Di Redazione
Da poco terminato il volley mercato delle due formazioni ravennati, è il Direttore Generale del Consorzio, Giorgio Bottaro, a fare il punto della situazione nell’intervista rilasciata al quotidiano Il Resto del Carlino Ravenna.
Bottaro, terminato l’allestimento delle due squadre, Consar per la Superlega e Olimpia Teodora per la A2 femminile, adesso comincia forse il difficile? «Comincia il bello».
Se dovesse dare un titolo a questa nuova ‘cosa’ che lei ha fatto nascere? «Coraggio Ravenna, noi ci siamo».
Bello, ma forse manca un pezzo… «Certo, noi come Consorzio, ovvero la somma del volley maschile e del volley femminile cittadino, sul quale stiamo lavorando intensamente per trovare la giusta sintesi fra anime diverse, abbiamo fatto il primo passo. Abbiamo dimostrato di puntare sulla ricerca di un linguaggio comune, finalizzato alla sopravvivenza del volley. Adesso auspichiamo sensibilità da parte degli imprenditori».
Implicitamente è un messaggio rivolto alla città? «No, implicitamente no. Il richiamo alla città è forte ed esplicito. Lo stesso coraggio che abbiamo avuto noi nell’affrontare le difficoltà, auspichiamo che ce l’abbia anche il tessuto imprenditoriale di una città viva come Ravenna. Serve coraggio, l’ho già detto. Noi abbiamo compiuto il primo passo, facendo capire che, i grandi problemi, si possono affrontare e, spesso, anche risolvere».
Parliamo di volley maschile, cioè la ‘creatura’ che l’ha vista giocare la sfida più impegnativa sotto tutti i punti di vista, e che dovrà fare da traino per tutto il movimento. «Siamo partiti in ritardo, ma abbiamo avuto la fortuna di trovare Emanuele Zanini, persona di grande statura tecnica e morale, capace immediatamente di capire e di sposare il nostro progetto».
Che squadra avete allestito? «Una squadra che potrà anche avere dei limiti, ma che, in termini di entusiasmo, non sarà seconda a nessuno. E, comunque, il mercato era praticamente bloccato. Mi è piaciuta la considerazione di Stefano Recine, ds di Perugia: ‘Potevate avere anche il triplo del budget, ma i giocatori disponibili erano quelli’».
A proposito di budget, con un milione a disposizione, i margini non sono stati tantissimi.. «Anzitutto vorrei precisare che la quota destinata agli stipendi è un terzo del budget. E aggiungo che, con la somma degli ingaggi dei giocatori della Consar, ci paghi lo stipendio di uno dei big di Civitanova o di Perugia. Detto questo, pur col budget dello scorso anno, alla fine abbiamo speso di meno. II ‘tesoretto’, e stiamo parlando di qualche migliaia di euro, servirà in caso di emergenza».
Dunque, la salvezza della Consar e i playoff dell’Olimpia Teodora, vi farebbero stappare le bottiglie? «Noi ci crediamo. Ma ci deve credere anche la città».