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    Vince la Domotek,l’analisi di Mister Polimeni

    REGGIO CALABRIA – Una serata perfetta per la Domotek, che si regala un punteggio netto di 3-0 contro un Campobasso fino a ieri imbattuto. Nel dopo-partita, un Mister Antonio Polimeni soddisfatto ma con lo sguardo già proiettato al futuro analizza una vittoria che parla di coraggio e carattere.“Forse era la prova che sognavi, mister”, gli viene detto. E la scelta di mandare in campo Rigirozzo dall’inizio, al posto dell’infortunato Innocenzi, si è rivelata decisiva. “Sì, “Riggi” sta migliorando giorno dopo giorno e sa bene che deve affrontare con cattiveria ogni unità di allenamento per raggiungere il massimo. Con molto coraggio abbiamo deciso di mandarlo in campo, ma sempre con quella lucidità mentale classica. Questo aspetto è sempre figlio del coraggio, e a noi sicuramente non manca”.
    Nonostante il risultato eloquente, Polimeni sceglie di non esaltare la prestazione tecnica, ma piuttosto l’anima mostrata dalla squadra. “Non è stata una partita bellissima da parte nostra. E questo forse la dice tutta sulle potenzialità di questa squadra che, nonostante tutto, ha battuto una squadra tosta come Campobasso. Siamo stati un po’ fallosi in fase di costruzione, ma abbiamo avuto grossi numeri e la possibilità di ricostruire tantissimi palloni. Abbiamo annullato il loro ‘bocca di fuoco’ Valchinov, anche se siamo andati spesso in apnea su una situazione in cui di solito siamo intensi. La strada è lunga, ma gli ingredienti ci sono stati tutti: pubblico, giocate spettacolari e tantissimo carattere”.
    Il merito, insomma, va tutto al cuore dei suoi ragazzi: “Il fatto che non identifichi nel risultato una prestazione eccellente la dice tutta sulla grandezza di questi ragazzi. Ci hanno messo soprattutto il cuore, un ostacolo dopo l’altro, e sono riusciti a portare a casa un set importantissimo alla fine del secondo parziale”.
    A completare il quadro, un Palacalafiore caldo e numeroso, un “dodicesimo uomo” che Polimeni si aspettava. “Io l’avevo detto in settimana: conoscevo la prevendita e l’entusiasmo che si era creato. Sì, me l’aspettavo e so che andrà sempre meglio. L’anno scorso abbiamo iniziato con poche presenze, invece quest’anno abbiamo iniziato come abbiamo finito la regular season.  E Reggio Calabria ha dimostrato ancora una volta il proprio valore anche fuori dal campo”.Una vittoria che sa di inizio, di un percorso appena cominciato ma con solidi presupposti. Con il carattere come arma in più e una città che crede, la Domotek di Mister Polimeni guarda avanti, forse sognando in grande.
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    ErmGroup Altotevere ha cambiato marcia e vede l’alta classifica

    Tre vittorie consecutive (due delle quali in trasferta) e tutte per 3-0: se insomma urgeva una riprova sulla ErmGroup Altotevere dopo le iniziali sconfitte contro Belluno e Reggio Emilia, migliore dimostrazione non avrebbe potuto esserci a livello sia di gioco che di mentalità. Anche a Mirandola, contro un’avversaria imbattuta in casa ma soprattutto determinata nel non arrendersi, i biancazzurri hanno espresso la loro personalità, uscendo fuori al momento giusto dopo una partenza con il freno tirato e facendosi trovare più lucidi quando bisognava piazzare lo sprint finale. Lo si è visto nei due set iniziali, perché nel terzo il dominio delle operazioni è stato più evidente, grazie alla difesa, alla battuta e a un muro efficace nel contenimento dei tentativi di attacco degli emiliani. I numeri percentuali chiave la dicono tutta in favore dell’Altotevere: 53% in attacco contro il 40%, 49% in contrattacco rispetto al 36% della Stadium. E l’opposto Simone Marzolla, con gli altri 18 punti messi nel pallottoliere personale, è stato di nuovo il più prolifico della squadra, senza nulla togliere al resto, compresa la coppia centrale Quarta-Compagnoni: anche stavolta, la ErmGroup potrebbe averne una fra le più forti in assoluto della categoria. Se ci soffermiamo sul 26enne giocatore veneto, è perché due anni fa – sempre a San Giustino – soffriva di quei problemi fisici che lo tolsero di scena in dicembre, con intervento chirurgico nel marzo del 2024 e una stagione passata di sostanziale e progressiva riabilitazione. Adesso no: Marzolla è tornato a essere il “martello” che faceva gola all’intera Serie A3 Credem Banca e a riprendere quella fiducia da lui inseguita per mesi. Per la ErmGroup, insomma, è una sorta di nuovo acquisto che si inserisce in un contesto ideale, visti gli ambiziosi obiettivi della società. Dando poi un’occhiata alla classifica del girone Bianco, accompagnata dall’anomalia del turno di riposo per il numero dispari di squadre, i 9 punti incamerati hanno permesso a Biffi e compagni di salire al terzo posto, seppure in coabitazione con il Gabbiano Mantova e con Belluno, che ha già osservato la giornata di stop. Domenica 23 novembre, con il ritorno al canonico orario delle 18 sul taraflex del palasport di San Giustino, ci sarà la sfida di cartello contro la Negrini Cte Acqui Terme dell’ex Daniele Carpita; i piemontesi sono avanti di due lunghezze e una vittoria piena permetterebbe alla ErmGroup di salire in seconda posizione, per quanto anche l’Acqui abbia già riposato. Di certo, il 2-3 interno subito dalla capolista Reggio Emilia per opera di Belluno ha accorciato la classifica. Tutte causali più che valide per richiamare a San Giustino il cosiddetto “pubblico delle grandi occasioni” a sostenere la portacolori di un Comune di provincia che sfida spesso avversarie di città capoluogo e che sogna di entrare fra le grandi tenendo i piedi per terra.
    Ufficio stampa
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    Sabaudia record: vittoria a Gioia e terza partita più lunga di sempre

    SABAUDIA – Il Viridex Sabaudia, oltre alla vittoria sul campo complicatissimo di Gioia del Colle, torna a casa anche con un record notevole. Il match vinto dalla squadra di coach Stefano Beltrame (2-3) nell’ultima giornata del campionato di pallavolo maschile di serie A3, è la terza partita più lunga della storia della pallavolo italiana: una vittoria arrivata dopo una maratona di due ore e 58 minuti. Un’altra curiosità riguarda il fatto che al primo posto assoluto della statistica, che ovviamente tiene conto anche di Superlega e serie A2, oltre alla serie A3, c’è un’altra partita vinta dal Sabaudia nella passata stagione che con con tre ore e due minuti è, finora, l’unico match della storia del volley italiano ad aver sfondato le tre ore.
    «Se devo trovare una parola per descrivere la partita vinta a Gioia del Colle direi personalità, abbiamo vinto perché veramente abbiamo mostrato personalità in campo e voglia di vincere la partita – chiarisce Samuel Onwuelo, opposto e capitano del Sabaudia che ha chiuso il match con 33 punti a referto – Arrivavamo da un risultato non positivo e anche in Puglia il clima non era dei migliori per i nostri avversari: è stata una serata molto calda, c’era un pubblico molto partecipativo, un ambiente e una piazza molto molto importante. Poi nel corso della gara ci sono state un paio di peripezie, ma siamo riusciti a uscire fuori nei momenti importanti, ci siamo fatti trovare pronti. Ora dobbiamo continuiamo a lavorare così pensando già alla prossima».
    Tre vittorie e una sconfitta per il Viridex Sabaudia in questo avvio di stagione, con la formazione pontina che ha messo in luce alcune situazione su cui lavorare ma anche uno spirito di gruppo e una forza di volontà fuori dal comune che hanno proiettato la squadra del direttore sportivo Paolo Torre al quarto posto in classifica del girone blu di serie A3, a quattro lunghezze dalla vetta.
    «È stata una gran prova di carattere oltre che a quella di tecnico-tattica dove chiunque è stato chiamato ha dato il suo contributo, in ogni istante con i ragazzi che hanno dato grande disponibilità dimostrando il rispetto hanno nei confronti della società, del gruppo e tra di loro, questo è eccezionale, quindi veramente questa è una vittoria di squadra perché tutti quanti hanno dato il loro contributo, nel loro piccolo o nel grande che sia, ho visto un gruppo molto coeso che ha combattuto veramente lì punto per punto, gli onori vanno fatti a tutti non solo ai singoli perché anche nei momenti di difficoltà sono stati sempre uniti, nonostante qualche episodio che poteva farci traballare ma che alla fine ci ha uniti maggiormente fino alla fine per portarci a casa questa vittoria». Sabato prossimo, alle ore 16:00 il Viridex Sabaudia riceverà al Pala Vitaletti il Domotek Reggio Calabria, attualmente al secondo posto della classifica a un solo punto dal Castellana capolista. LEGGI TUTTO

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    Santambrogio, Marini, Zagni analizzano il post-partita contro Belluno

    La Conad Reggio Emilia si ferma al tie-break nella sfida casalinga di sabato 15 novembre contro Belluno Volley, che si impone per 2-3 al termine di una gara combattuta fino all’ultimo pallone. Per i granata arriva così la prima sconfitta del campionato, ma il punto conquistato consente a Reggio di restare al comando della classifica a quota 13 punti.
    La partita ha vissuto di continui cambi di ritmo, con Reggio capace di alternare momenti di grande intensità a frangenti più disordinati, in particolare nei finali dei set persi. Buone le fasi a muro e diverse rigiocate efficaci, ma qualche errore di troppo nelle situazioni chiave ha permesso a Belluno di rientrare più volte nel punteggio e di gestire meglio l’ultimo parziale.
    Il palleggiatore Filippo Santambrogio ha analizzato così la prestazione: “È la nostra prima sconfitta, ma non deve buttarci giù: anzi, dobbiamo usarla come stimolo per ripartire e capire su cosa lavorare. Il lato positivo è che anche nei momenti di difficoltà riusciamo sempre a reagire e tornare su, e questo dobbiamo sfruttarlo a nostro favore. Gli errori? Sono soprattutto un aspetto caratteriale su cui possiamo crescere già dalla prossima settimana, continuando a lavorare con la stessa mentalità di sempre.”
    Sulla stessa linea il libero Andrea Marini, che ha sottolineato l’intensità del match: “Abbiamo fatto, secondo me, un’ottima partita: nel tie-break ci è mancata un po’ di lucidità nei punti decisivi, ma in una gara così lunga e tosta può capitare. Dobbiamo tornare in palestra e lavorare su ciò che è mancato. Il lato positivo è che nei set vinti siamo stati molto bravi nella gestione dell’errore e nella fase break; nei set persi, invece, abbiamo difeso meno e commesso più errori. Dobbiamo prendere il meglio dai set vinti e farlo diventare la nostra base di partenza.”
    Infine, la visione del coach Tommaso Zagni, che guarda al percorso complessivo della squadra: “Quello che mi ha convinto di più è stata la tenacia dei ragazzi: nonostante una settimana complicata, in cui non siamo riusciti ad allenarci al meglio per qualche defezione, hanno messo in campo cuore, grinta e tanta voglia di lottare, sostenuti anche dal nostro pubblico, che va ringraziato. Dobbiamo però continuare a lavorare e migliorare alcuni aspetti del nostro gioco.”
    La Conad tornerà in campo nel prossimo weekend con l’obiettivo di reagire subito e mantenere il ritmo alto che ha caratterizzato le prime giornate. LEGGI TUTTO

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    Ancora rimpianti per la Sarlux Sarroch

    Un’altra occasione sprecata dai Gialloblu di coach Denora, che non riescono mai a concretizzare a proprio vantaggio le situazioni favorevoli. Ancora troppi errori in momenti cruciali dei set e l’ottimo lavoro settimanale che non si riesce a far fruttare in gara. Ci si aspetta di più da una squadra con tanti elementi di esperienza, e ancora una volta per fortuna la mano di aiuto la offre la panchina, chiamata a ribaltare un risultato che poteva essere ben più pesante, e che porta almeno un punto nella magra classifica Gialloblu.
    Così coach Denora nel post gara:
    “Bisogna essere onesti e ammettere che è una partita per cui c’è da mangiarsi le mani, ogni set ci vedeva in vantaggio nella fase centrale del set, con il pallino del gioco sempre nelle nostre mani e puntualmente, senza nulla togliere ai meriti degli avversari, abbiamo rimesso in discussione il punteggio con mancanze da parte nostra. Questo è grave, perché tra le due squadre quelli più esperti eravamo noi. Sapevamo di dover fare una partita anche sporca a tratti e fatta di pazienza e sacrificio, quando lo abbiamo accettato è stata infatti un’altra storia, riacciuffando la gara per i capelli. Il tie break poi è stato lo specchio della gara. Sicuramente i responsabili non vanno ricercati nei ragazzi che sono usciti sul 2-0, il roster allestito mi permette queste rotazioni e ricerca di soluzioni, ma dobbiamo ritenerci tutti responsabili della situazione, me in primis. La pallavolo è fatta innanzitutto di contenuti tecnici, e servivano soprattutto quelli per portare la gara a casa sabato, ma proprio quando li abbiamo dati per scontati sono venuti a mancare. Probabilmente dovrò rivedere alcune richieste, ma se davvero vogliamo fare quello che ci siamo detti, allora bisogna alzare l’asticella” LEGGI TUTTO

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    Carniel: «Due punti pesanti, decisiva la nostra voglia di vincere»

    Il Belluno Volley archivia il big match del PalaBigi con due punti che profumano d’alta quota. E, soprattutto, con la consapevolezza di aver superato uno degli ostacoli più difficili del girone bianco di Serie A3 Credem Banca. La vittoria al tie-break al cospetto della Conad Reggio Emilia – fino a quel momento impeccabile, in virtù dei quattro successi su quattro incontri – vale per la classifica, vale per il morale. E per una fiducia che si cementa gara dopo gara.
    PESO SPECIFICO – A confermarlo è Alessandro Carniel. Il direttore sportivo dei biancoblù non nasconde il peso specifico del colpo firmato dai rinoceronti: «A livello di classifica, è un successo che pesa molto. Perché ottenuto in uno scontro diretto, di fronte a una squadra che era a punteggio pieno e con la quale ci giochiamo il primo posto in stagione regolare. In più, nel malaugurato caso di sconfitta, il divario si sarebbe ulteriormente allargato. E sarebbe stato difficile da ricucire».
    SALISCENDI – Il match si è trasformato in un continuo saliscendi: primo e terzo parziali dominati, secondo e quarto lasciati per strada. Una sorta di elastico tecnico ed emotivo: «È stata una partita altalenante e, di certo, non bellissima – riconosce Carniel –. Entrambe le formazioni la sentivano parecchio ed è subentrato un po’ di nervosismo». A decidere, però, è stata la capacità dei rinoceronti di rimanere compatti nel momento della verità: «La differenza l’ha fatta la nostra voglia di vincere in un tie-break interpretato con grande lucidità. Nel complesso ritengo siamo stati superiori alla Conad: abbiamo vinto grazie al collettivo. Tutti volevano questo risultato: dagli atleti allo staff. È un bel passo in avanti a livello di gruppo-squadra».
    SGUARDO ATTENTO – Dopo la trasferta nella città del tricolore, il direttore sportivo mantiene lo sguardo attento sulle aree da migliorare: «Dobbiamo limare ancora qualche sbavatura. E analizzare il motivo di una serie di cali così bruschi nei set che perdiamo». Un aspetto che, se risolto, potrebbe rendere il Belluno Volley ancora più competitivo.
    VERSO IL SECONDO DERBY – Ma il calendario non concede pause: domenica 23 novembre (ore 18) sarà tempo di concentrarsi sul secondo derby veneto della stagione, dopo quello con la Sav Trebaseleghe. Alla VHV Arena, infatti, approderà la Personal Time San Donà di Piave, reduce dal successo al tie-break su Sarroch. E attualmente sesta, a una sola lunghezza di distanza dai ragazzi di coach Marzola: «San Donà sta avendo un buon rendimento – conclude Carniel – però giochiamo in casa. E, alla VHV Arena, non dobbiamo “avere” paura, ma “fare” paura». LEGGI TUTTO

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    Infallibile Aurispa Dfv in casa: battuto 3-1 il Terni Volley

    Aurispa Dfv e Terni Volley si affrontano al Palazzetto dello Sport di Tricase, in un match valido per la 4a giornata del girone blu di Serie A3 Credem Banca.

    Il sestetto che coach Giuseppe Ambrosio mette in campo è il seguente: gli schiacciatori Zornetta e Mazzone, il palleggiatore Bernardis, l’opposto Cavasin, i centrali Grottoli e Mellano, e il libero Russo.

    Terni parte forte e Mazzone e compagni devono inseguire: un muro dello stesso Mazzone, un ace di Cavasin e un monster block di Zornetta riportano il risultato in parità (11-11). Gli ospiti alzano il muro e Terni, con un break, si riporta avanti di 2 punti, prima dell’immediata reazione di Aurispa Dfv che torna in parità con Zornetta che “buca” il taraflex (15-15). Un altro mini break di Terni convince coach Ambrosio a chiedere il timeout e i suoi giocatori rispondono con un attacco in lungolinea di Cavasin e una freeball messa a terra da Bernardis (19-19). Gli ospiti guadagnano ancora un break, poi Cavasin trova la diagonale vincente e il muro a tre di Mellano-Mazzone-Cavasin ripristina nuovamente l’equilibrio, portando coach Giombini al timeout (22-22). Terni si ritrova con 2 set point a disposizione e coach Ambrosio chiama timeout: Zornetta riduce lo svantaggio con un bel primo tempo ma Terni vince con un mani out (23-25).

    Nel secondo set Terni parte meglio e Aurispa Dfv soffre il turno di battuta di Giacomini, autore anche di un ace che spinge i suoi sul +4 (2-6). Coach Ambrosio inserisce Orto e Marsella, quest’ultimo bravo a imbeccare l’accorrente Mellano che attacca dal centro, poi c’è una gran difesa di Russo sul potente attacco di Hristov e Grottoli accorcia con un bel muro (6-7). Le due squadre avanzano punto a punto e il solito Giacomini in battuta mette in crisi la ricezione dei salentini, spingendo coach Ambrosio al timeout (10-14). L’attacco in diagonale di Orto e l’ace di Zornetta convincono coach Giombini a chiedere timeout nonostante i 3 punti di vantaggio (14-17). Zornetta non fa una piega, conquista il secondo ace di fila e Aurispa Dfv linfa vitale: Grottoli prima attacca dal centro e poi trova l’ace per il +1 (19-18). Il servizio di Hristov mette in difficoltà la ricezione dei padroni di casa, Terni torna sul +2 e coach Ambrosio chiama timeout (20-22). Il primo tempo di Mellano, ben imbeccato dal rientrante Bernardis, e gli attacchi di Zornetta e Mazzone riportano Aurispa Dfv sul -1 (23-24). Il pallonetto di Zornetta regala la parità e manda le due squadre ai vantaggi. Cavasin mette a terra il pallone del +1, coach Giombini chiede timeout ma Aurispa Dfv porta a casa il set grazie all’errore di Martinez (26-24).

    Si riparte con uno splendido primo tempo di Zornetta e un’altrettanto pregevole pipe di Mazzone, prima del muro di Bernardis-Mellano per il +2 (5-3). Russo riceve, Bernardis alza dietro e Cavasin mette palla a terra; Terni rimonta ma Zornetta sfrutta una freeball, prima degli attacchi di Mazzone e Grottoli che portano i salentini sul +2 (9-7). Qualche errore di troppo riporta Terni sul pari (11-11). Mellano attacca dal centro e Cavasin in lungolinea, poi emerge Mellano, che trova anche l’ace (15-13). Grande attacco di Grottoli dal centro, ben servito da Bernardis, poi è di nuovo Zornetta a prendersi la scena con un attacco in lungolinea e un altro strepitoso ace che manda coach Giombini al timeout (18-15). Zornetta riceve alla grande, Bernardis alza e Grottoli mette a terra dal centro, poi è di nuovo dal centro che Aurispa Dfv colpisce per due volte di fila con Mellano. È assolo Aurispa Dfv: Bernardis si mette in proprio e attacca di seconda, Cavasin con un pallonetto e Mellano con un ace regalano il +4 e altrettanti set point a disposizione (24-20). Il timeout di coach Giombini non cambia le cose e, sul servizio di Mellano, ci pensa Zornetta con un muro a chiudere il set (25-20).

    All’inizio del quarto set si lotta punto a punto: Zornetta trova l’incrocio delle righe, Bernardis vince una contesa a muro e ancora Zornetta alza il muro (5-5). Hristov al servizio è sempre un problema e il +3 di Terni convince coach Ambrosio al timeout (5-8). Aurispa Dfv accorcia le distanze con Zornetta e Grottoli, poi è il lungolinea di Mazzone a regalare il pari (9-9). Il servizio di Zornetta manda in tilt Terni, prima dell’alzata smarcante di Bernardis per la pipe dello stesso schiacciatore argentino e della diagonale di Cavasin (13-12). Si avanza punto a punto: pipe di Mazzone, primo tempo di Grottoli e replica puntuale di Martinez (16-16). Zornetta è indifendibile: trova due ace di fila, spinge Aurispa Dfv sul +4 e coach Giombini al timeout (20-16). Terni tenta la rimonta e accorcia sino al -1, Cavasin la mette all’incrocio, poi entra Marsella e trova l’ace (23-20). Il finale è dolcissimo: la diagonale stretta di Mazzone e l’errore di Terni chiudono il match e Aurispa Dfv può festeggiare i 3 punti e il secondo successo stagionale in casa (25-22).

    Da segnalare la prima convocazione per il giovanissimo libero Luigi Corciulo, prodotto del settore giovanile.

    Aurispa Dfv – Terni Volley 3-1 (23-25; 26-24; 25-20; 25-22).

    Aurispa Dfv: Tiziano Mazzone , Federico Tommasi, Francesco Bernardis , Aidan Kit Russo, Francesco Donati, Filippo Marsella, Lorenzo Grottoli , Alberto Cavasin , Edoardo Murabito , Simone Orto , Luciano Zornetta , Daniele Mellano , Riccardo Quarta, Luigi Corciulo. All. Giuseppe Ambrosio.

    Terni Volley: Biasotto , Catinelli , Caporossi , Picardo , Martinez , Hristov , Broccatelli (L); Iovieno , Troiani, Di Giunta, Bontempo e Trappetti (L2). All.: Giombini.

    Uff. Stampa Aurispa Dfv Lecce LEGGI TUTTO

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    L’Avimec Modica cede in 4 set sul campo della capolista Castellana

    BccTecbus Castellana 3
    Avimec Modica 1
    Parziali: 25/22, 25/17, 20/25, 25/23
    Bcc Tecbus Castellana: Pasquali 6, Cappadona 1, Chiapello 13, Picchi, Brucini 4, Orlando Boscardini 8, Casaro 21, Iervolino 18, Guadagnini (L1), n.e. Reale, Santostasi (L2), Pavani, Gianmarco Barretta. All. Giuseppe Barbone; Ass. Francesco Valente.
    Avimec Modica: Francesco Barretta 12, Raso, Bertozzi, Lugli 19, Putini 1, Chillemi 13, Cipolloni Save 1, Buzzi 9, Garofalo 4, Mariano 3, Nastasi (L1), n.e. Pappalardo (L2). All. Enzo Distefano; Ass. Manuel Benassi.
    Arbitri: David Kronaj di Varese e Eustachio Papapapietro di Matera.
    Castellana – Un’Avimec Modica a fasi alterne si arrende in quattro set al “PalaGrotte” di Castellana alla BccTecbus dopo 2h6′ di lotta punto a punto, fatta eccezione per il secondo set.
    I ragazzi di coach Enzo Distefano dopo aver iniziato bene hanno subito la reazione dei padroni di casa che sospinti dal grande tifo dei loro sostenitori sono riusciti nel quarto set a recuperare un gap di 6 punti e a portare a casa l’intera posta in palio.
    I biancoazzurri della Contea iniziano bene (0/3), ma si fanno recuperare immediatamente il vantaggio, ma continuano a restare avanti nel punteggio (6/8) costringendo i giallorossi pugliesi a rincorrere. Quando ragazzi di Barbaro alzano i ritmi Lugli non riescono a tenere il passo e con un parziale di 5 – 10, si ritrovano sotto di 3 punti (16/13) a metà della frazione d’apertura. Coach Distefano prova a spronare i suoi ragazzi che accorciano le distanze (21/19), ma dopo 32′ di gioco sono costretti a cedere il parziale 25/22.
    Modica accusa il colpo, ma anche in apertura di secondo set resta in scia dei padroni di casa (8/7). Castellana prova ad allungare (16/13), ma un passaggio a vuoto dei siciliani permette loro di piazzare lo strappo che indirizza la seconda frazione di gioco (21/15). Modica non ci crede più e dopo 25′ di gioco lascia disco verde ai loro avversari che con un netto 25/17 si portano sul 2 – 0.
    Modica non ci sta e punta nell’orgoglio da coach Distefano al cambio di campo entra sul rettangolo di gioco con le giuste motivazioni. Il gioco diventa più fluido e Castellana va in sofferenza (3/8), ma non cede. A metà frazione, infatti, i pugliesi riescono a dimezzare lo svantaggio (13/16), ma i biancoazzurri restano concentrati e riescono prima a tenere a distanza i padroni di casa (17/21) e poi a riaprire la contesa con il 20/25 finale dopo 32′ di gioco che vale il 2 – 1.
    Modica parte bene anche nel quarto parziale e prova a scappare (4/8), ma Castellana torna a essere una macchina quasi perfetta e a metà frazione ha già quasi ricucito del tutto lo strappo (15/16). Iervolino e Casaro iniziano a essere più precisi sotto rete e permettono a Castellana di entrare avanti nel rettilineo finale (21/19). I pugliesi riescono a tenere i due punti di vantaggio fino alla fine e dopo 35′ di lotta chiudono i conti 25/23 e portano a casa il successo pieno che permette loro di restare saldamente in vetta alla classifica. Modica si lecca le ferite, ma da martedì sarà pronta a ripartire. La stagione è ancora lunga, ma per raggiungere gli obiettivi che i biancoazzurri si sono posti bisogna cambiare registro e iniziare a sbagliare il meno possibile perchè le altre squadre che hanno gli stessi obiettivi del sestetto della Contea non sono disposte ad aspettare.
    Ufficio Stampa
    Claudio Abbate
    Tessera ordine
    N°128185 LEGGI TUTTO