Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Francia, Turchia, Grecia e ora Italia. No, non è un girone di un torneo internazionale, ma il viaggio sportivo e umano di Michaela Mlejnková. Un percorso costruito con pazienza e determinazione, pezzo dopo pezzo, come un mosaico di esperienze, sfide e traguardi raggiunti. Nel corso degli anni, la schiacciatrice ceca classe ’96 ha dimostrato di sapersi adattare con intelligenza e tenacia ai contesti più vari, guadagnandosi un posto di rilievo nei principali campionati europei.
Dopo una stagione positiva con la maglia di Bergamo, Mlejnková ha deciso di aprirsi ai microfoni di Volley News per raccontare la sua “Stairway to Heaven”, un cammino ricco di emozioni, scelte coraggiose e sogni ancora da realizzare.
foto LVF
Michaela, ti va tracciare il bilancio della stagione 2024-2025 con Bergamo?
“Credo che, in generale, sia stata una stagione davvero positiva per la nostra squadra e per tutto il club. Eravamo un gruppo completamente nuovo, sia come giocatrici che come staff. Nessuno sapeva bene cosa aspettarsi, eppure siamo riusciti a qualificarci per la Coppa Italia e a conquistare l’accesso ai Playoff di Serie A1“.
Qual è stata la chiave per vivere una stagione positiva?
“Penso che uno dei nostri grandi punti di forza sia stato il fatto di essere quasi al completo fin dall’inizio – mancava soltanto una giocatrice al raduno – e questo ci ha permesso di conoscerci bene in campo e costruire subito una buona intesa di squadra“.
Pensi che ci siano cose che si sarebbero potute fare meglio nei Playoff Scudetto e nei Playoff Challenge Cup?
“Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di mantenere la categoria molto presto, credo addirittura prima di Natale. E personalmente penso che fino a quel momento abbiamo giocato davvero bene. Forse dentro di noi c’era già una certa soddisfazione per questo traguardo, e in più abbiamo avuto alcuni problemi fisici nella squadra, con diverse giocatrici infortunate. Dopo alcune sconfitte, abbiamo perso fiducia come gruppo, e da lì è diventato tutto sempre più difficile. Di sicuro ci sono sempre cose che si possono fare meglio, ma dobbiamo imparare da questa esperienza e fare meglio la prossima volta“.
Oltre a essere stata una giocatrice fondamentale per Bergamo, quest’anno hai anche ricoperto il ruolo di capitano. Com’è stata questa esperienza? Secondo te, quali qualità deve avere un buon capitano?
“Avevo già avuto qualche esperienza come capitano in nazionale, ma era la prima volta che ricoprivo questo ruolo in un club e in un altro paese. È stato un grande onore, ma anche una sorpresa quando mi è stato proposto. La prima cosa che ho detto è stata: ‘Non posso fare il capitano, non parlo italiano!’ (ride, ndr). Ma mi hanno rassicurata, dicendomi che non sarebbe stato un problema e che avrei avuto un vice italiano ad affiancarmi. Credo che il compito principale di un capitano sia quello di fare da punto di riferimento tra squadra e allenatore, cercando di mantenere il gruppo unito nei momenti difficili, sia in campo che fuori“.
Com’è la vita in Italia? Cosa ti piace fare nel tempo libero, qui?
“La vita in Italia è fantastica. Amo profondamente il cibo italiano e lo stile di vita in generale. Anche se il tempo libero non è molto, appena posso mi piace esplorare posti nuovi. Adoro camminare, quindi una bella passeggiata non manca mai nei miei giorni liberi… insieme a un buon espresso italiano, naturalmente!“.
Il mondo del volley è già proiettato alla prossima stagione. Quali sono i tuoi piani per il 2025-2026? Puoi darci qualche anticipazione?
“Il club ha appena fatto l’annuncio ufficiale. Quindi posso dire che mi godrò l’Italia anche nella prossima stagione“.
foto Volleyball World
Siamo alla vigilia di un’estate molto impegnativa a livello internazionale. Quali sono le tue aspettative e i tuoi obiettivi con la Repubblica Ceca?
“Sono molto entusiasta di lavorare con la nazionale quest’estate. Giocheremo la VNL per la prima volta, e successivamente il Campionato del Mondo. Abbiamo preso parte per tanti anni alla European Golden League e nelle ultime estati siamo cresciute molto. Credo che adesso siamo pronte ad affrontare le squadre più forti, con l’obiettivo di fare del nostro meglio e continuare a migliorare“.
Hai 28 anni e sembra che la tua carriera sia ancora in fase ascendente. Sei sorpresa da te stessa? Hai superato le aspettative per la tua carriera o hai sempre pensato che un giorno avresti giocato nei campionati europei più prestigiosi?
“Da giovane, il mio sogno era di giocare in Italia e arrivare ai massimi livelli della pallavolo. Anno dopo anno, con tanto impegno, ho perseguito quel sogno e quest’anno l’ho finalmente realizzato. Sono ancora affamata di successi e desidero continuare a giocare a questi livelli“.
Quali sono i segreti della tua continua crescita? E su quali aspetti pensi di dover ancora lavorare nel tuo gioco?
“Bisogna cercare di essere professionisti in tutto: nello stile di vita e nel modo in cui ci si prende cura del proprio corpo. Si tratta di trovare un equilibrio e di essere costanti. C’è sempre qualcosa da migliorare, e io vorrei essere la miglior versione di me stessa ogni giorno“.
Foto Volero Le Cannet
In che modo le esperienze all’estero (Germania, Polonia, Turchia, Francia, Grecia e Italia) ti hanno formato, sia come persona che come giocatrice?
“Ogni paese ha una cultura diversa e bisogna adattarsi. All’inizio non è mai stato facile, ma con il tempo ci sono sempre riuscita. Ogni stagione mi ha dato qualcosa di nuovo per crescere in campo e fuori. Non rimpiango nessuna delle stagioni che ho vissuto, perché mi hanno reso una giocatrice più forte e una persona migliore“.
Hai già realizzato tutti i tuoi sogni pallavolistici o ce ne sono ancora da inseguire?
“Penso che tutti gli atleti del mondo sognino di arrivare alle Olimpiadi. Raggiungere la rassegna a cinque cerchi con la nazionale ceca è molto difficile, ma non impossibile. Le possibilità ci sono, sono piccole, ma ci sono. Quindi sì, le Olimpiadi di Los Angeles sarebbero davvero qualcosa di fantastico“.
Per concludere, ci racconti chi è Michaela Mlejnková fuori dal campo?
“Vengo da una piccola città (è nativa di Jilemnice, ndr) e sono una persona che adora stare a contatto con la natura. Mi piace passare del tempo con la mia famiglia e i miei amici. Amo lo sport in generale, per me è quasi una dipendenza. Mi piace muovermi e restare attiva. Direi che fuori dal campo sono una persona tranquilla. Sono più introversa che estroversa, ma se mi trovo con persone di cui mi fido e con cui mi sento a mio agio, è più facile per me aprirmi“.
Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO