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    Serbia: il primo giorno da CT di Daniele Santarelli

    Di Redazione La trasferta della A.Carraro Imoco Conegliano per la partita di Champions League sul campo dello ZOK Ub è stata anche l’occasione, per Daniele Santarelli, di prendere contatto con la sua nuova “casa”. A margine della gara, infatti, il neo-ct della nazionale femminile della Serbia ha incontrato i rappresentanti della Federazione, ha posato con la sua nuova divisa ed è stato presentato ufficialmente alla stampa. “È stata una giornata importante per me – ha detto Santarelli – ci tenevo a incontrare più persone possibili per capire meglio la situazione: ho conosciuto i rappresentanti della Federazione, i coach delle nazionali giovanili, il preparatore atletico. Abbiamo davanti a noi diversi mesi di lavoro per preparare la prossima estate, ma in questi pochi giorni abbiamo già messo a punto alcune cose importanti per il futuro. Sono molto contento di essere qui: è stata una decisione cruciale per me e finora tutto procede alla perfezione, se tutto continua così sarà un’estate davvero semplice“. (fonte: OSSRB) LEGGI TUTTO

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    Santarelli punta su Veljkovic e rivela: “Ho convinto Stevanovic a tornare in nazionale”

    Di Redazione Dopo essere stato a lungo in lizza per la panchina della Polonia, alla fine assegnata al rivale Stefano Lavarini, Daniele Santarelli si è preso una responsabilità ancora più grande: quella di guidare la nazionale femminile della Serbia, campione del mondo in carica. Come siano andate le cose lo svela il tecnico di Conegliano in un’intervista a TVP Sport: “Come avevo detto, il mio obiettivo era partecipare alle Olimpiadi con una delle migliori squadre al mondo. Abbiamo parlato con la Federazione polacca e sapevo di avere buone possibilità, ma i giorni passavano e non arrivava una risposta definitiva. Quindi non ho rifiutato altre opzioni per ogni evenienza. La proposta della Serbia è arrivata negli ultimi 10 giorni; ne avevo anche altre, ma non dirò da dove“. Santarelli parla anche dell’incarico affidato a Lavarini: “La Polonia ha scelto il meglio, spero che realizzerà i suoi obiettivi. Certo, la situazione tra noi due era un po’ particolare: ogni volta che ci incontravamo, l’argomento ‘aleggiava’ tra di noi… entrambi speravamo di farcela. Ma quando la decisione è stata presa, sono stato felice per lui, e gli auguro che tutto vada bene“. Rispetto alla Polonia, sottolinea il tecnico dell’Imoco, “le aspettative su di me ora sono maggiori, ma ho anche più giocatrici pronte che devono iniziare a vincere subito“. “Vorrei cambiare qualcosa nel gioco della Serbia – aggiunge Santarelli – certo, quando hai in squadra una delle migliori attaccanti al mondo come Boskovic, è chiaro che deve attaccare molti palloni, ma la squadra ha anche buone centrali e attaccanti giovani come Lazovic. Un potenziale che deve essere utilizzato, e credo che si possa fare con una palleggiatrice come Ognjenovic“. Poi le rivelazioni finali: nel nuovo ciclo olimpico il nuovo CT ha intenzione di puntare su Stefana Veljkovic – tornata in nazionale in occasione degli ultimi Europei, anche se poco utilizzata – e non solo. “Vorrei parlare con diverse giocatrici – spiega – e con qualcuna l’ho già fatto. Sono anche già riuscito a convincerne una a tornare: Jovana Stevanovic. Sono giocatrici importanti non solo per la Serbia, ma per la pallavolo in generale“. (fonte: TVP Sport) LEGGI TUTTO

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    Zoran Terzic si congeda dalla Serbia: “Sarà sempre la mia nazionale”

    Di Redazione Il momento dell’addio ufficiale è arrivato: dopo ben 20 anni sulla panchina della nazionale femminile, Zoran Terzic ha annunciato il suo divorzio dalla Serbia, in attesa di essere ufficializzato come nuovo CT della Russia. Una svolta epocale per la Federazione balcanica, che sta andando a caccia del sostituto. Di chiunque si tratti, non avrà un compito facile: Terzic ha portato la Serbia sul tetto del mondo vincendo i Mondiali 2018 e l’argento a Rio 2016, ma anche tre Europei, un argento alla World Cup, un bronzo mondiale, uno olimpico e tre edizioni della Golden League. L’ormai ex CT ha raccontato così la sua decisione: “Sapevamo tutti che prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui non sarei più stato l’allenatore della nazionale, e forse è giusto che succeda esattamente dopo 20 anni. Provo un’enorme gratitudine per tutto questo periodo, prima di tutto per le giocatrici, poi per il mio staff e per tutti i componenti della Federazione, senza il cui supporto nulla sarebbe stato possibile. Dopo 20 anni non era facile fare una scelta del genere, ma ne abbiamo parlato con la dirigenza e abbiamo convenuto che sarebbe stato opportuno fare una pausa, per una questione di motivazioni e di energia“. “Quello che è certo – ha continuato Terzic – è che sentirò sempre questa nazionale come mia. Non c’è un’altra patria per me, e sarò sempre a disposizione della Federazione per consigli, raccomandazioni o qualunque cosa di cui abbiano bisogno. Sono sicuro che troveranno un altro allenatore di valore, così come sono sicuro che la squadra continuerà ad avere buoni risultati, magari anche migliorandoli. È un gruppo di ragazze abituate a vincere, che danno tutto il loro cuore alla nazionale, ed è questo che ci ha portato al successo. Auguro tutto il meglio al mio successore, alla squadra e alla Federazione“. (fonte: SportKlub) LEGGI TUTTO

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    Europei Under 17: anche la Serbia passa alla fase finale

    Di Redazione Si completa la prima fase delle qualificazioni ai Campionati Europei Under 17 femminili con il passaggio del turno della Serbia, vittoriosa nell’ultimo torneo zonale organizzato dalla BVA. La nazionale guidata da Mirjana Musulin ha chiuso senza sconfitte il torneo di Balikesir, in Turchia, battendo per 3-1 anche le padrone di casa (quando peraltro la qualificazione era già assicurata). La Turchia chiude al secondo posto davanti a Bulgaria, Grecia, Romania e Albania. La Serbia è la quinta nazionale qualificata dopo Russia, Finlandia, Italia e Slovenia, in aggiunta alla Repubblica Ceca che ospiterà la fase finale a Olomouc e Prostejov dal 22 al 31 luglio. Le altre 6 squadre partecipanti arriveranno dalla seconda fase delle qualificazioni, in programma dal 21 al 24 aprile. (fonte: Ossrb.org) LEGGI TUTTO

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    Serbia a caccia di un nuovo CT: tentativo per Stéphane Antiga

    Di Alessandro Garotta La nazionale serba femminile cerca un nuovo CT dopo l’addio di Zoran Terzic, che come anticipato nelle scorse settimane ha firmato un contratto per guidare la Russia fino al 2024 (manca solo l’annuncio ufficiale). Nelle ultime ore è spuntato il nome di Stéphane Antiga, attualmente sulla panchina del Developres Rzeszow dopo le esperienze con Polonia, Canada e ONICO Warszawa a livello maschile (nel suo palmares può vantare le vittorie dei Mondiali 2014 e della Supercoppa Polacca 2021, oltre a diversi buoni piazzamenti). Antiga era stato un serio candidato anche per la panchina della Polonia femminile, ma il rinnovo fino al 2024 del suo contratto con il Developres gli ha di fatto precluso questo ruolo, visto che la Federazione polacca non ammette il doppio incarico. La Federazione serba, invece, avrebbe già iniziato i colloqui con l’entourage dell’allenatore francese per verificare la fattibilità della pista. Al momento sarebbero più defilate quelle che portano alle figure che in questi anni hanno collaborato con Terzic nello staff della nazionale: Branko Kovacevic, Aleksandar Vladisavljev, Marko Grsic e Milan Grsic. LEGGI TUTTO

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    Igor Kolakovic torna sulla panchina della Serbia maschile. Chi sostituirà Terzic?

    Di Redazione In attesa di conoscere il nuovo CT della nazionale femminile, dopo l’addio a Zoran Terzic (che dovrebbe passare al timone della Russia), la Federazione della Serbia ha scelto l’allenatore che sostituirà Boban Kovac sulla panchina della rappresentativa femminile. Non si tratta esattamente di una novità: Igor Kolakovic aveva già guidato la nazionale balcanica per ben 9 anni, dal 2006 al 2014, vincendo tra l’altro gli Europei 2011 e assicurandosi il bronzo ai Mondiali 2010, prima di lasciare il posto a Nikola Grbic. 57 anni, Kolakovic attualmente è alla guida dell’Aluron CMC Warta Zawiercie, in Polonia, in cui gioca anche un pilastro della sua nazionale come Uros Kovacevic. Nel suo curriculum c’è anche il quadriennio sulla panchina dell’Iran, che ha condotto alla qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo, senza però rinnovare il contratto prima dei Giochi. A livello di club ha allenato anche AS Cannes e ACH Volley Ljubljana. (fonte: Ossrb.org) LEGGI TUTTO

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    La Serbia dedica un francobollo a Novak Djokovic

    Il francobollo di Novak

    Novak Djokovic è stato omaggiato dal suo paese con un francobollo ufficiale. È lo stesso Nole ad annunciarlo con alcune belle foto della cerimonia di presentazione.
    “Un onore ricevere il mio francobollo personale in Serbia. Grazie al mio generoso Paese per questo raro dono! Sono incredulo!! Entusiasta di condividere che collaboreremo con il servizio postale nazionale serbo alla @novakfoundation affinché ogni bambino abbia l’opportunità di frequentare la scuola materna”

    An honor to receive my very own Serbian stamp. Thank you to my generous country for this rare gift! I’m humbled!! Excited to share we’ll partner with the Serbian National Postal Service on @novakfoundation projects for every child to have the opportunity to attend preschool 🙏🏼 pic.twitter.com/Ww8Zma95NU
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) December 17, 2021 LEGGI TUTTO

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    Le proposte di Djokovic per rivitalizzare la Davis

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic sarà una delle stelle al via della fase finale della Coppa Davis, che con le novità targate 2021 scatta tra Madrid, Torino e Innsbruck. Secondo il n. 1 del mondo, la nuova formula è un passo avanti, ma ancora ha bisogno di qualche modifica per avere più appeal, sia tra i giocatori che per il pubblico. Il serbo ne ha parlato a latere della sua presenza a Torino, ecco alcuni passaggi del suo pensiero sulla “insalatiera”.
    “La Coppa Davis è passata da un estremo all’altro alcuni anni fa, quando l’intera competizione si è svolta in una città (Madrid), cosa che non mi piaceva affatto. D’altra parte, non credo nemmeno che il vecchio formato fosse la soluzione migliore. Il mio voto va a una via di mezzo, qualcosa di simile a quello che stanno cercando di fare ora”.
    “La mia proposta? Aggiungerei altri tre sedi, in modo che ci sia un gruppo in ogni città, seguito da una fase a eliminazione diretta in una sola città. Inoltre, cambierei la sede della fase finale ogni due anni, proprio come farei con le ATP Finals: sento che queste due competizioni rappresentano una grande opportunità per portare il nostro sport in luoghi dove al momento non è così popolare, il che sarebbe buono per la promozione.”
    Purtroppo il peggioramento della pandemia in Austria farà sì che ad Innsbruck la arena sarà vuota. Ecco il pensiero del serbo: “La cattiva notizia è che giocheremo davanti con le tribune vuote, ma la Serbia è nei nostri cuori. Sappiamo di aver un grande sostegno e cercheremo di portare gioia alla nostra gente a casa. Le settimane in cui rappresento la Serbia sono per me una delle più significative: ATP Cup e Coppa Davis, con la maglia del mio paese voglio sempre dare il massimo. Spero che avremo successo”.
    “Ora tutta la mia attenzione è sulla Coppa Davis. La stagione finisce davvero molto avanti, non è facile, ma ora la testa è solo sulla Davis, dobbiamo prendere quel che c’è. Vogliamo arrivare fino in fondo: abbiamo una squadra giovane e allo stesso tempo esperta, e abbiamo uno specialista del doppio come Nikola Cacic, che è molto importante in questo formato”.
    La Serbia è inserita nel Gruppo F, insieme ad Austria e Germania. Oltre al n. 1 del mondo, il team è composto da Krajinovc, Kecmanovic, Lajovic e Cacic. Nel 2010 vinsero la coppa, unico successo al momento per Djokovic e compagni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO