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    Brasile: l’Osasco ferma la corsa del Sesc RJ Flamengo

    A quattro giornate dal termine della regular season si riapre la corsa per il primo posto nella Superliga femminile brasiliana: il merito è dell’Osasco, che infligge la seconda sconfitta stagionale alla capolista Sesc RJ Flamengo imponendosi nel big match per 2-3 (25-27, 25-17, 25-22, 21-25, 7-15). Una partita di grandissima intensità in cui la squadra ospite riesce ad avere meglio grazie soprattutto all’apporto del muro: 15 i block vincenti, di cui 5 di Brionne Butler e 4 di Tifanny, che chiude a quota 22 punti. Dall’altra parte non bastano i 24 centri di Veronica Jones-Perry e i 23 di Sabrina.

    Il punto conquistato permette comunque al Sesc RJ di mantenere 6 lunghezze di vantaggio sulle rivali, ma nelle prossime due giornate sono in programma altri due scontri diretti con Gerdau Minas e Dentil Praia Clube, che seguono a meno 8. Nel turno infrasettimanale la squadra di Nicola Negro ha vinto per 3-1 la combattuta sfida con il Fluminense (20 punti di Yonkaira Pena e altri 6 muri per Julia Kudiess), mentre il Praia si è imposto sempre per 3-1 su un Sesi Bauru in piena crisi, con 24 punti di Sofya Kuznetsova. Torna in zona playoff il Maringà grazie al successo sul Sao Caetano e alla contemporanea sconfitta del Bluvolei contro il Pinheiros, che a sua volta tiene viva la lotta per la salvezza rispondendo al terzo successo consecutivo del Brasilia (3-1 al Barueri).

    (fonte: Superliga CBV) LEGGI TUTTO

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    Coppa d’Austria: trionfano in finale SK Zadruga e TI-volley

    Sono SK Zadruga Aich/Dob e TI-Volley le due squadre trionfatrici nelle finali di Coppa d’Austria, disputate sabato scorso ad Hartberg. Per la formazione maschile della Bassa Carinzia si tratta del secondo successo della storia, dopo quello del 2021: lo Zadruga ha superato per 3-0 (25-22, 25-23, 25-15) i padroni di casa del TSV Raiffeisen Hartberg, che ha alzato bandiera bianca alla distanza dopo due set molto equilibrati. MVP il palleggiatore cubano Julio Alberto Gomez, che ha messo a segno ben 6 ace e servito palloni importanti all’ungherese Horvath (14 punti) e al greco Mandilaris (13).

    Foto OVV

    Nella competizione femminile titolo storico per il TI-volley: la formazione di Innsbruck ha vinto la Coppa per la prima volta dopo ben 7 sconfitte in finale. La vittoria decisiva è arrivata con un 3-0 (25-21, 25-23, 25-13) ai danni delle Wildcats Klagenfurt, in partita soltanto nel secondo parziale. MVP e top scorer dell’incontro la polacca Rozalia Hnatyszyn con 18 punti; 11 centri a testa anche per la francese Marie Nevot e la tedesca Maya Wollin.

    (fonte: OVV) LEGGI TUTTO

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    Mauricio Motta Paes è il nuovo CT della nazionale dell’Iran

    Dopo mesi di trattative e colloqui, la Federazione dell’Iran ha finalmente annunciato il nome del nuovo CT della nazionale maschile: sarà il franco-brasiliano Mauricio Motta Paes a prendere il posto di Behrouz Ataei, dimessosi nel corso del torneo di qualificazione alle Olimpiadi. Per la sua successione erano stati fatti, come sempre, moltissimi nomi, tra cui quelli degli italiani Gianlorenzo Blengini, Andrea Anastasi e Alberto Giuliani, ma alla fine la scelta è caduta sull’esperto tecnico di origini sudamericane che ha vissuto quasi tutta la sua carriera da allenatore in Francia, facendo anche da assistente a Bernardinho nella sua breve esperienza alla guida dei Bleus nel 2021.

    In carriera Motta Paes ha vinto per ben 7 volte il campionato francese con Paris Volley e Tours VB, oltre a conquistare 3 Coppe di Francia, 2 Supercoppe, una CEV Cup femminile e una Coppa di Francia alla guida del Racing Villebon e due campionati giapponesi con i Panasonic Panthers. In questa stagione allena l’Epicentr-Podolyany in Ucraina; quella con l’Iran sarà la sua prima esperienza da head coach in una nazionale.

    L’obiettivo principale della nazionale asiatica è ovviamente quello di conquistare la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, come ricorda il neo-CT: “Sappiamo di avere una grande sfida davanti a noi la prossima estate, ma credo che con giovani talenti, giocatori in grande fiducia e giocatori esperti possiamo un ottimo mix. Saremo ambiziosi, determinati e impegnati nella lotta per arrivare alle Olimpiadi. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti i tifosi iraniani per spingere la nazionale ai vertici del volley“.

    (fonte: Iran Volleyball Federation) LEGGI TUTTO

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    Come nasce una stella: Mina Vujovic sulle orme di Boskovic

    Nata predestinata. Nata fortunata. Perché, quando Mina Vujovic aprì gli occhi al mondo, il 1° agosto 2009, una fatina della pallavolo scese su di lei e la baciò in fronte. Le regalò il talento, quella cosa che nessun allenatore ti può insegnare. Quella cosa che ti fa entrare nella schiera delle elette. Quella cosa, insomma, che ti può cambiare la vita. Perché poi devi essere brava a coltivarlo, il talento. A non sprecarlo. A conviverci con la giusta dose di umiltà, impegno e sacrificio. Ma che Mina fosse una predestinata lo si era capito dai suoi esordi a Bileca, lo stesso paese della Republika Srpska (l’entità serba della Bosnia Erzegovina) in cui è cresciuta una delle più grandi pallavoliste di sempre: Tijana Boskovic.

    “Ho iniziato a giocare a pallavolo uno o due mesi prima dei Giochi Olimpici di Rio 2016, quando Tijana vinse l’argento con la Serbia – ha raccontato Vujovic a Glas Srpske – e non dimenticherò mai l’accoglienza al suo ritorno. È una giocatrice unica e sono molto felice del fatto che veniamo dalla stessa città. Nella mia cameretta ci sono ancora i suoi poster che avevo cominciato ad appendere alle pareti quando avevo cinque anni“.

    Mina Vujovic ai tempi in cui era una piccola tifosa di Boskovic

    La storia di Vujovic è balzata agli onori della cronaca nel gennaio 2022, quando a soli 12 anni ricevette la chiamata del VakifBank Istanbul: la cosa che lasciava a bocca aperta è che questa giovanissima opposta fosse già alta 190 cm e potesse attaccare la palla da altezze incredibili per la sua età. Insomma, nata predestinata, nata fortunata, c’è poco da fare.

    Il padre Marko, ex giocatore di basket, ha svelato i retroscena sul trasferimento di Mina in Turchia: “Giocava a pallavolo da tre o quattro anni quando prese parte a un torneo a Trebinje e l’allenatore Ivan Maljevic la chiamò al Gacko. Era sicuramente un’ottima squadra in cui crescere. Tuttavia, Maljevic diverse volte mi fece capire che mia figlia fosse destinata ai club più grandi. Arrivarono tante offerte, ma la più seria era quella del VakifBank, che invitò Mina in Turchia per un provino di cinque giorni. L’esito fu positivo: avrebbe dovuto trasferirsi a Istanbul al termine dell’anno scolastico, ma il club insisteva affinché si trasferisse subito. E così fece“.

    “Non mi aspettavo tutto questo – ha aggiunto Marko – anche se mia figlia aveva dimostrato di essere molto promettente. Comunque, devo dire che non siamo stati condizionati in nessun modo al momento della scelta. Per esempio, hanno detto che in futuro Mina potrà giocare per la nazionale che preferisce. A loro basta che giochi bene per il suo club. Se ci avessero offerto qualcosa come il cambio di nazionalità, sicuramente non avremmo accettato, visto che Mina era già legata alla nazionale serba“.

    Dopo l’arrivo a Istanbul, Vujovic ha ricevuto una visita speciale: quella del suo idolo Boskovic. “È stato bello incontrarla – ha raccontato a Hercegovina Press l’opposta dell’Eczacibasi – abbiamo parlato e ho avuto l’impressione che Mina sia felice di essere venuta a Istanbul. Se si allenerà duramente, migliorerà velocemente. Spero che questo sia solo l’inizio di una bella storia. Sono contenta che Bileca possa vantare un nuovo talento nella pallavolo“.

    A distanza di un paio di anni da quell’incontro, Vujovic prosegue il suo percorso nelle giovanili del VakifBank, facendo intravedere mezzi fisici (ha raggiunto i 195 cm di altezza) e tecnici straordinari. Nell’attesa di scoprire come andrà questa storia, ci permettiamo di darvi un consiglio: segnatevi il nome del nuovo enfant prodige della pallavolo serba, europea e mondiale. Perché probabilmente ne sentiremo parlare per molto, molto tempo.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Corea del Sud: nuovo caso di bullismo, Oh Ji-Young sospesa per un anno

    La commissione disciplinare della KOVO, la Federazione della Corea del Sud, ha inflitto una sospensione di un anno a Oh Ji-Young, esperta giocatrice delle Pepper Savings Bank, accusata di bullismo e abusi verbali nei confronti di una giovane compagna di squadra. Entrambe le giocatrici sono state ascoltate più volte dalla commissione, che non è riuscita però ad arrivare a una conciliazione tra le parti. La società ha annunciato l’intenzione di rescindere il contratto con il libero.

    I legali di Oh – 36 anni, da quasi 20 protagonista della V-League e a lungo nel giro della nazionale – contestano la versione della vittima, negando che ci siano stati “atti unilaterali” di intimidazione e attribuendo i conflitti tra le giocatrici della squadra (ultima in classifica e protagonista di ben 23 sconfitte consecutive) ai cattivi rapporti con il nuovo allenatore straniero, lo statunitense Joe Trinsey.

    Il volley coreano è estremamente sensibile al tema degli abusi e delle molestie in ambito sportivo: tre anni fa un caso clamoroso (legato a fatti avvenuti durante il periodo scolastico) coinvolse le gemelle Lee Da-Yeong e Lee Jae-Yeong, a quel tempo colonne della nazionale, che da allora non sono più tornate a giocare in Corea.

    (fonte: The Spike, Kovo PR) LEGGI TUTTO

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    Polonia: rimonta vincente per l’LKS Commercecon Lodz

    Aspettando il ritorno dei quarti di Champions League contro Milano, l’LKS Commercecon Lodz non ha voluto essere da meno delle rivali: tie break per le italiane e tie break anche per le polacche, costrette a una spettacolare rimonta per avere la meglio sull’Energa MKS Kalisz con il punteggio di 3-2 (23-25, 25-27, 25-12, 25-12, 15-12). Partita dai due volti per la squadra di Chiappini, che già sul 17-24 del secondo set riesce incredibilmente ad annullare 7 set point e procurarsene uno a sua volta (25-24), salvo poi cedere ai vantaggi; da lì in poi, comunque, c’è una sola squadra in campo, grazie anche agli ingressi dalla panchina di Valentina Diouf (19 punti) e Amanda (12), inizialmente tenute a riposo.

    Con questo risultato l’LKS si allontana ulteriormente dalle prime della classe, che viaggiano sempre più spedite: a due giornate dalla fine della regular season, al Grupa Azoty Chemik Police manca solo un punto per blindare matematicamente il primo posto dopo il 3-0 sul campo del Budowlani Lodz, mentre continua la sfida per la seconda piazza tra BKS Bostik Bielsko-Biala (3-0 al Radomka) e PGE Rysice Rzeszow (3-0 al Tarnow), separate da un solo punto. Il Kalisz, nonostante la sconfitta, è già certo di partecipare ai playoff, mentre lo Stal Mielec con il 3-0 nello scontro diretto con il Palac Bydgoszcz mette al sicuro la salvezza e ipoteca la possibilità di disputare il turno preliminare della post season.

    (fonte: Tauronliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Repubblica Ceca: il Black Volley Beskydy vince la sua prima Coppa nazionale

    Storico successo per il Black Volley Beskydy, che ha conquistato per la prima volta la Coppa della Repubblica Ceca maschile. Si tratta anche nel primo trofeo nella breve storia del club ceco (fondato nel 2016), parte di un gruppo che comprende anche altre 3 squadre, una di seconda serie e due esclusivamente giovanili. Le “aquile” hanno trionfato in finale contro l’Aero Odolena Voda per 3-1 (25-20, 19-25, 26-24, 25-21), dopo aver battuto in semifinale con lo stesso punteggio il VK Lvi Praga; gli avversari avevano invece eliminato il TJ Slavia. Fuori già nei quarti le due finaliste dello scorso anno, Dukla Liberec e Jihostroj Ceske Budejovice.

    Il Black Volley festeggia il successo di un roster giovanissimo, con ben 9 giocatori sotto i 20 anni, quattro dei quali cresciuti nella stessa società. Tre gli stranieri, tutti poco conosciuti: il brasiliano Allan, il canadese Dylan Mortensen e l’ucraino Denys Danylov (in passato, invece, il club si rese famoso per aver tesserato a 41 anni il leggendario libero brasiliano Serginho). La squadra, in grande crescita, si scontra con la carenza di impianti per le gare casalinghe, ma proprio sabato prossimo farà il suo debutto nel nuovo palazzetto di Ostrava, che sarà la sua casa per il resto della stagione.

    (fonte: Black Volley) LEGGI TUTTO

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    Vojvodina e Jedinstvo Stara Pazova conquistano la Coppa di Serbia

    Sono Vojvodina Novi Sad nel settore maschile e Jedinstvo Stara Pazova nel femminile le squadre vincitrici delle finali della Coppa di Serbia, disputate domenica a Obrenovac. La Vojvodina, che quest’anno aveva già conquistato la Supercoppa nazionale, è tornata a conquistare il trofeo dopo tre stagioni di digiuno, ritoccando il suo record di 16 Coppe vinte (considerando anche le precedenti denominazioni del paese). In finale, la squadra di Marko Narancic ha battuto il Mladi Radnik per 3-1 (25-22, 22-25, 25-22, 25-21) grazie a una grande prestazione a muro, con 14 block vincenti di cui 7 dello schiacciatore Zarko Ubiparip; top scorer è stato invece l’opposto Luka Stankovic con 22 punti (58% in attacco).

    Lo Jedinstvo Stara Pazova, campione nazionale in carica, ha invece avuto la meglio per 3-2 (25-14, 28-30, 14-25, 25-16, 16-14) la tiratissima sfida con il TENT Obrenovac, vincendo la sua Coppa nella sua storia (la prima era arrivata nel 2017) e bissando, anche in questo caso, la Supercoppa conquistata in ottobre. Nella squadra di Cakovic ben tre giocatrici oltre quota 20 punti: Una Vajagic (24), Branka Tica (23) e Tamara Miljevic (20), le ultime due autrici anche di 4 muri a testa sui 14 di squadra. Proprio Una Vajagic e Zarko Ubiparip sono stati premiati come MVP delle finali.

    (fonte: OSSRB) LEGGI TUTTO