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Masters 1000 Indian Wells: Berrettini spento, Fritz gli strappa 4 volte il servizio e vince in due set

Matteo Berrettini esce malamente dal torneo di Indian Wells, sconfitto a sorpresa 6-4 6-3 dall’americano Taylor Fritz. Niente derby azzurro negli ottavi con Sinner, per colpa di una prestazione davvero modesta dell’azzurro, il suo peggior match del 2021. Male al servizio Berrettini (4 break subiti), impreciso nei colpi e soprattutto poco intenso, poco vivace e molto lento nel muoversi verso la palla. Niente ha funzionato oggi nel suo tennis, facile preda di un buon Fritz, ma tutt’altro che irresistibile. Nemmeno è arrivata una reazione rabbiosa per cercare una scossa, per larghi tratti del match è parso stranamente dimesso, spento. Purtroppo i demeriti del romano sono evidenti, tanto da farcisospettare un riacutizzarsi di problemi alla schiena, vista la “macchinosità” del suo incedere e la pessima prestazione al servizio.

Spiace aver vissuto e dover commentare una sconfitta del genere, perché Matteo da tempo ci ha abituato molto, molto bene. Non solo con grandi vittorie e rare sconfitte, ma soprattutto con prestazioni di ben altra caratura, qualità ed intensità. Quello oggi in campo sembrava un fantasma rispetto al “Berretto” potente, incisivo, pronto alla lotta e lucidissimo nel salvare palle break e rischiare affondi vincenti. Nell’esordio del torneo, Matteo non era piaciuto, aveva fatto il minimo indispensabile per portarla a casa, forte di un gap enorme col rivale. Oggi è bastato un Fritz discreto, ordinato e poco più per sconfiggerlo piuttosto nettamente. 4 Break subiti in due set, addirittura in due occasioni con la palla break regalata col doppio fallo, è roba che non appartiene ad un Berrettini “normale”. Per questo ipotizziamo che la schiena possa averlo limitato, aspettiamo le sue parole per una conferma, oppure forse è stata solo la classica giornata “no”. Sarebbe un evento raro, perché la continuità di prestazione ed il livello di gioco piuttosto alto anche in match difficili sono diventati dal 2019 il marchio dell’azzurro. Anche in giornate difficili, o con qualche guaio fisico, il diritto di Matteo diventa a tratti ingestibile, col servizio trova punti importanti, gioca lucidamente il punto cercando di massimizzare i mezzi a disposizione. Niente, oggi ha servito male, malissimo; ha risposto con poca profondità perché lento nella reazione; spesso si è fatto sorprendere dalla risposta angolata di Fritz, nemmeno tirata a velocità super; non è quasi mai riuscito a “spaccare” palla, con la sua potenza incredibile, tanto che solo il back di rovescio – a tratti – ha convinto, un colpo con cui ha cambiato ritmo e messo in difficoltà più volte Taylor.

L’americano non è carneade, è dotato di buon tennis, ma ha chiari limiti difensivi, non gestisce bene certe zone del campo, se lo metti sotto forte pressione tende a sbagliare. Berrettini oggi non è riuscito ad uscire dai ritmi dell’americano, è stato costretto a rincorrere visto che i suoi colpi non andavano e ha sbagliato troppo; a volte anche per troppa fretta, come per uscire dallo scambio, altro aspetto inconsueto per Matteo, diventato estremamente resiliente anche in difesa.

Inutile commentare oltre. Una brutta giornata, una giornata no. Non c’è niente da salvare in questa prestazione, solo archiviarla velocemente sperando che non sia figlia di un qualche problema fisico. Spiace perché, inutile negarlo, già pregustavamo un derby azzurro a IW, con Sinner qualificato negli ottavi. Ma speriamo soprattutto che Matteo possa ritrovare velocemente un tennis di qualità ed intensità, per strappare gli ultimi punti che gli mancano per qualificarsi di nuovo alle Finals a Torino. Non aver un azzurro in campo nella prima edizione del Masters in Italia, visto come è ben posizionato Berrettini nella Race 2021 (oltre 1200 punti di vantaggio dal nono posto), sarebbe un enorme peccato. Forza Matteo!

Marco Mazzoni

La cronaca della partita.

Il match inizia con Fritz al servizio. Si scambia subito ad alta velocità, bene Taylor nell’aprire l’angolo. A 15 l’americano muove lo score del set. Matteo to serve. Cerca il diritto di Fritz, colpo potente ma meno sicuro. La prima entra, come il diritto, potente all’uscita dal servizio. Taylor trova un paio di accelerazioni importanti (splendido un rovescio lungo linea in corsa), ma di sostanza l’azzurro vince il game, 1 pari. Berrettini cerca di spingere forte, Fritz cerca di aprire maggiormente l’angolo per far correre Matteo. Molto aggressivo l’azzurro nel terzo game, risponde profondo, ruba campo al rivale e forza i colpi, alternando anche il taglio col rovescio. 15-30 e poi 30-40, premiato un attacco di Berrettini, ecco la prima palla break del match. Spinge bene il californiano dopo il servizio. Si salva e chiude il game con un diritto cross vincente, 2-1. In quarto game va ai vantaggi, bravo Fritz a trovare un paio di risposte incisive sulle seconde dell’azzurro. Con un buon passante cross di diritto – ma lento Matteo nel venire avanti dopo un attacco corto – Fritz si procura la sua prima palla break del match. Doppio fallo! Molto inusuale per l’azzurro, regalare così in una occasione importante, ma è BREAK Fritz, avanti 3-1 e servizio. Scorre veloce il tennis di Taylor, con il sesto punto di fila vola 40-0 e con una prima esterna potente consolida il vantaggio, 4-1. Berrettini non fa alcuna differenza col servizio in questa fase, urge ritrovare la prima e la intensità nello scambio, alla velocità dell’americano è costretto a rincorrere e va in grave difficoltà. Un’altra solida risposta porta Fritz 15-30. E niente prima in campo… In rete un diritto da fermo di Matteo, troppo lento nell’uscita dal servizio. 15-40, due palle per il doppio break! Ancora zero prime in campo nel game… risponde aggressivo Fritz e Matteo spedisce largo un diritto in recupero. BREAK #2 per Fritz e 5-1. Dopo un inizio discreto l’azzurro è crollato, anzi si è come piantato. Lento, spento. Cerca finalmente la scossa il romano, spinge dal fondo, anche col rovescio. Si procura una palla Break sul 30-40. E il break se lo prende, esplodendo finalmente un diritto dei suoi, un lungo linea imprendibile. BREAK Berrettini, serve sotto 2-5. La scossa ha funzionato, con un game di servizio perfetto l’azzurro si porta 3-5, ma ora Fritz serve di nuovo per il primo set. Lavora bene Matteo col back di rovescio e poi infila il rivale con un buon passante di diritto, 0-15. Accusa il colpo l’americano, doppio fallo e 0-30. Ora la striscia positiva è per Matteo. Il nastro devia out un diritto di Fritz, 0-40! Tre palle del contro break. Bene Taylor col servizio sulle prime due; sbaglia però con un rovescio di scambio e BREAK Berrettini. Con tre games vinti di fila serve 4-5, il set è tornato in equilibrio. Inizia male l’azzurro, due errori (uno di volo) e 0-30. Niente prima in campo… rischia una palla corta che muore in corridoio. 0-40 e Tre Set Point Fritz! Doppio fallo! 6-4 Fritz. Male Matteo, aveva raddrizzato il set, e sciupa tutto. Nel set due doppi falli su palla break. Bene Fritz, ma tre break subiti dall’azzurro in un set sono il segnale evidente di come il servizio non abbia affatto funzionato. 52% di prime in campo, poco, ed un terribile 23% di punti vinti con la seconda.

Secondo set, Fritz scatta col servizio, e inizia bene, 1-0. Finalmente un buon game anche per Berrettini, chiuso con un lob in corsa perfetto, 1 pari. Nel terzo game, sul 30 pari, un bellissimo scambio, comandato dall’azzurro col back, quindi un colpo stretto e corto che costringe l’americano a correre avanti e via un bel lob di rovescio di Matteo. 30-40 e palla break. Spinge Fritz, muore sul nastro il colpo dell’azzurro. Si salva Taylor, 2-1. Il quarto game vede un Berrettini di nuovo spegnersi… tre errori di rovescio e 0-40. Tre palle Break per l’americano. Cancella la prima di potenza; cede alla seconda con uno scambio rocambolesco ed errore che mette a nudo la lentezza dell’azzurro oggi in campo. 3-1 Fritz, adesso vicino ad un grande upset nel torneo. Matteo deve entrare fisicamente in campo, è spesso troppo dietro a remare, accetta i ritmi del rivale. Ci prova nel quinto game, sparando un paio di mazzate di diritto delle sue, e poi chiude col tocco. 15-30. Con uno scambio lungo, ben condotto, Taylor si porta 30 pari, ma il servizio nel game non lo sta sostenendo. Comanda bene Matteo col rovescio ma poi perde la pazienza e sparacchia il primo diritto, solo di potenza senza alcun equilibrio. 4-1 Fritz. Niente, il servizio dell’azzurro non va, terzo doppio fallo. Senza l’aiuto della prima, tutto il suo tennis è di fatto spuntato. Reagisce piazzando un Ace, solo il terzo del match. Ma troppi sono stati i servizi out e le seconde poco incisive, con un caricamento modesto… speriamo non sia il segnale di un problema alla schiena, come per la poca esplosività nella spinta col diritto. Fritz non è attento, regala qualcosa in risposta, ma il game va ai vantaggi. Riesce a portarlo a casa l’azzurro, 2-4, ma purtroppo Taylor ora corre veloce nei suoi turni di servizio, 40-0. Matteo spinge in risposta, si va ai vantaggi. Fritz trova addirittura un Ace con la seconda, che rischio di doppio fallo…ma sta in campo. Poi il doppio fallo arriva. Ecco la piccola chance per l’azzurro di rientrare, non è granitico l’americano. Però Matteo regala una risposta non impossibile da tenere in gioco. C0’è lotta, in mezzo a tanti errori. Ne esce bene l’americano con un’accelerazione lungo linea vincente. 5-2 Fritz, ad un passo dall’accesso agli ottavi, a sfidare Sinner. Berrettini serve per restare nel match, ma trova solo due errori, per lo 0-30. Niente funziona nel gioco dell’azzurro, nemmeno quel diritto profondo d’attacco che quest’anno era diventato molto sicuro e preciso. Spara largo un altro diritto, 0-40 e Tre Match Point Fritz! Annulla il primo col suo schema migliore, servizio esterno e diritto potente. Comanda ancora col diritto dall’angolo sinistro, di potenza si prende il punto. 30-40. Ancora col diritto cancella la terza palla match. Reazione almeno d’orgoglio. Però una risposta profonda condanna l’azzurro al quarto match point. Cancella pure questa, servizio al centro e via avanti a chiudere. Scarica tutta la sua rabbia l’azzurro in uno smash violentissimo, e quindi chiude un game complicatissimo con un diritto angolato. 3-5. Adesso è l’americano a servire per chiudere. Stavolta non trema, e chiude il match 6-3. Un peccato vedere un Berrettini così modesto, ma già al primo turno si era notata una forma incerta. Niente derby con Sinner, ma soprattutto auguriamo all’azzurro di riprendersi per strappare gli ultimi punti necessari a conquistare la qualificazione alle Finals.

Marco Mazzoni

[5] Matteo Berrettini vs [31] Taylor Fritz


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