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    Medvedev: “ATP Finals? Mai come quest’anno tutti possono vincere”

    Daniil Medvedev, campione al Master 2020

    Sta per scattare la seconda edizione torinese delle ATP Finals. Secondo il russo Daniil Medvedev, l’edizione 2022 è apertissima, a suo dire tutti i partecipanti hanno reali chance di alzare l’ultimo trofeo stagionale in singolare. Ecco le parole del campione del torneo 2020, l’ultima edizione disputata a Londra.
    “Chi è favorito? Non credo ci sia una risposta a questa domanda. Alle Nitto ATP Finals non c’è mai un giocatore superiore agli altri, e quest’anno in particolare, tutti i tennisti lo sono contemporaneamente. Ci sono i migliori otto tennisti e non si sa mai chi arriva in una forma fisica o mentale migliore all’ultimo torneo dell’anno. Ciascuno di noi otto può vincere, perché ci sono solo giocatori di alta qualità. Magari possono esserci delle sorprese dalla prima partita, che allo stesso tempo non sarebbero nemmeno sorprese visto il livello altissimo dei partecipanti. Dal mio punto di vista siamo tutti favoriti”.
    Il ricordo del suo successo nel 2020 è ancora vivo: “È stato incredibile perché è stato un anno strano a causa del coronavirus. Non giocavamo da tempo. Ho affrontato Rafa, che è arrivato a servire per vincere la partita, e Dominic – che ho battuto in finale – aveva iniziato il match in modo incredibile. Per fortuna sono riuscito ad alzare il livello e batterlo”, ricorda Medvedev.
    Anche Felix Auger-Aliassime è felicissimo per la sua prima qualificazione, ottenuta con un finale di stagione fantastico. “Una cosa è credere nel tuo processo e nel tuo lavoro, ma un’altra è accettare la sfida e vincerla. Ero un po’ con le spalle al muro dopo gli US Open per qualificarmi, c’erano altri ragazzi che erano grandi contendenti e in posizioni migliori della mia. Dare tutto come ho fatto è stata una dimostrazione di carattere e forza mentale, per andare avanti e fare del mio meglio per qualificarmi qui. Oggi posso dire ce l’ho fatta. Spero che questa sia solo la prima volta”. LEGGI TUTTO

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    ATP Vienna: Sinner lotta ma s’inchina a un ottimo Medvedev

    Jannik Sinner

    Daniil Medvedev si conferma un avversario ostico per Jannik Sinner. Il russo nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna supera l’azzurro per 6-4 6-2 con una prestazione di alto livello, soprattutto al servizio (eccellenti le sue percentuali). Jannik è stato generoso: ha lottato, c’ha provato, ma ha servito con percentuali troppo basse (53%) non ricavando punti diretti, e non è riuscito a trovare la chiave per scardinare la ragnatela da fondo campo del rivale. Pur in una secca sconfitta, è piaciuto come c’abbia provato, andando oltre ai suoi “soliti” e collaudati schemi. Ha rischiato molte palle corte, trovando buoni punti, ma ha pagato troppi errori in spinta e qualche incertezza sotto rete, soprattutto nello smash (4 su 5 out, questo dato davvero pesante). Medvedev si è confermato superiore all’italiano, perfetto nel reggere il forcing di Jannik e passare da difesa a contrattacco con grande lucidità, precisione ed efficacia. Forte in difesa, fortissimo al servizio: Daniil ha giocato con grande solidità nei propri game, tanto da non concedere all’azzurro nemmeno una palla break. È stata la quarta vittoria di Daniil in altrettanti scontri diretti contro Jannik, a conferma di una superiorità al momento netta tra i due negli head to head (tutti giocati in condizioni indoor).
    Non era una partita facile per Sinner, il suo tennis di grande ritmo e velocità è “ideale” per le difese di Medvedev, bravissimo nell’appoggiarsi sulle palle veloci ma poco cariche di rotazione dell’azzurro. Quando Daniil serve così bene, con percentuali così alte, e non regala niente da fondo campo, diventa una sorta di macchina infernale difficilissima da scardinare. Devi servire come un treno, ricavando tanti punti al servizio (e Jannik oggi non c’è riuscito); devi variare tantissimo e portare il russo a giocare in posizioni scomode. In questo Sinner c’ha provato, e pur nei tanti errori è piaciuto: ha tenuto duro sino alla fine, ha continuato a perseguire il suo piano tattico – teoricamente corretto – nonostante gli errori e incertezze, cercando variazioni, quelle che le sue qualità gli consentono, ossia palla leggermente più lenta e poi velocissima, palla corta, attacco alla rete. La smorzata è stata discretamente efficace (ma in alcune chiusure sotto rete ha commesso ancora errori gravi), meno la variazione nello scambio. Ha rischiato, ha fatto punti importanti ma ancora troppi errori. Forse l’unica strada che Jannik non ha cercato e che poteva teoricamente funzionare era un drive di diritto molto carico di spin, quindi un passo avanti in campo e via dentro a tutta cross, stretto, per far correre avanti in diagonale il rivale, la condizione tattica che soffre di più quando è ben eseguita. Uno schema tuttavia non facile da mettere in opera per Sinner, che non ha del diritto molto lavorato e profondo un colpo “suo”.
    Sinner esce sconfitto, ma è corretto riconoscere che oggi i meriti di Medvedev sono stati complessivamente superiori ai demeriti dell’azzurro. Unica vera pecca della prestazione di Jannik resta il servizio. Percentuale troppo bassa, pochissimi i punti diretti. Non puoi pensare di fare gara pari con un tennista formidabile come il russo ricavando così poco dal servizio. In questo il lavoro da svolgere con Vagnozzi e Cahill è decisivo. Del resto, da mesi il tennis di Jannik esplode con qualità e quantità quando la prima palla è in ritmo: non solo per i punti diretti, ma per come si apre il campo, poi rapido con il primo colpo dopo la battuta a rubare campo e prendersi un vantaggio importante. Oggi contro Medvedev non è successo, poche prime, troppo forte Daniil nel rispondere con profondità.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia al servizio. Si scambia a media velocità, un ritmo con quale Medvedev non sbaglia praticamente mai. I primi errori infatti sono di Jannik, 0-30 e poi 0-40 con un rovescio abbondantemente lungo. Cancella la prima palla break con diritto molto aggressivo dopo una prima esterna; anche la seconda, con un servizio perfetto, 30-40. Sparacchia male in rete l’azzurro su di un diritto offensivo da tre quarti campo. BREAK Medvedev, 1-0 e servizio. Inizia benissimo il primo game in risposta Sinner, 0-15 e quindi costruisce uno schema offensivo perfetto ma… sbaglia sparando in rete uno smash banale (forse infastidito dalle luci). Daniil ringrazia, trova il primo Ace e lavora bene con i suoi colpi che “galleggiano” non così veloci ma atterrano sempre lunghi e precisi. 2-0 Medvedev. È un match tatticamente molto difficile per l’azzurro: sfondare il russo è difficilissimo, per le sue doti difensive, è costretto a prendersi grandi rischi per fare un singolo punto perché l’altro non sbaglia mai e lo fa correre tanto. Dal 30 pari, con due sbracciate molto offensive, Jannik vince il suo primo game del match, 2-1 Medvedev. Daniil gioca sicuro al servizio, Jannik cerca delle variazioni, tra qualche attacco, la palla corta (una ben eseguita nel quinto game), anche dei servizi esterni non così veloci ma carichi di spin per non dare “punch” al rivale in risposta. Il set avanza sui turni di servizio, con un buon livello di gioco complessivo. Male Sinner con lo smash, sul 4-2 sbaglia il terzo del match, errore che vanifica attacchi profondi e precisi. Anche un tentativo di serve and volley, assai contro una risposta spettacolare come quella di Medvedev, è punito, 15-30. Ma Jannik è di granito e prova subito un altro S&V, stavolta perfetto e vincente. Quindi un’accelerazione splendida col rovescio cross, chiusa quindi col lungo linea. Momenti di grande tennis, ma quanta fatica e quanto rischio deve prendersi l’azzurro per fare i punti… Resta in scia, portandosi 3-4 Jannik. È complicato incidere nei turni di servizio di Medvedev perché il russo serve molto bene e gioca con grande attenzione. Sinner serve sotto 5-3, gioca a grande ritmo ma commette due errori, 0-30. Si prende grandi rischi per restare aggrappato al set, come una palla corta complicatissima, chiusa poi in lungo linea. Medvedev scarica un rovescio lungo linea che Sinner non contiene, arriva il primo Set Point per il russo. Con una palla corta fantastica, Sinner sorprende Daniil (troppo lontano dalla riga di fondo). Con tanta sofferenza, ma anche qualità (splendido il serve and volley sull’ultimo punto), Jannik si porta 4-5. Medvedev è perfetto al servizio, non si gioca. 6-4 in 51 minuti per il russo. La partenza ha scavato il solco che Jannik non è riuscito a colmare.
    Secondo set, Sinner inizia alla battuta. Trova un ottimo game, nonostante un brutto tocco (facile) sotto rete. 1-0. Alto il livello anche di Medvedev, molto sicuro nei propri turni di battuta. Jannik cerca di tenere l’iniziativa, mixare velocità e palle corte, ma col servizio ricava troppo poco. Una difesa straordinaria di Daniil sul 40 pari, trasformata in attacco, costa all’azzurro una palla break da difendere. Niente aiuto dal servizio, rischia col diritto dal centro ma la palla di Sinner sbatte e muore sul nastro. BREAK Medvedev, 2-1 e servizio. La partita ora, già difficile, è diventata difficilissima, ma Jannik continua a spingere, cerca il cambio di velocità, anche la smorzata, ma il russo è solidissimo e si porta 3-1. Il tennis di Sinner è spinto al massimo nella componente di rischio, grandi giocate ma anche errori. Con un Ace (il quarto del match) si porta 2-3. Poca fatica per il russo alla battuta, sale 4-2 e ancora non ha concesso una sola palla break in tutto il match. La differenza tra i due al servizio è importante. Jannik sbaglia il quarto smash del match, tutti giocati colpendo nei pressi della rete. Ne approfitta Daniil, che trova una zampata micidiale in risposta col diritto, portandosi 15-30. La prima palla proprio non va, è un momento critico… esce da uno scambio insidioso con una smorzata col diritto ben eseguita “Jan”, bel punto sotto estrema pressione. Ecco finalmente la prima palla, esterna, perfetta. Un diritto in corridoio di Sinner porta il game ai vantaggi, e un errore nel tentativo di palla corta lo condanna a palla break, di fatto un match point. Medvedev mette il pilota automatico, gioca quella ragnatela perfida, a medio ritmo, che Sinner cerca di strappare con un rovescio lungo linea che termina di poco in corridoio. BREAK Medvedev, serve per chiudere avanti 5-2, e chiude in sicurezza, 6-2. Quarta vittoria su Sinner in quattro match. Applausi a Daniil, tornato su alti livelli.

    ATP Vienna Daniil Medvedev [1]66 Jannik Sinner [6]42 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-2 → 6-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-2 → 5-2D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-1 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-302-1 → 3-1J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A1-1 → 2-1D. Medvedev 15-0 30-0 ace 40-00-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-405-3 → 5-4D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 40-304-3 → 5-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-302-0 → 2-1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace1-0 → 2-0J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “La paternità mi ha fatto scoprire un lato sensibile che non pensavo di avere”

    Daniil Medvedev

    Daniil Medvedev si dice cambiato dopo essere diventato papà poche settimane fa. Con orgoglio, il russo ha mostrato tramite una foto su Instagram la sua piccolina appena arrivata a casa, sul balcone della propria abitazione sul lungo mare di Nizza, in Francia, dove risiede da qualche anno. Ai microfoni di TennisTv in quel di Vienna, dove il moscovita è tornato in campo dopo il ritiro ad Astana, ha rilasciato qualche dichiarazione in merito al proprio privato e condizione.
    “Le ultime sono state settimane ricche di novità, tutte belle. Ho provato tante emozioni che pensavo non sarei stato in grado di provare. Non mi consideravo capace di tutto ciò perché sono una persona piuttosto fredda… Sentire emozioni così nuove e intense mi ha fatto pensare ‘Wow, sono una persona sensibile, posso essere sensibile’. È stato divertente vedere così tanti buoni sentimenti tutti insieme”.
    Un Medvedev più morbido e quindi meno “cattivo” in campo? No, a suo dire il suo lato competitivo resta molto forte: “Sono una persona competitiva e voglio continuare a vincere i tornei, cercando di fare del mio meglio e vincere. Mi sono allenato molto prima di tornare a gareggiare. Sotto questo aspetto non è cambiato nulla. Voglio ancora vincere, anzi ancor di più”.
    L’ex n.1 del mondo è tornato in campo a Vienna dopo il ritiro ad Astana. Ha superato il primo turno contro un Basilashvili piuttosto modesto, e lo attende un super-match contro un Thiem tornato a grande livello, e di fronte ai propri tifosi. Medvedev si dice fiducioso, forte del proprio tennis che in condizioni indoor è molto efficace. “Sabato scorso sono stato in grado di completare il mio programma di allenamento, solo se l’avessi fatto al 100% la decisione sarebbe stata venire qui, non ne ero sicuro. Non ho sentito dolore, quindi sono venuto qui a Vienna, mi sono allenato e ho giocato un buon tennis al primo turno. Posso correre liberamente sul campo, mi sento pronto al 100%”.
    Il match tra Daniil e Dominic è il più atteso di giornata, appena prima di Sinner – F.Cerundolo (non prima delle 17.30). Un grande pomeriggio di tennis nella splendida capitale austriaca, preparate i popcorn… LEGGI TUTTO