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    Missione compiuta: il Belluno Volley è nei quarti di finale

    Se è vero che i sogni e le ambizioni sono il miglior carburante per alimentare il motore dello sport, allora è evidente: il Belluno Volley si è fermato al distributore della post season. E ha riempito il serbatoio. Perché, dopo aver sconfitto la Negrini Cte Acqui Terme in Piemonte, concede il bis nel match di ritorno. E vola ai quarti di finale dei playoff di Serie A3 Credem Banca: il prossimo turno si svilupperà al meglio delle tre partite e i biancoblù avranno il vantaggio del fattore campo. Un vantaggio che potrebbe rivelarsi preziosissimo, se si considera lo spessore del prossimo avversario: quell’OmiFer Palmi capace di eliminare San Giustino e di alzare al cielo ben due trofei in un mese. Ovvero, la Coppa Italia e la Supercoppa di A3. Ma ora è tempo di festeggiare un traguardo storico per il club di Sandro Da Rold, trascinato dal solito tifo incessante e da un entusiasmo che lievita di partita in partita.
    DAI NOVE METRI – La sfida di ritorno, di fronte ai 900 della Spes Arena, rimane sempre e saldamente in mano, anzi, nelle zampe dei rinoceronti. Fin dai primi scambi. Dai nove metri, in particolare, i padroni di casa sono subito efficacissimi. E trovano una continuità invidiabile: non a caso, Bucko firma l’ace del 18-14 e Antonaci quello del definitivo allungo: 20-15. Lo stesso centrale, originario di Galatina, è un fattore con i suoi 4 punti, arricchiti da un muro.
    IN DISCESA – Sfida in discesa? Lo è ancor di più in un secondo parziale in cui i padroni di casa non sbagliano pressoché nulla. E Acqui Terme è più che doppiata, sul 12-5, con un contrattacco di un infallibile Bisi. Proprio il capitano chiuderà il confronto con 12 punti e si meriterà la palma di top scorer del match. Ma anche Schiro è “caliente”: in attacco. E pure al servizio. Sarà suo l’ace per un 20-10 dal sapore di sentenza: anticipata. E definitiva.
    IN MISSIONE – Al cambio di campo, la Negrini Cte ha un sussulto e prova a rimanere in scia. Tuttavia, è inutile se dall’altra parte della rete ci sono sei uomini in missione, più il libero. E uno di loro, Antonaci, decide che è giunto il momento di prendere la cassetta degli attrezzi. E di edificare un muro invalicabile, su cui si infrangono gli attaccanti, oltre che le speranze piemontesi: due “Monster Block” in sequenza del centralone valgono il 20-13. Non resta che attendere i titoli di coda. Prossima fermata? Ancora Spes Arena: sta arrivando Palmi.
    L’ANALISI – «È stata una bella emozione – argomenta coach Gian Luca Colussi -. Acqui Terme era l’avversaria più difficile fra quelle che potevamo trovare, ma i ragazzi hanno disputato un’ottima prova. Se mi aspettavo una gara più combattuta? Sì, perché siamo reduci da una settimana pesante, con Orto scavigliato, Gonzalo alle prese con uno stiramento, Bucko non al meglio: in questo senso, voglio ringraziare lo staff medico. Ha compiuto un lavoro straordinario. Complimenti, in generale, a tutti: la squadra ha sfoderato le energie e le risorse necessarie per vincere».

    BELLUNO VOLLEY-NEGRINI CTE ACQUI TERME 3-0
    PARZIALI: 25-19, 25-13, 25-17. 
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 5, Bisi 12, Schiro 8, Bucko 7, Mozzato 3, Antonaci 11; G. Martinez (L), Reyes, Fraccaro (L), De Col. N.e. I. Martinez, Stufano, S. Guolla, F. Guolla. Allenatore: G. Colussi. 
    NEGRINI CTE ACQUI TERME: Perassolo 4, Baratti, Graziani 8, Martino 4, Esposito 7, Cester 8; Martina (L), Stamegna 3, Bettucchi, Russo (L), Corrozzatto. Allenatore: E. Negro.
    ARBITRI: Giuseppe De Simeis di Lecce e Antonio Licchelli di Gagliano del Capo.
    NOTE. Spettatori: 900 circa. Durata set: 24’, 21’, 24’. totale: 1h09’. Belluno: battute sbagliate 5, vincenti 6, muri 10. Acqui Terme: b.s. 19, v. 1, m. 3.  LEGGI TUTTO

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    Geetit Bologna ancora in Serie A

    Gara 2 POut (07/04/2024) – Play Out A3 Credem Banca – Girone Bianco, Stagione 2023 Stadium Mirandola – Geetit Bologna 0-3 (23-25, 22-25, 21-25) – Stadium Mirandola: Quartarone 1, Rossatti 11, Rustichelli R. 4, Albergati 17, Nasari 10, Bombardi 8, Rustichelli M. (L), Capua 0, Scarpi (L), Schincaglia 0, Scaglioni 0. N.E. Gozzi, Bevilacqua. All. Mescoli. Geetit Bologna: Sitti 1, Sacripanti 17, Giampietri 12, Listanskis 9, Maletti 10, Aprile 5, Baciocco 0, Ronchi 0, Brunetti (L), Minelli 0. N.E. Omaggi, Serenari. All. Guarnieri. ARBITRI: Nava, Polenta. NOTE – durata set: 31′, 27′, 29′; tot: 87′.

    Si chiude con 3 set in favore di Bologna la seconda giornata dei playout del Girone Bianco di Serie A3 Credem Banca, assicurando alla Geetit la permanenza in Serie A, mentre la Stadium Mirandola è costretta a retrocedere in Serie B. Dopo un primo set che ha visto inizialmente in difficoltà i rossoblù, Bologna ha trovato il sorpasso sul finale imponendosi per 23-25. Nel secondo e terzo set, sugli scudi Sacripanti (17 punti), Mirandola non ha potuto contrastare la forza dei felsinei, arrendendosi 3-0. Si chiude così la stagione della Geetit Bologna, che farà tesoro delle difficoltà affrontate quest’anno per arrivare a settembre più forte che mai. 

    Starting six per coach Guarnieri: Aprile e Giampietri centrale, Listanskis opposto a Sitti, Sacripanti e Maletti in banda e Brunetti libero. 

    Coach Mescoli risponde con: Bombardi e Rustichelli al centro, Albergati opposto a Quartarone, Rossatti e Nasari in banda e Rustichelli M. Libero.   

    Bologna parte forte con due muri vincenti Sacripanti che mette a segno un ace, per poi mandare la palla a rete servendo il cambio a Mirandola. L’ace di Nasari fa partire i padroni di casa all’inseguimento di Brunetti e compagni, e ben presto si trovano in parità: 4-4. Sitti serve Listanskis, ma Rossatti non perdona, così arriva il sorpasso su una ricezione difettosa di Bologna, ed è timeout per la panchina degli ospiti. Non va a segno questa volta l’opposto rossoblù, e Mirandola allunga a +3 sul 9-6. La Geetit prova ad accorciare, con Giampietri che chiude l’azione iniziata da Sacripanti, ma non basta perchè la Stadium continua a mantenersi a distanza: 13-10. Nulla di fatto per i rossoblù, che continuano ad arrancare dietro una Stadium col coltello tra i denti: 16-13. L’attacco di Maletti tocca il muro servendo ai suoi un cambio palla fondamentale, che però non viene sfruttato bene da Bologna: 21-18. Ancora Maletti per il -2, ma Mirandola si avvicina sempre più al setpoint. Il muro Aprile-Sitti rimette in gioco la Geetit, a -1 sul 22-21. Un’azione combattutissima si chiude in favore di Bologna, che riporta così il set per la prima volta in parità: 22-22. Arriva anche il sorpasso per i rossoblù, che con Sacripanti arrivano al setpoint. 22-24. É annulato il primo setball, ma l’attacco di Listanskis chiude il primo parziale per Bologna 23-25. 

    Riparte forte Mirandola, che oggi ha l’ultima possibilità di giocarsi la salvezza, ma la Geetit non si lascia pregare, e in un amen riporta la parità: 4-4. Arriva un nuovo sorpasso per la Stadium, ma Listanskis fa suo il settimo e l’ottavo punto. Giampietri dal centro segna il +1 di Bologna, Continua punto a punto il secondo parziale, finchè i rossoblù non si portano a +3 sul 13-16. Giampietri scalvalca il muro gialloblù per il +3, ma la Stadium mette a segno un punto dopo l’altro portandosi a -2. L’ace di Sacripanti è balsamico per Bologna, che si trova a +3 sul 16-19. L’attacco di Maletti va out, riportando Mirandola a -1 sugli ospiti, ma il mani out sull’attacco di Giampietri rimette Bologna in vantaggio. Il muro Aprile-Ronchi, quest’ultimo subentrato a Listanskis, riporta il +3 per la Geetit, che in un attimo però perde tutto il vantaggio guadagnato: 20-21. Ancora il muro di Aprile è vincente per il +3 dei rossoblù. Al servizio Ronchi per il setpoint sul 20-24, annullato da una ricezione scomoda. Annullato anche il secondo setpoint, ma Bologna ha ancora due possibilità. Un attacco forte di Maletti chiude anche il secondo set in favore della Geetit Bologna per 25-22. 

    La Stadium Mirandola si gioca il tutto per tutto in questo terzo set, che deve per forza portare a casa in cambio della sperata salvezza. Dal canto suo Bologna deve restare concentrata e non rilassarsi visti i due set positivi conquistati. Rossatti non riceve la palla di Listanskis, e il set inizia punto a punto fino al 5 pari, segnato dal primo tempo di Aprile. Un doppio tocco di Mirandola regala il massimo alungo ai rossoblù, che si portano a +3 sul 6-9. Dal centro Giampietri regala ai suoi il +4, ma Mirandola tenta di accorciare con Rossatti, e l’ace di Albergati riporta la Stadium a -1: 10-11. Entra Scaglione al posto di Rustichelli, ed è proficuo per i padroni di casa che riportano la parità: 13-13. Sacripanti dalla seconda linea rimette i compagni a +2 sul tabellone, ma non basta perchè i padroni di casa sono assetati di vittoria, e ripartono all’inseguimento. Ancora sugli scudi Sacripanti che mantiene le distanze di sicurezza fino al +3 sul 15-18. Non riescono a ingranare i padroni di casa, ancora a -2 sul 18-20. Baciocco, subentrato al numero 10, sigla il 21esimo punto, così rientra Sacripanti che subito scavalca il muro per il 19-22. Un bellissimo gioco corale chiuso da Sacripanti permette alla Geetit di spingersi al +4, e l’attacco a rete di Albergati serve a bologna il setpoint, annullato due volte dall’attacco out prima di Sacripanti, poi di Listanskis: 21-24. Il mani out di Listanskis su Rossatti chiude la partita 21-25 e 3-0, regalando alla Geetit Bologna la salvezza, che vale la permanenza in serie A.  LEGGI TUTTO

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    Mirandola saluta la A3

    Niente da fare per la Stadium. Il sogno si infrange in gara 2 contro Bologna.
    Solito starting six per Mirandola all’ultimo appuntamento in casa: Nasari e Rossatti in banda, Quartarone e Albergati sulla diagonale principale e Rustichelli con Bombardi al centro. Subentra in seconda linea il libero Scarpi.
    Apre il set Sacripanti al servizio, dove firma un break positivo di tutto rispetto (0-3) prima di servire in rete. Dopo il -2 iniziale, il turno di servizio di Nasari regala alcune soddisfazioni ai gialloblù che riescono a pareggiare (4-4). Primo sorpasso per Mirandola con una super difesa di Bombardi. Al primo timeout dell’incontro il tabellone recita 7 per Stadium, 5 per Bologna. Vantaggio intatto ma non ampliato dai padroni di casa durante l’approccio alla doppia cifra (13-11). L’aggressione di Geetit passa principalmente dal pesante sinistro di Listanskis, sia in attacco che dai nove metri, che deve però fare i conti con un Rossatti particolarmente ispirato, vero protagonista di questa fase di gara. I felsinei si rifanno sotto con un maniout di Sacripanti su Albergati, costringendo Mescoli a chiamare i suoi in panchina sul punteggio di 17-16. Nasari recepisce e assiste la risalita dei suoi che firmano il 20-17. Sitti mette a segno un muro su Rossatti che vale il 22-21. Mirandola chiama timeout senza evitare però il sorpasso degli avversari, che guadagnano due set point. Sacripanti sbaglia il primo, e Sitti si affida a Listanskis per il secondo tentativo, che va a segno.
    Sportellate già in apertura del secondo parziale. Le squadre restano appaiate ben oltre la metà. Il set è estremamente equilibrato, con nessun turno di servizio in grado di spostare efficacemente l’ago della bilancia. A cambiare la situazione interviene Maletti, che incassa un ottimo break positivo. Mirandola va al primo timeout sul 12-15, rompendo il ritmo dello schiacciatore bolognese che sbaglia il servizio. I rossoblù non cedono il passo, mantenendo il loro vantaggio pressoché intatto. Mescoli chiama tempo, i suoi recuperano qualche punto ma rimangono in affanno rispetto ad una Geetit molto aggressiva. L’ace di Albergati mina le idee degli ospiti di chiudere il parziale senza dover lottare: Guarnieri chiama timeout sul 20-21. La mossa ha l’effetto atteso, dati i 4 set point guadagnati dai felsinei per portarsi sullo 0-2. Nasari ne annulla uno e si prepara dai 9 metri. Albergati annulla il secondo ma il divario è troppo ampio: Maletti segna e si va sullo 0-2.
    Apertura particolare nel terzo set per Mirandola, in cui si alternano momenti di grande gioco a momenti di chiusura totale, con Sacripanti che si ritrova con Sitti ad affossare sempre più i gialloblù. Nasari torna a segnare con il tabellone sul 6-10. Albergati, intenzionato ad aggiungere un’altra partita alla lista di ottime prestazioni accumulate finora, scorta Stadium al -1 (11-12). Bologna non vuole assolutamente cedere la guida, e serve Rossatti a costringerli al pareggio sulle 13 lunghezze. La Geetit riprende il suo spazio fino al +3 segnato sul 18-21. La partita mirandolese termina moralmente al termine del lunghissimo scambio del 19-22, che vede la formazione del capoluogo segnare di fila ventitreesimo e ventiquattresimo punto. Gli ospiti tentano in ogni modo di chiudere la partita ma sbagliano due occasioni di fila, finalizzando al terzo tentativo grazie all’attacco di Listanskis.
    DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE SILVESTRI
    È andata male, non mi nascondo dietro scuse o falsi alibi. In quanto legale rappresentante della Stadium mi prendo la responsabilità in toto di quanto è successo.Onestamente pensavo di farcela ma gli altri si sono rivelati più forti.Siamo arrivati ad un passo ma anche quest’anno i play out sono stati inclementi.Dovevamo salvarci prima? Può darsi.Pensavamo di avere allestito una formazione competitiva per centrare l’obiettivo minimo ma non avevamo fatto i conti con gli avversari che, a loro volta, si sono rinforzati e hanno alzato di molto l’asticella.Ad ogni modo nessun dramma. Era ampiamente preventivato quando abbiamo accettato di intraprendere questa avventura due anni fa.La categoria è onestamente troppo impegnativa per le nostre possibilità. O almeno lo è in questo momento. Non è solo una questione di fondi, che sono comunque importantissimi. È un problema di organizzazione, di struttura e di risorse umane che purtroppo si fa fatica a reclutare.Quest’anno devo dire grazie a tutti quei volontari che con grande dedizione, sacrificando il loro tempo libero ci hanno aiutato e hanno creduto nel progetto fin dal primo giorno. Poi devo ringraziare tutti gli sponsor, Baraldini Costruzioni in testa, che così generosamente ci hanno permesso di provare a fare una compagine in grado di rivaleggiare con tutte le formazioni di questi due campionati.L’insuccesso però è stato solo sportivo e non di seguito e partecipazione. Siamo riusciti a portare ad ogni incontro casalingo, centinaia di spettatori entusiasti e calorosi. Alla fine chiuderemo i due anni come uno dei palazzetti con la più alta partecipazione di pubblico di tutta la A3. Lunedì scorso abbiamo colorato di giallo il PalaSavena portando più di 200 tifosi ad assistere alla prima partita dei play out. I tesseramenti giovanili hanno avuto un’impennata incredibile negli ultimi due anni e la A3 è stata un meraviglioso traino per far ritrovare entusiasmo ad una società che aveva bisogno di una sfida veramente impegnativa.Ripartiamo da qui. Abbiamo tanti progetti in cantiere e vogliamo continuare a coinvolgere ancora di più chi ci ha così amato e seguito.Non finirò mai di ringraziarli. Senza di loro la Stadium sarebbe una scatola vuota.Adesso ci prenderemo un paio di settimane di pausa perché vi posso garantire che è stata veramente estenuante. Alcuni di noi non dormono da mesi per lo stress che comporta questo impegno.Una cosa è certa, non molleremo nulla e questa esperienza non può che rafforzarci.È andata male ma ripartiamo dalle cose positive. Abbiamo messo Mirandola per ben due anni nell’ almanacco del volley di Serie A.Qualche anno fa sarebbe sembrato un sogno irrealizzabile.A presto. LEGGI TUTTO

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    Personal Time, Bassanello: “Siamo pronti per i quarti”

    In attesa di sapere quale squadra dovrà affrontare, la vincente fra Lagonegro e Lecce, la Personal Time si gode momentaneamente il passaggio del turno dopo aver sconfitto in entrambe le partite il Cus Cagliari: “Le mie sensazioni -dice il capitano Nicolò Bassanello– dopo gara due sono molto positive. Abbiamo giocato tre set di altissimo livello, dietro la squadra ha tenuto ed è riuscita ad attaccare molto bene. Nella Personal Time siamo tutti fondamentali, il gruppo è unito, la squadra c’è, dobbiamo imparare ad essere più spregiudicati, questo aiuta sempre ad ottenere i risultati”.
    Dopo la domenica di riposo la squadra veneta tornerà in palestra domani: “Questa settimana studieremo la nostra prossima avversaria, la prima andremo a giocarla in casa loro. Sappiamo di dover dare il meglio di noi stessi, in un play off i conti si fanno sempre alla fine”.  Parola di capitano. Ora non resta da attende il nome della squadra con cui giocare i quarti di finale. LEGGI TUTTO

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    Personal Time, Moretti “Aspettiamo l’avversario dei quarti”

    La Personal Time non era mai arrivata ai quarti di finale di play off. Il 2-0 con l Cus Cagliari vale un traguardo storico per il club veneto: “Siamo partiti un po’ contratti – commenta coach Daniele Moretti- , dopo il primo set nel secondo abbiamo mollato. Successivamente nel terzo mi sono arrabbiato, non c’era l’atteggiamento giusto, passato il momento no ho visto l’aggressività in battuta e la voglia di vincere che ci ha portato al passaggio del turno. Di fronte c’era un’avversaria non semplice come il Cus Cagliari”.
    Una giornata d’attesa per sapere quale sarà l’avversaria dei quarti di finale: “Aspetteremo la vincente fra Lecce e Lagonegro saremo pronti ad affrontarli sia che siano i lucani o i salentini. Abbiamo raggiunto un bel risultato, grazie ai miei giocatori, alla società e a tutti quelli che lavorano per il Volley Team Club San Donà”.
    Sui quarti di finale c’è ovviamente la firma di Daniele Moretti esordiente in panchina. Meglio di così non poteva cominciare. LEGGI TUTTO

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    La Personal Time vince anche gara due ed è ai quarti

    Personal Time 3
    Cus Cagliari 1
    (25-18; 22-25; 25-11; 25-14)
    PERSONAL TIME:  Tulone 5, Parisi, Giannotti 25, Favaro 14, Guastamacchia 12, Iorno 11, Paludet, Trevisiol, Lazzaron, Tuis, Cunial, Umek 15, Lazzarini. All.: Moretti.
    CUS CAGLIARI: Enna, D. Ammendola, Calarco 13, Vitali, Ambrose 8, Marinelli 9, Kindgard 2, Muccione, Sanna, Sartiran, Busch 10, Sciarretti, Miselli 3, Durante, Menicali 5.  All.: S. Ammendola.

    Arbitri: Antonio Marigliano e Luca Cecconato
    Al PalaBarbazza è andata in scena una grande partita, in clima play off, fra due squadre che non si sono risparmiate. A spuntarla è stata la Personal Time che accede al turno successivo. E’ un traguardo storico per il Volley Team che non aveva mai raggiunto prima i quarti di finale di serie A3.
    Primo set.  Ai blocchi di partenza scatta bene la Personal Time (6-3), ma poco dopo le due squadre si trovano pari (7-7), e vanno avanti a braccetto per parecchi scambi (14-14). Ancora break San Donà (19-14). Un po’ alla volta i veneti prendono il largo (22-17) e la chiudono (25-18).
    Secondo set. Favaro è on fire e segna tre punti (3-2), i sardi prima pareggiano (3-3) e poi si portano in vantaggio (3-4), la ribalta la Personal Time (8-7). Ma c’è un altro scatto cagliaritano (11-13). E’ pareggio (14-14), gli ospiti si portano avanti di nuovo (15-17) qui arriva il time out di coach Daniele Moretti.  Al rientro in campo arriva il +3 esterno (15-18), Cagliari scappa (16-20). Ci pensa Guastamacchia (17-20), break ospite (18-22). Ci prova la Personal Time ma deve incassare l’1-1 (22-25)
    Terzo set. Parte a razzo la Personal Time (10-2), con Giannotti e Guastamacchia sugli scudi. Cagliari non molla (11-6). Ma i veneti riescono a fare il vuoto (22-10), e si chiude 25-11 con un buon set giocato dai ragazzi di Daniele Moretti.
    Quarto set. Prende subito un margine di vantaggio la Personal Time (7-3). Diventano 7 i punti da recuperare per i sardi (12-5). C’è un nuovo allungo veneto (19-12). La forbice si allarga (23-13), errore di Cagliari (24-13) vale il primo match point. La chiude Guastamacchia (25-14).  Onore al Cus Cagliari per le due partite. LEGGI TUTTO

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    Savigliano s’illude, ma festeggia Motta: 2-3 al PalaSanGiorgio

    Il Monge-Gerbaudo si illude, ma alla fine a fare festa è il Senini Motta di Livenza. Non riesce l’impresa ai piemontesi, che si arrendono anche nella gara di ritorno degli ottavi di finale playoff della Serie A3 Credem Banca e chiudono così la comunque ottima stagione 2023/24.
    La cronaca del match
    In un PalaSanGiorgio che non smette di sostenere i propri beniamini, Savigliano gioca con aggressività il primo set, resta sempre davanti e alla fine riesce a strappare il parziale 25-23. Dal secondo, però, la luce si spegne: Motta piazza un parziale di 8-0, portandosi subito sull’1-8, e non c’è più storia: il Monge-Gerbaudo si avvicina, ma il set è comunque dei veneti, che poi si ripetono in un terzo parziale a senso unico, vinto addirittura a 14.
    È festa per i verdi e i loro tifosi accorsi a Cavallermaggiore, che poi assistono, comunque, a due ulteriori parziali di buon livello, con i coach che applicano le prevedibili rotazioni e i dodici in campo che non si risparmiano. Savigliano vince il quarto, portando la sfida al tie-break, dove va sotto, rientra ancora una volta fino ai vantaggi, dove è Nardo a regalare il successo ai suoi.
    I sestetti iniziali
    Coach Lorenzo Simeon conferma il sestetto-tipo, visto anche in Veneto: al centro capitan Dutto in coppia con Rainero; diagonale Pistolesi-Rossato, Galaverna e Brugiafreddo schiacciatori. Liberi alternati Gallo-Rabbia.
    Coach Marzola risponde con Catone in regia, Mazzotti opposto, Mazzon e Mian in posto 4, Luisetto e Arienti centrali. Libero Pirazzoli.
    Primo set
    Savigliano parte aggressiva e prova ad imprimere subito uno strappo significativo al match, ma Motta resta sempre lì. Per due volte, i padroni di casa si portano sul +2 e per due volte gli ospiti accorciano. Un errore di Mazzotti regala il massimo vantaggio ai piemontesi: 19-16 e time-out Marzola. I veneti rientrano bene in campo e piazzano due punti consecutivi, rifacendosi sotto (19-18). Due punti dopo tocca a Simeon: time-out sul 20-19. Una pipe di Galaverna regala due set-point ai saviglianesi, Motta annulla il primo, ma Mian mette a rete: 25-23 e 1-0.
    Secondo set
    Due muri di Mazzotti su Galaverna, un attacco out di Rossato e un altro punto di Mazzotti: Motta subito in fuga sull’1-5 e Simeon costretto a fermare il gioco. Savigliano soffre in ricezione e i verdi si portano addirittura sull’1-8, prima che Rossato metta a terra nuovamente un punto per i suoi (2-8). Un passo alla volta, approfittando anche di qualche errore avversario, il Monge-Gerbaudo riduce lo scarto fino al -4 con il muro di Dutto (9-13). Marzola ferma precauzionalmente il gioco. La rimonta è quasi completa con il servizio di Rossato, che riporta i suoi a -1 (17-18), ma quello di Catone, che arriva subito a ruota, mette in difficoltà la ricezione di casa e il divario cresce di nuovo: 17-21. Savigliano non ci sta e rientra ancora: 20-21 e nuovo time-out Marzola. Mian mette a terra il punto che regala due palle-set ai verdi. Ne basta uno, perché Arienti mura il primo tempo di Dutto: 22-25 e Motta a un set dai quarti di finale.
    Terzo set
    Quasi a fotocopia del parziale precedente, Savigliano piazza il primo punto, poi è solo Motta: 1-5, prima che i piemontesi ritrovino un punto. Simeon prova a dare una sterzata fermando il gioco sul 5-10. Attacco out di Rossato e nuovo massimo vantaggio Motta sul 6-13, subito “aggiornato” dalla pipe out di Brugiafreddo (7-14). Simeon richiama ancora in panchina i suoi. Il divario raggiunge anche le due cifre con l’attacco senza difesa di Arienti: 8-18. Mazzotti gioca con le mani di Galaverna a muro e consegna 10 palle-set. Dutto sbaglia il primo tempo e i conti sono chiusi subito: 14-25 e festa veneta.
    Quarto set
    Come prevedibile, a conti fatti, i due coach cambiano tanto. Simeon inserisce Carlevaris, Quaranta e Turkaj; Marzola, invece, Nardo, Murabito, Bortolozzo e il libero Santi. Savigliano, con onore, conduce fin dalle prime battute e mantiene stabilmente il +5. Sul 9-4, dentro anche Calcagno per Brugiafreddo in banda e i biancoblu continuano a mantenere il margine. Un ace di Quaranta regala sei set-point, Motta ne annulla uno, ma un primo tempo di Rainero chiude i conti: 25-19, si giocherà il tie-break.
    Quinto set
    Motta parte forte, per provare a prendersi anche la gara di ritorno, ma i saviglianesi non ci stanno e, sfruttando l’ottimo turno al servizio di Carlevaris, piazza il sorpasso, completato dal muro di Turkaj (12-11). Motta, però, risponde con un muro su Rossato: palla-match per gli ospiti. Savigliano annulla il primo, ma Nardo gioca con le mani del muro di casa per chiudere 14-16.
    Le dichiarazioni. Come MVP dell’incontro con l’omaggio della maglia, offerta da Volley Sport Torino, e il cesto gastronomico, offerto dal negozio Delizie e Sapori di Caramagna Piemonte, è premiato Ambrogio Quaranta, nota lieta nella seconda parte di gara. “Si chiude una stagione positiva, il cui voto è sicuramente più sufficiente. Abbiamo raggiunto una storica final four di Coppa Italia e ce la siamo giocata contro una squadra forte in questi playoff”.
    Monge-Gerbaudo Savigliano-Senini Motta di Livenza 2-3
    Parziali: 25-23, 22-25, 14-25, 25-19, 14-16
    Monge-Gerbaudo Savigliano: Pistolesi 2, Rossato 20, Galaverna 12, Brugiafreddo 5, Dutto 7, Rainero 11, Gallo (L1), Rabbia (L2); Carlevaris, Quaranta 6, Turkaj 4, Calcagno. All. Simeon.
    Senini Motta di Livenza: Catone 2, Mazzotti 20, Mian 14, Mazzon 10, Luisetto 7, Arienti 4, Pirazzoli (L1); Nardo 5, Murabito 4, Bortolozzo 3, Santi (L2); N.E. Lazzaro. All. Marzola.
    Durata set: 30’, 30’, 24’, 28’, 17’ LEGGI TUTTO

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    Motta missione quarti completata

    Monge Gerbaudo Savigliano – Senini Motta di Livenza 2-3 (25-23, 22-25, 14-25, 25-19, 14-16)
    La Senini Motta di Livenza dopo il brivido del primo set si rimette in carreggiata e senza troppi patemi d’animo affonda Savigliano e festeggia l’accesso ai quarti di finale.
    Coach Simeon decide di affrontare gara 2 con: Pistolesi in regia e Rossato opposto, Galaverna e Brugiafreddo in banda, Dutto e Rainero i centrali e Rabbia libero
    Coach Marzola comincia come aveva finito gara 1, con Catone in regia e Mazzotti sulla diagonale, Mazzon e Mian in banda, Arienti e Luisetto al centro e Pirazzoli libero.
    Il muro di Luisetto apre gara 2, Mian sfonda il muro ed il break per i Biancoverdi è servito 3-5. Sul turno al servizio di Dutto mette il naso avanti Savigliano 7-6, Luisetto non trova il campo in primo tempo e i padroni di casa allungano 11-9. Sul 19-16 è costretto ad interrompere tutto coach Marzola e al rientro Catone con una magia e Mazzon a muro riportano a -1 il punteggio 19-18. Il cambio al servizio con Nardo consegna una slash che Arienti capitalizza ed è parità 21-21. Il finale è acceso ma Savigliano ha la meglio 25-23.
    Mazzotti infila due muri e porta i suoi sul 1-4, Mazzotti è on fire in avvio di set e Motta allunga 5-12. Poi reagisce Savigliano con Rainero che mette l’ace del 10-13 ma Luisetto in primo tempo da respiro ai suoi 10-14. La Monge Gerbaudo non molla mai e resta attaccata al set con l’ace di Rossato 17-18, Catone capisce perfettamente le intenzioni di Pistolesi e poi Mazzon mette a terra 17-20. Montagne russe a Cavallermaggiore, Galaverna in mani out si ricava il 20-21, Arienti in opzione dice di no al primo tempo avversario e pone fine al primo set 22-25
    Mazzotti è infermabile e trascina i Biancoverdi 1-5, è rottura prolungata per Savigliano e i leoni ringraziano 7-14. Mian ferma a muro Galaverna per il 8-17, il +10 lo firma Arienti che schianta a terra il punto che vale l’8-18. Continuano gli errori in casa Monge e Motta tocca quota 20 con l’11-20. Mazzon d’intelligenza piazza la palla in mezzo al campo che è scoperto 13-23, non passa l’attacco per via centrali di Savigliano e Motta vola ai quarti di finale
    Per il quarto set coach Marzola rimescola le carte e affida la regia a D’Annunzio con Mazzotti opposto, Bortolozzo e Murabito al centro, Nardo e Mazzon banda e Santi libero.
    Bortolozzo e Murabito in primo tempo macinano punti 7-4, Savigliano vuole allungare la partita 11-6 ma Mazzotti cerca di impedirlo. È gioco facile per i padroni di casa con Motta che non trova la quadra 15-9. D’Annunzio tiene vivo un pallone difficilissimo e lo offre ad una mano a Murabito che ringrazia e mette giù 22-18 alla fine però chiude Rainero 25-19.
    Bortolozzo gioca sul muro e apre il set corto 0-1, poi Nardo passa con il Manu out del 1-5. Motta tiene il vantaggio e al cambio campo ci va avanti 4-8 ma con Rossato arriva la partita 11-11. Si combatte sul finale 13-13, Bortolozzo a muro segna il 13-14 poi
    TABELLINO:
    Senini Motta di Livenza: Saibene, Nardo 5, Mazzotti 19, Catone 2, Murabito 4, D’Annunzio 1, Bortolozzo 3, Mian 14, Luisetto 6, Arienti 6, Mazzon 10, Saibene L, Pirazzoli L.
    Monge Gerbaudo Savigliano: Guiotto, Quaranta 6, Calcagno, Carlevaris, Rainero 11, Galaverna 12, Rossato 19, Brugiafreddo 6, Turkaj 3, Dutto 9, Pistolesi 1, Gallo L, Rabbia L. LEGGI TUTTO