti era iniziato con la brutta sconfitta patita da Korda agli Australian Open: una gran prestazione del figlio d’arte certo, ma il Daniil di quella serata era la brutta copia di se stesso, preda di una spirale negativa che continuava a deprimere le prestazioni del moscovita. Buone partite, livello di gioco discreto, ma incapacità di vincere i testa a testa decisivi (vedi le sconfitte contro i big alle Finals di Torino), come se qualcosa di perverso frullasse nella sua testa, non permettendogli di esplodere quel mix incredibile di abilità difensive e contrattacchi micidiali che l’avevano issato a n.1 del mondo. Una vetta del ranking che Medvedev si era gustato ben poco, visto che la scorsa estate ha vinto pochissimo, sorpassato nel ranking da Alcaraz dopo US Open. Il periodo negativo e la perdita dei punti accumulati lo scorso anno in Australia l’avevano spinto fuori dai top10, fino al n.12 a inizio febbraio 2023, peggior posizione dal primo luglio 2019, quando nell’estate USA esplose definitivamente issandosi tra i grandi. Daniil finalmente ha ritrovato fiducia, consistenza e soprattutto vittorie. Rientrato nella sua casa in Costa Azzurra, è stato bravo a ripartire, alzando terribilmente il livello nelle ultime settimane. Tre tornei disputati, altrettante coppe sollevate al cielo, battendo tutti i migliori. Uno sprint che l’ha riportato al sesto posto in classifica, e terzo nella Race 2023, a una manciata di punti dal finalista di Melbourne Tsitsipas.
    Della vera e propria rinascita di Medvedev ha parlato il suo coach Gilles Cervara, in una lunga intervista concessa Tennis Majors. È interessante il punto di vista del suo storico allenatore, poiché anche lui ha sofferto la crisi di risultati e un nervosismo esploso in campo a più riprese, tanto da forzarlo addirittura ad abbandonare l’angolo del suo assistito nel corso di un match nel 2022, tanta era la frustrazione del momento. Oggi splende di nuovo il sereno. Riportiamo alcuni passaggi dell’intervista, che racconta come Daniil sia riuscito a superare il momento di difficoltà, anzi di quasi autodistruzione…
    “Quando siamo tornati dall’Australia, le due settimane di allenamento sono state molto complicate perché non aveva fiducia” spiega Cervara. “Non stava vincendo, non si sentiva bene, ma dovevamo affrontare la situazione. Questa è la bellezza del lavoro, soprattutto quando va svolto fuori dai riflettori. Per due settimane abbiamo navigato in uno spazio molto incerto. Un giocatore come Daniil ha le sue convinzioni, il suo modo di analizzare e gestire le situazioni. Di ritorno dall’Australia non eravamo al meglio e dovevamo fare i conti con questa realtà. I tre giorni prima di andare a Rotterdam sono stati molto intensi. Daniil ha dei dubbi e in campo tutto dimostrava il perché stesse giocando male a tennis. Cerco di accompagnarlo, di farlo reagire, di istruirlo nel miglior modo possibile per mostrargli che quello che dice non è la realtà. Perché penso che stia giocando bene. Ma la base è che cerca di convincersi che non stesse giocando bene. Era teso, e intervengo con questa visione, per cercare di tirarlo fuori da ciò verso cui si sta dirigendo. Il giorno prima della prima partita a Rotterdam, prima dell’allenamento con Benjamin Bonzi, gli ho detto: ‘Ti sei allenato in modo molto positivo. Non riuscirai a fare altrettanto in partita con il suo atteggiamento. Quindi durante questo allenamento non interverrò. Dovrai trovare tu stesso le risorse. Ma per non lasciarti senza niente, ho scritto un appunto su un foglio di carta e tu lo usi se ti serve. Ho scritto le diverse cose che sento e percepisco in questo momento che potrebbero aiutarti’. Ho messo una busta, Daniil-Rotterdam 2023, nella sua borsa. Lo usa durante l’allenamento ed è l’unico set che non vince in tutta la settimana. Dopo abbiamo avuto un confronto, sempre su questo argomento. Dice ‘Non funziona, è una conclusione scontata’. Arriva il torneo, prima partita contro Alejandro Davidovich Fokina sono accadute diverse cose, sulle quali non posso fornire dettagli. Ma qua accade qualcosa di straordinario, finalmente l’averlo pungolato funziona. Si accende la luce e tutti i problemi sembrano scomparsi”.
    Il segreto di Cervara è quello di pungolare Medvedev, arrivare ad uno scontro per accenderlo, facendolo riflettere dopo che ha “sbollito”: “Come dico spesso di Daniil, quando brontola e cerca scuse, cerca soprattutto un modo per arrivare al suo massimo, è un conflitto. Ricordo un allenamento con Felix Auger-Aliassime due giorni prima, eravamo sul campo centrale. E quello che sta accadendo è irreale. Sta cercando tutti i motivi per cui non può vincere. E io me ne sto lì, deliberatamente non rispondo. So che mi sta sfidando, l’atmosfera si anima così che io possa dargli, al momento giusto, delle leve a cui aggrapparsi. Poiché lo conosco, sento che tutto gli sta entrando dentro. So che finirà per farci qualcosa. Ha questa straordinaria capacità di reagire. Una volta che è acceso, tutto è possibile. È lì che inizia e poi va “in fiamme”. In questo momento è come un meteorite, sta prendendo fuoco e sta continuando la sua traiettoria infuocata. La domanda diventa: quanto durerà? Dobbiamo assicurarci che duri il più a lungo possibile e che possa continuare a Indian Wells. Se l’Open di Francia fosse adesso, lo vinceremmo!”.
    Fanno notare al coach che Medvedev non ha mai giocato bene a Indian Wells: “Non gli è mai piaciuto molto giocare nel deserto, ma Doha e Dubai gli hanno dimostrato il contrario… Pensava che fosse impossibile giocare bene lì. Non è vero. Ma sarà diverso perché giocare a Indian Wells è molto particolare con la superficie, il caldo, il freddo, l’aridità, le palle… Miami è un’altra cosa ancora, ma non c’è motivo per cui non possa giocare bene lì. In passato, il suo approccio alle condizioni di gioco e come si sente riguardo al suo tennis hanno finito per condizione e abbassare il suo livello. Non deve farlo di nuovo”.
    Medvedev sarà chiaramente il favorito al primo Masters 1000 in stagione. Tuttavia arriva da un lungo viaggio, con tre settimane di partite e vittorie nelle gambe. Sarà più la fatica, o il “fuoco” che sta bruciando fortissimo?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Daniil Medvedev “Voglio giocare sull’erba, voglio giocare a Wimbledon”

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev è stato uno dei tennisti a cui è stato negato di partecipare ai tornei su erba nel Regno Unito, in particolare a Wimbledon, nel 2022. Le incertezze persistono nel 2023, con i russi e i bielorussi ancora a rischio di essere esclusi dalla LTA, dato che l’invasione delle forze russe in Ucraina dura da oltre un anno.
    Attualmente al settimo posto del ranking ATP, Medvedev non nasconde di voler partecipare al terzo Grande Slam della stagione. “Voglio giocare sull’erba, voglio giocare a Wimbledon. Non so quale sarà la loro decisione. So solo che aspetterò e, se avrò fortuna, potrò giocare a Wimbledon quest’anno e ottenere grandi risultati”, ha confessato Medvedev.
    Ci sono state voci che il divieto di partecipazione verrà mantenuto, con ATP e WTA che stanno considerando la possibilità di non disputare i tornei nel Regno Unito se tale premessa rimarrà valida anche quest’anno. Lo scorso anno, la risposta data è stata quella di non assegnare punti a Wimbledon. LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Medvedev

    Daniil Medvedev, in finale a Dubai

    Ora lo possiamo scrivere. Bentornato, Daniil Medvedev. Non che il russo se ne fosse davvero andato, ma… quel giocatore formidabile, irriducibile, difficilissimo da affrontare perché fortissimo in difesa e imprevedibile nel contrattacco, e giustamente issatosi al n.1 la scorsa estate, si era un po’ perso per strada. La vittoria appena conquistata in semifinale a Dubai contro di “Lui”, mr. Recordman Djokovic (6-4 6-4), è la certificazione che Daniil ha ritrovato il suo massimo livello, quel gioco micidiale grazie a cui può sconfiggere chiunque, anche il più forte su piazza. 
    È stato fin troppo garbato e sportivo Medvedev a caldo, affermando nell’intervista flash che Novak non ha giocato al suo meglio. Forse non è stato un “Nole” stellare, al 101%, ma un ottimo Djokovic sì. Lo dimostra la rabbia con la quale ha esternato la sua frustrazione all’ennesimo tentativo di invertire la rotta di un match che gli stava sfuggendo di male, senza riuscirci. Lo dimostra come il serbo, tatticamente sempre lucidissimo e pronto come nessun altro ad adattare la sua strategia alla giornata e alla forza del rivale, stavolta le ha provate proprio tutte uscendo con un pugno di mosche in mano. Si è messo addirittura a fare un serve and volley continuo pur di sprezzare il ritmo del rivale e di non entrare in uno scambio nel quale, nonostante colpi precisi, violenti e penetranti, l’altro è stato in grado di rimettere tutto. Ma proprio tutto. Scambi mozzafiato, alcuni bellissimi (riportiamo anche un tweet di tennistv con un punto che già si candida a uno degli highlight della stagione), nei quali raramente il serbo ha piegato la resistenza del russo. Il sorriso beffardo di “Nole” nell’ultimo game è la foto esatta del match, scattata insieme a quello a 32 denti fiammanti di Daniil dopo l’esser riuscito a riprendere una smorzata mortale con la punta della racchetta e giocar pure una contro smorzata baciata dagli Dei del tennis, tanto bella e fortunata. La fortuna aiuta gli audaci, dice un vecchio adagio. Beh, Medvedev ‘sta benedetta fortuna oggi se l’è strameritata, producendo una prestazione clamorosa per intensità, velocità da fondo campo, reattività su ogni palla, e poi via a contrattaccare con quei rovesci che paiono non atterrare mai e lo fanno flirtando con le righe, o quelle spallate di diritto così poco ortodosse quanto micidiali.

    Miraculous from Medvedev
    This titanic duel has just produced THE point of the week!@DDFTennis | #DDFTennis | @DaniilMedwed pic.twitter.com/buAD8xvFef
    — ATP Tour (@atptour) March 3, 2023

    Ha servito benissimo Medvedev, soprattutto in quelli che Brad Gilbert definisce “Set-Up-Point”, i 30 pari, il 30-15, situazioni di gioco decisive a restare avanti nel punteggio e respingere gli assalti del fortissimo rivale. Il moscovita ha giocato ad un livello altissimo, come non lo vedevamo da molto tempo, confermando il suo momento straordinario. Dopo la brutta sconfitta a Melbourne, bloccato dalle accelerazioni fantastiche di Sebi Korda, Medvedev ha infilato 13 vittorie di fila (la semi di oggi inclusa), sbarcando in finale nel terzo torneo di fila, dopo aver vinto i primi due. Ha inoltre interrotto la striscia vincente di Djokovic, mai battuto nel 2023 e con 20 grandi W di fila contando anche il finale del 2022.
    Nelle vittorie delle scorse settimane avevamo visto un grande Medvedev, finalmente più rapido in campo, meno falloso nella spinta, assai continuo al servizio e soprattutto mentalmente. Lo scorso anno aveva patito due grossi uppercut: la finale degli Australian Open, quando rimise in partita un Nadal quasi sconfitto, finendo per perdere; poi l’operazione alla schiena, piccola ma pur sempre un intervento è. Per uno che usa così tanto il bacino e la schiena per colpire, chinarsi, raccogliere palle e sbracciare, anche una cosa di routine può diventare una montagna. La combinazione perversa di questi due fattori negativi ha depauperato il suo potenziale enorme: per giocare quel tipo assurdo di tennis, così “storto” ma efficace, deve stare molto bene, deve sentirsi sciolto e libero di allungarsi e slanciare su ogni recupero, su ogni palla da spingere; e per giocare così al limite, in difesa e poi negli strappi offensivi, deve essere molto sereno e in fiducia. Evidentemente quella maledetta finale di Melbourne, persa quando era quasi vinta, gli è costata carissima, ha dato il via a una danza perversa di decine di fantasmi, pronti a beffarsi di lui nei momenti critici fino a bloccarlo proprio nei testa a testa, nei momenti più duri, dove invece il miglior Medvedev sguazzava via veloce come un’anguilla nella palude. Imprendibile. C’ha messo mesi a tornare, ha perso troppi match punto su punto, con tiebreak decisivi (vedi alle Finals 2022), ha masticato amarissimo, ha maledetto il mondo intero e pure il suo staff più e più volte. Ma alla fine, eccolo qua, finalmente ritrovato. Aveva vinto due tornei, OK, ma… aveva sconfitto “solo” Auger-Aliassime dei top10. Per certificare col timbro che Daniil fosse davvero tornato quello dei giorni migliori, serviva una vittoria top, ottenuta sovrastando un campione. Eccola appena arrivata, ancora fumante.
    E pensare che in molti criticarono piuttosto severamente Jannik dopo quella sconfitta in Olanda l’altra settimana. Beh… provateci voi a prendere un dannato set contro questa macchina infernale chiamata Medvedev… Bravo Jan ad esserci riuscito. 
    Siamo ad inizio marzo. Questo Medvedev ha ritrovato una condizione clamorosa, a 360°, tutto funziona al meglio nel suo gioco. Comunque vada domani in finale – è nettamente favorito contro Rublev, anche se ha perso le ultime due sfide con l’amico di sempre – Daniil si presenterà a Indian Wells e Miami come l’uomo da battere. La stagione è appena iniziata. Che sia entrato in forma fin troppo presto? Riuscirà a tenere questa forza, resistenza e forma tecnica nei prossimi mesi? Lo vivremo insieme. Di sicuro, il grande tennis ha ritrovato uno dei suoi grandi protagonisti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Dubai: Medvedev supera in due set un ottimo Arnaldi

    Matteo Arnaldi e Daniil Medvedev nella foto

    Matteo Arnaldi cede con onore al giocatore più “caldo” del momento, Daniil Medvedev. Il 22enne di Sanremo, n.111 ATP, è stato sconfitto al primo turno dell’ATP 500 di Dubai dal campione russo col punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e mezza di gioco, mostrando un tennis di qualità, assolutamente appropriato per essere competitivo sul tour maggiore. Infatti il ligure, entrato nel main draw del torneo come Lucky Loser, non è stato affatto travolto dal moscovita, in grandissima forma dopo aver vinto i tornei di Rotterdam e Doha uno dopo l’altro (con una striscia aperta di 9 vittorie consecutive). Arnaldi ha giocato una partita solida, di grande sacrificio, rincorrendo a destra e manca le aperture di campo del rivale e tenendo piuttosto bene il ritmo imposto dal campione di US Open 2021; ma è stato anche bravo nel cercare alcuni affondi in attacco con sortite improvvise e nel sorprendere il fortissimo rivale con molte palle corte, ricavando spesso il punto visto che Daniil stazionava non così vicino alla riga di fondo.
    Alla fine la differenza tra i due l’hanno fatta i colpi di inizio gioco. Medvedev ha vinto diversi turni di servizio laboriosi, ma non ha mai concesso palle break in tutto il match. Arnaldi non ha servito male, ha vinto il 62% dei punti con la prima palla, ma sulla seconda la qualità in risposta del russo ha scavato un solco nei momenti importanti. Al contrario, in risposta Matteo è riuscito a tenere per la maggior parte del match la palla in campo, iniziando lo scambio, ma in rare occasioni ha messo l’avversario in difficoltà, finendo per perdere campo e subire l’affondo di Medvedev.
    Era una partita quasi impossibile, vista la forza di Medvedev e il suo eccellente momento di forma. Nella maggior parte degli scambi, Daniil ha condotto dando la sensazione di aver un discreto “margine”, accettando di giocare a ritmo alto ma non altissimo e trovando il punto con un’accelerazione improvvisa o forzando l’errore di Matteo dopo tanti colpi. Rovescio contro rovescio abbiamo assistito a scambi molto interessanti e di buona qualità, mentre sull’accelerazione col diritto Medvedev ha trovato punti importanti, al contrario di Arnaldi, falloso in alcune situazioni decisive. Del resto non è minimamente comparabile l’esperienza tra i due e l’abitudine a giocare a questi ritmi.
    Medvedev è un avversario difficilissimo per tutti, sbaglia raramente, ti costringe a giocare “male” e non lo sfondi. Per questo Arnaldi deve essere contento per come ha tenuto il campo contro un avversario così tosto, mostrando per primo a se stesso di aver tutte le qualità per poter giocare ad alto livello anche contro avversari molto forti. Con la sua grinta, gambe, lucidità tattica, tocco di palla e capacità difensiva, Arnaldi ha mezzi per poter competere a buonissimo livello nei tornei ATP. Per poter reggere match di così alto livello, è importante che non si affidi solo alle sue qualità difensive. Deve migliorare la seconda di servizio e provare con più insistenza schemi d’attacco, quelli con cui può uscire dalla difesa e sorprendere i rivali. Matteo riesce a coprire molto bene il campo, ha mano e visione tattica, quindi evolvere verso un tennis più offensivo è una direzione naturale che potrà crescere l’efficacia del suo gioco.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Arnaldi inizia il match al servizio. Subito un lunghissimo scambio, a medio ritmo, sbaglia per primo il ligure col rovescio. Si riscatta Matteo con un bel tocco che sorprende Medvedev. L’azzurro mette in mostra la qualità della sua mano, altra smorzata e quindi rapidissimo a correre avanti e chiudere di volo. Nello scambio in spinta però la velocità di palla del russo è superiore, come la capacità di tenere il ritmo. Arnaldi annulla una palla break con una precisa incursione a rete. Con un errore di Daniil, Arnaldi vince il primo game. In risposta il sanremese trova subito una sbracciata a tutta, e poi approfitta di un errore del rivale, si porta 15-30. Medvedev alza la qualità del servizio, si avvicina alla riga e spara diritti precisi. 1 pari. Matteo regge, ricava moltissimo con la prima palla (non ancora in ritmo la risposta di Daniil) e contiene con discreto successo le improvvise accelerazioni del campione moscovita. Il campione a US Open21 si limita a scambiare con medio ritmo, senza strappare molto, come se volesse colpire molto per trovare le migliori sensazioni, e a questi ritmi “Arna” tiene bene il campo. Fino al 2 pari, 30-30. Ora Daniil cambia marcia, si procura una seconda palla break nel match. Niente paura per Arnaldi, servizio esterno, via avanti e chiusura con lo smash, perentorio. Matteo è bravissimo a punire l’avversario con la smorzata, perfetta, vedendolo molto lontano dalla riga di fondo. Vincendo un altro scambio durissimo, arriva la terza PB per Medvedev. Stavolta l’incursione a rete dopo il servizio di Matteo non ha successo, la volée (non impossibile) col diritto muore in rete. BREAK Medvedev, 3-2 e servizio per il russo. Si distrae Daniil, regala due punti ma alza subito la velocità di palla e scappa via 4-2, consolidando il vantaggio. Sul 30 pari l’azzurro vince uno scambio micidiale, di oltre colpi, grazie ad un’altra palla corta di diritto perfetta. A fatica, Arnaldi resta in scia sul 3-4. Medvedev serve per chiudere il primo set sul 5-4. Sbaglia un diritto banale, ma risolve la pratica col servizio e aprendo a tutta l’angolo col diritto. Spreca due set point (un doppio fallo sul secondo), ma trasforma il terzo, Ace. 6-4 Medvedev, un set ben giocato dall’azzurro, ha costretto il russo a lavorare tutti gli scambi, regalando pochissimo.
    Secondo set, Arnaldi alla battuta. Il canovaccio del match resta lo stesso del primo parziale, si scambia molto a velocità non altissima. Il ligure vince un buon turno di servizio, entrando bene nel set, Medvedev continua a macinare il suo gioco, alternando rovesci cross ad improvvise accelerazioni. Proprio con uno strappo a velocità superiore nel terzo game, Daniil arriva  palla break. Qua Arnaldi ha fretta, spara da sinistra un diritto lungo linea che decolla e atterra lungo. BREAK Medvedev, 2-1 e servizio, il match si fa in discesa per il russo, che ancora non ha concesso alcuna palla break a Matteo. Molto laborioso il quarto game, servono 18 punti a Daniil per issarsi 3-1 (impreciso col diritto in più occasioni) ma sempre senza concedere chance di break al ligure. Encomiabile la grinta di Arnaldi, per come lotta su ogni punto, sbaglia quasi niente e cerca di incidere con coraggio, rispondendo aggressivo e anche buttandosi avanti appena possibile. Sul 4-2 Daniil spara un paio di diritti micidiali, sbracciata cross davvero violenta e nell’angolo. La prima non aiuta Matteo, che con un erroraccio col diritto crolla 15-40. Il doppio break arriva, con una risposta da lontanissimo che coglie l’azzurro nella “terra di nessuno”, respingendo il tentativo di serve and volley a sorpresa. Avanti 5-2, Medvedev, serve per il match. Chiude in sicurezza il russo, vola al secondo turno con la sua decima vittoria di fila. Ha dovuto lavorare molto grazie alla grinta, gambe e testa di Arnaldi, che esce dal campo sconfitto ma a testa altissima.

    Medvedev – Arnaldi ATP ATP Dubai Medvedev D.66 Arnaldi M.42 Vincitore: Medvedev D. ServizioSvolgimentoSet 2Medvedev D.5-2 → 6-2Arnaldi M. 15-0 15-15 15-304-2 → 5-2Medvedev D.3-2 → 4-2Arnaldi M. 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 3-2Medvedev D. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-402-1 → 3-1Arnaldi M. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1Medvedev D. 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Arnaldi M. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Medvedev D. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-405-4 → 6-4Arnaldi M. 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4Medvedev D. 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 5-3Arnaldi M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-2 → 4-3Medvedev D. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2Arnaldi M. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-2 → 3-2Medvedev D. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2Arnaldi M. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-1 → 1-2Medvedev D. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1Arnaldi M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1
    6 ACES 03 DOUBLE FAULTS 337/62 (60%) FIRST SERVE 37/64 (58%)29/37 (78%) 1ST SERVE POINTS WON 23/37 (62%)14/25 (56%) 2ND SERVE POINTS WON 12/27 (44%)0/0 (0%) BREAK POINTS SAVED 2/5 (40%)14/37 (38%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 8/37 (22%)15/27 (56%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 11/25 (44%)3/5 (60%) BREAK POINTS CONVERTED 0/0 (0%)S7/19 (37%) NET POINTS WON 14/17 (82%)20 WINNERS 2311 UNFORCED ERRORS 1843/62 (69%) SERVICE POINTS WON 35/64 (55%)29/64 (45%) RETURN POINTS WON 19/62 (31%)72/126 (57%) TOTAL POINTS WON 54/126 (43%)208 km/h MAX SPEED 202 km/h195 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 182 km/h157 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 151 km/h LEGGI TUTTO

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    ATP Rotterdam: Sinner lotta, vince un durissimo primo set ma subisce la rimonta di Medvedev in una finale combattuta

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Un buonissimo Jannik Sinner non basta a sconfiggere Daniil Medvedev nella finale dell’ATP 500 di Rotterdam. L’ex n.1 al mondo russo si impone in rimonta col punteggio di 5-7 6-2 6-2 al termine di una partita molto dura, giocata a grande intensità da parte di entrambi. C’è voluto il miglior Medvedev per rimontare e superare un Sinner davvero cresciuto sotto tutti i punti vista, ma ancora forse indietro come “cilindrata” per tenere quel ritmo e intensità a lungo contro un avversario così forte. Jannik ha condotto il primo set, avanti 4-1 e poi ripreso, quindi bravissimo a strappare un break decisivo nel dodicesimo game, con gambe e tantissima testa. Ha spinto tanto, ha retto la velocità “media” del russo cercando per primo il campo di ritmo e prendendosi molti rischi. È stato un set molto duro sul piano fisico, tanto che all’avvio del secondo ha forse un attimo tirato il fiato e Daniil non si è fatto pregare: ha strappato un break immediato e da lì in avanti ha alzato terribilmente il livello. Medvedev ha capito che restando prettamente in difesa a rincorrere, rischiava seriamente la sconfitta, quindi ha avanzato la propria posizione in campo, ha ricavato molto dal servizio (numeri strepitosi nel secondo e terzo set) e ha disegnato col rovescio traiettorie splendide, a tratti incontenibile. Sinner non ha mollato, non ha affatto ceduto, ma complessivamente ha pagato la maggior aggressività del rivale, e nonostante buoni numeri complessivi col servizio gli sono mancati un po’ di punti “facili”. Infatti ha continuato a spingere, a provarci, con un tennis dal secondo set mediamente per rapido e verticale, ma il “muro” alzato dal rivale è stato davvero troppo, come la sua capacità di prendersi spesso il campo con improvvisi strappi. Buona prestazione, contro un tennista fortissimo al coperto. Si conferma la crescita di Jannik, ma il russo è ancora più forte (5 confronti diretti, altrettanti successi per Daniil).
    in aggiornamento

    La cronaca
    La finale 2023 del 500 di Rotterdam inizia con Sinner alla battuta. Lunghissimo scambio, a ritmo non così alto, è Jannik a sbagliare per primo col rovescio. Medvedev risponde da molto lontano, quindi si avvicina progressivamente alla riga di fondo colpo dopo colpo. L’azzurro con pazienza accetta la velocità del russo, riuscendo ad alzare il ritmo dopo qualche colpo. Si porta 40-15 Jannik lavorando bene lo scambio, ma due errori di rovescio forzano il game ai vantaggi. Con una splendida apertura di campo col diritto, prima cross e poi inside out, Sinner vince il punto dell’1-o. Serve Medvedev, il canovaccio tattico non cambia, si scambia tanto, con Sinner a spingere di più e Medvedev più attendista, pronto ad appoggiarsi sulla velocità dell’azzurro. Più comodo il turno di servizio del russo, chiuso con un Ace esterno. Il match è…una partita a scacchi. La palla non viaggia a tutta, si manovra con pazienza, cercando il momento per il cambio ritmo e l’affondo. Nel terzo game Sinner si ritrova sotto 15-30, con Daniil così lontano il risposta prova il primo serve and volley, ha successo. Segue uno splendido attacco col diritto lungo linea e tocco perfetto di volo, non facile, bravissimo ad ammortizzare la palla con le gambe. Due punti diritti, veloci, offensivi, necessari per uscire dalla ragnatela del rivale. Chiude il game Jannik con un rovescio lungo linea splendido. 2-1 Sinner. Nel quarto game l’azzurro gioca a ritmi superiori, il cambio in lungo linea funziona ed è Medvedev in difficoltà, poco sostenuto dal servizio. 15-30. Con una splendida risposta angolata Jannik si apre il campo e il rivale sbaglia col diritto. 15-40, ecco le prime palle break del match. Attacca Daniil, ma l’approccio è timido, Sinner intuisce l’angolo e tira un passante robusto, con la volée di Medvedev che scivola via. BREAK Sinner, bravissimo a prendersi la prima chance del match, avanti 3-1 e servizio (parziale di 8 punti a 1). Si torna a scambiare molto, ma è Jannik a gestire gli angoli, Daniil è costretto a correre tanto e nonostante la velocità non si spaziale, è il russo il primo a sbagliare, soprattutto quando deve correre rapidamente a destra. Da 40-15 il gioco si complica per l’azzurro. Con tre punti di fila (due errori di Jannik) arriva la palla del contro break! Rischia la palla corta uscendo dal servizio, gli riesce, punendo la posizione troppo arretrata del rivale in risposta. Con due ottime prime esterne, Sinner consolida il break, 4-1 avanti. Granitico l’altoatesino, ha respinto la chance del russo ritrovando il servizio nel momento decisivo, gran segnale mentale. Alza il ritmo Medvedev, vince il miglior game del suo match finora, 2-4. Settimo game, un errore col rovescio costa il 15-30 a Jannik. Trova un attacco lungo linea ottimo, chiuso con uno “slam dunk” spettacolare. Rischia poi la palla corta, ma stavolta Daniil la legge e tocca vincere. 30-40, palla break per il russo. Niente prima in campo… cerca il rovescio lungo linea, ma la palla gli svaria appena larga. BREAK Medvedev, serve sul 3-4. Il gioco si interrompe perché una pallata del russo danneggia uno dei pannelli di bordo campo. Si riprende dopo qualche minuto, lo score si fissa sul 4 pari. Si entra nel rush finale. Da 40-0 Sinner è costretto a lavorare duramente, vince uno scambio durissimo e si porta 5-4. Risponde col primo turno di battuto a zero del match Medvedev, 5 pari. Rapido Jannik a portarsi 6-5, quindi è ancor più rapido a riprendere la prima smorzata del russo. Con un errore di Daniil, è 0-30! A due punti dal set l’azzurro. Mette in moto la prima palla Medvedev, 2 Ace, ma il game va ai vantaggi. Gran punto di Sinner! Lungo scambio, con un rovescio cross stretto e profondo si apre il campo e chiude con uno smash tutt’altro che facile. Set Point Sinner!!! E niente prima palla in campo… GRANDE SINNER!!! Lungo scambio, prende campo, tira quindi un diritto cross, passo avanti e diritto lungo linea, corre avanti e il passante di un Medvedev stremato è lungo. SET SINNER, in 67 minuti è 7-5. Un set durissimo, meritato, ha comandato di più il gioco e si è preso più rischi. Ha avuto pazienza e lucidità di lasciar correre il braccio al momento giusto.
    Secondo set, Sinner to serve. Medvedev trova grande profondità, si porta 15-30 e poi 15-40 con un diritto cross micidiale. Con un nastro “mortale” sulla risposta, il russo trova un BREAK immediato. 1-0 e servizio. Solido Daniil, consolida il vantaggio sul 2-0 e può fare corsa di testa nel set. Gioca più vicino alla riga di fondo il campione di US21, entra nel campo col rovescio e si prende il punto, con un gioco più rapido. 3-1 avanti il russo. Sotto di break, un po’ di fretta nel tennis di Sinner, si butta avanti “con poco”, perde due punti e si ritrova 0-30. Con errore di diritto in spinta, lo score è 15-40, due palle per il doppio break per Medvedev. Con un’ottima prima esterna annulla la prima chance; fantastico il secondo punto, disegna il campo e chiude con uno smash non ben colpito, ma che geometrie. Più scarico con le gambe sul rovescio Jannik, un rovescio in scambio è in rete. Terza palla break da difendere. Regalo di Medvedev, un diritto banale di scambio gli vola via. Il BREAK arriva purtroppo alla quarta chance, con un doppio fallo. 4-1, è evidente un calo fisico di Sinner, mentre il russo gioca più aggressivo, più verticale, più vicino alla riga di fondo. Si rilassa un po’ Medvedev, crolla 0-40 al servizio. Il servizio lo aiuta, il rovescio lungo linea torna rapido. Con 5 punti di fila, Daniil si porta avanti 5-1. Non crolla l’azzurro, vince un game, ma Medvedev chiude in sicurezza il secondo set 6-2 al primo Set Point con un diritto vincente. Un parziale dominato, molto più aggressivo, incisivo, mentre l’altoatesino è calato nella spinta dopo aver incassato il break in apertura. Solo il 38% dei punti vinti con la seconda per Jannik, e un 54% di prime in campo.
    Terzo set, Sinner scatta alla battuta. Nei primi punti sembra aver ritrovato intensità nella spinta, è lui che comanda dal centro e fa correre il rivale. Buon game per l’azzurro, tiene bene e si porta 1-0. Molto bene Medvedev col rovescio nel secondo game, mentre Jannik sbaglia in modo clamoroso uno smash da due passi. 1 pari. Terzo game, si scambia a ritmo alto, Daniil tiene ed è Jannik il primo a sbagliare. 0-30, scatta l’allarme per l’azzurro. Strappa col diritto inside out Sinner, troppa fretta. 0-40, tre palle break per il russo, pericolosissime. Alza il livello l’altoatesino, dinamico, molto attento. Annulla le prime due senza prendersi rischi. La terza purtroppo gli è fatale: scambio lunghissimo, è lui a comandare, ad aprire l’angolo, a spingere, ma Daniil è un “muro”, così che è Jannik il primo a sbagliare. Si piena sulle ginocchia mentre lo score segna 2-1 Medvedev, un BREAK amarissimo che manda il russo avanti. Fantastica reazione di Sinner. Spinge ancor più forte, coi piedi praticamente sulla riga. Fa correre il rivale, rischia anche la palla corta e poi lo infila. 0-30. Medvedev ruggisce col rovescio, dal secondo set con questo colpo non ha sbagliato più niente e imposto grandi strappi. CHE SCAMBIO! Sul 30 pari Jannik spinge come un forsennato, trova la riga e si prende la palla del contro break! Applausi Medvedev: servizio esterno, passo avanti e rovescio cross vincente. Con tre punti di fila, tenendo in mano l’iniziativa Daniil vola avanti 3-1. Con un ottimo game, e finalmente l’aiuto della prima palla, Sinner resta in contatto, 2-3. Gran livello di gioco complessivo, si scambia di meno con entrambi più rapidi nel cercare l’affondo. Tiene l’azzurro, spinge, provoca l’errore del russo. Il sesto game va ai vantaggi. E un bel “vantaggio” è aver una prima palla a volte ingestibile per chiunque. Un nastro ancora sfortunato porta via un diritto aggressivo di Jannik. 4-2 Medvedev. Settimo game, sul 30 pari Daniil trova un’accelerazione lungo linea di rovescio clamorosa. Delicatissima palla break da difendere per Jannik, e la prima palla non va… Rischia col diritto, gli va bene, Tante, troppe volte Sinner è stato costretto a prendersi enormi rischi in spinta per provocare l’errore del russo. Troppa fretta costa all’azzurro un errore e la seconda PB da difendere. Si scambia, il diritto da sinistra vola via di poco lungo. BREAK Medvedev, serve per chiudere avanti 5-2. Chiude il russo con un servizio vincente, completa la rimonta. Si merita il successo, è stato ancora più “duro” dell’azzurro, bravo ad alzare il livello all’avvio del secondo set. Ha trovato molti punti col servizio, è stato più vicino alla riga di fondo e ha comandato col rovescio, alzando “il muro” in difesa. Bella prestazione anche di Sinner, che interrompe la sua striscia positiva, ma ha dimostrato di essere ancor più vicino ai migliori al mondo. Indoor Medvedev è secondo solo a Novak Djokovic.

    Jannik Sinner vs [6] Daniil MedvedevATP Rotterdam Jannik Sinner722 Daniil Medvedev [6]566 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 3D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-5 → 2-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-4 → 2-5D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-402-3 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 2-3D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 1-3J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 1-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-5 → 2-5D. Medvedev 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-4 → 1-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df1-3 → 1-4D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 1-3J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-2 → 1-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 0-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 ace 40-40 40-A6-5 → 7-5J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-4 → 5-4D. Medvedev 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-3 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-404-2 → 4-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-1 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-1 → 4-1D. Medvedev 15-0 15-15 15-30 15-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace1-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0
    2 ACES 41 DOUBLE FAULTS 155/96 (57%) FIRST SERVE 59/86 (69%)34/55 (62%) 1ST SERVE POINTS WON 44/59 (75%)19/41 (46%) 2ND SERVE POINTS WON 12/27 (44%)7/12 (58%) BREAK POINTS SAVED 4/6 (67%)14 SERVICE GAMES PLAYED 1415/59 (25%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 21/55 (38%)15/27 (56%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 22/41 (54%)2/6 (33%) BREAK POINTS CONVERTED 5/12 (42%)14 RETURN GAMES PLAYED 1421/30 (70%) NET POINTS WON 8/14 (57%)31 WINNERS 2030 UNFORCED ERRORS 1753/96 (55%) SERVICE POINTS WON 56/86 (65%)30/86 (35%) RETURN POINTS WON 43/96 (45%)83/182 (46%) TOTAL POINTS WON 99/182 (54%)211 km/h MAX SPEED 212 km/h196 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 194 km/h142 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 149 km/h LEGGI TUTTO