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    Anche la Perugia-bis fa bottino pieno sul campo di una combattiva Monza

    Di Eugenio Peralta Non basta un ampio turn-over a fermare la Sir Safety Conad Perugia: la capolista fa riposare gran parte dei titolari, ma centra comunque la ventunesima vittoria della stagione, imponendosi in quattro set sul campo della Vero Volley Monza. Davanti a un pubblico numeroso e caldo va in scena una partita comunque gradevole, in cui la squadra di casa ha però sicuramente qualcosa da rimproverarsi in particolare per non essere riuscita a gestire vantaggi importanti nel terzo e soprattutto nel quarto set (dal 16-13 al 19-19). Monza dovrà quindi giocarsi tutte le residue chance di agganciare il sesto posto all’ultima giornata, sperando in una sconfitta di Piacenza. Tra i tanti giocatori a cui Nikola Grbic dà fiducia nel sestetto titolare spicca sicuramente Thijs Ter Horst, che chiude con un bottino di 26 punti e il 68% in attacco, malgrado una ricezione deficitaria. Bene anche Travica, Piccinelli e Ricci, ma alla fine a fare la differenza sono due ulteriori cambi in corsa: Simone Giannelli è decisivo in battuta nel primo set e soprattutto nel quarto, quando sigla due ace consecutivi per il 20-23, e il lettone Kristers Dardzans, quasi inutilizzato in questa stagione, riesce a mettere a segno un muro-punto che vale il match point. I monzesi affidano come sempre le loro sorti a Georg Grozer, che a tratti è inarrestabile, ma cala inevitabilmente alla distanza (visti anche gli acciacchi accusati in settimana): il tedesco chiude con 29 punti e il 55% in attacco, ma anche 4 errori e 7 murate subite. Anche Eccheli, peraltro, è costretto a cambiare a gara in corso ripescando Davyskiba al posto di Katic (bravo il bielorusso, autore di 3 muri vincenti) e Gaggini per Federici, vittima di un problema fisico che non sembrerebbe preoccupante. Troppi però gli alti e bassi, soprattutto in ricezione, per portare a casa la sfida. I SESTETTI – Formazione totalmente rivoluzionata per la Sir, che lascia a riposo Giannelli, Leon, Anderson, Solé e Colaci schierando Travica in palleggio, Rychlicki opposto, Ricci e Mengozzi al centro, Ter Horst e Plotnytskyi schiacciatori e Piccinelli libero. Eccheli sceglie Katic in banda al fianco di Dzavoronok e recupera Grozer dopo un piccolo problema fisico, mandando in campo per il resto Orduna in regia, Beretta e Galassi al centro e Federici libero. 1° SET – Partenza sprint di Monza, che sulla battuta di Katic trova subito il 4-0 con due attacchi vincenti di Grozer e un muro di Dzavoronok. La Sir però accorcia già sul 5-4 con l’ace di Rychlicki e poi pareggia i conti a quota 8 con Ter Horst. Inizia un lungo punto a punto che regala a Perugia il primo vantaggio sul 10-11 (errore di Beretta); sul 13-14 Eccheli chiama time out e sul 16-16 inserisce Davyskiba per Katic. Il primo break a favore degli ospiti arriva sul 17-19 con Plotnytskyi e il muro di Mengozzi, ma Ter Horst spara fuori il 19-19 convicendo Grbic a fermare il gioco. Al rientro lo stesso olandese mura Grozer e manda in battuta Giannelli, che con due servizi velenosi contribuisce in modo determinante all’allungo del 19-22. Un muro di Ricci su Grozer garantisce alla Sir 4 set point e al secondo tentativo proprio l’errore del tedesco in battuta vale il 21-25. 2° SET – La Vero Volley conferma Davyskiba nel sestetto e scatta ancora meglio dai blocchi con Dzavoronok e il muro di Galassi (2-0); ancora una volta pareggia Rychlicki (4-4). Stavolta però è Grozer a salire in cattedra con tre punti consecutivi (due attacchi e un muro) per il 9-6, e Grbic ferma il gioco. Beretta e Galassi tengono avanti i monzesi (11-8, 13-10), ma dal 14-11 Perugia piazza un devastante parziale di 0-6 sulla battuta di Travica, malgrado i due time out chiamati da Eccheli e la sostituzione di Federici con Gaggini (14-17). Monza non si arrende e recupera subito affidandosi a un monumentale Grozer: altri tre attacchi di fila per il 17-17. Lo scatenato tedesco firma anche l’ace del provvisorio più due (21-19), ma sono proprio due suoi errori a riportare avanti gli ospiti (21-22). È punto a punto fino alla fine: il primo set point lo ottiene Travica a muro (23-24), ma l’errore di Ter Horst in battuta lo annulla. Ai vantaggi solo occasioni per Monza: ben 6 quelle annullate, 3 delle quali procurate dal solito Grozer (28-27, 29-28, 30-29). Alla settima, sul 31-30, chiude finalmente la squadra di casa con un muro di Davyskiba. 3° SET – Botta e risposta tra Grozer e Rychlicki a suon di ace (3-3), poi un altro servizio vincente, stavolta di Dzavoronok, regala il break a Monza (5-3). Ter Horst e Plotnytskyi provano ad accorciare, ma è sempre il ceco a tenere avanti la Vero Volley (9-7); il pareggio arriva comunque sull’11-11, grazie a un muro di Plotnytskyi. Grozer manda ancora una volta avanti i suoi (14-12) ma un ace di Mengozzi consente a Perugia di riequilibrare il set (16-16). Attacco e muro di Fabio Ricci per il sorpasso perugino (17-18) e Eccheli chiama time out; si lotta punto a punto e si vede in campo anche Anderson, ma è il muro di Rychlicki a regalare alla Sir l’allungo del 20-22. Grozer ci prova fino all’ultimo (22-23), il lussemburghese però conquista due set point e Ricci chiude al secondo tentativo (23-25). 4° SET – Ter Horst scatenato in avvio con tre punti (2-4), poi arriva anche l’ace di Rychlicki: Eccheli chiama time out e sostituisce Galassi con Grozdanov, ma al rientro ancora l’opposto della Sir firma il 2-6. Stavolta è Monza a inseguire, ma per poco: Davyskiba prima accorcia (6-7) e poi pareggia, aprendo la strada al sorpasso siglato dal muro di Beretta (9-8). Si procede punto a punto fino all’11-11, poi Dzavoronok e Grozer infilano il break che costringe Grbic a fermare il gioco (13-11). Un muro vincente di Davyskiba vale il 15-12, l’allenatore di Perugia prova il doppio cambio con Giannelli e Dardzans. Monza conserva il triplo vantaggio con Davyskiba (17-14), poi un errore di Grozer permette agli ospiti di riavvicinarsi (18-17) e a stretto giro di posta arriva il muro vincente di Giannelli per il pareggio (19-19). La squadra di casa prova a tamponare con le bordate di Grozer, ma Ter Horst firma il sorpasso (20-21) ed Eccheli è costretto al time out. Al rientro ci pensa Giannelli a fare la differenza con due ace consecutivi (20-23) e Dardzans indovina il muro vincente che vale tre match point (21-24). Davyskiba annulla il primo, ma Galassi sbaglia la battuta per il definitivo 22-25. Vero Volley Monza-Sir Safety Conad Perugia 1-3 (21-25, 32-30, 23-25, 22-25)Vero Volley Monza: Grozdanov, Karyagin 1, Calligaro ne, Dzavoronok 15, Orduna 2, Federici (L), Galliani ne, Grozer 29, Galassi 6, Katic, Beretta 7, Davyskiba 13, Gaggini (L). All. Eccheli.Sir Safety Conad Perugia: Anderson, Ricci 7, Dardzans 1, Travica 3, Ter Horst 26, Giannelli 3, Rychlicki 19, Leon ne, Piccinelli (L), Solé ne, Russo ne, Colaci (L) ne, Plotnytskyi 13, Mengozzi 9. All. Grbic.Arbitri: Giardini e Zavater.Note: Spettatori 1678. Monza: battute vincenti 3, battute sbagliate 14, attacco 53%, ricezione 46%-27%, muri 9, errori 24. Perugia: battute vincenti 7, battute sbagliate 21, attacco 50%, ricezione 51%-26%, muri 16, errori 25. LEGGI TUTTO

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    Perugia, il penultimo impegno è sul campo di Monza. Travica: “Match molto impegnativo”

    Di Redazione Prosegue il lavoro al PalaBarton della Sir Safety Conad Perugia. Nikola Grbic ed il suo staff hanno impostato un programma molto intenso per preparare la squadra al prossimo fondamentale periodo in arrivo tra playoff di Superlega e semifinali di Champions League e per preparare nel migliore dei modi il primo appuntamento in calendario in ordine di tempo, la trasferta di domenica a Monza valida per la penultima giornata di regular season. Una regular season che, nonostante Perugia abbia già conquistato matematicamente il primo posto in classifica con due turni di anticipo, i Block Devils vogliono chiudere nel migliore dei modi. Lo spiega bene uno dei senatori dello spogliatoio bianconero, il regista Dragan Travica.“Dopo la grande vittoria della Coppa Italia ed un paio di giorni di riposo, siamo tornati in palestra ed il primo pensiero è stato subito verso gli altri obiettivi stagionali da inseguire. Perciò ci siamo messi al lavoro per preparare al meglio la gara di domenica a Monza. In campionato abbiamo già conquistato matematicamente il primo posto, è vero, ma vogliamo chiudere la regular season nel migliore dei modi anche per prepararci bene ai playoff scudetto ed alle semifinali di Champions. Domenica affronteremo una squadra forte e ben allenata che sta lottando per conquistare la miglior posizione possibile nella post season e che giocherà la finale di Cev Cup. Sarà un match molto impegnativo, il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso: mettere in campo la nostra miglior pallavolo e cercare di portare a casa la vittoria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia: pregi e difetti di Perugia e Piacenza

    Di Paolo Cozzi Weekend di grande volley quello che andrà in scena a Bologna, con la Del Monte Coppa Italia che torna prepotentemente al centro dell’attenzione degli appassionati di volley e si appresta a cambiare padrone, visto che la squadra detentrice, la Cucine Lube Civitanova non si è qualificata per le Final Four. Accanto a due habitué come Trento e Perugia, troviamo le new entry Piacenza e Milano che hanno saputo trovare nei quarti quel guizzo che apre le porte del Paradiso. Il pronostico delle semifinali sembra abbastanza chiuso, con la Sir Safety Conad che non dovrebbe avere grossi problemi contro la Gas Sales Bluenergy e l’Itas che al momento appare ancora un gradino sopra l’Allianz di Piazza. Ma come ormai sappiamo il volley è bello anche perché imprevedibile, quindi prepariamoci a due giorni di grande volley e studiamo un po’ le squadre sulla carta, partendo dalla prima semifinale che andrà in scena alle 15.15 (diretta RaiSport sul canale 58). SIR SAFETY CONAD PERUGIA Battuta 5 stelle. Sicuramente uno dei fondamentali in cui Perugia scava break importanti, con la media di quasi due ace a set in campionato. Se Leon è conosciuto per il suo strapotere fisico, non vanno dimenticati Anderson e Giannelli, capaci di cambi di direzione pericolosi. In crescita l’apporto di Rychlicki, mentre più standard sono i servizi flot dei centrali. Freccia in più nella faretra di coach Grbic la battuta di Plotnyskyi, autentico fuoriclasse nel fondamentale. Ricezione 3 stelle. Con due schiacciatori più votati all’attacco, la ricezione è il fondamentale di Perugia che traballa di più, e il buon Colaci è costretto a coprire quasi metà campo. Ma la mano di Grbic si vede anche qua, e pur senza brillare la Sir ha dimostrato di tenere botta anche contro squadroni. Attacco 5 stelle. Leon, Anderson, Solé… sono solo alcuni dei nomi che farebbero venire il mal di testa a qualsiasi avversario. Altezza e potenza non mancano, se poi aggiungiamo che a servirli è il palleggiatore della nostra nazionale, ecco che allora il mix diventa davvero esplosivo! E non va dimenticato Rychlicki, apparso in netta crescita di personalità nell’ultimo mese. Muro 4 stelle. Come tutte le squadre di Grbic, la Sir ha nel muro uno dei suoi punti di forza e cerca di fare della precisione rigorosa uno dei suoi cavalli di battaglia. Però sulle situazioni di palla spinta ci sono ancora margini di miglioramento, soprattutto con i posti due che ogni tanto tendono a “volare” troppo. Palleggio 5 stelle. Stagione in crescendo per Simone Giannelli, che partita dopo partita dimostra un grande affiatamento con i compagni e di essere entrato in perfetta sintonia con il gioco voluto dal proprio allenatore. La palla per le bande è veloce e alta, l’affiatamento con l’opposto sembra finalmente sbocciato, manca ancora qualcosina con i centrali, ma già si sono viste grandi giocate. Condizione 5 stelle. Pressoché imbattibile, una corazzata che in questo momento è senza dubbio la squadra più forte d’Europa. Avendo raggiunto i quarti di Champions in anticipo di una giornata, ha potuto preparare al meglio questo appuntamento anche dal punto di vista fisico. GAS SALES BLUENERGY PIACENZA Battuta 3 stelle. Senza bomber Lagumdzija (che potrebbe però essere recuperato per la Final Four) il servizio perde potenza, e rimane il solo Rossard a fare male dai nove metri. Però avere due ricevitori non di ruolo come Leon e Anderson su cui battere potrebbe facilitare il compito ai ragazzi di Bernardi, che proprio mettendo in difficoltà il fuoriclasse cubano proveranno a costruire le proprie fortune. Ricezione 5 stelle. Le fortune di questa Piacenza passano proprio dalla ricezione, dove possono cambiare gli interpreti, ma tutti restano completi nei fondamentali di seconda linea. Bene il libero Scanferla, che nella semifinale sarà sicuramente chiamato agli straordinari! Attacco 3 stelle. Potenzialmente una squadra fatta da ottimi attaccanti, ma nel complesso Lagumdzija si è mostrato altalenante e molto sbaglione, idem Stern, anche se con guizzi interessanti. Fra gli schiacciatori Russell pare ancora lontano dai suoi standard, mentre Recine e Rossard sono i due terminali offensivi più usati. Mancano secondo me i centrali, nettamente al di sotto delle aspettative finora. Muro 4 stelle. I centimetri e l’esperienza al centro non mancano: Holt e Cester sono due veterani che abbondano di esperienza. Meno bene in posto 4, dove spesso attaccano gli avversari. Brizard a muro ha dimostrato a Tokyo 2020 di essere temibile: chissà se saprà ripetersi, magari proprio in semifinale? Palleggio 4 stelle. Dopo l’oro olimpico tutti gli occhi erano puntati su Antoine Brizard, che è partito bene, ma poi sembra essersi impantanato nelle sabbie mobili che hanno attanagliato anche i suoi compagni di squadra. Sul valore tecnico non si discute, ora deve dimostrare di saper prendere per mano i compagni anche nelle difficoltà. Condizione 2 stelle. Situazione opposta a Perugia: dopo un avvio importante Piacenza ha avuto grossi cali, e da quando ha patito il Covid sembra essersi persa del tutto. Non basta la vittoria con Ravenna a ridare slancio: brucia ancora la sconfitta, pesante nei parziali, subita contro Trento domenica scorsa. Riuscirà Bernardi a toccare le corde giuste per ricompattare uno spogliatoio che sembra spaccato? LEGGI TUTTO

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    Perugia verso la semifinale. Grbic: “Sarà una battaglia, Piacenza giocherà a mille”

    Di Redazione Tutto pronto alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno per la Final Four di Del Monte Coppa Italia: la Sir Safety Conad Perugia sfiderà la Gas Sales Bluenergy Piacenza alle 15.15 nella prima delle due semifinali. A suonare la carica per gli umbri è il tecnico Nikola Grbic: “Sarà una battaglia. Piacenza ha battuto fuori casa Modena per qualificarsi, ha in organico grandi giocatori di talento, ha campioni olimpici, ha atleti che possono tirare fuori una prestazione da manuale in una gara secca. Mi aspetto un avversario che giocherà a mille e che, come è giusto che sia cercherà di vincere. Dovremo essere pronti a questo per staccare il pass per la finale“. Attesi tantissimi tifosi provenienti da Perugia, tutti rigorosamente in maglia bianca per colorare a festa uno spicchio della Unipol Arena e per sostenere i ragazzi con il loro incitamento. Qualche dubbio di formazione per Grbic, che verrà sciolto dopo le rifiniture di oggi pomeriggio e domani mattina: è probabile che il centrale titolare sia ancora Mengozzi al fianco di Solé. 6 i precedenti tra le due società, con altrettanti successi di Perugia. Altre 23 gare nella precedente gestione societaria, con 13 vittorie di Perugia e 10 successi di Piacenza. Due gli ex in campo: nel roster perugino c’è Thijs Ter Horst, a Piacenza (con la precedente proprietà) dal 2014 al 2016. Nella formazione piacentina figura invece Aaron Russell, a Perugia dal 2015 al 2018. Doppio ex anche in panchina, con Lorenzo Bernardi che è stato a Perugia dal 2016 al 2019 e Nikola Grbic che, da giocatore, è passato da Piacenza tra il 2003 e il 2007. La gara sarà visibile in diretta tv su RaiSport (canale 58) a partire dalle 15.15, con il commento live di Maurizio Colantoni e Andrea Lucchetta. Diretta streaming anche sulla piattaforma web Volleyball World TV con il commento di Andrea Cruciani. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’inno dell’Ucraina risuonerà a Bologna prima della semifinale Perugia-Piacenza

    Di Redazione Ci sarà un omaggio speciale all’Ucraina anche in occasione della Final Four di Del Monte Coppa Italia in programma sabato 5 e domenica 6 marzo alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno: come riporta oggi La Gazzetta dello Sport, prima della semifinale tra Sir Safety Conad Perugia e Gas Sales Bluenergy Piacenza verrà eseguito l’inno nazionale ucraino. Un riconoscimento a tutta la popolazione colpita dalla guerra e legato anche alla presenza dello schiacciatore di Perugia Oleh Plotnytskyi, l’unico giocatore ucraino di Serie A. Il giorno successivo, la finalissima per l’assegnazione del titolo sarà naturalmente preceduta dall’inno di Mameli, ma in una versione particolare: “Fratelli d’Italia” sarà cantato infatti da un coro di medici del reparto Covid dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. (fonte: La Gazzetta dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Solè: “Con Piacenza ci sarà da lottare, ma siamo belli carichi”

    Di Redazione Ultime rifiniture al PalaBarton per la Sir Safety Conad Perugia in vista della Del Monte Coppa Italia Final Four di sabato 5 e domenica 6 marzo alla Unipol Arena di Bologna. Nikola Grbic sta limando gli ultimi dettagli tecnico-tattici con i ragazzi per presentare una squadra tirata a ludico alla kermesse che assegna la coccarda tricolore.Domattina la partenza per Bologna, in programma alla Unipol Arena le sedute di rifinitura venerdì pomeriggio e sabato mattina. Alla vigilia della partenza ed in vista della semifinale con Piacenza, parla il centrale bianconero Sebastian Solè: “Stiamo bene, ci siamo preparati bene, aspettiamo questa Final Four da un po’ e siamo belli carichi. Abbiamo lavorato tantissimo per arrivare pronti alla partita contro Piacenza, una partita che non vediamo l’ora di giocare, che vogliamo vincere e che sarà certamente una bella battaglia”. È ancora fresco il ricordo del match di campionato dello scorso 23 febbraio al PalaBarton. Ma il posto tre argentino invita a concentrarsi sulla sfida di sabato: “Quella dello scorso 23 febbraio è una partita che bisogna dimenticare. Dopodomani sarà una gara da dentro o fuori, loro saranno sicuramente carichi perché in palio c’è un trofeo importante che tutti vogliono vincere. Noi dobbiamo cercare di sviluppare il nostro gioco. Penso che finora abbiamo fatto molto bene imboccando la strada giusta. Come dicevo, abbiamo lavorato tanto, l’abbiamo preparata bene. Dovremo essere pazienti e tranquilli e cercare di mettere in campo la nostra pallavolo”.  È sempre bello poter vivere un evento come la Del Monte Coppa Italia Final Four. Evento che quest’anno vedrà anche il ritorno del pubblico sugli spalti. “La Final Four di Coppa Italia è una bellissima manifestazione, è uno dei nostri obiettivi da inizio stagione”, conclude Solè. “L’anno scorso abbiamo giocato in un palazzetto vuoto senza pubblico, spero davvero che quest’anno a Bologna ci sia tanta gente. Sarà bello vedere tanti tifosi al palazzetto che ci sosterranno e che ci daranno sicuramente un qualcosa in più”.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – I Sirmaniaci: “Per noi tifosi non è stato fatto nulla”

    Di Agnese Valenti Senza di loro il nostro movimento pallavolistico non potrebbe esistere: sono loro a generare l’entusiasmo che ruota intorno al volley, sono loro a sostenere (economicamente e moralmente) le principali realtà nazionali, e tutto sommato è per loro che scriviamo. I tifosi di pallavolo, quelli che riempiono le tribune dei palazzetti, sono da sempre elogiati come uno dei valori aggiunti della nostra disciplina, per il loro particolare rapporto con il fair play e i valori dello sport. Eppure negli ultimi tempi, a causa delle restrizioni legate alla pandemia ma non solo, questa componente fondamentale del volley tende a passare sotto silenzio, e sembra essere sempre meno tenuta in considerazione anche da istituzioni e società. Per questo abbiamo deciso di iniziare un viaggio tra le tifoserie (organizzate e non) di tutta Italia, alla scoperta delle emozioni e dei sentimenti che muovono i supporter, delle loro storie e – a volte – delle loro legittime lamentele. Nella speranza che il tifo, quello sano e corretto, continui a essere un ingrediente fondamentale delle nostre giornate sui campi. Foto Lega Pallavolo Serie A Cominciamo da un gruppo tra i più noti (e più “caldi”) a livello nazionale: i Sirmaniaci, i sostenitori che da anni portano in tutti i palazzetti i colori bianconeri della Sir Safety Conad Perugia. Nella nostra intervista, Debora Bertola, grande tifosa dei “Block Devils” e responsabile dei canali social del gruppo, ci racconta innanzitutto com’è nata questa grande passione. “Siamo nati come gruppo nel 2014 – racconta Debora –: il presidente Gino Sirci chiamò l’allora tifoseria organizzata del San Giustino (Altotevere volley, n.d.r.), composta da poche persone, chiedendo se fossero disponibili a supportare come tifoseria ufficiale la Sir. Ci disse che aveva preso un ragazzotto serbo che secondo lui era piuttosto promettente e sarebbe diventato forte: era Bata (Atanasijevic)! Siamo nati come tifoseria ufficiale l’anno dopo che Bata arrivò in Italia. Da allora siamo man mano cresciuti come numero e come importanza: insomma, siamo cresciuti insieme alla società e alla squadra. Il boom come tifoseria c’è stato l’anno prima del triplete: dopo Rio, l’arrivo di Zaytsev portò tanta gente. Poi chiaramente le vittorie del 2018 hanno aiutato tanto a fare grandi numeri. Siamo partiti che eravamo una ventina nel 2014, prima della pandemia siamo arrivati a essere 700. Purtroppo negli ultimi due anni c’è stata qualche defezione. Era stata fatta una stima, pre-Covid, ai tempi dell’ultima Coppa Italia giocata con il pubblico, secondo cui probabilmente come tifoseria organizzata, nonostante esistiamo da meno tempo di altre, siamo quelli più numerosi, insieme a Modena e alla Lube“. Sir Safety Perugia Volley Club Qual è stato il momento più bello da Sirmaniaca? “Ti posso raccontare la mia esperienza nella tifoseria: io vivo a Catania e sono abbonata alla Sir. Tutto è nato perché il mio giocatore preferito è sempre stato Luciano De Cecco, quello di mia sorella era Zaytsev. Nel 2017, dato che erano entrambi a Perugia e non avevamo mai visitato la città, ci siamo dette ‘meglio di così non si può, andiamo a fare un giro a Perugia e andiamo a vedere una partita’: da allora ci siamo innamorate della tifoseria e siamo ancora lì. Probabilmente a livello di tifoseria posso dirti che l’esperienza più bella, anche se poi non abbiamo vinto, è stata sicuramente Roma (Final Four di Champions League, titolo vinto poi dallo Zenit Kazan). Anche il primo trofeo vinto a Bari, la Coppa Italia 2018, è stata una grande emozione, e anche lì eravamo un migliaio. Ma la due giorni di Champions a Roma è stata veramente impegnativa: c’era chi suonava i tamburi, bisognava ricordarsi di cambiare le pile ai megafoni, lavorare sulla coreografia. Lo facciamo per passione ma non siamo professionisti, bisogna metterci anche un certo impegno, non soltanto economico ma anche di tempo e di energie: è una bella sfida. Siamo la tifoseria che rappresenta uno dei club più importanti d’Europa e dobbiamo esserne all’altezza: è chiaro che non si può fare sempre la coreografia impegnativa, ma spesso ci perdiamo anche delle settimane! Non ci siamo inventati noi tutti i cori, molti provengono dal calcio: alcuni sono presi dal San Lorenzo in Argentina. Abbiamo anche un certo impegno sui social: ci pregiamo di essere la tifoseria più seguita, almeno su Instagram“. Foto Sirmaniaci Come si vive il tifo nella pallavolo e quali sono le differenze con gli altri sport? “Secondo me siamo simili ai tifosi del rugby: nonostante che noi Sirmaniaci non siamo gemellati con nessuna tifoseria, crediamo che ci possa ovviamente essere rispetto, ma non un gemellaggio. Per carità, le mele marce ci sono anche nella pallavolo, non sempre volano parole ‘auliche’ in curva, ma devo dire che c’è più rispetto in confronto ad altri sport. Per dirti, contro Ngapeth abbiamo vinto solamente una volta (ride, n.d.r.): ma lui ha sempre rispettato noi, e noi abbiamo fatto altrettanto. Episodi brutti ci sono anche nel volley, ma sono più limitati. Non ho quasi mai sentito di forze dell’ordine che sono dovute intervenire in un palazzetto. Credo ci sia anche un ambiente più a misura di famiglia: nei palazzetti i bambini girano tranquillamente, ci sono tantissimi gruppi familiari“. Come avete vissuto questo periodo di pandemia e la lontananza dai palazzetti e dalle competizioni? “Ovviamente male: può sembrare una stupidaggine, ma il tifoso sa che, dopo aver lavorato tutta la settimana, la domenica può andare al palazzetto a vedere la Sir. Ci siamo trovati a non avere più niente di tutto questo: non è stato facile. Attraverso i social, dato che fisicamente non era possibile, si provava a far sentire il proprio sostegno alla società e alla squadra. Purtroppo qualche defezione c’è stata, è stata dura, soprattutto quando si giocava a porte chiuse. Ma anche con il 35% di capienza i palazzetti sono ‘tristi’, mezzi vuoti: non è stato facile. Ora speriamo si arrivi al 100% quanto prima, perché non c’è posto più sicuro del palazzetto. Solo poco ci hanno fatto riportare megafoni e tamburi, a causa della pandemia, ma confidiamo di tornare presto ai livelli pre-pandemia“. Foto Sirmaniaci Quali sono i principali problemi per i tifosi in questo momento e in chiave futura, pandemia a parte? “Il problema serio è inserire delle partite infrasettimanali alle 20.30 o addirittura alle 18.30: nel nostro caso ci è capitato di fare delle trasferte importanti, in giorni feriali, alle 20.30. Si toglie a quasi tutta la tifoseria ospite la possibilità di andarci: ad esempio, Modena è a quattro ore di viaggio da Perugia all’andata, e quattro al ritorno. Diciamo che una partita che inizia alle 20.30 prima delle 22.30 non finisce, e diventa davvero difficile. Per quanto riguarda il costo dei biglietti, non si possono fare i conti in tasca alle società: è chiaro che da qualche parte i soldi devono rinetrare. Spesso c’è da dire che le tifoserie organizzate hanno l’abbonamento con un costo ridotto, tranne per alcune società che vendono già i biglietti e gli abbonamenti a prezzo irrisorio. Da noi si possono raggiungere anche prezzi sui 30 euro per una singola partita: ovviamente se vado a vedere una partita una volta ogni tanto ci può anche stare, ma già una famiglia di tre persone sono quasi 100 euro, e inizia a diventare un problema. Poi ci sono i trasporti, anche se al PalaBarton si trova facilmente parcheggio: è facilmente raggiungibile anche con i mezzi, ad esempio il minimetro. È capitato comunque che la partita durasse di più e un mezzo per tornare: i mezzi ci sono, ma relativamente. Non è un problema solo di Perugia, ma si presenta anche in altre città“. Foto Lega Pallavolo Serie A Secondo te si rischia una disaffezione dei tifosi dalla pallavolo? “Purtroppo sì, anche se ovviamente non posso parlare a nome di tutte le tifoserie, ma mi baso su quello che ho visto e sentito. Partiamo dal presupposto che probabilmente la nostra società è stata l’unica che, quando nel 2020 il campionato si è fermato, non ci ha rimborsato solo le partite che dovevamo giocare, ma quasi mezzo abbonamento: fino a fine playoff avevamo un abbonamento tutto compreso, e siamo stati rimborsati come se fossimo arrivati a gara 5 della finale. L’anno scorso non sono stati fatti abbonamenti e, per le poche partite che sono state giocate a porte aperte, si prendeva il singolo biglietto. Quest’anno l’abbonamento, con un rialzo del prezzo, non tutti se lo sono potuti permettere: c’è anche da dire che tante società hanno sbagliato, noi per primi. Non sono stati coinvolti i tifosi: non c’è stata una singola iniziativa per renderli partecipi. Parlo di tutti i tifosi, non solo delle tifoserie organizzate. Non è stato fatto nulla per noi, neanche banalmente dedicarci un post sui social. Noi senza squadra non avremmo da fare, ma lo stesso si può dire per le società senza i tifosi. Non siamo stati presi in considerazione, e questo ha sicuramente influito sull’allontanamento“. (1° puntata – Continua) LEGGI TUTTO

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    Plotnytskyi: “Se giocheremo contro lo Zenit ci sarò. Ma le squadre russe vanno fermate”

    Di Redazione “Se la Sir giocherà contro lo Zenit San Pietroburgo ci sarò”. A parlare è Oleh Plotnytskyi, giocatore in forza a Perugia, in una dichiarazione rilasciata a Carlo Forciniti per il Corriere dell’Umbria. Il suo paese, l’Ucraina, è sotto attacco russo dal 24 febbraio scorso e il giovane talento alla corte di Grbic ha fin da subito preso parte, denunciando la situazione attraverso i suoi canali social, per tenere costantemente aggiornati i suoi follower: “Il mio è un modo per denunciare quanto sta accadendo, ed è drammatico”. “Ti senti come se all’improvviso ti trovi in un altro mondo. Poi realizzi quanto accade e non è affatto facile. Non lo è per me, per la mia famiglia, per tutti gli ucraini. Si dorme male. Guardo di continuo le notizie che arrivano dal mio Paese, soprattutto la notte perché è in quei momenti che i bombardamenti sono più frequenti. Per fortuna, nella mia città natale la situazione è un po’ più tranquilla, se così si può dire”, racconta Plotnytskyi. Il 9 marzo è in programma la sfida di Champions League contro lo Zenit S. Pietroburgo, originariamente prevista in casa dei russi. La Cev ha disposto lo spostamento in campo neutro di tutte le gare russe e ucraine fino al termine della stagione. “Forse giocheremo ad Istanbul. La cosa più giusta sarebbe escludere le squadre russe. Ma i quarti di Champions hanno comunque un valore. Anche per la città. Si può trovare un compromesso pur se capisco che non è facile”, è il commento di patron Sirci. Dello stesso parere anche Plotnytskyi, che chiosa: “Per quanto sta accadendo fino ad oggi, sarebbe giusto che la Cev squalificasse le squadre russe dalle varie competizioni almeno fino alla fine dell’anno. Non mi riferisco solo al mondo della pallavolo, parlo in generale. Vanno fermate. Intanto, la Fivb ha deciso di non svolgere i prossimi Mondiali di volley in Russia ed è giusto così”. LEGGI TUTTO