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    Novak Djokovic dovrà sciogliere in questi giorni la riserva per l’Australian Open

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    La stagione 2021 non è ancora finita – ci sono le finali di Coppa Davis, che iniziano questo giovedì – ma ormai siamo in un vero e proprio conto alla rovescia verso gli Australian Open. Il governo del paese richiede vaccinazioni complete per chiunque voglia prendere parte all’evento (o entrare nel paese), quindi Novak Djokovic, che ha ancora non ha deciso se giocare meno il torneo, dovrà prendere una decisione presto.
    “La matematica è semplice. Le liste degli Australian Open si chiudono il 6 dicembre, ma quelle dell’ATP Cup qualche giorno prima, quindi in questi giorni dovrà decidere. Infatti, se vorrà viaggiare in Australia dovrà fare il vaccino questa settimana,” dichiara Todd Woodbridge, ex numero uno del mondo in doppio e collegato alla struttura organizzativa dell’evento.
    Craig Tiley, direttore del torneo, è sicuro che Djokovic giocherà l’evento. “Non vorrà iniziare l’anno mancando un Grand Slam, ipotecando fin dall’inizio la possibilità di completare il Grande Slam del calendario nel 2022. La squadra di Novak è consapevole di tutti i passi e le procedure, ma non so se giocherà o meno”. LEGGI TUTTO

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    Chi falsificherà il certificato di vaccinazione agli Australian Open potrà essere sospeso per ben tre anni

    Chi falsificherà il certificato di vaccinazione agli Australian Open potrà sospeso per ben tre anni

    Gli organizzatori dell’Australian Open si sono dimostrati durissimi per la prossima edizione del torneo. Chi non sarà completamente vaccinato contro il Covid-19 non potrà partecipare al primo Grande Slam della stagione. Ora, l’ATP si sta preparando per aiutare a far rispettare questa regola, arrivando a prevedere anche le peggiori situazioni possibili.
    Secondo “L’Équipe”, è sorto il timore che alcuni giocatori possano cercare di falsificare i certificati di vaccinazione per aggirare il sistema ed essere idonei a giocare gli Australian Open.L’ATP analizzerà accuratamente ogni certificato e se arriverà alla conclusione che ci sia qualche frode, una multa di 90 mila euro e una sospensione dai tornei ATP Tour e Challenger Tour fino a tre anni sarà la risposta. LEGGI TUTTO

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    Ivan Ljubicic: “Poche possibilità di vedere Roger Federer agli Australian Open”

    Roger Federer nella foto

    Difficile la presenza di Roger Federer agli Australian Open secondo il suo allenatore Ivan Ljubivic. Recuperando da un’altra operazione, il campione svizzero potrebbe dare forfait nel primo Grande Slam del 2022.
    “Ci sono pochissime possibilità. Sta ancora recuperando e, conoscendolo, vuole giocare solo se può vincere il torneo ed essere al 100%. Quindi l’Australian Open non è una possibilità reale in questo momento. Ma sta andando passo dopo passo perché ha 40 anni e deve essere paziente. Non può recuperare velocemente come prima”, ha sottolineato l’allenatore dello svizzero.
    Tuttavia, Ljubicic non ha dubbi che, come aveva già detto a Sky, Federer non ha ancora messo fine alla sua carriera. “Abbiamo parlato e posso garantire che vuole giocare di nuovo a tennis. Quando deciderà di smettere si ritirerà, ma non succederà all’improvviso”. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic da non vaccinato rischia l’Australian Open: «I titoli del Grande Slam non ti proteggono…»

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Novak Djokovic arriverà agli Australian Open in programma nel prossimo Gennaio con 20 titoli del Grand Slam ed un’occasione d’oro per superare Roger Federer e Rafael Nadal nel numero di Slam vinti.Iniziano però ora ad esserci dei forti dubbi sulla presenza del serbo a Melbourne per la questione vaccini. Novak ha già parlato pubblicamente della vicenda dichiarando che non avrebbe comunicato la sua vaccinazione ai media per ragioni di privacy lasciando libera scelta sul tema dei vaccini.
    “I titoli del Grande Slam non ti proteggono…”, ha esordito Daniel Andrews, Governatore dello stato di Victoria, la regione australiana che ospita l’Happy Slam, lanciando una chiara beccata a Djokovic alla domanda sulla potenziale assenza di tennisti di alto livello.
    “L’unico titolo che ti proteggerà è se avrai preso la prima e la seconda dose. È logico che se sei un cittadino australiano, potrai entrare nel paese anche da non vaccinato. Ma se vieni con un visto turistico o di lavoro e non sei australiano l’idea che tu possa entrare nel paese senza la vaccinazione è una possibilità da escludere.” LEGGI TUTTO

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    Tiley (direttore AO): “Ho allontanato la famiglia, ero preso d’assalto e non volevo sfogarmi con loro”. Grazie degli sforzi Craig (di Marco Mazzoni)

    Oltre a Naomi Osaka e Novak Djokovic, campioni agli Australian Open 2021, chi ha tirato un enorme sospiro di sollievo per la conclusione del torneo è certamente Craig Tiley, direttore e “guru” del tennis australiano. Organizzare questo Slam, con i rigidissimi protocolli del paese e la pandemia tutt’altro che debellata nel mondo, è stata più […] LEGGI TUTTO

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    Il “re” dei doppi falli agli Australian Open ha perso al primo turno!

    Benoit Paire nella foto

    Con l’Australian Open che ormai si è concluso e con Novak Djokovic che ha vinto il suo nono titolo, è il momento di dare un’occhiata ad alcuni dati statistici.
    Beh, uno degli indicatori più curiosi viene dal numero di doppi falli commessi. Il numero uno del mondo è in cima con 23 ‘doppi falli’, qualcosa di relativamente naturale dato che ha giocato sette partite.Il dato sicuramente curiso è che il tennista con cui è in parità al primo posto ha perso al primo turno!

    Stiamo parlando del francese Benoit Paire, che ha registrato gli stessi 23 doppi falli nella sua sconfitta di apertura in quattro set contro il bielorusso Egor Gerasimov. Anche Alexander Bublik è rimasto vicino alla “vetta” con solo due incontri, mentre Denis Shapovalov, Feliciano López e Mikael Ymer ne hanno giocati solo tre e sono ugualmente nella top ten.
    La sfida dei doppi falliPaire 23 doppi falli – 1° Incontro disputatoDjokovic 23 – 7°Lopez 22 – 3°Shapovalov 21 – 3°M. Ymer 21 – 3°A. Zverev 21 – 5°Medvedev 21 – 7°Bublik 20 – 2°Fognini 20 – 4°Karatsev 20 – 6° LEGGI TUTTO

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    Da Melbourne: Parlano Novak Djokovic e Daniil Medvedev. Djokovic “Capisco le perplessità di chi pensa che non fossi davvero infortunato, anche se a volte l’ho percepite come ingiuste”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    IL DISCORSO DI DJOKOVIC
    “Posso anche dire che l’età è solo un numero, e non mi sento vecchio, ma la realtà biologica è che arrivato a quasi 34 anni devo centellinare le mie energie e programmare la mia stagione in modo da raggiungere la forma migliore negli Slam, perché sono questi gli appuntamenti che contano. Quelli e il numero uno del mondo.Non sono ancora arrivato al record di Nadal a Parigi, ma c’è una storia d’amore con Melbourne e con gli Australian Open che ogni anno si autoalimenta.È difficile spiegare da dove nasca questo feeling, ma ogni anno torno in questo posto, in questo stadio, faccio il pieno di fiducia e rivivo certe sensazioni.È difficile dire se questo sia stato il più difficile, certamente è stato quello che dal punto di vista emotivo ha richiesto molto per le circostanze nelle quali si è svolto il torneo, per il fatto che all’inizio noi tennisti non sembravamo benvenuti da parte del pubblico australiano. E poi per le mie difficoltà fisiche. Ho dovuto investire molto tempo e molte energie con il mio team per superare le avversità e per arrivare a sedermi qui con il trofeo.”

    “Capisco le perplessità di chi pensa che non fossi davvero infortunato, anche se a volte l’ho percepite come ingiuste. Sono un essere umano e certamente mi fanno male certe critiche e certi atteggiamenti, ma l’importante è non permettere a tutti quello che si diceva di influenzare la mia prestazione. E comunque quel che è successo in queste settimane lo vedrete in un documentario che uscirà a fine anno”.
    IL DISCORSO DI MEDVEDEV
    “Ricordo che qualche anno fa, quando ero 500 o 600 del mondo, a Monaco mi sono allenato con lui. Nole era il numero 1 del mondo, aveva appena vinto Wimbledon e cercava qualcuno con cui palleggiare. Io ero intimidito e non riuscivo a spiccicare parola. Djokovic non solo mi mise a mio agio facendomi un sacco di domande, ma si dimostrò molto più e alla mano di quanto lo dipingessero i media”. LEGGI TUTTO