Di Redazione
Ancora una volta il desiderio della Russia del volley di tornare in campo si scontra con l’incubo della pandemia di coronavirus. La Federazione russa ha comunicato infatti che la Coppa della Vittoria, in calendario dal 24 al 26 agosto a Kazan, non sarà disputata: la decisione è stata presa di comune accordo con lo Zenit Kazan dopo che due componenti della squadra, di cui non è stata rivelata l’identità, sono risultati positivi al Covid-19.
Il torneo, organizzato per celebrare l’anniversario della vittoria dell’URSS nella Seconda Guerra Mondiale, avrebbe dovuto vedere al via anche la nazionale maschile, oltre a Kuzbass Kemerovo e Lokomotiv Novosibirsk. “Comprendendo l’enorme responsabilità che avevamo nei confronti dei nostri ospiti – ha spiegato il direttore generale dello Zenit, Oleg Bryzkalov – abbiamo preso la decisione più prudente, e anche gli altri club erano favorevoli. Tutto era già stato predisposto, dal programma degli allenamenti ai trasporti, fino agli orari delle trasmissioni tv; ma non avevamo il diritto di mettere in pericolo la salute di giocatori, allenatori e arbitri“.
Lo Zenit si era scontrato con il problema della pandemia già a marzo, quando Earvin Ngapeth era stato ricoverato in ospedale; anche la stessa nazionale, d’altra parte, aveva rinviato per ragioni di sicurezza tutti gli allenamenti previsti nel corso dell’estate. A questo punto la stagione in Russia dovrebbe riprendere ufficialmente con i turni preliminari di Coppa in programma il 7 settembre, sempre che la situazione sanitaria lo permetta.
(fonte: Volley.ru)