Artem Sitak nella foto
Artem Sitak, doppista neozelandese che attualmente occupa la posizione numero 78 nel ranking di specialità, ha rilasciato una lunga intervista direttamente dalla camera d’albergo in cui si ritrova costretto ad affrontare un periodo d’isolamento imposto dalle autorità sanitarie dopo il riscontro di alcuni casi di positività tra i passeggeri del volo con cui è giunto a Melbourne direttamente da Los Angeles: “Molti australiani non possono tornare a casa dalle loro famiglie a causa delle restrizioni per il Covid-19 mentre noi stranieri siamo entrati nel loro territorio in oltre 1.000 persone per disputare un torneo dello Slam. Guadagneremo un sacco di soldi, dobbiamo ritenerci solamente fortunati di poter essere qui“.
“Nella off-season mi sono allenato duramente per sei settimane per arrivare pronto a questo torneo, ora non voglio dire che tutto il lavoro che ho fatto sarà da buttare ma sicuramente non sarà facile tornare in campo dopo una lunga pausa. Specialmente per i singolaristi sarà difficile uscire dalla quarantena e andare subito in campo, la mia speranza è che nessuno subisca infortuni visto che dovranno giocare al meglio dei cinque set. Eravamo perfettamente a conoscenza delle regole che avremmo trovato qui in Australia: circa un mese fa abbiamo avuto una conference call con Tennis Australia, nella quale siamo stati informati di tutto ciò che sarebbe potuto accadere ma diversi giocatori hanno deciso di non parteciparvi“, ha concluso.