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    Masters 1000 Parigi Bercy: Sonego parte bene, ma sbaglia troppo dal secondo set e cede in tre set a Fritz

    Lorenzo Sonego, sconfitto a Bercy

    Lorenzo Sonego saluta il Masters 1000 di Parigi Bercy, sconfitto in tre set da Taylor Fritz, 3-6 6-2 6-3 lo score finale. L’americano conferma il suo ottimo stato di forma in quest’autunno, ma è una sconfitta amara perché l’azzurro era partito molto bene, dominando il primo set grazie ad un’ottima prestazione al servizio e al suo “solito” un tennis energetico, in spinta, aggressivo. All’inizio del secondo Lorenzo si è come “imballato” commettendo troppi errori prima col rovescio e poi anche col diritto, proprio nel momento in cui Fritz è salito con la risposta. Da lì in avanti il match è stato in mano all’americano, che ha operato il break anche nel terzo set al sesto game, volando verso il successo. Peccato perché Lorenzo era partito molto bene, c’era spazio per portarla a casa e proseguire la corsa nel 1000 francese.
    Il calo di “Sonny” è arrivato all’improvviso, senza che Taylor abbia fatto qualcosa di veramente diverso o incisivo. È come se i due errori gratuiti l’avessero innervosito, o tolto qualche sicurezza. Il momento “no” è arrivato quando non doveva arrivare: già da metà del primo set, Fritz era salito al servizio, ma alla risposta ancora non trovava profondità e precisione, come gli è accaduto spesso nelle ultime settimane portandolo ad ottimi risultati. Nel primo game in risposta del secondo set, ha centrato bene due risposte, e nel secondo altrettante. Lì ha preso evidentemente fiducia, e strappato un break quasi senza colpo ferire, ha continuato a servire bene e poi rispondere con efficacia, tanto che il suo tennis non è più calato. Invece Sonego ha continuato piuttosto male il secondo parziale dopo aver ceduto il servizio. Ha perso veloce, troppo veloce, senza aver la chance di riaprire il set.
    Nel terzo ha iniziato meglio, almeno col servizio, ma il break patito ha spaccato definitivamente la partita. Si è preso rischi il piemontese, come è solito fare, ma nel break subito nel terzo set ha rischiato oggettivamente troppo sulle ultime due palle decisive. Ha sparato a tutta cercando il vincente da posizioni non facili, e questo purtroppo l’ha pagato caro. Del resto, è in pieno “Sonego style”, giocarsi la partita di petto, a viso aperto. Solo con questo coraggio ed energia Lorenzo è riuscito ad ottenere risultati straordinari, quindi non è giusto puntargli contro il dito per questo. L’unico appunto tecnico, visto che Fritz soffre sulla palla bassa col diritto (per via di una impugnatura tutt’altro che ottimale), avrebbe potuto cercare con più frequenza un taglio di rovescio lungo linea, per solleticare quell’esecuzione che il rivale non governa al meglio.
    Sembra in buona forma atletica l’azzurro, ma con qualche calo d’intensità – che lui purtroppo paga sempre molto caro – nonostante una stagione molto lunga e faticosa. Speriamo che riesca a ritrovare il massimo della condizione in Davis, dove il suo apporto potrebbe essere importante. E un fighter come lui, è Davisman per eccellenza.
    Marco Mazzoni

    La cronaca del match
    Sonego inizia al servizio. Scatta bene dai blocchi, sicuro con la prima vince a 15 il primo game, e spinta veloce anche in risposta, con Fritz che prende ritmo col servizio ma sbaglia qualcosa col rovescio, anche grazie ai cambi di taglio dell’azzurro. Si procura una immediata palla break Lorenzo ai vantaggi, ma affossa malamente la risposta in rete. Il game è durissimo, Sonego strappa un’altra palla break e stavolta il BREAK se lo prende! Gran diritto lungo linea da sinistra, sorprende l’americano, reduce dalla finale persa in Russia. 2-0 Sonego, ottimo avvio, molto rapido con i piedi e prontissimo a correre avanti nel campo. Consolida il vantaggio, con 4 punti di fila dallo 0-30, 3-0 Sonego, davvero molto positivo il piemontese. Taylor nel quarto game rompe gli indugi, è più aggressivo e corre anche avanti, per tenere “fermo” Sonego dietro la riga di fondo. Muove lo score l’americano, sotto 1-3. Il set scorre via velocissimo, senza altri sussulti. Lorenzo serve per il primo set avanti 5-3. Ottima prima esterna per iniziare il game, Fritz non la tiene in campo. L’americano cerca di pungere il rovescio dell’azzurro, ma appena si gira sul diritto Lorenzo tira forte e incrociato, e Fritz non contiene. 30-0 e 40-0, tre Set Point! Cancella il primo Fritz con una bella risposta di rovescio, fulminante. Ace sulla seconda, il quarto del match. 6-3 Sonego. Un set giocato molto bene, un solo break ma è stato praticamente perfetto nei propri game, pochi errori e tennis vivace (84% di punti vinti con la prima e 73% di prime in campo).
    Secondo set, scatta l’americano con la battuta. Sul finale del primo parziale ha preso ritmo con la 1a palla, e continua a servire bene. Anche Sonego gioca sicuro col servizio fino a metà del quarto game. Un errore ed una risposta perfetta di Fritz lo portano a palla break, la prima del match. La cancella l’azzurro con un gran servizio, preciso, salendo poi 2 pari. Anche nel sesto game, Sonego è in difficoltà nel turno di servizio. 15-30 e poi un errore lo condanna al 15-40. Altre due palle break per l’americano. Si scambia, sbaglia per primo Sonego. BREAK Fritz, un po’ “regalato” dall’azzurro al californiano con un paio di errori non forzati. 4-2 e servizio per Taylor, che ora sembra in controllo del match, tanto che con quattro spallate vola 5-2. È cresciuto in risposta, pochi errori, mentre Sonego ha ricavato meno con la prima e soprattutto ha concesso errori gratuiti da fondo campo. È un momento tutto pro-Fritz: Sonego sbaglia sotto rete, Fritz stecca la risposta ma, beffarda, resta in campo. 0-30 e 10 punti di fila per lui. Diventano 11 sull’errore in spinta di Lorenzo, per lo 0-40 e 3 Set Point. Smorzata e pallonetto, cancella la prima chance. Si prende di forza il secondo Taylor, ottima risposta e via a comandare di ritmo. 6-2 Fritz in 31 minuti. Tutto troppo rapido per l’americano, bravo a prendere fiducia, ma netto il calo dell’azzurro, improvviso e repentino.
    Terzo set, inizia Fritz al servizio, e continua a martellare in sicurezza. Con due Ace scatta avanti (e quinto game vinto di fila dal 2 pari). Sonego serve, è indispensabile tenere questo game, dare un segnale di vita nel match. Ma Taylor è “on fire”, risposta profonda e poi diritto in contro balzo imprendibile, a castigare una discesa a rete un po’ frettolosa. Da fondo Sonego è in grande difficoltà, soprattutto col rovescio. 15-30 e seconda di servizio… Per fortuna di Lorenzo la palla dell’americano è fuori di poco. Urla l’azzurro dopo aver piazzato una prima a tutta al T. Interrompe la striscia negativa Sonego, da 15-30 vince il game, 1 pari. Nel quinto game, Fritz si imballa col diritto. Ne sbaglia 2, e crolla 30-40, palla break per Sonego! Si prende un grande rischio l’americano, infila un diritto lungo linea da sinistra perfetto. Si salva Fritz, si porta 3-2 avanti. Ora Sonego è tornato offensivo, il diritto più incisivo, è rapido a verticalizzare il gioco e chiudere di prepotenza, ma anche la risposta di Taylor è pungente. È il momento migliore del match perché entrambi gioca bene, intenso e veloce. Arriva un duro scambio, Lorenzo si prende un rischio esagerato nel cercare il vincente col diritto scappando a sinistra. È palla break per Fritz… e niente prima in campo per l’azzurro. Comanda Sonego, ma cerca di chiudere troppo l’angolo per un incrociato che finisce in corridoio. BREAK Fritz, agevolato anche da un paio di nastri fortunati ad inizio gioco. Serve 4-2 avanti il californiano, e la prima lo sostiene. Niente, troppi errori per Sonego adesso, anche nello scambio va lungo, sono regali su di un piatto d’argento per Fritz, che con un Ace consolida il vantaggio, sul 5-2 è ad un passo dalla vittoria. Resta in scia Lorenzo, 3-5, ora l’americano serve per chiudere. Sul 15 pari una palla dell’americano tocca la riga di un niente… era la chance per rientrare. Arriva il doppio fallo! Il primo del suo match, avverte la tensione. Ma poi si butta avanti e chiude con uno smash non così comodo. 40-30 e primo Match Point! Lungo scambio, il primo a rischiare è l’americano, ma il diritto è di poco fuori. Tre errori dell’americano nel game. Si butta ancora avanti, difende bene la rete con volée precise. Conquista il secondo match point. Lungo scambio, ha più coraggio Lorenzo, avanza e chiude da tre quarti campo. Alza il ritmo Taylor, sbaglia Sonego. Terzo Match Point. Chiude Fritz, vince in rimonta. Peccato per “Sonny”, c’era lo spazio per poterla vincere.
    Marco Mazzoni

    Lorenzo Sonego vs Taylor Fritz (non prima ore: 14:00)ATP ATP Paris Sonego L.623 Fritz T.366 Vincitore: Fritz T. ServizioSvolgimentoSet 3Fritz T. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-403-5 → 3-6Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-5 → 3-5Fritz T. 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A2-3 → 2-4Fritz T. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3Sonego L. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2Fritz T. 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2Sonego L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1Fritz T. 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Sonego L. 0-15 0-30 0-40 15-402-5 → 2-6Fritz T. 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-402-3 → 2-4Fritz T. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2Fritz T.1-1 → 1-2Sonego L. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Fritz T. 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Sonego L. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 6-3Fritz T. 0-15 15-15 30-155-2 → 5-3Sonego L. 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2Fritz T. 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2Sonego L. 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1Fritz T. 15-0 30-0 40-0 40-153-0 → 3-1Sonego L. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-0 → 3-0Fritz T. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 2-0Sonego L.15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0
    7 ACES 52 DOUBLE FAULTS 143/74 (58%) FIRST SERVE 52/78 (67%)28/43 (65%) 1ST SERVE POINTS WON 41/52 (79%)18/31 (58%) 2ND SERVE POINTS WON 16/26 (62%)2/5 (40%) BREAK POINTS SAVED 2/3 (67%)13 SERVICE GAMES PLAYED 1311/52 (21%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 15/43 (35%)10/26 (38%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/31 (42%)1/3 (33%) BREAK POINTS CONVERTED 3/5 (60%)13 RETURN GAMES PLAYED 138/13 (62%) NET POINTS WON 12/17 (71%)28 WINNERS 2923 UNFORCED ERRORS 1646/74 (62%) SERVICE POINTS WON 57/78 (73%)21/78 (27%) RETURN POINTS WON 28/74 (38%)67/152 (44%) TOTAL POINTS WON 85/152 (56%)218 km/h MAX SPEED 221 km/h206 km/h1ST SERVE AVERAGE SPEED 197 km/h164 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 151 km/h LEGGI TUTTO

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    Indian Wells, il torneo delle sorprese

    Cameron Norrie

    Prima dell’avvio di questo Indian Wells “autunnale”, si pensava che il torneo potesse regalarci qualche sorpresa. La nuova collocazione, le diverse condizioni, molti giocatori già provati da 9 mesi di tennis spesso vissuti in ambienti complicati dalle regole anti-covid, un mix di elementi perfetti per creare una scossa. Tuttavia ritrovarsi al sabato mattina con in semifinale Dimitrov vs. Norrie e Fritz vs. Basilashvili, questo proprio no, era inimmaginabile. Oltretutto i due grandi favoriti ieri, Tsitsipas e Zverev, hanno pure perso “male”, Sasha con la chance di vincere, Stefanos con un match incomprensibile.
    Non serve perdersi in grandi ricerche per affermare che queste semifinali, oltre che sorprendenti, sono probabilmente quelle con in campo i tennisti “peggiori” rispetto alla classifica in un torneo di questa categoria, e se non lo sono in assoluto siamo molto vicini. È il segnale di un tennis che sta cambiando, senza la costante presenza dei big 3 (più Murray), ma anche di una sorpresa che ogni tanto ci sta. E meno male che nello sport accadono ancora, altrimenti sai che noia…
    Davvero difficile a questo punto pronosticare chi la spunterà, e forse è bello proprio per questo. Ognuno dei giocatori rimasti in gara ha dimostrato di essere in grande condizione, e di poter ambire al titolo. Solo Dimitrov in carriera ha già vinto un Masters 1000, nel 2017, il suo anno migliore, chiuso con il successo alle ATP Finals. Per gli altri sarà una occasione incredibile.
    Potrebbe essere un torneo decisivo per Norrie, tennista cresciuto in modo incredibile negli ultimi due anni. Attualmente il britannico è al 14esimo posto nella Race to Turin, con 1840 punti. Se vincesse IW, farebbe un balzo clamoroso, con sorpasso a Felix Auger-Aliassime e in piena lotta con Sinner e Hurkacz e Ruud per un posto al Masters. La semifinale vs. Dimitrov sarà una partita molto interessante. Grigor è tornato finalmente in piena efficienza atletica dopo un periodo gustato da vari problemi, e soprattutto sembra aver ritrovato fluidità e fiducia nel suo gioco. Il bulgaro ha sempre giocato bene, ma con quel tennis così complicato e non sempre molto incisivo, è riuscito a giocarsela contro i big solo nelle fasi di carriera in cui ha trovato la massima fiducia e la miglior condizione fisica. Alla fine gli è sempre mancato qualcosa per eccellere, un filo di velocità di braccio, un po di servizio, una difesa più stabile e meno funambolica, meno pause. Dopo anni di “vivacchiare”, ad Indian Wells potrebbe riprendersi un ruolo da protagonista. Norrie proverà a sbarrargli la strada cercando di non farlo creare, imponendo alti ritmi e buttandolo lontano dalla riga di fondo. La risposta al servizio di Cameron potrebbe essere il colpo decisivo: se annullerà il servizio del rivale, la sua grandissima fiducia e spinta da fondo campo potrebbero portarlo al successo. Se invece sarà Grigor a comandare le operazioni, avrà ottime chance per il successo.
    Fritz sta giocando il torneo della vita. Ieri dopo aver sconfitto Zverev ha dichiarato: “Non puoi allenare tutto questo, cosa vuol dire superare queste situazioni. Non le puoi simulare in un allenamento, devi fidarti del tuo tennis, di quello che stai facendo. Devi riuscire a mettere in campo, sotto la massima pressione e difficoltà tutto il lavoro svolto, riuscire a dare il massimo. Non sempre ci sono riuscito, stavolta è un sogno che si avvera. È difficile non emozionarsi per tutto questo. Ho lavorato molto duramente per tutta la mia vita per arrivare a giocare queste partite e provare queste emozioni”. L’”ammazza italiani” continua a volare. Serve bene, risponde profondo, è intenso e con pochi cali. È nella sua California, ha il pubblico, è “in-the-zone” come dicono da quelle parti, quindi può essere pericolosissimo per tutti. Basilashvili è un vero colpitore di potenza, può spaccare in due la pallina, ma ha bisogno di tempo per esprimere il suo miglior tennis. Forse ha approfittato anche delle condizioni piuttosto lente del torneo, davvero non così distanti da molti eventi sul rosso. Sarà una partita molto incerta, probabilmente l’americano è favorito, ma il georgiano resta un tennista con la potenza necessaria a completare l’impresa ed issarsi addirittura in finale. “Mi sto allenando bene da settimane, non sono sorpreso dal risultato”, ha dichiarato Nikoloz.
    Molti appassionati forse saranno non solo sorpresi, ma anche un po’ delusi dai quattro semifinalisti. In realtà, questo accade con frequenza nei momenti storici di passaggio. Questo torneo e molto altro conferma che stiamo attraversando esattamente una fase del genere. E non necessariamente dobbiamo ammirare “i soliti noti” per gustarci bel tennis ed emozioni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner, una sconfitta figlia “della crescita” (di Marco Mazzoni)

    Jannik Sinner a Indian Wells

    Altro che derby azzurro a Indian Wells… I sogni dell’appassionato italico di gustarsi un bel Berrettini vs. Sinner negli ottavi, con prospettive molto intriganti per il resto del torneo, sono stati infranti dal ciclone Taylor Fritz, issatosi ad “ammazza italiani” nella sua California. L’americano ha estromesso sia Matteo che Jannik, uno dopo l’altro, curiosamente lo stesso score ma in due partite assai diverse. È giusto applaudire Taylor, più oggi di ieri, perché se la prestazione di Berrettini era stata decisamente sottotono, stanotte Fritz ha giocato un’eccellente partita, è stato complessivamente superiore a Sinner e si è meritato ampiamente l’accesso ai quarti di Indian Wells.
    Eppure il match per Jannik era iniziato molto bene, era in vantaggio, il suo tennis scorreva via veloce. Preciso, intenso, caricava diritti e rovesci con potenza e ricavava bei punti in pressing. Si era portato avanti con merito. Fino al 4-2 nel primo set era stato superiore nella spinta, meno devastante rispetto a quello ammirato nell’esordio del torneo, ma un buon Sinner. Al servizio sul 4-3, il match ha cambiato improvvisamente direzione, ed è andato in scena, purtroppo per l’azzurro, un “film già visto” in altre sconfitte stagionali. La prima palla si è inceppata… il segnale del passaggio a vuoto imminente. Il braccio ha perso fluidità, la spinta è diventata meno precisa, fioccano gli errori. Un doppio fallo sulla palla break riporta non solo il set in equilibrio ma rimette fisicamente in partita un Fritz che era invece in difficoltà in quel momento nel contenere la spinta dell’azzurro. Un break regalato all’americano, quasi solo errori non provocati. È stato l’inizio della discesa agli inferi per Sinner, che servendo sotto 4-5 ha commesso troppi errori: un doppio fallo per iniziare il game, un diritto sparacchiato largo per troppa fretta e frenesia, un pallonetto-passante mal gestito con un tocco un po’ goffo per uno con le sue qualità; quindi ai vantaggi altri due doppi falli. I due punti decisivi se li è presi l’americano, con un pressing molto incisivo. 4 giochi di fila per Taylor e Set vinto, per un suo crescendo avviato dagli errori e calo di Jannik, purtroppo.
    Qua Fritz ha di fatto vinto la partita, è salito moltissimo col servizio e ha iniziato a rispondere meglio, mentre quel brutto finale di primo set ha guastato definitivamente il gioco Jannik, diventato più falloso. Troppo falloso, con chance per scappare via all’avvio del secondo sprecate e quindi il break subito nel secondo game, anche qua sprecando più di una occasione e giocando quasi soltanto con la seconda di servizio. Troppo poco per arginare un Frtiz ora “in the zone”. Dal 4-2 Sinner nel primo, l’azzurro ha perso 8 games di fila, fino al 6-4 4-0 per l’americano. Un buco troppo profondo per risalire a questo livello, che non ti puoi permettere. Con la sconfitta ad un passo, l’azzurro ha finalmente liberato il braccio, si è ripreso un break di svantaggio ed è tornato fisicamente in partita, più incisivo col diritto e profondo nello scambio col rovescio, ma era ormai troppo tardi. Bravo è stato il californiano a salvare due delicatissime palle break sul 5-3 (Ace esterno e bello scambio comandato dal centro) che avrebbero clamorosamente riaperto la partita, e quindi trasformare il primo Match Point con un rovescio lungo linea molto bello.
    Jannik ci ha messo del suo in questa sconfitta, ma è giusto riconoscere a Fritz il merito di aver alzato il livello appena Sinner è calato. L’americano è stato molto bravo a scegliere tempi di gioco rapidi, entrare senza indugio col diritto sulla prima palla più corta di Sinner. Col diritto cross ha spesso sfondato l’azzurro trovando angolo e profondità, ed ha sorpreso per la quantità di molti rovesci lungo linea tirati con velocità e precisione. Complessivamente, Fritz è stato superiore a Sinner nei colpi di inizio gioco, servizio ma anche risposta, più continuo e meno falloso.
    Il tennis è uno sport particolare, di situazione, in cui tutto può cambiare in un attimo. Capitano giornate in cui le cose non vanno, o in cui qualcosa si inceppa e finisci in un vortice perverso che ti fa perdere sicurezza e troppi game, fino a perdere la partita. Capita soprattutto quando sei in un momento di crescita, in cui stai mettendo mano al tuo gioco dal punto di vista tecnico e tattico, e quindi non hai ancora assimilato le novità. In quelle fasi, basta poco per perdersi, col rischio di tornare conservativi sui vecchi schemi e meccaniche, facendo errori e scelte sbagliate. La crescita nel tennis è sempre a scale, mai lineare. Ci sono momenti in cui hai fiducia, in cui tutto scorre e produci meraviglie in campo; altri in cui non hai buone sensazioni o ti perdi per strada per un dettaglio, per un’incertezza, per un dubbio, ed è difficile a quel punto riprendersi perché senza aver vissuto più e più volte quella sensazione, non sai a cosa aggrapparti, cresce la tensione e vedi solo nero. Sembra proprio quel che è accaduto oggi a Sinner. Con una regolarità, però.
    Quale? Il tennis di Jannik non può fare a meno del servizio. Non parlo solo dei punti “facili”, diretti strappati con la prima. Il “concetto” di servizio nel suo gioco è più ampio. Quando prende ritmo con la prima di servizio, tutto il suo tennis scorre perché con la prima in campo riesce ad iniziare lo scambio in una posizione di vantaggio, mentalmente è più sciolto, i suoi colpi scorrono più fluidi e precisi. Sinner produce in campo un tennis difficile, spara palle con grande potenza prendendosi alti rischi. Giocare sciolti è molto importante. La sicurezza di iniziare con la prima in campo è decisiva. È evidente che il lavoro intrapreso con il suo staff è quello di dotarlo di una capacità di scambio ad altissimo ritmo e meno rischio, un 70-80% di velocità con buon margine, e quindi via nel saper scegliere il momento per l’affondo, il cambio dalla progressione travolgente alla ricerca del vincente se il puro pressing non ha prodotto l’errore del rivale. In questo processo serve continuità e fiducia. Serve insistere, e ripeto, è un tennis tutt’altro che facile perché si gioca a ritmi molto intensi e gli avversari fanno – ovviamente – l’impossibile per guastare il ritmo e trovare la chiave per uscirne.
    Proprio per l’alta componente di rischio intrinseca in questo schema tattico, è decisivo poter affidarsi a colpi di inizio gioco incisivi, servizio ma anche risposta. Pure in risposta oggi Sinner non ha convinto. Molto bene in alcune fasi (quella iniziale e l’ultima reazione prima della sconfitta), troppo impreciso nella parte centrale del match, dove Fritz ha potuto governare i suoi turni di servizio con discreto agio, giocandosi molto bene le palle break da salvare.
    C’è delusione per la sconfitta, Sinner ha un tennis superiore per qualità a quello di Fritz, ma oggi non è riuscito a produrlo con la continuità necessaria a superare il rivale. Sarebbe sbagliato esagerare con le critiche, soprattutto insinuando dubbi sul processo di crescita. Jannik sta cambiando il servizio, sta cambiando le dinamiche di spinta nella progressione, sta insistendo su tante piccole cose da affinare e metabolizzare, per poterle esplodere sotto pressione, nei momenti decisivi. Aspettiamolo ai prossimi tornei in Europa, sperando che possa esplodere la sua classe e regalarsi (e regalarci) una clamorosa qualificazione alle Nitto ATP Finals di Torino. Qualora non avvenisse, poco male. Si guarda avanti ad un 2022 che potrebbe essere spettacolare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Indian Wells: Berrettini spento, Fritz gli strappa 4 volte il servizio e vince in due set

    Matteo Berrettini a Indian Wells

    Matteo Berrettini esce malamente dal torneo di Indian Wells, sconfitto a sorpresa 6-4 6-3 dall’americano Taylor Fritz. Niente derby azzurro negli ottavi con Sinner, per colpa di una prestazione davvero modesta dell’azzurro, il suo peggior match del 2021. Male al servizio Berrettini (4 break subiti), impreciso nei colpi e soprattutto poco intenso, poco vivace e molto lento nel muoversi verso la palla. Niente ha funzionato oggi nel suo tennis, facile preda di un buon Fritz, ma tutt’altro che irresistibile. Nemmeno è arrivata una reazione rabbiosa per cercare una scossa, per larghi tratti del match è parso stranamente dimesso, spento. Purtroppo i demeriti del romano sono evidenti, tanto da farcisospettare un riacutizzarsi di problemi alla schiena, vista la “macchinosità” del suo incedere e la pessima prestazione al servizio.
    Spiace aver vissuto e dover commentare una sconfitta del genere, perché Matteo da tempo ci ha abituato molto, molto bene. Non solo con grandi vittorie e rare sconfitte, ma soprattutto con prestazioni di ben altra caratura, qualità ed intensità. Quello oggi in campo sembrava un fantasma rispetto al “Berretto” potente, incisivo, pronto alla lotta e lucidissimo nel salvare palle break e rischiare affondi vincenti. Nell’esordio del torneo, Matteo non era piaciuto, aveva fatto il minimo indispensabile per portarla a casa, forte di un gap enorme col rivale. Oggi è bastato un Fritz discreto, ordinato e poco più per sconfiggerlo piuttosto nettamente. 4 Break subiti in due set, addirittura in due occasioni con la palla break regalata col doppio fallo, è roba che non appartiene ad un Berrettini “normale”. Per questo ipotizziamo che la schiena possa averlo limitato, aspettiamo le sue parole per una conferma, oppure forse è stata solo la classica giornata “no”. Sarebbe un evento raro, perché la continuità di prestazione ed il livello di gioco piuttosto alto anche in match difficili sono diventati dal 2019 il marchio dell’azzurro. Anche in giornate difficili, o con qualche guaio fisico, il diritto di Matteo diventa a tratti ingestibile, col servizio trova punti importanti, gioca lucidamente il punto cercando di massimizzare i mezzi a disposizione. Niente, oggi ha servito male, malissimo; ha risposto con poca profondità perché lento nella reazione; spesso si è fatto sorprendere dalla risposta angolata di Fritz, nemmeno tirata a velocità super; non è quasi mai riuscito a “spaccare” palla, con la sua potenza incredibile, tanto che solo il back di rovescio – a tratti – ha convinto, un colpo con cui ha cambiato ritmo e messo in difficoltà più volte Taylor.
    L’americano non è carneade, è dotato di buon tennis, ma ha chiari limiti difensivi, non gestisce bene certe zone del campo, se lo metti sotto forte pressione tende a sbagliare. Berrettini oggi non è riuscito ad uscire dai ritmi dell’americano, è stato costretto a rincorrere visto che i suoi colpi non andavano e ha sbagliato troppo; a volte anche per troppa fretta, come per uscire dallo scambio, altro aspetto inconsueto per Matteo, diventato estremamente resiliente anche in difesa.
    Inutile commentare oltre. Una brutta giornata, una giornata no. Non c’è niente da salvare in questa prestazione, solo archiviarla velocemente sperando che non sia figlia di un qualche problema fisico. Spiace perché, inutile negarlo, già pregustavamo un derby azzurro a IW, con Sinner qualificato negli ottavi. Ma speriamo soprattutto che Matteo possa ritrovare velocemente un tennis di qualità ed intensità, per strappare gli ultimi punti che gli mancano per qualificarsi di nuovo alle Finals a Torino. Non aver un azzurro in campo nella prima edizione del Masters in Italia, visto come è ben posizionato Berrettini nella Race 2021 (oltre 1200 punti di vantaggio dal nono posto), sarebbe un enorme peccato. Forza Matteo!
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita.
    Il match inizia con Fritz al servizio. Si scambia subito ad alta velocità, bene Taylor nell’aprire l’angolo. A 15 l’americano muove lo score del set. Matteo to serve. Cerca il diritto di Fritz, colpo potente ma meno sicuro. La prima entra, come il diritto, potente all’uscita dal servizio. Taylor trova un paio di accelerazioni importanti (splendido un rovescio lungo linea in corsa), ma di sostanza l’azzurro vince il game, 1 pari. Berrettini cerca di spingere forte, Fritz cerca di aprire maggiormente l’angolo per far correre Matteo. Molto aggressivo l’azzurro nel terzo game, risponde profondo, ruba campo al rivale e forza i colpi, alternando anche il taglio col rovescio. 15-30 e poi 30-40, premiato un attacco di Berrettini, ecco la prima palla break del match. Spinge bene il californiano dopo il servizio. Si salva e chiude il game con un diritto cross vincente, 2-1. In quarto game va ai vantaggi, bravo Fritz a trovare un paio di risposte incisive sulle seconde dell’azzurro. Con un buon passante cross di diritto – ma lento Matteo nel venire avanti dopo un attacco corto – Fritz si procura la sua prima palla break del match. Doppio fallo! Molto inusuale per l’azzurro, regalare così in una occasione importante, ma è BREAK Fritz, avanti 3-1 e servizio. Scorre veloce il tennis di Taylor, con il sesto punto di fila vola 40-0 e con una prima esterna potente consolida il vantaggio, 4-1. Berrettini non fa alcuna differenza col servizio in questa fase, urge ritrovare la prima e la intensità nello scambio, alla velocità dell’americano è costretto a rincorrere e va in grave difficoltà. Un’altra solida risposta porta Fritz 15-30. E niente prima in campo… In rete un diritto da fermo di Matteo, troppo lento nell’uscita dal servizio. 15-40, due palle per il doppio break! Ancora zero prime in campo nel game… risponde aggressivo Fritz e Matteo spedisce largo un diritto in recupero. BREAK #2 per Fritz e 5-1. Dopo un inizio discreto l’azzurro è crollato, anzi si è come piantato. Lento, spento. Cerca finalmente la scossa il romano, spinge dal fondo, anche col rovescio. Si procura una palla Break sul 30-40. E il break se lo prende, esplodendo finalmente un diritto dei suoi, un lungo linea imprendibile. BREAK Berrettini, serve sotto 2-5. La scossa ha funzionato, con un game di servizio perfetto l’azzurro si porta 3-5, ma ora Fritz serve di nuovo per il primo set. Lavora bene Matteo col back di rovescio e poi infila il rivale con un buon passante di diritto, 0-15. Accusa il colpo l’americano, doppio fallo e 0-30. Ora la striscia positiva è per Matteo. Il nastro devia out un diritto di Fritz, 0-40! Tre palle del contro break. Bene Taylor col servizio sulle prime due; sbaglia però con un rovescio di scambio e BREAK Berrettini. Con tre games vinti di fila serve 4-5, il set è tornato in equilibrio. Inizia male l’azzurro, due errori (uno di volo) e 0-30. Niente prima in campo… rischia una palla corta che muore in corridoio. 0-40 e Tre Set Point Fritz! Doppio fallo! 6-4 Fritz. Male Matteo, aveva raddrizzato il set, e sciupa tutto. Nel set due doppi falli su palla break. Bene Fritz, ma tre break subiti dall’azzurro in un set sono il segnale evidente di come il servizio non abbia affatto funzionato. 52% di prime in campo, poco, ed un terribile 23% di punti vinti con la seconda.
    Secondo set, Fritz scatta col servizio, e inizia bene, 1-0. Finalmente un buon game anche per Berrettini, chiuso con un lob in corsa perfetto, 1 pari. Nel terzo game, sul 30 pari, un bellissimo scambio, comandato dall’azzurro col back, quindi un colpo stretto e corto che costringe l’americano a correre avanti e via un bel lob di rovescio di Matteo. 30-40 e palla break. Spinge Fritz, muore sul nastro il colpo dell’azzurro. Si salva Taylor, 2-1. Il quarto game vede un Berrettini di nuovo spegnersi… tre errori di rovescio e 0-40. Tre palle Break per l’americano. Cancella la prima di potenza; cede alla seconda con uno scambio rocambolesco ed errore che mette a nudo la lentezza dell’azzurro oggi in campo. 3-1 Fritz, adesso vicino ad un grande upset nel torneo. Matteo deve entrare fisicamente in campo, è spesso troppo dietro a remare, accetta i ritmi del rivale. Ci prova nel quinto game, sparando un paio di mazzate di diritto delle sue, e poi chiude col tocco. 15-30. Con uno scambio lungo, ben condotto, Taylor si porta 30 pari, ma il servizio nel game non lo sta sostenendo. Comanda bene Matteo col rovescio ma poi perde la pazienza e sparacchia il primo diritto, solo di potenza senza alcun equilibrio. 4-1 Fritz. Niente, il servizio dell’azzurro non va, terzo doppio fallo. Senza l’aiuto della prima, tutto il suo tennis è di fatto spuntato. Reagisce piazzando un Ace, solo il terzo del match. Ma troppi sono stati i servizi out e le seconde poco incisive, con un caricamento modesto… speriamo non sia il segnale di un problema alla schiena, come per la poca esplosività nella spinta col diritto. Fritz non è attento, regala qualcosa in risposta, ma il game va ai vantaggi. Riesce a portarlo a casa l’azzurro, 2-4, ma purtroppo Taylor ora corre veloce nei suoi turni di servizio, 40-0. Matteo spinge in risposta, si va ai vantaggi. Fritz trova addirittura un Ace con la seconda, che rischio di doppio fallo…ma sta in campo. Poi il doppio fallo arriva. Ecco la piccola chance per l’azzurro di rientrare, non è granitico l’americano. Però Matteo regala una risposta non impossibile da tenere in gioco. C0’è lotta, in mezzo a tanti errori. Ne esce bene l’americano con un’accelerazione lungo linea vincente. 5-2 Fritz, ad un passo dall’accesso agli ottavi, a sfidare Sinner. Berrettini serve per restare nel match, ma trova solo due errori, per lo 0-30. Niente funziona nel gioco dell’azzurro, nemmeno quel diritto profondo d’attacco che quest’anno era diventato molto sicuro e preciso. Spara largo un altro diritto, 0-40 e Tre Match Point Fritz! Annulla il primo col suo schema migliore, servizio esterno e diritto potente. Comanda ancora col diritto dall’angolo sinistro, di potenza si prende il punto. 30-40. Ancora col diritto cancella la terza palla match. Reazione almeno d’orgoglio. Però una risposta profonda condanna l’azzurro al quarto match point. Cancella pure questa, servizio al centro e via avanti a chiudere. Scarica tutta la sua rabbia l’azzurro in uno smash violentissimo, e quindi chiude un game complicatissimo con un diritto angolato. 3-5. Adesso è l’americano a servire per chiudere. Stavolta non trema, e chiude il match 6-3. Un peccato vedere un Berrettini così modesto, ma già al primo turno si era notata una forma incerta. Niente derby con Sinner, ma soprattutto auguriamo all’azzurro di riprendersi per strappare gli ultimi punti necessari a conquistare la qualificazione alle Finals.
    Marco Mazzoni

    [5] Matteo Berrettini vs [31] Taylor Fritz ATP ATP Indian Wells Berrettini M.43 Fritz T.66 Vincitore: Fritz T. ServizioSvolgimentoSet 2Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 3-6Berrettini M. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-5 → 3-5Fritz T. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-4 → 2-5Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-4 → 2-4Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4Berrettini M. 0-15 0-30 0-40 15-401-2 → 1-3Fritz T. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Berrettini M. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Fritz T. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Berrettini M. 0-15 0-30 0-404-5 → 4-6Fritz T. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-5 → 4-5Berrettini M. 15-0 30-0 40-02-5 → 3-5Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-5 → 2-5Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 15-401-4 → 1-5Fritz T. 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3Fritz T. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1Fritz T. 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz ha ricevuto decine di messaggi di minacce di morte dopo aver continuato a giocare nel match contro Duckworth

    Taylor Fritz ha avuto un grosso spavento ieri nella partita contro James Duckworth nel torneo Masters 1000 di Toronto, durante il quale ha avuto un problema al petto, cuore (con i medici che gli hanno controllato subito la pressione sanguigna). Tuttavia, l’americano ha insistito per continuare nel duello e ha finito anche per completare la […] LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz si è operato al menisco ma spera di esserci a Wimbledon

    Taylo Fritz in osperale

    L’americano Taylor Fritz ha postato sul proprio profilo Instagram una foto scattata nel letto di ospedale, poco dopo aver subito un intervento al menisco. Sembra che tutto sia andato bene, tanto che Taylor spera di poter scendere in campo già a Wimbledon, al via tra pochi giorni a Londra.
    “Ehi ragazzi, sono davvero felice di aggiornarvi che il mio intervento al menisco è andato nel modo migliore possibile. Come inizialmente pensavamo, il mio recupero sarà al 100% e non troppo lungo. Ora è il momento di fare la riabilitazione “come un pazzo” per cercare di essere pronto già per @wimbledon. La mia squadra è sicura che questo sia possibile, e sarebbe piuttosto impressionante riuscirci, così “LFG” (ce la metterò tutta)”. LEGGI TUTTO

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    ATP Cagliari: Sonego c’è! Con intensità, coraggio e qualità supera Fritz in tre set, vola in finale

    Lorenzo Sonego a Cagliari

    Lorenzo Sonego sconfigge in tre set Taylor Fritz e vola in finale all’ATP 250 di Cagliari, dove aspetta il vincente di Basilashvili vs. Djere. 6-4 5-7 6-1 lo score a favore dell’azzurro, bravissimo (come sempre) a lottare con coraggio, intensità e qualità, superando l’americano nei momenti decisivi di un match molto duro sul piano fisico e mentale. Non era facile sprintare con così tanta forza  e lucidità all’avvio del terzo set dopo la rimonta subita nel secondo parziale, bravo Lorenzo a resettare tutto e ripartire. Sonego arriva così in finale anche su terra battuta, dopo quelle su erba e cemento, condividendo così un piccolo grande record per il tennis italiano con Andreas Seppi.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della partita
    La prima semifinale del Sardegna Open inizia alle 12.08, senza il forte vento di ieri. Fritz serve e subito corre avanti ma… Sonego lo ricaccia dietro con un lob. Il punto lo vince il californiano, ma deve correre e lottare. Lorenzo, come sempre, è pronto alla pugna, su ogni palla. L’azzurro strappa il primo 15 del match con una bordata di diritto dopo aver chiuso il rivale nell’angolo. La palla corre veloce, entrambi spingono tanto da destra. Con il terzo punto di fila (grande accelerazione col diritto) Sonego si porta 30-40, immediata palla break per scappare via. Comanda fin dalla risposta il piemontese, ma un suo diritto muore in rete. Il dodicesimo punto del game è la seconda palla break per Lorenzo. Servizio, diritto e poi smash sicuro, ottimo Fritz nel cancellare la chance all’azzurro. Che lotta… Taylor vince il primo game salvando due palle break, quasi 10 minuti di tennis intenso. Sonego serve. Molto aggressivo l’americano, scappa avanti ma il passante di rovescio di Lorenzo è preciso. Pressa Fritz, molto lungo col diritto, Lorenzo sbaglia un paio di palle e si ritrova sotto 15-40, due palle break per Taylor. Sotto pressione Sonego non trema MAI, di forza annulla le chance, potenza e precisione senza lasciare spazio al rivale. 1 pari. Fritz forza i tempi di gioco per imporre il proprio tennis, ma forza anche i colpi… e sbaglia. 15-40, altre due palle break per Lorenzo. Spreca la seconda l’azzurro, era riuscito a ribaltare lo scambio a suo favore, ma sbaglia nettamente un taglio di rovescio. Una bellissima accelerazione inside in col diritto di Sonego, improvvisa e imprendibile, lo porta ancora a palla break. Niente, ancora una palla troppo corta col rovescio è aggredita dall’americano, che chiude di potenza. 2-1 Fritz, 21 minuti per 3 games. Più snello il quarto game, Lorenzo comanda e trova anche un bellissimo ricamo sul secondo punto, dove chiama a rete Taylor e lo passa con un lob delizioso. 2 pari. Quinto game, continua la lotta ma arriva la prima scossa del match. Da 30-0, l’azzurro spinge, porta il game ai vantaggi e si procura un’altra palla break. Finalmente il BREAK arriva: ricaccia indietro Fritz con un bel diritto difensivo, carico e profondo, guadagna campo e chiude in avanzamento. 3-2 e servizio Sonego. Sulla scia del momento positivo, il piemontese sprizza energia da tutti i pori, si “mangia” il campo con colpi profondi, salta sulla palla e spinge a tutta, con alti decibel a sottolineare lo sforzo. Consolida il vantaggio, 4-2. Taylor vince il primo game “facile” al servizio, resta in scia 3-4. Con due risposte eccellenti Fritz strappa uno 0-30, che diventa poi 0-40 con un errore banale di Lorenzo. Tre palle break consecutive per l’americano… Il contro break arriva sul 15-40, la risposta di Fritz muore negli ultimi centimetri del campo. Sonego ha pagato il calo al servizio nel game, nessuna prima in campo. 4 pari. Reazione immediata dell’azzurro, entra a tutta in risposta (non bene al servizio Fritz), guadagna campo e spinge. Vola 0-40, tre palle pesantissime per tornare avanti. Se la gioca male l’americano, molto nervoso sparacchia con troppa fretta un diritto in rete. BREAK Sonego, 5-4 serve per chiudere il set. Trova la prima l’azzurro, ma c’è lotta. Sul 30 pari arriva uno scambio bellissimo, lotta con corse e rincorse, lo vince Lorenzo che strappa il primo set Point. Muore in rete il rovescio di Taylor, 6-4 Sonego! Un set lungo, sofferto, lottato palla su palla. Bravo il piemontese a strappare il servizio a sul 4 pari subito dopo averlo perso, conferma delle sue doti di fighter irriducibile.
    Secondo set, Fritz al servizio… ma serve male. Sonego mette pressione, si porta 15-30. Taylor lascia correre il braccio trovando alcuni diritti poderosi e anche un passante che respinge l’assalto garibaldino di Lorenzo, prontissimo ad attaccare alla prima apertura di campo. L’americano si innervosisce per un cambio di chiamata (la palla di Sonego, chiamata lunga, era buona), spinge troppo e sbaglia. Palla break per Lorenzo. Attacca Fritz ma Sonego tira un passante consistente e corre, sprinta avanti e tocca con classe sulla volée non definitiva del rivale. BREAK Sonego, 1-0 e servizio (secondo break di fila). Il californiano cerca una reazione di rabbia, come una furia si avventa sulla palla e strappa due punti, 0-30. Non si scompone l’azzurro, rallenta il tempo del game sfruttando tutti i secondi tra un punto e l’altro, serve preciso e tiene sulla diagonale di rovescio. Con 4 punti di fila, consolida il vantaggio, 2-0 avanti e continua a spingere e lottare, su ogni palla, su ogni accelerazione del rivale, portandolo a sbagliare (anche per la frustrazione di non fare MAI punti facili). Sul 30-40 Lorenzo ha palla del doppio break… e arriva! Largo un diritto di Taylor, 3-0 “pesante” per l’azzurro, che fa il pugno al suo coach “Gipo”. Fritz è spalle al muro. Rischia tutto in risposta, non ha niente più da perdere, e anche grazie ad un calo di tensione di Sonego vola facilmente 0-40, con tre palle per recuperare un break. Si è alzato il vento, spinge l’americano e l’azzurro spara lungo. Break Fritz, 1-3 e poi 2-3, torna in vita nel match ma ancora un break indietro. Sesto gioco, Sonego stenta a tornare mentalmente nel match, cerca una smorzata errata, sbaglia di poco un diritto di scambio e non può niente su di una riga colpita dal rivale. Crolla 15-40, due chance per Taylor di impattare il set. Con un doppio fallo consegna un break sanguinoso all’americano. 3 pari e quindi 4-3 Fritz, che mette a segno un filotto di 4 giochi, per la prima volta in vantaggio nel set. Serve una reazione di Lorenzo per tornare in partita ed invertire l’inerzia. Si mette con pazienza a spingere col diritto, con meno rischi ma non sbagliando niente, e ritrova la prima di servizio, fondamentale. A 15 Lorenzo si porta 4 pari. Nono game, la battaglia continua. Sonego spinge in risposta sulla seconda, 30 pari. Si butta avanti l’americano, ma il passante di rovescio lungo linea è preciso… La volée è larga. Palla break per Sonego! Si salva Taylor con una prima precisa e poi martellando sul rovescio l’azzurro. 5-4 Fritz. Tante pressione sulle spalle del piemontese mai lui… vince il game a zero, che testa Lorenzo! Anche Fritz ora corre, 4 punti di fila e via 6-5 avanti. Il cronometro si avvicina alle due ore di gioco, siamo alla stretta finale del secondo parziale. Forse per la stanchezza, ora gli scambi sono più brevi. Bravissimo Sonego a disegnare il campo col diritto inside out e toccare per la smorzata. Da 40-15 due errori in spinta lo portano ai vantaggi. Fritz a due punti dal set… Che rischio! Cerca la palla corta “Sonny”, giocata benissimo; ma il secondo tentativo è castigato dal recupero dell’avversario. Si prende un rischio eccessivo l’azzurro, venendo avanti con un diritto non così profondo. È set Point Fritz! Si scambia sulla diagonale di rovescio, forza l’americano, è costretto a tagliare Lorenzo, ma la sua palla non supera la rete. SET Fritz, 7-5. Si va al terzo. Bravo l’americano a servire meglio all’avanzare del set e rimontare da una situazione molto complicata, assai vicino alla sconfitta.
    Terzo set, l’americano parte alla battuta. Grande intensità di Sonego, anche col rovescio. Si procura ben 3 palle break (non consecutive), strappa il servizio alla terza con una smorzata molto ben giocata. BREAK Sonego, 1-0 e servizio. Immediata reazione dell’americano, che sfrutta anche un paio di indecisioni di Lorenzo (inclusa una smorzata mal giocata). 15-40 e doppia chance del contro break. Con grinta (e poco aiuto dalla prima di servizio) strappa quattro punti in fila, 2-0 Sonego. È un buon momento per Lorenzo, il diritto è molto profondo (anche in risposta) e Fritz sembra accusare un passaggio a vuoto fisico, più lento con i piedi a cercare la palla. 0-30 e 0-40, tre palle per scappare via col doppio break. Trasforma la seconda, grazie ad un diritto imprendibile inside out dopo una deviazione del nastro che “aggiusta” la palla all’azzurro. Urla Lorenzo nel silenzio del centrale di Cagliari, 3-0 con doppio break, un allungo deciso verso il traguardo. Come nel secondo set, sotto 0-3 arriva la reazione dell’americano, che non ci sta a perdere. Si procura una palla break sul 30-40 per tornare in vita nel set, ma finalmente l’azzurro trova una prima potente, e si salva. Respinto l’assalto, il piemontese salta su ogni diritto, carica e spara, buttando lontano dalla riga di fondo il rivale. Con una prima “in pancia” (terza prima palla di fila), Lorenzo si porta 4-0, davvero vicino alla finale. Taylor ha speso molto nel game precedente, sembra “out-of-energy”, lascia partire il braccio ma è lento coi piedi. Cerca un disperato serve and volley sotto 15-30, ma “Sonny” c’è, tira una risposta nei piedi ingestibile. 15-40, due palle del 5-0 ! Comanda Lorenzo, trova l’angolino con un diritto perfetto… BREAK! Terzo break del set, 5-0 pesantissimo, manca l’ultimo sforzo per approdare in finale. Tira il fiato Lorenzo nel sesto game, perde il game al servizio e la prima chance per chiudere l’incontro. È solo un attimo, risponde profondo e si porta 0-40, tre Match Point. La prima ormai è abbandonato Fritz, che cede alla seconda palla match, il drive di Sonego è sulla riga. Game Set Match Sonego, è finale!!!
    Applausi convinti a Loreno Sonego, grandissimo lottatore, atleta e tennista.

    Marco Mazzoni

    [3] Lorenzo Sonego vs [2] Taylor Fritz ATP ATP Cagliari Sonego L.656 Fritz T.471 Vincitore: Sonego L. ServizioSvolgimentoSet 3Fritz T. 0-15 0-30 0-40 15-405-1 → 6-1Sonego L. 0-15 0-30 0-405-0 → 5-1Fritz T. 15-0 15-15 15-30 15-404-0 → 5-0Sonego L. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-0 → 4-0Fritz T. 0-15 0-30 0-40 15-402-0 → 3-0Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-0 → 2-0Fritz T. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Sonego L. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A5-6 → 5-7Fritz T. 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Sonego L. 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Fritz T. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5Sonego L. 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4Fritz T. 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-403-2 → 3-3Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 3-2Sonego L. 0-15 0-30 0-403-0 → 3-1Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-0 → 3-0Sonego L. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 2-0Fritz T. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sonego L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4Fritz T. 0-15 0-30 0-404-4 → 5-4Sonego L. 0-15 0-30 0-40 15-404-3 → 4-4Fritz T. 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3Sonego L. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2Fritz T. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A2-2 → 3-2Sonego L. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Fritz T. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2Sonego L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Fritz T. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1
    1 Aces 31 Double Faults 160% (50/83) 1st Serve 56% (61/109)70% (35/50) 1st Serve Points Won 56% (34/61)30% (10/33) 2nd Serve Points Won 40% (19/48)55% (6/11) Break Points Saved 56% (10/18)14 Service Games Played 1544% (27/61) 1st Serve Return Points Won 30% (15/50)60% (29/48) 2nd Serve Return Points Won 70% (23/33)44% (8/18) Break Points Converted 45% (5/11)15 Return Games Played 1454% (45/83) Service Points Won 49% (53/109)51% (56/109) Return Points Won 46% (38/83)53% (101/192) Total Points Won 47% (91/192) LEGGI TUTTO

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    Azzurri oggi a Roland Garros, quattro grandi match per sognare (di Marco Mazzoni)

    “Get your motor running, head out on the highway, looking for adventure, in whatever comes our way…” Così cantavano gli Steppenwolf nella mitica “Born to be wild”, inno rock alla libertà, all’avventura, ad un viaggio appena iniziato e tutto da gustare ad altissima velocità carichi di adrenalina. Proprio quel che sta vivendo il tennis azzurro al maschile da […] LEGGI TUTTO