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    Le parole dei “big” prima di Roland Garros. Alcaraz: “Mentalmente sono più forte dell’anno scorso”, Sinner: “Non voglio mettermi troppa pressione”

    Holger Rune in allenamento a Parigi (foto Antonio Fraioli)

    Rilassati, sorridenti, con tanta voglia di fare bene. Così i big si sono presentati al canonico “media day” a Roland Garros, appena prima dell’avvio del secondo Slam stagionale sui campi in terra del Bois de Boulogne. C’è moltissima attesa per un torneo al maschile mai così aperto, vista l’assenza – forse definitiva – del dominatore del torneo Rafael Nadal. Uno dei più attesi è certamente il n.1 del ranking Carlos Alcaraz. Lui si dice pronto a fare bene, forte di una maggior esperienza rispetto allo scorso anno, quando fu estromesso da Alexander Zverev.
    “È pazzesco essere la testa di serie numero uno in un Grande Slam. Ho sempre lavorato molto duramente per essere lì, sono molto felice di esserci arrivato” afferma Carlos. “Se parliamo di tennis, direi che sono più o meno lo stesso giocatore dell’anno scorso. L’unico cambiamento che vorrei menzionare è che mi sento più maturo. Mentalmente sono un giocatore migliore. Posso leggere quello che sta succedendo in campo molto meglio rispetto allo scorso anno, direi che è la più grande differenza rispetto al 2022″. Ecco come ha passato i giorni tra Roma e lo sbarco a Parigi:  “Mi sono preso qualche giorno di riposo, senza fare niente, solo rilassandomi e passando del tempo con la famiglia e gli amici, ne avevo bisogno. Da lì, ho passato cinque giorni ad allenarmi all’Equelite Academy, a casa, cosa che mi aiuta molto. Avevo bisogno di quell’intensità di allenamento, anche del lavoro fisico, perché quest’anno non ho avuto quasi più di quattro giorni per allenarmi, è stato solo giocare e giocare. È stato fantastico per me avere questo tempo per poter preparare il Roland Garros, con una preparazione buona come quella che ho avuto negli ultimi giorni”.
    Holger Rune si dice altrettanto fiducioso per Roland Garros, viste le due grandi finali raggiunte (Monte Carlo, Roma) nonostante le sconfitte. “Sono molto felice ed entusiasta di tornare a uno dei miei tornei preferiti dell’anno. Ho avuto una buona stagione su terra battuta, giocando buone partite. Mi sento in buona forma e non vedo l’ora di debuttare. Questa parte della stagione è una delle mie preferite e cercherò di giocare il mio miglior tennis qui. Tutto quello che ho fatto durante la stagione sulla terra battuta è stato per essere il più preparato possibile per questo torneo. Spero di poter giocare il mio miglior tennis qui”.
    Daniil Medvedev sbarca per la prima a Parigi forte di un grande titolo sul “rosso”, appena conquistato a Roma, con un tennis che deve mettere in guardia tutti gli avversari… “Ho appena avuto il tempo di festeggiare la vittoria, niente feste o altro. Certo, ero con la mia famiglia e la mia squadra, molto felice. In un certo senso, la felicità è già una celebrazione e ovviamente cercherò di trasferire questa fiducia qui. Tuttavia, proprio per questo il tennis a volte fa bene e a volte fa male: il fatto di aver vinto un torneo non impedisce che ne arrivi uno nuovo, quindi in un certo senso devi dimenticartene e pensare solo alle tue certezze. La cosa buona, ovviamente, è che a volte perdi al primo turno ma sai che la prossima settimana puoi essere il vincitore”.Si sente uno dei favoriti? “Non lo so (ride). Non voglio esercitare troppa pressione su me stesso. Quello che è successo a Roma è stato incredibile, soprattutto perché ho battuto tanti bravi giocatori: Zverev, Tsitsipas, Rune, Zapata… è una sensazione fantastica, ed è chiaro che forse ci sono più aspettative di quelle che ho avuto di solito. So anche che può essere complicato, e che devo usare questa fiducia senza cadere nell’arroganza, quello è il pericolo. A volte pensi che giocando così bene le cose saranno facili. Questo è quel che succede quando hai problemi al primo turno, puoi arrabbiarti e finisci per perdere. Mi sono trovato molte volte in questa situazione: voglio solo provare a giocare il mio miglior tennis qui al Roland Garros”.Daniil ha parlato anche delle condizioni trovate nei primi allenamenti. A suo dire, e non solo lui, palle e campi non sembrano così veloci: “Non posso dire al 100% se è per via delle palle, o della superficie, ma da quello che ho sentito dai giocatori, siamo tutti d’accordo che i campi sono un po’ più lenti questo anno, le palle diventano “grandi”. Lo svantaggio è che può essere molto duro per le spalle e il gomito. Molti giocatori hanno sofferto dopo l’Australia per questo. Nel tennis devi adattarti. Dopo due giorni di allenamento, ho notato che le condizioni sono molto più lente rispetto agli anni precedenti. Anche a Roma non sono stati così veloci e tutto sommato mi sono piaciute, quindi non vedo l’ora che arrivi il torneo”.
    Campi più lenti, palle più pesanti… che sia Djokovic a giovarne? Per Stefanos Tsitsipas come ti poni nel torneo è decisivo, e lui si considera uno dei favoriti: “Per me è fondamentale entrare nella mentalità che avevo qui quando ho raggiunto la finale. È importante ricreare quella condizione e mantenere la disciplina durante tutto il torneo. Ci sono partite che saranno difficili, gli avversari sono tosti. Forse ad alcune persone non piace la terra battuta quanto a me, ad esempio Daniil Medvedev o Andrey Rublev. Un rivale come Novak Djokovic è sempre il primo da tenere in considerazione. Sento di avere una grande possibilità, ho solo bisogno di ottenere dei buoni primi turni per continuare a credere di poter fare qualcosa quest’anno”.
    Jannik Sinner, ai microfoni di Eurosport, è fiducioso ma predica cautela.

    “Non mi voglio mettere pressione. So il mio potenziale, so di poter andare anche lontano e quindi niente, prendiamo turno dopo turno”#EurosportTENNIS | #RolandGarros | #ATP | #Sinner pic.twitter.com/FY7ralbnYI
    — Eurosport IT (@Eurosport_IT) May 26, 2023

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: un tabellone equilibrato, Sinner dalla parte di Medvedev

    Jannik Sinner si allena a Roland Garros (foto Antonio Fraioli)

    Nella suggestiva sede dell’Orangerie sono stati sorteggiati i tabelloni dell’edizione 2023 di Roland Garros. Analizzando il draw maschile, la prima parola che viene in mente è “equilibrato”. Guardando i possibili percorsi dei favoriti, tra teste di serie e primi turni, nessuno sembra avere la classica “autostrada” o nemmeno un percorso terribilmente accidentato. I teorici quarti di finale sono i seguenti:
    Alcaraz – Tsitsipas
    Djokovic – Rublev
    Rune – Ruud
    Sinner – Medvedev
    La strada del nostro n.1 azzurro è discreta nei primi turni ma con un potenziale ottavo di finale molto complicato. Infatti Jannik trova all’esordio il francese Muller, quindi il vincente di Altmaier – Huesler (che sul rapido sarebbe anche pericoloso), e al terzo turno uno tra Dimitrov e Ruusuvuori. Poteva andare assai peggio, evitate le mine vaganti più pericolose all’avvio, ma negli ottavi potrebbe essere partita vera e durissima contro Sasha Zverev, che sul Chatrier l’anno scorso ha lasciato una caviglia e chissà pure un pezzettino della coppa… o Tiafoe. Il tedesco stenta a ritrovare il suo miglior tennis, ma potrebbe vincere i suoi primi tre match e salire di condizione, diventando avversario teoricamente assai scomodo. Sinner sorprese Zverev nel suo esordio nel torneo, i “fuochi artificiali” del 2020, quando sbarcò nei quarti e impensierì più di ogni altro avversario Rafa Nadal nella corsa al suo 13esimo titolo al Bois de Boulogne. Da allora è passato molto tempo, Sinner è molto cresciuto, Zverev non è al massimo, ma resta una partita da prendere con la massima attenzione. In caso di approdo nei quarti, potrebbe arrivare la settima sfida contro Medvedev. Il bilancio al momento è terribile per l’azzurro: sei sconfitte in altrettante partite, le ultime due nelle finali 2023 di Rotterdam e Miami. Mai però si sono affrontati sul “rosso”, chissà che Jannik non possa giovarne.
    Chissà, perché il Medvedev ammirato al Foro Italico ha giocato meglio di tutti, da campione. L’aveva detto prima dell’avvio del torneo capitolino, non amerò mai la terra battuta ma più ci gioco, più gioco meglio. Con un nuovo Setup delle corde e scarpe diverse, Daniil ha finalmente capito come frenare sul rosso, e la differenza si è vista immediatamente. Quel tennis titubante e mai incisivo in difesa del passato è stato cancellato, ora il russo riesce a difendersi, contrattaccare, dominare i tempi di gioco come sul duro. E allora la faccenda si complica per tutti – Jannik incluso – perché pochi sono lottatori come Medvedev, pochi sanno vincere come Medvedev. In caso si arrivi a questa sfida, sarà un grandissimo match, e grande occasione per Sinner per una vendetta sportiva che cova da tempo. Ce la farà? Lo speriamo, ma dipenderà molto da come Jannik arriva a Parigi. Servirà la potenza nelle gambe e intensità nella spinta ammirata a Monte Carlo o meglio ancora lo scorso marzo, quando giocò davvero molto bene. Il Sinner titubante un po’ scarico di Roma non può ambire a chissà cosa.
    Il favorito del torneo Alcaraz ha un slot di tabellone molto tranquillo. Speriamo possa incrociare Arnaldi al terzo turno, ma Matteo dovrà prima sbarazzarsi di un cliente ostico all’esordio, Galan, uno che il rosso lo conosce benissimo, e quindi eventualmente Nakashima o Shapovalov. La speranza è che negli ottavi possa giocarsi un nuovo capitolo di Alcaraz vs. Musetti. L’azzurro (tds n.17)  ha pescato il “furibondo” Ymer all’esordio e poi Shevchenko, che tanto ha impressionato vs. Sinner a Roma, fino a trovare Norrie o un qualificato. Non sarà per niente facile per il toscano battere il coriaceo britannico, ma è esattamente il salto di qualità a cui è atteso Lorenzo in un torneo Major. N.18 del mondo, sull’amata terra, non deve temere un Norrie, ma affrontarlo convinto di poterlo battere. Quest’edizione di RG ci dirà molto del momento e crescita di Musetti.
    Fognini ha pescato teoricamente “male”, Auger-Aliassime, ma in realtà il canadese è in una fase assai grigia. Speriamo nel’upset che farebbe tornare il ligure protagonista, se lo meriterebbe davvero. È lo slot di Tsitsipas, che ha un buon tabellone, ma quest’anno stenta a vincere i big match, contro i top10 è andato davvero male. Questo Roland Garros ci dirà se il greco ha tennis e testa per ritornare a battere i migliori o rischia seriamente di esser sorpassato da Rune, sempre più in rampa di lancio.
    Nel secondo quarto di finale partendo dall’alto, Djokovic è certamente il favorito. Al terzo turno potrebbe trovare Davidovich-Fokina, non esattamente la stabilità fatta tennista ma come potenza e attitudine alla terra era certamente uno da evitare come prima testa di serie. Potrebbe essere una grossa battaglia fisica, che ci dirà “quanta ne ha” il serbo, apparso ancora non al meglio a Roma, ma certamente in crescita rispetto alle pessime versioni ammirate sul rosso nei primi tornei. Se Djokovic sale di condizione, potrebbe far saltare il banco, con buona pace di tutti, record assoluto di Slam annesso. È uno scenario tutt’altro che improbabile, attenzione a dare Alcaraz come netto favorito. La giovane età con la relativa esperienza e qualche giornata no che ancora vive, potrebbe pensare non poco sulle spalle dell’attuale n.1.
    Rublev vs. Khachanov potrebbe essere l’ottavo più duro, in tutti in sensi, con Wawrinka (o Evans) come potenziale guastafeste. O Lorenzo Sonego, che ha pescato Shelton (miglior testa di serie possibile, oggettivamente) e quindi il vincente del derby francese Mandarino-Humbert, prima di sfidare potenzialmente Andrey in un 3t molto intrigante.
    Manca da analizzare il quarto di finale della parte bassa capeggiato da Rune e Ruud. È stata la semifinale di Roma, pochi giorni fa. Casper è in evidente ripresa, ha fatto finale a Parigi l’anno scorso. Sarebbe stupido tagliarlo fuori a priori dai favoriti, ma la crescita di Rune è piuttosto impressionante, quindi tutto lascia pensare che il semifinalista di quella parte di tabellone potrebbe essere proprio lui. Cerundolo negli ottavi non è affatto un avversario semplice, probabilmente più pericoloso di Fritz, che ha giocato discretamente sul rosso ma la cui tenuta 3 su 5 a Parigi è tutta da verificare.
    Vedremo gli abbinamenti di qualificati azzurri. Intanto, bravi!
    Sensazioni generali: con tabellone tutto sommato “onesto”, conterà moltissimo come i migliori arriveranno alla seconda settimana. Roland Garros è un torneo duro, con condizioni piuttosto variabili, anche per colpa della sessione serale e non solo. Vincere alcuni primi turno di slancio, senza far troppa fatica, sarà molto molto importante. Per tutti, Alcaraz e Djokovic inclusi. Speriamo che Sinner arrivi allo scontro con Medvedev, sperando per una volta di assistere a un film diverso. Del resto, se Jannik vuol vincere uno Slam, battere Medvedev deve rientrare non nell’impresa ma nella normalità delle cose. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Il Tabellone Principale maschile. Musetti dalla parte di Alcaraz. Sinner dalla parte di Mevedev

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Sposito

    Roland Garros – Tabellone Principale – parte alta – terra(1) Carlos Alcaraz vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Christopher O’connell vs Taro Daniel Matteo Arnaldi vs Daniel Elahi Galan Brandon Nakashima vs (26) Denis Shapovalov
    (17) Lorenzo Musetti vs Mikael Ymer Alexander Shevchenko vs Oscar Otte Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Benoit Paire vs (14) Cameron Norrie
    (10) Felix Auger-aliassime vs Fabio Fognini Jason Kubler vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs Maxime Cressy Mackenzie Mcdonald vs (24) Sebastian Korda
    (32) Bernabe Zapata miralles vs Diego Schwartzman John Isner vs Nuno Borges Roberto Carballes baena vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Jiri Vesely vs (5) Stefanos Tsitsipas
    (3) Novak Djokovic vs Aleksandar Kovacevic Marton Fucsovics vs Hugo Grenier Luca Van assche vs Marco Cecchinato Arthur Fils vs (29) Alejandro Davidovich fokina
    (19) Roberto Bautista agut vs Yibing Wu Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs Juan Pablo Varillas Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs Tallon Griekspoor David Goffin vs (13) Hubert Hurkacz
    (11) Karen Khachanov vs Constant Lestienne Patrick Kypson vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Stan Wawrinka vs Albert Ramos-vinolas Thanasi Kokkinakis vs (20) Daniel Evans
    (30) Ben Shelton vs Lorenzo Sonego Adrian Mannarino vs Ugo Humbert Arthur Cazaux vs Corentin Moutet Laslo Djere vs (7) Andrey Rublev

    Roland Garros – Tabellone Principale – parte bassa – terra(6) Holger Rune vs Christopher Eubanks Gael Monfils vs Sebastian Baez Giovanni Mpetshi perricard vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs (31) Miomir Kecmanovic
    (23) Francisco Cerundolo vs Jaume Munar Thiago Monteiro vs Benjamin Bonzi Richard Gasquet vs Arthur Rinderknech Michael Mmoh vs (9) Taylor Fritz
    (16) Tommy Paul vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Nicolas Jarry vs Hugo Dellien Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs Marcos Giron Jiri Lehecka vs (21) Jan-Lennard Struff
    (25) Botic Van de zandschulp vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Zhizhen Zhang vs Dusan Lajovic Alexander Bublik vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs (4) Casper Ruud
    (8) Jannik Sinner vs Alexandre Muller Daniel Altmaier vs Marc-Andrea Huesler Emil Ruusuvuori vs Gregoire Barrere Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs (28) Grigor Dimitrov
    (22) Alexander Zverev vs Lloyd Harris Hugo Gaston vs Alex Molcan Alexei Popyrin vs Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser Filip Krajinovic vs (12) Frances Tiafoe
    (15) Borna Coric vs Federico Coria Dominic Thiem vs Pedro Cachin Jack Draper vs Tomas Martin Etcheverry Ilya Ivashka vs (18) Alex De minaur
    (27) Yoshihito Nishioka vs J.J. Wolf Max Purcell vs Jordan Thompson Quentin Halys vs Guido Pella Qualifié/Lucky Loser Qualifié/lucky loser vs (2) Daniil Medvedev LEGGI TUTTO

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    Medvedev e la vittoria a Roma: il segreto del successo tra corde innovative e scarpe da tennis

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Se solo due mesi fa qualcuno avesse pronosticato che Daniil Medvedev avrebbe trionfato nel Masters 1000 di Roma, uno dei principali tornei su terra battuta del circuito, probabilmente sarebbe stato preso in giro. Tuttavia, l’inaspettato è accaduto: il tennista russo ha conquistato il titolo e ora si dirige verso Roland Garros con legittime aspirazioni di fare qualcosa di speciale.In un’intervista rilasciata a Tennis Majors, il numero due del mondo ha fornito un’interessante spiegazione del suo miglioramento nel 2023 rispetto all’anno precedente. La chiave di questa evoluzione, ha rivelato, risiede nelle corde della sua racchetta.
    “Ho l’impressione che le nuove corde disegnate dalla Tecnifibre per questa stagione mi abbiano molto favorito”, ha detto Medvedev. Il tennista ha raccontato che durante l’Open d’Australia ha avuto sensazioni contrastanti. Le corde, essendo più morbide, facevano schizzare la palla con più forza, consentendogli di giocare con profondità in maniera delicata.
    “Inizialmente, le cose non hanno funzionato perché non avevo la fiducia necessaria in me stesso”, ha ammesso. “Ma poi mi sono riunito con il mio allenatore per discutere se continuare con questa innovazione o tornare alla consueta configurazione. Abbiamo deciso di continuare a sperimentare e ora ho delle sensazioni incredibili.”
    E per quanto riguarda il suo gioco su terra battuta, cosa è cambiato? “Ovviamente, mi sono allenato molto per scivolare meglio”, ha raccontato il russo. Ha rivelato che le nuove scarpe da tennis sono state un fattore chiave per migliorare questo aspetto. “Mi sento benissimo con questo nuove scarpe e credo che mi diano il tempo necessario per raggiungere la palla in maniera adeguata e colpirla con sicurezza”, ha concluso Medvedev.
    Medvedev, con la sua vittoria inaspettata e i continui miglioramenti, sta indubbiamente scuotendo il mondo del tennis. Ora tutti attendiamo di vedere cosa il russo riuscirà a fare a Roland Garros. Continuerà a stupire il mondo del tennis? Comunque vada, una cosa è certa: Medvedev ha trovato la combinazione perfetta tra tecnologia e abilità per potenziare il suo gioco. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Roma: Medvedev straordinario, doma Rune in una bella finale

    Daniil Medvedev

    E pensare che Medvedev non aveva mai vinto un match a Roma… Il campione di US Open 2021 e tennista più vincente in stagione, alza al Foro Italico la coppa degli IBI23 battendo in una bella finale Holger Rune, 7-5 7-5 in 1 ora e 41 minuti di partita, finalmente disputata regolarmente dopo un’edizione martoriata dalla pioggia. È il 20esimo titolo in carriera per il moscovita, tutti vinti in tornei diversi. Medvedev e Rune hanno disputato una grande partita, giocata assai bene da entrambi, tatticamente molto evoluta. Alla fine ha prevalso la maggior sagacia e freddezza di Daniil, che ha gestito da campione i momenti più delicati della partita.
    Rune è stato bravissimo da fondo campo a vincere tanti scambi, servire bene e reggere la ragnatela tattica del rivale, trovando molti punti di qualità. Ma nel complesso, Medvedev è stato superiore nell’aggrapparsi al servizio nei momenti decisivi e portare Rune a giocare male nelle strette decisive. Il suo modo di stare in campo, con una serie di scambi a basso ritmo ma lunghi, per poi strappare all’improvviso, ha stanato Holger, che è incappato in alcuni errori decisivi. Come quelli nel secondo set, che ha pagato carissimo. I numeri di Rune sono buoni, come il 63% di punti sulla seconda, ma quelli di Daniil superiori. Ma oltre ai numeri, è stata la qualità tattica e mentale di Medvedev a prevalere. Rune esce sconfitto, ma la sua prestazione è l’ulteriore conferma della sua forza e qualità.
    Medvedev vince a zero il primo game, il servizio è subito efficace. Anche Rune vince un buon primo turno di servizio e vola 0-30 in risposta, ma sbaglia clamorosamente sotto rete un volée tutt’altro che difficile. Sul 2 pari, Medvedev smarrisce la prima di servizio e perde il primo lungo scambio ad alta velocità, crollando 15-40. Rimedia con due prime palle perfette, e poi altre due, portandosi 3-2. Rune è molto sicuro nei propri game, Medvedev è sostenuto dal servizio, in questa fase del set il danese sembra più in controllo degli scambi. Arrivavano alcuni punti splendidi, come un serve and volley di Holger eseguito da manuale e una difesa di Daniil fantastica, con passante stretto di rovescio millimetro, ma l’equilibrio non si spezza, fino al 6-5 Medvedev. Serve Rune e sul 30 pari subisce un attacco perfetto del russo, che passa da uno scambio a basso ritmo ad una frustata lungo linea micidiale. È set point, e se lo gioca malissimo Holger, cercando una smorzata mal eseguita. 7-5 Medvedev, bravissimo in tutto il set a crescere in risposta e giocare un ultimo game enciclopedico dal punto di vista tattico. Medvedev nel 2023 ha un record di 32 vittorie e 0 sconfitte dopo aver vinto il primo set.
    La reazione di Rune è violenta: in risposta nel primissimo game tira pallate a tutta e si prende di pura forza un break, il primo del match a suo favore. Consolida il vantaggio con un buon turno di battuta, ma sul 2-1 Daniil alza il livello, lo fa correre da tutte le parti e si porta 0-40. Trova il break con un passante in corsa in avanzamento raccogliendo la palla da millimetri dal terreno e controllandola in modo assoluto. Contro break, 2 pari e via a servire come una “macchina”, pure due Ace. Con un parziale terrificante (12 punti a 3 dallo 0-2 sotto) il moscovita ha ribaltato totalmente il set, ora avanti 3-2. Al cambio di campo, Rune parla con Mouratoglou e gli dice “sto facendo tutto bene, cosa posso fare…”. Sul 3 pari la battaglia cresce ancora: Rune vince un primo punto clamoroso, chiudendo con un vincente di rovescio lungo linea un palleggio di 38 colpi. Medvedev si disunisce, sbaglia un diritto malamente, commette un doppio fallo e quindi un altro regalo. Daniil cede di nuovo il turno di servizio nel set, per il 4-3 Rune. Adesso è Rune ad infilare un parziale di 12 punti a 3, per il 5-3. Rune serve per il set sul 5-4 e incappa in due erroracci col diritto, anche provocati da un primo scambio interminabile nel quale Medvedev gli ha spezzato ritmo e fiducia. Sulla palla break Daniil mangia campo al rivale e si prende un contro break magistrale dal punto di vista tattico. 5 pari. Quando il moscovita pare aver ripreso il controllo, è lui a sbagliare due volte col diritto. Non trema Daniil, servizio veloce, passo in campo e via a condurre col diritto. Sul 30 pari Rune rischia una palla corta, la gioca splendidamente per la palla break. Ace di Medvedev. 6-5. Ora è Holger a servire sotto pressione… e la sente tutta. Sullo 0-15 cerca una smorzata giocata con un braccio rigidissimo, la palla arriva a mala pena a rete. Un altro errore lo condanna allo 0-40, tre match point Medvedev!!! Spreca il primo Daniil, comanda ma rischia un drop shot che non passa la rete. Sul secondo il diritto di Rune è di poco out. Game Set Match Medvedev, che da non aver mai vinto un match a Roma, alza il trofeo 2023.
    Daniel Medvedev (non prima ore: 16:00)ATP Rome Holger Rune [7]55 Daniil Medvedev [3]77 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2H. Rune 0-15 0-30 0-40 15-405-6 → 5-7D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-405-5 → 5-6H. Rune30-40 0-15 15-15 15-30 30-30 30-405-4 → 5-5D. Medvedev 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-305-3 → 5-4H. Rune 0-15 df 15-15 30-15 ace 40-154-3 → 5-3D. Medvedev 0-15 0-30 0-40 df3-3 → 4-3H. Rune 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3D. Medvedev 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3H. Rune 0-15 0-30 0-40 15-402-1 → 2-2D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1H. Rune 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 2-0D. Medvedev 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1H. Rune 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-6 → 5-7D. Medvedev 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6H. Rune 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-4 → 4-5H. Rune 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4D. Medvedev 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3D. Medvedev 0-15 df 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3H. Rune 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2H. Rune 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

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    Daniil Medvedev sfiderà Holger Rune nella finale degli Internazionali BNL d’Italia: la prima senza Nadal o Djokovic in 18 anni

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev, il moscovita numero 1 della Race che determina i qualificati verso le Nitto ATP Finals, sarà l’avversario di Holger Rune nella finale degli Internazionali BNL d’Italia. Questa sarà la prima finale del torneo senza la presenza di almeno uno tra Rafael Nadal e Novak Djokovic in 18 anni. Medvedev ha raggiunto questa storica finale sconfiggendo Stefanos Tsitsipas con un doppio 7-5.I due si sono già affrontati poche settimane fa nei quarti a Monte-Carlo, dove il danese Rune aveva trionfato in due set. Medvedev ha raggiunto almeno le semifinali in otto dei nove Masters 1000 a cui ha partecipato, con l’unica eccezione di Madrid. Sulla terra rossa, il suo miglior risultato era stata una semifinale a Monte-Carlo nel 2019, persa contro Dusan Lajovic.
    Il match tra Medvedev e Tsitsipas è stato caratterizzato da condizioni climatiche difficili. La pioggia ha ritardato l’inizio del match e ha causato la sospensione dell’incontro a 34 minuti dall’avvio e poi di diverse ore prima della fine del primo set. Nonostante le difficoltà, Medvedev ha dimostrato la sua superiorità strappando il servizio a Tsitsipas sul 5 pari (con doppio fallo dell’ellenico sulla palla break) dopo essere stato già avanti di un break nel corso della prima frazione e vincendo il parziale per 7 a 5.Medvedev nel corso del primo set ha aumentato la profondità sulla diagonale del rovescio, mettendo Tsitsipas in difficoltà. Nonostante i 13 vincenti a 7, Tsitsipas ha pagato i 18 gratuiti a 11 e i soli dodici punti vinti negli scambi da fondo contro i 21 di Medvedev.
    Nel secondo set, Medvedev ha continuato a dominare, nonostante un breve recupero di Tsitsipas. Ma un nastro ha spostato per l’ultima volta gli equilibri della partita. La deviazione ha frenato lo smash di Tsitsipas, permettendo a Medvedev di piazzare il break che lo ha portato a servire per il match. Da qui, il russo ha navigato verso la vittoria, guadagnandosi un posto nella finale degli Internazionali BNL d’Italia.Questa finale rappresenta un momento storico per il tennis, con la prima finale degli Internazionali BNL d’Italia senza Nadal o Djokovic in 18 anni. Sarà interessante vedere come Medvedev e Rune si comporteranno in questa storica finale.
    ATP Rome Daniil Medvedev [3]77 Stefanos Tsitsipas [5]55 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 7-5S. Tsitsipas 15-0 15-15 15-30 15-405-5 → 6-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-5 → 5-5S. Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-403-2 → 3-3S. Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1D. Medvedev 30-0 30-15 40-151-0 → 2-0S. Tsitsipas 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-156-5 → 7-5S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A df5-5 → 6-5D. Medvedev 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5S. Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-4 → 4-5D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-404-3 → 4-4S. Tsitsipas 15-0 30-0 ace 30-15 40-154-2 → 4-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 ace3-1 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1S. Tsitsipas 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-301-0 → 2-0S. Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Roma: due grandi semifinali, ma…

    Il Centrale del Foro Italico

    Rune vs. Ruud, Medvedev vs. Tsitsipas. Queste le semifinali del Masters 1000 di Roma, ottantesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Il settimo giocatore al mondo, sempre più forte e in rampa di lancio verso le vette del tennis mondiale, sfida il due volte finalista Slam 2022, parso in discreto recupero dopo una prima parte di stagione pessima; sul rosso del Foro Italico vedremo il capitolo n.12 dell’accesa rivalità tra il moscovita e il greco, che dopo la finale dello scorso anno punta ad alzare finalmente la coppa del torneo romano. Senza dubbio due grandi semifinali, possiamo dire che l’albo d’oro del torneo è “salvo” dalla classica meteora pronta alla zampata e poi scomparire. Ma… manca Jannik Sinner. 
    Inutile girarci intorno: vista la crescita di Sinner nel 2023, la sua continuità di rendimento, la sua forza dimostrata sul rosso di Monte Carlo, e come avesse scelto di saltare Madrid per preparare Roma (uno dei principali obiettivi stagionali dopo gli Slam), non trovarlo in semifinale al posto di Ruud è una delusione. Non esageriamo con le critiche però. Jannik nella sconfitta contro Cerundolo non stava bene. In campo era evidentemente spossato, le gambe non lo portavano con la solita forza e velocità sulla palla, la spinta era modesta. Non solo la visione dal vivo lo conferma, dopo averlo osservato in settimana più volte anche in allenamento, ma soprattutto l’udito. In quella maledetta sconfitta contro Cerundolo, quel suono pieno e potente generato dall’impatto delle sue corde sulla palla non si sentiva che raramente, nelle poche occasioni nelle quali è riuscito a sbracciare a tutta.
    Ero presente nella press conference post partita. È arrivato pallido, un po’ stranito, ha parlato col contagocce fornendo pochi dettagli. Non aveva alcune voglia di parlare, evidentemente. Deluso perché voleva tutt’altro da questa settimana. Ha confermato che era una giornata no, che non si sentiva al meglio, che ne parlerà col suo team perché queste giornate non devono ripetersi. Quest’anno è la prima volta che in campo davvero non c’era. Senza pensare a chissà quali dietrologie, forse la verità è molto semplice: s’è preso un banale malanno che l’ha svuotato di energie. Magari il freddo “becco” della serata romana, lottando contro Shevchenko immersi in un’umidità terribile, l’ha mandato ko (pure Alcaraz, ricordiamo, dopo un match notturno è crollato alla partita seguente…). Ormai il dado è tratto, l’occasione persa per la delusione di tutti, in primis la sua. Non ne facciamo un dramma, avrà altre occasioni, ma spiace. Tanto. Perché sembrava prontissimo a giocarsi le sue chance anche per il titolo, perché il tabellone era oggettivamente ottimo e una volta in semi, chissà…
    A questo punto, orfani del sogno Sinner, chi vince? Non è affatto facile fare un pronostico. Tsitsipas dopo la finale dello scorso anno potrebbe apparire il logico favorito. Forse lo è, ma dovrà lottare parecchio per farcela. Contro Musetti in uno dei match più notturni della storia degli IBI, ha impressionato la sua volontà. Dritto verso l’obiettivo, superando i suoi limiti tecnici sul rovescio e perseguendo con grande efficacia i suoi schemi. Stessa conferma ieri sera contro Coric. Fisicamente sembra stare benissimo, ma è difficile vederlo nettamente favorito contro un Medvedev salito così tanto nella fiducia e nella qualità di prestazione sulla terra. “Non volevo dirlo prima del torneo perché poi se avessi perso ancora al primo turno mi avrebbero detto eh, guarda questo… ma in allenamento sto giocando benissimo. Alla fine la terra battuta non mi piace, ma più ci gioco, più gioco meglio”. Parole e musica del russo dopo aver eliminato la sorpresa del torneo Hanfmann. Il problema tecnico di Daniil sul rosso era il movimento sul campo, la difficoltà di controllare la scivolata e la ripartenza. Può sembrare una cosa secondaria, ma per il suo tennis invece è decisiva: uno che fa della copertura del campo e dell’equilibrio dinamico il punto di forza per le sue difese e contrattacchi, non sentirsi sicuro negli spostamenti è mortale. Sul rosso-umido di quest’edizione bagnatissima degli IBI ha trovato il grip ideale e i suoi colpi sono efficacissimi. È avanti 7-4 contro Tsitsipas negli head-to-head, quindi considerando tutto, è giusto considerare questa semifinale in totale parità. Vinca il migliore. Se devo scommettere una svalutatissima lira, la punto su Medvedev perché è complessivamente più forte del greco, anche se Stefanos si meriterebbe assai di vincere il torneo. Dal 2019, Stef è il tennista che nei Masters 1000 ha fatto complessivamente meglio, con 7 semifinali su 15 tornei.
    L’altra semifinale potrebbe apparire facile per il Rune durissimo e in gran forma ammirato contro Djokovic. Attenzione: gli head to head contro Ruud dicono 4-0 per il norvegese, in match disputati tra 2021 e 2022. “So come batterlo, darò il mio meglio in campo” ha affermato Casper dopo esser sbarcato in semifinale. Non è ancora quel muro micidiale ammirato lo scorso anno, ma di sicuro ha ritrovato velocità in campo e propensione alla spinta. Tuttavia nelle vittorie del torneo, dopo qualche errore comandando lo scambio è tornato conservativo, segnale di una sicurezza ancora non totale nel proprio gioco. Probabilmente scenderà in campo sentendosi sfavorito e quindi potrà colpire libero, insistendo magari sul contro piede contro il diritto del danese, che quando è chiamato a rincorrere verso destra non sempre è preciso. Rune è discretamente favorito, sembra stare benissimo, ha dentro il fuoco di chi vuol arrivare a tutti i costi, bruciando le tappe. Potrebbe essere una grande battaglia, speriamo anche divertente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Medvedev invita Rublev a diventare padrino di sua figlia

    Medvedev invita Rublev a diventare padrino di sua figlia

    Daniil Medvedev e Andrey Rublev, due dei giocatori più rilevanti del momento nel circuito internazionale, sono grandi amici fin dall’infanzia e questa amicizia non è mai stata compromessa dalla competizione, tanto che l’attuale numero cinque del mondo ha invitato il sesto classificato ATP ad essere il padrino di sua figlia.
    La cerimonia si è svolta a Monte Carlo, poco dopo che Rublev ha conquistato il suo primo titolo Masters 1000 proprio nel Principato di Monaco. LEGGI TUTTO