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    Tre amichevoli “a stelle e strisce” per la UYBA contro squadre NCAA

    Si rinsalda ulteriormente il legame tra UYBA Volley Busto Arsizio e gli USA: dopo la nomina di Dicey Perrine al ruolo di Head of US Operation nell’ambito del progetto di sviluppo di Brera Holdings, arrivano tre prestigiose amichevoli internazionali che coinvolgeranno la prima squadra delle “Farfalle” contro altrettante squadre del campionato universitario NCAA.

    La serie di sfide alla E-Work Arena sarà aperta giovedì 23 maggio dall’amichevole con le Golden Gophers di Minnesota, tre volte vincitrici della Big Ten Conference; martedì 28 maggio arriveranno a Busto Arsizio le Longhorns di Texas University, campionesse nazionali in carica; venerdì 31 maggio, infine, sarà la volta delle Lady Volunteers di Tennessee University, per 5 volte campionesse della Southeastern Conference. Tutti e tre gli appuntamenti inizieranno alle 18.45. La squadra biancorossa, che per l’occasione sarà guidata per la prima volta da Giovanni Caprara, sarà rinforzata da giocatrici provenienti da altre società.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rivoluzione nella NCAA femminile: eliminato il fallo di “doppia”

    Niente più fischi per il fallo di “doppia” nel campionato di NCAA femminile: la principale lega universitaria degli USA ha approvato la scorsa settimana una piccola rivoluzione nel regolamento di gioco. Dalla prossima stagione sarà consentito toccare la palla due volte, con qualsiasi parte del corpo, anche nell’azione di secondo tocco, cioè nel passare il pallone a un compagno di squadra; il fallo resterà sanzionabile, invece, qualora la palla venga indirizzata dall’altra parte della rete.

    “Sappiamo che è un cambiamento significativo, e ne abbiamo discusso per ore – ha spiegato Lyndsey Oates, head coach di Colorado e presidente del comitato sul regolamento, in un’intervista a Volleyball Mag – ma non abbiamo trovato effetti negativi rilevanti. Non penso davvero che perderemo qualcosa nella qualità del palleggio: i coach hanno tutto l’interesse ad allenare le alzatrici per servire il pallone con il massimo del ritmo, della potenza e della pulizia. Resterà importante, insomma, palleggiare in modo preciso. Ci sarà soltanto un po’ più di atletismo e qualche necessità di intervento in meno per gli arbitri“.

    Le altre modifiche al regolamento sono decisamente meno impattanti: l’introduzione del secondo libero, già presente da anni in Europa e nelle competizioni internazionali (anche se, rispetto avviene altrove, il libero entrante potrà anche effettuare il servizio), la possibilità per le giocatrici di indossare orecchini e piercing al naso di piccole dimensioni, l’inserimento del challenge per l’invasione aerea (anche questo già utilizzato in altri campionati) e la facoltà per l’arbitro di sanzionare con un cartellino rosso la squadra di casa in caso di invasione di campo. Quello che riguarda la “doppia”, però, rischia di essere davvero un cambiamento epocale. Come sarà accolto dal resto del mondo pallavolistico?

    (fonte: Volleyball Mag) LEGGI TUTTO

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    Merritt Beason, stella di Nebraska: “Bello essere parte di un’evoluzione del ruolo di opposta”

    Pur non avendo le prerogative di avanguardia dal punto di vista tecnico-tattico, il campionato NCAA femminile fornisce sempre dei buoni motivi per essere seguito. Un po’ perché è il primo banco di prova per le giocatrici del Team USA del futuro, e la loro evoluzione attira molto interesse; un po’ per la grande tradizione all’interno di ogni ateneo, con i suoi miti e le sue peculiarità; un po’ perché sì, la pallavolo non sarà al livello di quella dei campionati professionistici, ma di sicuro è intensa ed emozionante. Senza contare che l’atmosfera dentro e fuori dal campo è unica.

    Perciò, abbiamo deciso di portarvi alla scoperta di una delle grandi protagoniste della fall season 2023: l’opposta Merritt Beason, che con le Nebraska Huskers si è guadagnata la luce dei riflettori grazie a prestazioni da urlo, riconoscimenti degni di nota (All-America First Team, Region Player of the Year, All-Region Team, All-Big Ten First Team) e numeri da leader.

    Foto Nebraska Huskers

    Merritt, per cominciare raccontaci qualcosa di te e di come ti sei appassionata alla pallavolo.

    “Mi chiamo Merritt Beason e sono originaria di una piccola città dell’Alabama chiamata Gardendale. Nel sud degli Stati Uniti il football è lo sport più popolare e tutto ruota intorno ad esso. Così, arrivata in prima media, dopo aver smesso di praticare ginnastica artistica perché ero diventata troppo alta, mi sono ritrovata a scegliere quale percorso sportivo intraprendere. Ero indecisa se diventare una cheerleader o fare qualcos’altro. Nel frattempo, ero venuta a sapere che un’amica di famiglia della mia età giocava a pallavolo e aveva preso parte a qualche piccolo torneo. Ne abbiamo parlato con lei e alla fine ho deciso di iscrivermi a un campionato per ragazzine. È così che è iniziato il mio percorso pallavolistico“.

    Dagli inizi in Alabama al college. Come mai dopo due solide stagioni con le Florida Gators hai deciso di trasferirti in Nebraska? Quali erano le altre opzioni?

    “Quando ero nel cosiddetto ‘transfer portal’, le mie prime tre opzioni erano Nebraska, Wisconsin e Auburn. Ovviamente Nebraska e Wisconsin offrivano cose diverse rispetto ad Auburn, ma erano anche più distanti da casa. Trovavo interessanti tutti e tre le possibilità e penso che sarei stata felice allo stesso modo se fossi finita altrove; alla fine, però, ho scelto la University of Nebraska perché non appena sono entrata nel campus mi sono sentita a casa. Poi Lincoln mi ricorda molto Birmingham, che è la città principale più vicina a Gardendale: anche questa somiglianza mi ha fatto sentire come a casa.

    Inoltre, in precedenza ero stata in nazionale con Lexi (Rodriguez, n.d.r.) e Bekka (Allick, n.d.r.) e avevo avuto l’occasione di vedere come giocavano, come facevano squadra e quanto erano motivate; in questo modo mi ero fatta un’idea più precisa di come fosse il programma. Siccome era una decisione importante, poi ho avuto un colloquio con coach Cook e il suo staff. Quando hanno espresso chiaramente che si sarebbero presi cura di me più come persona che come atleta, ho capito che Nebraska sarebbe stata la scelta migliore“.

    Dopo aver vinto la Big Ten Conference, Nebraska si è dovuta arrendere nella finale del campionato NCAA contro le Texas Longhorns. Ci racconti com’è andata la fall season 2023?

    “Senza dubbio la stagione 2023 è stata speciale e credo che a renderla tale sia stata soprattutto la forza del gruppo. Quando 14 ragazze formano una squadra, può succedere di imbattersi in diverse problematiche, ma alla fine ognuna di noi ha sempre voluto il meglio per le persone che aveva accanto: l’altruismo è proprio la caratteristica che ha portato in alto questa squadra. Ovviamente sapevamo di essere forti, ma non avremmo mai immaginato di poter essere così brave. Dunque, per noi all’inizio è stato fondamentale incentivare la chimica del gruppo, lavorare sodo ogni giorno e coltivare il desiderio di spingerci il più lontano possibile. Una volta che la stagione è entrata nel vivo, ci siamo rese conto di essere una buona squadra, e questa cosa ci ha motivato ancora di più, alimentando la nostra curiosità riguardo al percorso che potevamo fare insieme“.

    Foto Nebraska Huskers

    In che modo la prima stagione in Nebraska ha contribuito alla tua crescita?

    “Penso che siano migliorati molti aspetti del mio gioco. Una crescita che non si limita alle abilità ma che riguarda anche la capacità di divertirsi in campo. Mai come in questa stagione in Nebraska sono riuscita a divertirmi giocando a pallavolo, e questo per me è molto significativo. Inoltre, mi hanno aiutato a crescere come persona e come leader“.

    Durante l’ultima stagione hai preso parte al “Volleyball Day”, un momento che ha scritto la storia dello sport femminile a livello mondiale: erano ben 92.003 gli spettatori presenti (battuto ogni record) alla vostra partita contro Omaha. Che esperienza è stata?

    “È stato fantastico! Sono passati più di 5 mesi e ancora faccio fatica a esprimere a parole quello che ho vissuto. Penso che sia stato speciale, quasi surreale, per noi essere protagoniste di un evento così importante per lo sport femminile. Tante ragazzine ci hanno seguito e hanno pensato: ‘Anche noi possiamo farlo; anche noi potremmo essere lì un giorno’. Un evento come il ‘Volleyball Day’ ha dunque un significato più profondo. E credo che lo sport femminile non avrebbe potuto chiedere di meglio“.

    Amie Just (giornalista del Lincoln Journal Star) ha detto di te: “È impossibile immaginare questa squadra senza Beason. Lei è il collante che tiene insieme le Huskers”. Cosa pensi di aver dato a Nebraska quest’anno?

    “Penso di aver disputato una buona stagione, ma so bene di non aver ancora espresso tutto il mio potenziale. Ne ho parlato con l’allenatore proprio in questi giorni. Ci sono diverse cose su cui voglio lavorare e tanti aspetti del mio gioco che posso migliorare. Questa off-season e il prossimo campionato saranno importanti per me, soprattutto per vedere in quali aspetti riuscirò a crescere ulteriormente e dove riuscirò ad apportare piccoli cambiamenti che possono alzare il livello del mio gioco.

    Riguardo all’ultima stagione, ho messo a disposizione della squadra il mio bagaglio di conoscenze pallavolistiche e la mia leadership, e come ho detto in precedenza mi sono focalizzata sulle relazioni. Ero consapevole che, se fossi riuscita a creare legami solidi con le compagne e capire fino in fondo coloro che stavano al mio fianco, avrei potuto tirare fuori il meglio dall’intera squadra. Ovviamente questo meccanismo vale anche nei miei confronti. Dunque, nell’ultima stagione ho cercato di capire come lavorano le mie compagne, di cosa hanno bisogno da me in determinate situazioni e come possiamo lavorare insieme. Ho rivolto il mio focus su tutte queste cose“.

    Come ti descriveresti come opposta? C’è qualche giocatrice professionista che ammiri o a cui pensi di assomigliare?

    “Quando era più piccola mio padre era solito accostarmi a Jacqueline Quade, ex schiacciatrice di Illinois. Tuttavia, colei che ammiro di più è Jordan Thompson: per me è sempre un piacere vederla giocare e rappresenta un punto di riferimento importante per chi ricopre il mio ruolo in campo. Penso che sia speciale, soprattutto a livello universitario, per un opposto saper giocare in ogni rotazione con grande versatilità. e che nella pallavolo femminile questo aspetto del gioco si stia evolvendo. Al liceo non giocavo da opposta, quindi ho dovuto trovare un modo per apprezzare questo ruolo e, una volta superata la fase di apprendistato legata al fatto di essere destrorsa, ho imparato ad amarlo. È bello essere parte di questo processo di evoluzione del ruolo di opposto“.

    Foto Nebraska Huskers

    Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto da una leggenda del coaching NCAA come John Cook e dal suo staff (formato da Jaylen Reyes, Kelly Hunter e Jordan Larson)?

    “Sicuramente ho ricevuto un sacco di consigli e insegnamenti nell’ultima stagione, ma in generale penso che i più importanti riguardano come essere una buona compagna di squadra e una grande leader, cosa posso fare nei momenti positivi e in quelli negativi, e quali sono le piccole cose che favoriscono la crescita del team“.

    La filosofia di coach Cook può essere riassunta dall’espressione “Dream Big” (sogna in grande). Dunque, ti chiedo: quali sono i tuoi sogni per il futuro?

    “Sto ancora cercando di capire bene cosa fare. Ci sono un sacco di sogni e obiettivi diversi che sto cercando di perseguire. Il mio desiderio è di giocare da professionista. Non so ancora per quanto tempo, ma sicuramente è qualcosa a cui aspiro e non vedo l’ora di scoprire quali porte si apriranno per me da questo punto di vista. Successivamente mi piacerebbe fare qualcosa nell’ambito della pallavolo: ho già in mente qualche progetto che può aiutare questo sport a crescere nel sud degli Stati Uniti, in particolare in Alabama“.

    Quando un giorno smetterai di giocare e guarderai la tua carriera in retrospettiva, per cosa vorresti essere ricordata?

    “Non ho dubbi sulla risposta a questa domanda. Non voglio essere ricordata per i premi che ho vinto, per quanto punti ho messo a segno o cose del genere. Per me la priorità è sempre stata quella di mostrare che tipo di persona e compagna di squadra sono. Perciò, spero che il giorno in cui appenderò le ginocchiere al chiodo potrò guardarmi indietro e vedere che effettivamente sono riuscita ad avere un impatto – più o meno grande – sulle mie compagne. È per questo che vorrei essere ricordata. Ritengo che l’aspetto relazionale sia molto più importante dei premi e dei trofei vinti“.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Sei stelle del campionato NCAA per la nuova stagione di Athletes Unlimited

    Di Redazione

    Comincia a prendere forma la terza stagione del campionato professionistico femminile USA organizzato da Athletes Unlimited, che quest’anno si disputerà tra ottobre e novembre a Mesa, in Arizona. Ieri sono state annunciate le 6 giocatrici del campionato NCAA invitate a prendere parte al torneo, tra cui spiccano alcuni dei nomi più interessanti dell’ultimo campionato: la schiacciatrice Brooke Nuneviller (Oregon), l’opposta Grace Frohling, la palleggiatrice Gabby Blossom e la schiacciatrice Katie Lukes (San Diego), la centrale Danielle Hart (Wisconsin) e la schiacciatrice Madi Kubik (Nebraska).

    Le 6 promesse – che avranno comunque la possibilità di rinunciare in caso di offerte dall’estero – si aggiungeranno a 8 protagoniste delle scorse edizioni che hanno già confermato la loro partecipazione: Morgan Hentz, Erin Fairs, Amanda Benson, Alisha Childress (Glass), Ali Bastianelli, Molly McCage, Deja McClendon e Taylor Bruns. Già da sabato 25 marzo queste e altre atlete saranno impegnate nell’Athletes Unlimited Exhibition Tour, che durerà fino al 21 aprile e le vedrà affrontare alcuni dei più importanti college nazionali.

    (fonte: Athletes Unlimited) LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: Anna Pelloia scala la classifica con Loyola

    Di Redazione

    La Florida International University migliora il suo record complessivo nel campionato NCAA di Beach Volley femminile, portandolo a 6-2 grazie alle vittorie nel Sailfish Tri-Match contro Palm Beach Atlantic University per 3-2, e Florida Southern College (5-0). Giada Bianchi e Alice Pratesi hanno perso il loro dual 21-13, 16-21, 15-11, mentre Rachele Mancinelli e Milica Vukobrat sono uscite vittoriose per 21-14, 21-17. Nonostante gli ottimi risultati conseguiti, la classifica settimanale della NCAA non premia la FIU e la lascia in quattordicesima posizione.

    Ma la grande novità di questa settimana è l’esordio della University of Texas nel mondo del beach volley americano. Fresche di titolo nazionale indoor, le Texas Longhorns dell’ormai leggendario Jerritt Elliott hanno mosso i primi passi sulla sabbia in occasione della Queens Cup, organizzata da Hawaii (#9 del ranking NCAA). Texas ha chiuso il torneo con 5 sconfitte, ma siamo solo all’inizio e siamo sicuri che nei prossimi anni questo team diventerà protagonista del campionato NCAA anche sulla sabbia.

    Continua il trend positivo invece per USC (University of Southern California, #2), che batte facilmente Stanford per 5 duals a 0. Qualche giorno prime le “Women of Troy” hanno avuto la meglio su Long Beach State University (#13) per 4-1. La scalata della classifica nazionale prosegue al meglio anche per la Loyola Marymount University di Anna Pelloia, che sale di tre posizioni, diventando così la numero 5 del ranking nazionale.

    Stagione iniziata con il piede sbagliato per la Stetson University (record 7-5, #16), che tuttavia riesce ad aggiustare il tiro e a portare a casa due vittorie di fila questo weekend. Giocatrice di punta delle Hatters è sicuramente la italo-brasiliana Carolina Ferraris, protagonista anche del Campionato Italiano Assoluto nelle scorse stagioni. LEGGI TUTTO

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    Michelle Bartsch inizia la sua nuova carriera da assistant coach di Ohio State

    Di Redazione

    È iniziato un nuovo capitolo nella carriera di Michelle Bartsch: la schiacciatrice campionessa olimpica con gli USA è entrata ufficialmente a far parte dello staff della squadra universitaria di Ohio State, con il ruolo di assistant coach volontaria. Bartsch ha già partecipato ai primi allenamenti in palestra con l’allenatrice Jen Flynn Oldenburg, anche lei ex giocatrice della nazionale, che si è detta entusiasta del nuovo arrivo: “La sua conoscenza del gioco, la sua esperienza e i successi raggiunti al più alto livello avranno un impatto immediato sulla nostra squadra“.

    “Sono davvero emozionata – ha aggiunto Bartsch – di essere parte di un progetto che già da lontano ho imparato ad amare. Sono grata a Ohio per questa opportunità“. La 33enne schiacciatrice ha chiuso la sua carriera agonistica al termine della scorsa stagione, subito dopo aver conquistato la Champions League con la maglia del VakifBank.

    (fonte: Ohio State Women’s Volleyball) LEGGI TUTTO

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    NCAA: la FIU di Mancinelli, Pratesi e Bianchi scala posizioni nel ranking

    Di Redazione

    Inizio di stagione interessante per il campionato NCAA di Beach Volley femminile, che anche quest’anno può contare su diverse giocatrici italiane. Vera e propria “casa” delle beacher tricolori è la Florida International University, che ha inaugurato l’annata 2023 con il Seminole Beach Bash, organizzato dalla Florida State University di Tallahassee (numero 2 del ranking nazionale). L’esperienza di Mancinelli, Pratesi e Bianchi rappresenta un’arma fondamentale per la storica coach Rita Buck Crockett.

    Le “Panthers” hanno inciampato sulla University of Washington perdendo di un soffio (2-3) contro una squadra trascinata da Chloe Loreen e Natalie Robinson, che si sono aggiudicate il primo titolo di AVCA Pair of the Week. Le italiane hanno reagito bene contro la University of South Carolina, sconfitta per 4 duals a 1. Pratesi e compagne hanno chiuso la prima giornata del torneo vincendo su Coastal Carolina per 5-0 e il giorno seguente si sono arrese di fronte a una superiore Florida State (4-1), ma hanno concluso il torneo con una nota positiva, imponendosi su Cal Poly. Grazie a queste prestazioni, FIU è diventata la numero 13 del ranking nazionale, scalando quindi 3 posizioni rispetto al piazzamento iniziale.

    Partenza promettente per la testa di serie numero 8 LMU (Loyola Marymount University), nuova casa dell’azzurra Anna Pelloia (ex Club Italia indoor e Beach Volley). Le californiane hanno aperto la stagione 2023 con due vittorie: le “Lions” hanno tirato fuori gli artigli, strappando un 3-2 sulle numero 11 di CAL (California) e proseguendo con un 5-0 contro Concordia.

    Percorso netto nel weekend per UCLA (University of California, Los Angeles), TCU (Texas Christian University) e FSU, non a caso elette top 3 del ranking nazionale nella classifica che viene rilasciata settimanalmente. Bene anche la numero 4 USC (University of Southern California) che la spunta contro GCU (Grand Canyon University) e LBSU (Long Beach State University), ex squadra di Pratesi. LEGGI TUTTO

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    Anche Anna Pelloia al via della nuova stagione NCAA di Beach Volley

    Di Redazione

    Conclusa la stagione indoor femminile, i campionati universitari negli USA si preparano a vivere un’intensa seconda parte dell’annata sportiva del 2023, con i tornei indoor maschili e quelli di Beach Volley femminile. Anche quest’anno la NCAA Division I promette spettacolo, con tante giocatrici di livello al via e una folta rappresentanza italiana.

    La Loyola Marimount University perde il suo diamante azzurro Reka Orsi Toth, ma guadagna un’altra giovane italiana promettente: Anna Pelloia. Cresciuta tra le giovanili dell’Imoco e il Club Italia, ha assaporato la nazionale di Beach Volley la scorsa estate, ma è stata frenata dalla sfortuna. Dopo qualche infortunio, ha disputato finalmente diverse tappe del circuito italiano e internazionale, per approdare in California, dove disputerà la sua prima stagione oltreoceano.

    Giada Bianchi con Aurora Mattavelli (foto Fipav)

    Anche la FIU (Florida International University) parla sempre piú italiano. Rachele Mancinelli, fresca di laurea, è intenzionata a guidare le sue Panthers verso nuove vittorie; pronta ai nastri di partenza anche la neo All-American Giada Bianchi, la quale ha deciso di intraprendere un percorso basato solo sul beach volley e non più sulla doppia disciplina. Grande novità in casa FIU è la new entry (ma veterana del beach oltreoceano) Alice Pratesi, trasferitasi da Long Beach State, dove ha disputato alcune ottime stagioni. Le Panthers punteranno anche sulla giovane Lisa Luini, olandese di origini italiane e sorella di Leon Luini, promessa del beach volley mondiale.

    Foto Instagram Alice Pratesi

    USC (University of Southern California), grazie ai numerosi titoli nel suo palmares, riesce sempre ad accaparrarsi un’ottima scelta tra le matricole: in primis, per la prossima stagione, ci sarà Bailey Showalter, arrivata quarta nei Mondiali Under 19 della scorsa estate. Anche Stanford attinge dal settore giovanile della nazionale statunitense: Sophie Kubiak, compagna di Showalter ai mondiali, sarà infatti una Cardinal. Rientra inoltre da un brutto infortunio al ginocchio la cipriota Daria Gusarova, medaglia d’argento al World Tour 1 Stella di Budapest nell’agosto 2021.

    UCLA, vincitrice del titolo nazionale NCAA nel 2018 e nel 2019, proverà a contrastare l’egemonia instaurata dall’USC, con il leggendario coach Stein Metzger pronto a tirar fuori qualche coniglio dal cilindro. La University of Hawai’i, dal canto suo, ha accolto giocatrici molto interessanti quali Julia Thelle, sorella di Jacob Thelle (pallegiatore titolare e due volte campione nazionale con Hawai’i) e la campionessa nazionale NJCAA Lawrenz Julia, di orgini brasiliane.

    Un altro college che punterà al titolo nazionale e’ sicuramente TCU (Texas Christian University), capitanato dal duo spagnolo Moreno-Alvarez (quarte ai Campionati Europei di Monaco) e dalla nazionale portoricana Maria Gonzalez. Prova a farsi strada tra le big LSU (Louisiana State University), guidata dalle neo-Collegiate Champions Kylie DeBerg e Ellie Shank. Il duo della Louisiana ha infatti vinto questo inverno il primo Collegiate Pair Tournament, sconfiggendo nel torneo diverse coppie della Florida State University (college sempre ai vertici della classifica nazionale) e della Grand Canyon University. LEGGI TUTTO