Di Redazione L’esonero di Vital Heynen dopo la sconfitta in Gara 1 della Finale Scudetto contro Civitanova sta lasciando uno strascico non indifferente anche se si poteva ipotizzare visto l’andamento della Sir Safety Conad Perugia nell’ultimo periodo con troppi alti e bassi che hanno dato “fastidio” alla società. E sull’esonero dell’allenatore belga si è espresso anche il Presidente dei Block Devils, Gino Sirci, nell’intervista rilasciata al Corriere dell’Umbria. Presidente, perché il cambio dell’allenatore nel bel mezzo della serie che assegna il titolo italiano? “Perché cerchiamo un gioco migliore. Non siamo una squadra qualunque. Siamo la Sir che ha vinto la regular season e la fase a gironi di Champions. Siamo forti, ma sembra che ultimamente non riusciamo più a dimostrarlo. Con Trento abbiamo ceduto le armi troppo agevolmente nella gara d’andata, con Modena abbiamo faticato le pene dell’inferno, con Milano e anche con Monza c’è sempre stata sofferenza. Dopo la vittoria del campionato regolare la squadra non si è più espressa sui livelli consueti“. Cosa è successo secondo lei? “Che il gioco è scomparso. In attacco non passiamo più, la battuta non funziona, si salvano la ricezione e muro difesa, ma non basta“. E Heynen che vi ha detto? “Con lui ci siamo confrontati più volte, ma per lui va bene così. È soddisfatto del lavoro della squadra e lo ha ripetuto anche ieri ai giocatori quando è andato a salutarli al palazzetto”. Da cosa è dipeso il calo? “Il problema principale riguarda gli allenamenti. Non sono efficaci, c’è poca intensità e di conseguenza la squadra a lungo andare ne risente in campo, anche dal punto di vista atletico“. Ma Heynen vi avrà pur dato una spiegazione? “Che il suo metodo di lavoro è questo ed è sempre stato così. Ripeto, per lui andava bene così, c’era solo un po’ di fisiologica stanchezza”. Sull’esonero quanto ha inciso la vicenda Atanasjievic? “Io non dico mai chi deve giocare, ci mancherebbe altro. Men che meno intervengo sulle sostituzioni. Però la squadra deve giocare bene, questo sì, perché si chiama Sir, costa un sacco di soldi ed è forte. Ultimamente, invece, è stata una sofferenza continua. E non mi riferisco tanto alla gara con la Lube”. Perché la scelta di Fontana? “Chi meglio di Carmine conosce dinamiche, situazioni e spogliatoio. E da sempre con noi, è un ottimo secondo, ha esperienza e capisce di volley. È un nostro fedelissimo e so che ci darà una grande mano“. Ma prima c’era stato un sondaggio con De Giorgi? “Fefè lo avevamo sentito per la prossima stagione. Abbiamo parlato con la federazione per la questione del doppio incarico, ma sappiamo che non si può fare“. LEGGI TUTTO