Di Redazione Stagione finita in Basilicata per la Rinascita Cave del Sole Lagonegro che, dopo la sconfitta in quattro set con Taranto, ha salutato il campionato di Serie A2 Maschile concludendo la stagione all’ultimo posto a quota dodici punti. Niente play off ma neanche nessuna retrocessione per i lucani di Coach Lorenzo Tubertini, subentrato a Novembre a Giancarlo D’Amico che commenta così la stagione, ai microfoni del Quotidiano del Sud: “Se alla vigilia del campionato la nostra formazione era data per una delle migliori, sul campo non c’è stato riscontro anche perché delle aspettative riposte su alcuni giocatori non sono state confermate. Aggiungo, inoltre, che siamo stati anche sfortunati perché solamente in pochissime occasioni ho avuto a disposizione la formazione al completo, a causa di numerosi infortuni. A differenza di altre squadre che, nonostante la riduzione di organico hanno avuto dei risultati, noi non ci siamo riusciti ed abbiamo evidenziato tutti i nostri limiti”. “Tutt’ora sto analizzando il gioco ma trovare il colpevole oggi avrebbe poco senso. Più che altro è importante capire, in previsione del prossimo campionato, come uscirne: sto studiando il lavoro fatto quest’anno per capire ciò che si può salvare per il prossimo futuro. Ho dedicato tanto impegno ed abnegazione nel tentativo di risollevare il campionato del Lagonegro in questa che, per me, è stata una esperienza piena di difficoltà, ma al tempo stesso utile perché ho imparato tante cose. Con il presidente Carlomagno ho avuto ottimi confronti e questo aspetto non è da poco. In Superlega, nelle ultime stagioni, ho trovato meno attenzione nei confronti degli allenatori, rispetto all’apertura che la società del Lagonegro ha avuto nei miei confronti. II rapporto che ho avuto con tutta la dirigenza, infatti, è stato pulito e sincero, ho avuto la massima libertà di lavoro. Porto con me davvero un bel ricordo”. Sul futuro il tecnico modenese si esprime così: “Ad oggi non abbiamo parlato di rinnovo del contratto, ma con questa società, che mi ha cercato, mi sono trovato bene. Sposo la politica del presidente, credo che entrambi abbiamo in testa una pallavolo composta da ragazzi che hanno voglia di crescere, una squadra che abbia famedi risultati e tanta voglia di lavorare. Un obiettivo che entrambi abbiamo nel cuore. Il Lagonegro ha voglia di crescere, espandersi e andare avanti e per me questo ha un grande valore. Ovviamente, per un allenatore perdere non è mai una gioia ma nel caso specifico del Lagonegro, ed in assenza di retrocessione, può essere un punto di partenza, ovviamente sempre che la società abbia in mente di ripartire con me. Qualche idea c’è già in testa, poi chiaramente dovrà essere oggetto di discussione al momento della programmazione del nuovo progetto”. LEGGI TUTTO