Di Redazione
La Federazione Italiana Pallavolo ha pubblicato oggi un aggiornamento del protocollo per le attività delle squadre di Serie A, emanato per la prima volta lo scorso 25 agosto. Tra le poche variazioni, le più significative riguardano gli arbitri, che dovranno obbligatoriamente sottoporsi a tampone ogni 15 giorni per tutto l’arco della stagione (nella prima versione era previsto soltanto un test a inizio anno) e, d’altro canto, avranno il compito di controllare che vengano rispettati tutti gli adempimenti previsti, dalla sanificazione al distanziamento passando per l’uso delle mascherine. In caso di violazioni sono previsti provvedimenti disciplinari e sanzioni da parte del Giudice Sportivo.
Tra le disposizioni per i direttori di gara c’è anche quella di raccomandare ai giocatori di evitare strette di mano e abbracci: questi ultimi, infatti, non sono più “vietati” come in precedenza, ma soltanto “fortemente sconsigliati”. Le società dovranno infine consegnare al Covid Manager della squadra di casa, prima di ogni gara, una dichiarazione firmata dal Presidente che attesti il rispetto delle prescrizioni sanitarie, e un’autocertificazione firmata da ciascun giocatore.
L’altra modifica importante è quella sulla frequenza dei tamponi su giocatori e membri del gruppo squadra, che dovranno essere effettuati ogni 7 giorni e non più “al massimo ogni 15”, con conseguente aggravio di costi a carico delle società. Potrà trattarsi però anche del cosiddetto “tampone rapido” (molecolare o antigenico); soltanto in caso di positività, e dopo aver posto in isolamento il soggetto positivo, sarà effettuato il tampone naso-faringeo.
La versione integrale del protocollo è consultabile online.
(fonte: Federvolley.it)