consigliato per te

  • in

    Le incredibili maratone di Murray nel 2023: è stato in campo 24 ore e 3 minuti!

    Andy Murray

    IronMan. Lottatore indomabile. Gladiatore. Highlander. Basta aprire i social e battere “Andy Murray” per scovare aggettivi del genere e tanti ancora che descrivono le ultime settimane dello scozzese. L’ex n.1 del mondo, tra tre mesi 36enne, con la vittoria di oggi a Doha sul francese Muller è tornato in semifinale di un evento del tour maggiore dopo oltre 8 mesi, dove affronterà per un posto in finale il ceco Jiri Lehecka, tennista in rampa di lancio in questa prima parte di stagione. Ad Andy sono “bastate” 2 ore e 4 minuti per recuperare lo svantaggio del primo set, per poi mettere la quinta e volare via verso un meritato successo.
    Quasi una passeggiata di salute per il 2 volte campione di Wimbledon rispetto alle due durissime vittorie nei primi turni del torneo, nei quali ha sconfitto Lorenzo Sonego (annullando 3 match point) e poi Alexander Zverev, in poco più di tre ore di lotta.
    Quel che sorprende, esalta e incanta nell’inizio di stagione 2023 dello scozzese è l’intensità, pugnacità e capacità di soffrire che dimostra match dopo match, difendendosi quasi come ai bei tempi e restando in campo come un ragazzino ore ed ore a lottare, credendoci fino all’ultima palla. Già, ore a lottare… ma quante? Andando a vedere le sue vittorie nei primi due mesi di stagione, il tutto appare incredibile. 
    Adelaide
    1t: Korda b. Murray in due set: 1h 56 minuti

    Australian Open:
    Murray b. Berrettini in 5 set: 4h 49 minuti (annullato 1 match point)
    Murray b. Kokkinakis in 5 set: 5h e 45 minuti (rimonta due set di svantaggio)
    Bautista Agut b. Murray in 4 set: 3h e 29 minuti

    Doha:
    Murray b. Sonego in 3 set: 2h e 30 minuti, salva 3 match match
    Murray b. Zverev in 3 set: 3h e 30 minuti
    Murray b. Muller in 3 set: 2h e 4 minuti
    In totale quindi Murray, nelle 7 partite disputate nel 2023, ha disputato 25 set, restando in campo 1443 minuti, ossia 24 ore e 3 minuti! E pensare che la maggior parte dei tennisti che hanno avuto simili problemi all’anca si sono ritirati o sono rientrati con scarnissimi risultati. Non Andy, d’acciaio quanto la sua anca… Del resto nella off-season Murray ha parlato chiaro: ci crede, tantissimo. Ha lavorato molto bene sul suo fisico con l’obiettivo di arrivare al massimo possibile sull’erba di Wimbledon, dove sente di poter dire ancora la sua. Ha appena annunciato che intende giocare anche qualche torneo sulla terra battuta, per restare in competizione e continuare a lavorare, visto che il suo fisico sta rispondendo molto bene anche a sollecitazioni importanti e non avrebbe senso starsene fermo oltre due mesi. Che dire… Bravissimo Andy! Possiamo solo apprezzare e premiare la passione sterminata per il tennis di questo vero, autentico Campione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Cinque tie break in 6 partite: è record assoluto per la Superlega

    Di Redazione

    Cinque tie break in 6 gare: mai nella storia della massima serie nazionale si era assistito nella stessa giornata a una tale concentrazione di gare concluse al quinto set. Solo altre cinque volte (due nel 2002-03 e una per stagione nel 2006-07, 2007-08 e 2008-09) si era assegnata la vittoria da due punti per 5 volte nello stesso turno, ma in ognuna di queste occasioni le gare in calendario erano 7, contro le 6 della stagione corrente, rendendo la concentrazione di tie break decisamente più alta.

    Ecco tutti gli altri record, individuali e di squadra, della nona giornata di ritorno:

    La Gara più Lunga: 02.27Gioiella Prisma Taranto – Emma Villas Aubay Siena (3-2)

    La Gara più Breve: 01.27Sir Safety Susa Perugia – Top Volley Cisterna (3-0)

    Il Set più Lungo: 00.384° Set (25-23) Cucine Lube Civitanova – Gas Sales Bluenergy Piacenza

    Il Set più Breve: 00.251° Set (25-15) Gioiella Prisma Taranto – Emma Villas Aubay Siena1° Set (25-19) WithU Verona – Valsa Group Modena2° Set (25-17) Vero Volley Monza – Pallavolo Padova3° Set (25-17) Vero Volley Monza – Pallavolo Padova

    I TOP DI SQUADRA

    Attacco: 64.4%Sir Safety Susa Perugia

    Ricezione: 37.5%Sir Safety Susa Perugia

    Muri Vincenti: 17Gioiella Prisma Taranto

    Punti: 87Gioiella Prisma Taranto

    Battute Vincenti: 10Gas Sales Bluenergy Piacenza

    I TOP INDIVIDUALI

    Punti: 29Ibrahim Lawani (Gioiella Prisma Taranto)Maksim Sapozhkov (WithU Verona)

    Attacchi Punto: 24Maksim Sapozhkov (WithU Verona)

    Servizi Vincenti: 7Yuri Romanò (Gas Sales Bluenergy Piacenza)

    Muri Vincenti: 6Fabio Ricci (Emma Villas Aubay Siena)Marco Volpato (Pallavolo Padova)

    I MIGLIORIAlessandro Michieletto (Allianz Milano – Itas Trentino)Luca Spirito (WithU Verona – Valsa Group Modena)Alex Nikolov (Cucine Lube Civitanova – Gas Sales Bluenergy Piacenza)Oleh Plotnytskyi (Sir Safety Susa Perugia – Top Volley Cisterna)Marco Volpato (Vero Volley Monza – Pallavolo Padova)Oleg Antonov (Gioiella Prisma Taranto – Emma Villas Aubay Siena)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Set da record in Brasile: 44-46 tra Itambé Minas e Suzano!

    Di Redazione

    Il Sada Cruzeiro continua a dominare la Superliga maschile brasiliana e di fatto blinda con largo anticipo il primo posto in regular season: la vittoria per 1-3 (25-21, 19-25, 17-25, 18-25) sul campo del Volei Renata porta la capolista a più 12 sugli inseguitori, anche se con una partita in più. Per l’occasione il Sada ritrova anche Miguel Angel Lopez, dopo la sospensione per aver colpito un avversario contro il Minas, e il cubano risponde con 16 punti, il 57% in attacco; il resto lo fanno l’opposto Wellinton Oppenkoski (19 punti) e l’ex dal dente avvelenato Lucao (5 muri). In caduta libera il Renata, alla quarta sconfitta consecutiva e scivolato al quarto posto.

    In seconda posizione resta solo l’Itambé Minas, vittorioso per 3-1 sul Suzano dopo un parziale da record: il terzo set finisce 44-46, un primato assoluto per il Brasile e probabilmente uno dei punteggi più alti mai registrati al mondo (in Italia è stato superato solo una volta, con lo storico 52-54 del 2001-2002 tra Cuneo e Treviso). A tallonare il Minas a un solo punto di distanza c’è il sempre più sorprendente Guarulhos, che piega il Sesi SP per 3-1 con altri 31 punti del bomber Franco Paese. Torna a vincere il Farma Conde Sao José contro l’Araguari, mentre l’Apan Blumenau prende un bel vantaggio sulle concorrenti alla qualificazione playoff battendo per 3-0 il fanalino di coda Rede Cuca.

    (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

  • in

    LeBron record in Nba: l’incredibile coincidenza sui 38.390 punti

    LOS ANGELES (STATI UNITI) – LeBron James entra nella storia: Il ‘Prescelto’ diventa infatti il miglior marcatore di sempre nella storia dell’Nba. Grazie ad un tiro in sospensione a 10.9 secondi dalla fine del terzo quarto contro gli Oklahoma City, il fuoriclasse dei Los Angeles Lakers ha raggiunto quota 38.388 punti in carriera poi diventati 38.390 superando il precedente record di Kareem Abdul-Jabbar, fermo a quota 38.387. L’ex campione, famoso per i suoi ‘ganci cielo’ era presente in tribuna e si è poi unito a LeBron James e al commissario Nba, Adam Silver, sul parquet della Crypto Arena di Los Angeles per i festeggiamenti. LEGGI TUTTO

  • in

    LeBron James è leggenda: superato il record di Kareem Abdul-Jabbar

    LeBron James entra nella storia, diventando il miglior marcatore di sempre dell’Nba. Grazie ad un tiro in sospensione a 10.9 secondi dalla fine del terzo quarto contro gli Oklahoma City, il fuoriclasse dei Los Angeles Lakers ha raggiunto quota 38.388 punti in carriera, superando il record di Kareem Abdul-Jabbar, detenyuto dall’aprile del 1984. L’ex campione era presente in tribuna e si è poi unito a James e al commissario Nba Adam Silver in campo per i festeggiamenti. LEGGI TUTTO

  • in

    Bulgaria: finisce dopo 145 vittorie la serie da record del Maritza Plovdiv

    Di Redazione

    Altro che Conegliano o Perugia: i record delle squadre italiane impallidiscono di fronte a quello stabilito dal Maritza Plovdiv, squadra pluricampione di Bulgaria. Naturalmente in un contesto e ad un livello ben diverso da quello delle più illustri competitor, la formazione bulgara ha chiuso sabato scorso una serie positiva che si fa fatica a non definire “irreale”: 145 vittorie consecutive in campionato prima di arrendersi in casa al CSKA Sofia per 2-3 (24-26, 26-24, 25-21, 22-25, 13-15).

    Tanto per dare un’idea, l’ultima sconfitta del Maritza in patria era datata novembre 2015, un momento in cui alcune delle giovanissime giocatrici della rosa attuale non avevano neppure compiuto 10 anni! Nel 2021, la squadra bulgara aveva festeggiato le sue 100 vittorie di fila, e già allora il traguardo era sembrato fantascientifico.

    A rendere ancora più incredibile la portata del primato c’è il fatto che 123 delle vittorie gialloblu sono arrivate in tre set (compresa l’ultima, conquistata il 27 gennaio ai danni delle concittadine del Maritza 2022) e appena 3 al tie break, la più recente nel 2017. Non solo, ma in questa stagione la capolista non aveva ancora perso neppure un set fino a sabato, fattore che rende ancora più clamorosa l’impresa compiuta dal CSKA. Certo, in Europa le cose vanno un po’ diversamente e il Maritza, già matematicamente ultimo nel suo girone di Champions League, chiuderà mercoledì il suo cammino a livello continentale. Ma con una striscia aperta di 8 scudetti e 5 Coppe nazionali consecutive, c’è davvero di che consolarsi…

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

  • in

    Nba, LeBron James centra un altro record: il folle prezzo dei biglietti per vederlo dal vivo!

    LeBron James continua ad inanellare record a non finire. L’ultimo arriva dal botteghino: per la sfida contro l’Okc i tifosi sono arrivati a pagare fino a 92.000 dollari per acquistare il biglietto della sfida. Il fuoriclasse dei Lakers potrebbe superare il record di punti all-time segnati in Nba (che attualmente spetta a Kareem Abdul-Jabbar). A Lebron James mancano 63 punti per superare il rivale. Prima della sfida contro i Thunders, i gialloviola giocheranno a New Orleans. La media realizzativa del numero 6 dei Lakers è di 30,2 punti a partita. Il record potrebbe quindi arrivare contro l’Okc: ma esiste il rischio fondato, che LeBron abbia bisogno di un’ulteriore match per raggiungere il primato.
    Il rischio di rinviare la festa
    Due giorni dopo i Lakers torneranno in campo sempre a Los Angeles contro i Milwaukee Bucks (le due squadre di cui Kareem Abdul-Jabbar ha vestito la maglia), in una partita mlto attesa: il rischio quindi è quello che qualcuno spenda 92.000, senza riuscire ad essere testimone di un evento storico. LEGGI TUTTO

  • in

    Il dominio di Djokovic all’Australian Open 2023: è in finale cedendo solo 50 game

    Novak Djokovic, a caccia della decima coppa a Melbourne

    Novak Djokovic è il Re degli Australian Open. Nove titoli complessivi, una striscia attiva di 27 vittorie nel torneo, va a caccia domenica della decima coppa nello Slam a lui più amico. Il serbo sta dominando anche l’edizione che si concluderà con la finale contro Stefanos Tsitsipas, è chiara la sensazione dal campo contro tutti gli avversari fin qua affrontati. Nonostante delle condizioni fisiche non ottimali, ha ceduto un solo set nel torneo, al secondo turno contro il francese Enzo Couacaud. Ma ancor più impressionante è la statistica dei game lasciati ai suoi rivali nei 6 incontri fin qua disputati: 50. Per lui non è un record assoluto, ma quasi.
    Infatti riportiamo l’interessante statistica del profilo TennisMylife. Novak nei 33 Slam nei quali è giunto in finale, per due volte ha perso meno game rispetto a quest’edizione degli Australian Open: a US Open 2016, solo 40; e US Open 2012, quando ne perse 45. Tuttavia nell’edizione 2016 di Flushing Meadows fu a dir poco fortunato, con ben tre ritiri degli avversari (Vesely, Youzhny, Tsonga, con un match vinto per w.o. senza nemmeno scendere in campo), mentre nel 2012 approfittò del ritiro di Wawrinka a match in corso. Quindi: i 50 game ceduti da Djokovic nella sua strada verso la finale degli Australian Open sono il suo miglior percorso nel torneo, e migliore in uno Slam nel quale non ha approfittato di ritiri di avversari. 
    Nel 2021 la sua strada verso la finale fu la più difficile: “Nole” arrivò al match per il titolo avendo ceduto ai sei rivali affrontati ben 94 game, quasi il doppio di quelli persi quest’anno. LEGGI TUTTO