Di Redazione
Il 2022 si è aperto con la brutta notizia della crescita esponenziale delle bollette di luce e gas per i cittadini italiani. Una voce di spesa che penalizza naturalmente tutti i cittadini e le imprese, e che colpisce anche il settore sportivo: il “caro bollette”, infatti, grava sulle ASD e SSD che gestiscono impianti, sportive e palestre in tutto il paese. Una situazione che ha spinto l’ex CT azzurro Mauro Berruto, oggi referente per lo sport nella segreteria del Partito Democratico, a lanciare un appello al Governo Draghi sottoscritto – come riporta oggi Tuttosport – da 8 assessori delle più importanti città d’Italia: Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Firenze, Bari e Palermo.
La nota, inviata anche alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e ai presidenti delle commissioni di Camera e Senato, formula tre richieste principali: un contributo da 2 miliardi una tantum per i gestori degli impianti, l’estensione del bonus del 110% per i lavori di ristrutturazione (al momento applicabile solo agli spogliatoi) e la possibilità di prolungare le concessioni, nel caso in cui le condizioni economiche applicate non siano coerenti con la situazione generale o in cui i concessionari si impegnino a effettuare interventi di riqualificazione.
“L’impatto del caro bollette su enti locali e gestori di impianti sportivi sarà devastante – dice Berruto – un ulteriore ‘meteorite’ che mette a fortissimo rischio la sopravvivenza degli impianti stessi e l’erogazione di servizi sportivi a decine di milioni di italiani che garantiscono stili di vita corretti e generano concreto risparmio per il Servizio Sanitario nazionale“. Nel frattempo, riferisce il quotidiano, il ministro della Transizione Economica Roberto Cingolani avrebbe già consegnato al presidente del Consiglio un documento preliminare con un pacchetto di 10 misure per contenere gli effetti del caro bollette, che dovrebbero confluire in un decreto atteso per fine mese.
(fonte: Tuttosport)