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    Ciclismo, il programma del 2025: Giri, Classiche e il primo Mondiale in Africa

    Introduzione
    Il 2024 è stato l’anno di Tadej Pogacar, dominatore incontrastato con i triofni a Strade Bianche, Liegi-Bastogne-Liegi, la doppietta Giro d’Italia-Tour de France, il trionfo al Mondiale e il successo di fine stagione al Giro di Lombardia. Nel 2025 ci sarà la riscossa di Vingegaard? Crescerà ancora Evenepoel, l’assoluto protagonista delle ultime Olimpiadi? Si rinnoverà il duello van Aert-van der Poel nelle classiche di un giorno? Ecco quando e dove arriveranno le grandi sfide tra protagonisti nuovi e annunciati, le date e il calendario delle corse più importanti della stagione nel nuovo anno

    POGACAR, IL PRINCIPE DIVENTATO RE: LO SPECIALE SU SKY LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Gianni Savio è morto all’età di 76 anni

    Lutto nel mondo del ciclismo: all’età di 76 anni è morto Gianni Savio, dopo una lunga malattia. E’ stato un direttore sportivo che nella sua lunga carriera – durata 40 anni – ha lanciato diversi ciclisti importanti. Tra gli italiani ha scoperto grandi corridori come Davide Cassani, Andrea Tafi, Michele Scarponi e Franco Pellizzotti. Era inoltre un grande conoscitore del movimento ciclisto sudamericano. La sua più recente scoperta è stata Egan Bernal, primo colombiano capace di trionfare al Tour de France nel 2019 e poi vincitore del Giro d’Italia 2021. Ha anche ricoperto il ruolo di commissario tecnico della nazionale colombiana (con cui ha vinto il titolo mondiale a cronometro con Santiago Botero nel 2002) e successivamente di quella venezuelana. Savio era entrato nel mondo del ciclismo nel 1986 cominciando la carriera come direttore sportivo della Santini-Cierre, per poi passare all’Eurocar-Mosoca-Galli. Nel 1992 il trasferimento alla direzione della ZG Mobili-Selle Italia, che poi nel corso degli anni ha cambiato diversi sponsor e denominazioni. Il suo ultimo team è stato la GW-Shimano. LEGGI TUTTO

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    Geraint Thomas annuncia il ritiro a fine 2025

    “Sarà molto bello disputare per un’ultima volta il Tour de France , e correre il giro di Gran Bretagna, casa mia. Poi a fine 2025 mi ritirerò”. Con questo messaggio diffuso tramite i canali social della sua squadra, la Ineos Grenadiers, il gallese Geraint Thomas, vincitore del Tour del 2018, annuncia che al termine della prossima stagione agonistica si ritirerà, a 39 anni di età.   

    La carriera
    Corridore particolarmente adatto alle corse a tappe, in cui è stato secondo e terzo al Giro (2023 e 2024) e terzo al Tour (2022), e ha vinto giro di Romandia, Delfinato e giro della Svizzera Thomas ha fatto anche sapere che la sua ultima annata da ciclista comincerà già il prossimo 21 gennaio con la partecipazione al Tour Down Under in Australia, poi sarà presente alla Volta de Algarve, alla Tirreno-Adriatico e al giro di Catalogna. Più in là si vedrà il resto, dando per scontate le partecipazioni al Tour e, come ha detto lo stesso Thomas, al giro di Gran Bretagna. Ma Thomas è stato anche un ottimo pistard, visto che nell’Inseguimento a squadre ha vinto due ori olimpici, a Pechino 2008 e Londra 2012, e tre titoli mondiali (2007, 2008 e 2012). LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Pascal Hervé è morto a 60 anni: fu maglia rosa al Giro 1996

    L’ex ciclista francese Pascal Hervé, che aveva indossato la maglia rosa al Giro d’Italia del 1996 prima di essere coinvolto nello scandalo doping Festina, è morto ieri sera all’età di 60 anni. Lo ha reso noto il sindacato ciclisti del suo paese (Uncp). Le circostanze del decesso non sono state precisate, ma lo scorso settembre Hervé aveva rivelato di essersi sottoposto a metà anno a un intervento chirurgico per un “tumore allo stomaco, con una rimozione completa dello stomaco stesso”. “Pascal era una figura emblematica e una voce essenziale nel nostro sport – ha scritto l’Uncp su X – La grande famiglia del ciclismo è in lutto. La famiglia del ciclismo è in lutto”.  

    Morte Hervé, le reazioni e il ricordo 
    L’annuncio della sua morte ha suscitato reazioni sui social network da parte degli ex compagni di squadra di Hervé. “Pascal, amico mio, sono sconvolto”, ha scritto il campione del mondo del 1997 Laurent Brochard su X, che ha corso con Hervé nella Festina. “Te ne sei andato la notte di Natale, amico mio, sei stato così rock’n’roll fino alla fine… Ho tanti ricordi, tanti bei momenti, avevamo tanti progetti per il futuro… non ho parole. Tu c’eri sempre, sempre una parola, anche nei momenti difficili. Ti voglio bene e ti abbraccio amico mio, ci rivedremo, mi mancherai”, ha aggiunto Brochard.   Campione del mondo dilettanti, Pascal Hervé ha concluso la sua carriera a 37 anni dopo essere risultato positivo al Giro d’Italia del 2001, tre anni dopo essere stato sospeso per due mesi per il suo coinvolgimento nell’affare Festina, in particolare al fianco di Richard Virenque, di cui era stato fedele ‘luogotenente’ per molti anni. LEGGI TUTTO

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    Giro d’Italia 2025, tappe e percorso: partenza da Durazzo in Albania

    Introduzione
    L’edizione numero 108 del Giro d’Italia prenderà il via dall’Albania, che ospiterà la Grande Partenza della Corsa Rosa per la prima volta nella sua storia. Ad aprire le danze il prossimo venerdì 9 maggio sarà una frazione di media montagna con partenza da Dürres (Durazzo) e arrivo a Tiranë (Tirana), una riedizione della “tappa di montagna in città” per un totale di 1800 metri di dislivello disseminati in 164 km. A seguire, sabato 10 maggio le vie della capitale albanese ospiteranno una cronometro individuale di 13.7 km, un test importante per le ambizioni degli uomini che lotteranno per la classifica generale. Il trittico di frazioni in terra albanese si concluderà con una nuova frazione di media montagna con partenza e arrivo a Vlöre (Valona) di 160 km con oltre 2700 metri di dislivello. La Corsa Rosa, il cui percorso definitivo verrà svelato il 13 gennaio a Roma, ripartirà successivamente dalla Puglia il 13 maggio

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    Rik van Looy, morto a 90 anni l’imperatore delle classiche del ciclismo

    Il ciclismo perde uno dei suoi grandi campioni. All’età di 90 anni si è spento infatti Rik van Looy, corridore belga, che è stato fra i più grandi del secolo scorso. Fu professionista dal 1954 al 1970, ed è stato il primo corridore in grado di vincere tutte le cinque Monumento (un traguardo raggiunto in seguito solo da Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck). Ha vinto anche una Milano-Sanremo, due Giri delle Fiandre, tre Parigi-Roubaix, una Liegi-Bastogne-Liegi e un Giro di Lombardia. van Looy conquistò anche due titoli mondiali in linea (1960 e 1961) e 37 tappe nei Grandi Giri per un totale di 367 successi LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Roglic farà Giro d’Italia e Tour de France nel 2025

    Dopo la vittoria alla Vuelta ottenuta nel 2024, Primoz Roglic annuncia il ritorno al Giro d’Italia nel 2025, anno in cui correrà anche il Tour de France. Lo sloveno della Red Bull Bora Hansgrohe sarà al via della Corsa Rosa dopo due anni, proprio dopo aver vinto il Trofeo Senza Fine nel 2023. LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Evenepoel: “Temo di non poter tornare a gareggiare fino a metà aprile”

    Lo scorso 3 dicembre Remco Evenepoel è caduto in allenamento riportando le fratture di scapola, mano destra e costola. Al programma ‘Het Laatste Nieuws’, il campione belgo ha rilasciato alcune dichiarazioni spiegando come sta procedendo il recupero dall’incidente. “Sta andando piuttosto bene. È un forte sollievo rispetto al dolore che avvertivo. Il farmaco sta facendo il suo lavoro. C’è qualche dolore sul lato destro, ma non mi lamento. L’operazione ad Herentals è andata bene. Adesso penso giorno per giorno. Di notte quando spero di dormire tranquillo a volte mi sveglio dal dolore. La mattina mi sveglio stordito anche a causa degli antidolorifici che mi danno sonnolenza. Ma questo è semplicemente il percorso di riabilitazione”. Sulle tempistiche per il ritorno agli allenamenti: “Non mi è permesso fare nulla per più di un mese. Il mio prossimo esame sarà il 6 gennaio 2025, per vedere se tutto è migliorato insieme correttamente. Solo allora potremo fare un piano con il fisioterapista e spero di poter iniziare ad allenarmi sui rulli. Per uscire di nuovo in bicicletta dovrò aspettare un altro mese, all’inizio di febbraio. Temiamo che non potrò gareggiare fino a metà aprile. Vuelta a Catalunya e Parigi-Nizza? È un peccato doverle saltare, perché erano grandi obiettivi per me”. 
    “Spero di vincere la Liegi. Giro d’Italia? Vedremo”
    Infine Evenepoel sulla data del ritorno in gara: “In ogni caso sarà difficile fissare degli obiettivi per la primavera. Farò del mio meglio per gareggiare nelle classiche delle Ardenne. Vorrei festeggiare il mio ritorno lì e spero di essere in buona forma per poter vincere alla Liegi. Anche se mi rendo conto che sarà una strada dura. Giro d’Italia? Potrebbe arrivare troppo presto, ma è possibile. Ne discuteremo più in là. È la seconda volta che perdo un ritiro invernale, successe anche nel 2020, dopo la caduta al Lombardia. Questo è davvero un grave ostacolo, ma voglio uscirne più forte”. LEGGI TUTTO