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    Sirci sibillino: “Anastasi? Non so se sia il migliore, lo vedremo alla fine”

    Di Redazione Di ritorno dalle vacanze in Brasile, il presidente dei Block Devils Gino Sirci ha colto subito la palla al balzo per far fare al suo nuovo allenatore, Andrea Anastasi, il giro della città e concedere alla tv regionale la sua prima intervista esclusiva. Un’intervista, ripresa da La Nazione, nella quale Anastasi si dichiara entusiasta di allenare “una delle squadre più forti al mondo” e per di più in una città “meravigliosa, una delle più belle d’Italia”. Tutto molto bello, insomma: clima disteso, larghi sorrisi, cenni d’intesa. Poi però le parole che non ti aspetti, quelle del presidente che parlando del suo nuovo allenatore afferma: “Eravamo indecisi tra due nomi, ma ce n’erano anche altri. Alla fine abbiamo scelto lui (Anastasi, ndr). Non so se sia il migliore, ma i conti si faranno alla fine”. Un commento che sicuramente farà discutere perché, qualunque fosse l’intenzione, detto così lascia lecitamente spazio alle più varie interpretazioni. LEGGI TUTTO

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    L’annuncio di Gino Sirci: “Il nostro nuovo allenatore è Andrea Anastasi”

    Di Redazione La conferma arriva direttamente dal patron Gino Sirci, intervistato dal TGR Umbria nell’edizione di lunedì sera: il nuovo allenatore della Sir Safety Conad Perugia sarà Andrea Anastasi, “persona di grandissima esperienza e che speriamo porti tante vittorie a questo grande sodalizio“. Già nei giorni scorsi era filtrata la notizia della scelta del presidente umbro, che ha preferito Anastasi ad altri candidati autorevoli come il campione d’Europa Gheorghe Cretu. L’ex CT azzurro, da parte sua, aveva rifiutato proprio all’ultimo minuto l’offerta del Trefl Gdansk, con cui era in parola ormai da mesi. È durata dunque solo un anno l’avventura di Nikola Grbic al timone della squadra perugina: oltre all’inaspettato crollo di fine stagione, con le sconfitte in campionato e in Champions League, Sirci non ha mai perdonato all’allenatore serbo la scelta di accettare il doppio incarico con la panchina della Polonia, manifestamente poco gradito al presidente. (fonte: TGR Umbria) LEGGI TUTTO

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    Perugia, il presidente Sirci rompe gli indugi: sarà Anastasi a guidare i Block Devils?

    Di Redazione Come anticipato nei giorni scorsi, tra i due contendenti Grbic e Cretu alla fine a sedere sulla panchina di Perugia il prossimo anno sarà un allenatore italiano. Anzi, abbiamo proprio un nome e un cognome: Andrea Anastasi. Secondo quanto si legge oggi sulle colonne del Corriere dell’Umbria, la notizia sarebbe confermata, così come l’accordo raggiunto tra le parti in attesa che venga ufficializzato. Il presidente Gino Sirci, dunque, ha tenuto il punto sia nei confronti di Grbic, sul quale è stato fatale, oltre ai risultati mancati a fine stagione, il doppio incarico che il patron della Sir non ha mai digerito; sia nei confronti di Cretu, il cui ingaggio è sempre stato considerato “eccessivo”. Anastasi, 62 anni, non ha certo bisogno di presentazioni tanto sono sconfinati e pluridecorati i palmares da giocatore e da allenatore. Ultima panchina è stata quella di Varsavia, dove al suo posto è stato ufficializzato lo scorso 9 giugno Roberto Santilli. LEGGI TUTTO

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    “Case” del volley, anche Sirci ora striglia il suo Comune

    Di Redazione Non c’è giugno che si rispetti con qualche mal di pancia per i tifosi del volley. Campioni che lasciano o in dubbio, società in bilico e problemi di case. No, non stiamo parlando degli appartamenti dei giocatori, pure quelli spesso un problema per i team manager, procuratori e famiglie dei giocatori stessi, ma dei palazzetti. A meno di tre settimane dalla scadenza delle iscrizioni non mancano casi eclatanti nelle maggiori serie nazionali. Impiantistica vetusta quella italiana, pochi investimenti pubblici fatti per le grandi manifestazioni internazionali. A volte pure non in modo corretto, tutti ricorderanno gli stadi di Italia 90, Bari ne sa qualcosa. Pochi privati disposti a investire anche per via di una burocrazia tra le più lente del mondo. Sul fronte di Superlega e serie A2 maschile sono due in particolare le questioni apertissime che anche questa mattina riempiono le pagine dei quotidiani locali.La più nota è quella di Reggio Emilia. La Conad, che ha fatto una cavalcata incredibile, un bis con pochi precedenti, Coppa Italia di serie A2 e promozione in Superlega. Festa ben presto rovinata dalla certezza che a Reggio non esiste un impianto idoneo. Così prima i saluti al coach Mastrangelo, a Cominetti ed Held, due che in diagonale sono stati protagonisti assoluti dei successi e poi via alle polemiche, fino alla richiesta di dimissioni per l’assessora allo Sport Raffaella Curioni, come se la colpa dell’immobilismo sugli impianti sportivi si possa sempre fare ricadere sull’ultimo arrivato. Oggi su “Resto del Carlino” e sulla “Gazzetta di Reggio” è intervenuto il primo cittadino della città, Luca Vecchi (Partito Democratico) che peraltro è stato giocatore e tecnico di pallacanestro. Vecchi ha difeso la sua assessora e spiegato come il PalaBigi sia stato realizzato nel 1968, qualche giorno fa insomma. La deroga non può essere concessa dalla Lega, manca l’altezza. Servirebbero 20 milioni di euro di intervento. Non si può alzare il tetto e neppure abbassare il livello del campo scavando, perché si andrebbe a compromettere tutto il cannocchiale del palasport. In sostanza da quasi tutti i seggiolini non si vedrebbero le gambe dei giocatori dalle ginocchia in giù. “Abbiamo impianti nati per diffondere lo sport, non per rispondere ai bisogni delle società professionistiche” ha ammesso il sindaco sul Carlino. Tra i palasport vicini ci sarebbe Modena, visto che anche Parma non è idoneo, ma per giocare a Modena servono 100mila euro a stagione. L’ipotesi di un palatenda sembra naufragata. Mentre la Cgil che dovrebbe stare dalla stessa parte delle giunta di centrosinistra tuona “Reggio non è una città per la pallavolo”, il sindaco Vecchi assicura che il Comune potrebbe pagare i costi di affitto a Modena, ma che è stata la società Volley Tricolre a dire no nel giro di pochi minuti. La vicenda e le polemiche insomma proseguono, ne leggeremo ancora nei prossimi giorni.Sembra più facile da ricomporre invece la situazione per Motta di Livenza in serie A2. Il PalaPrata non è idoneo, ma come scrive oggi la “Tribuna di Treviso” i tifosi sognano Oderzo, che ha 1.100 posti a sedere, quindi cento in più di quelli previsti dalla Lega, le alternative sono Sacile, la Zoppas Arena di Conegliano, Pordenone e il PalaInvent di Jesolo. Pure qui ci sia attende qualche notizia (buona) a breve.Poteva restare secondo voi fuori dai giochi, dal taraflex, dall’agone della discussione il patròn di Perugia, Gino Sirci? No. Nessuna polemica accesa, ma un richiamo al Comune di Perugia arriva. Arriva dalla stampa. L’impianto di Pian di Massiano dovrebbe infatti essere pronto per l’estate 2023, ma intanto la città umbra si trova con tre squadre di serie A che chiedono spazi.“Significa che quindici anni fa, quando abbiamo cominciato la nostra attività nel capoluogo abbiamo seminato bene” dice il patròn Sir Safety Umbria Volley Perugia “abbiamo bisogno che l’amministrazione comunale faccia delle scelte, le necessità delle squadre di vertice sono aumentate ed abbiamo più necessità di spazi” dice Sirci sulla “Nazione” di oggi. Vediamo cosa potrà rispondere la pubblica amministrazioni in merito. LEGGI TUTTO

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    Sirci conferma: “Recine in Nazionale”. Sarà Vujevic il nuovo ds. Operazione per Leon?

    Di Redazione

    È ufficiale, le strade della Sir Safety Conad Perugia e del direttore sportivo Stefano Recine si separano. A comunicarlo, in diretta al programma Sottorete, è stato il presidente dei Block Devils Gino Sirci, anticipando che Recine assumerà incarichi in Fipav.

    La notizia in verità circolava già da giorni. Il primo chiaro indizio, poi, lo si era avuto quando, leggendo le nuove nomine degli staff azzurri, tutti non avevano potuto non notare che un ruolo era rimasto scoperto, ovvero quello di dirigente accompagnatore della Nazionale femminile. Ruolo, che a questo punto, sarà affidato nelle prossime ore a Recine.

    Come riportato da La Nazione, il nuovo ds di Perugia sarà l’ex campione Goran Vujevic, da tempo consigliere fidato di Sirci e nelle ultime stagioni responsabile della squadra di Serie B. Uomo dall’alto profilo e dalla smisurata esperienza, che da giocatore (opposto) ha fatto innamorare praticamente tutta Italia, da nord a sud, vestendo tra il 1996 e il 2015 le maglie di Brescia, Ferrara, Montichiari, Taranto, Latina, Trento e Perugia. È stato anche medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney 2000 e agli Europei del 2001 con la Jugoslavia, solo per citare i più importanti fra i tantissimi successi conquistati in carriera.

    Sempre La Nazione riporta anche alcune dichiarazioni rilasciate da Wilfredo Leon alla stampa polacca sul suo infortunio al ginocchio che potrebbe costringerlo anche ad una “piccola operazione. In Italia si cerca di non eseguire operazioni se non necessarie, e anche io le ho sempre volute evitare – racconta la punta di diamante di Perugia -. Ora, però, è possibile che avrò bisogno di un piccolo intervento chirurgico per poi tornare a lavorare dopo una decina di giorni”. Poi aggiunge: “Mi sono recato in Svezia per un consulto dallo specialista numero uno per i problemi ai tendini, una visita programmata dal club”.

    (fonte: La Nazione – Umbria) LEGGI TUTTO

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    Gino Sirci conferma: “Arriva Semeniuk”. Ma su Grbic resta il dubbio…

    Di Redazione

    Intervistato dal TGR Umbria a pochi giorni dalla sconfitta in Finale Scudetto contro Civitanova, Gino Sirci non dissipa i dubbi sul futuro di Nikola Grbic, principale nodo da sciogliere in queste ore. Il presidente della Sir Safety Conad Perugia conferma di non aver digerito la scelta del tecnico di accettare l’offerta della Polonia come CT della nazionale maschile: “Non ero d’accordo, è una distrazione dal punto di vista mentale. Devo parlare con lui e capire, in virtù di un impegno così importante, quanto riuscirà a dare alla nostra squadra“.

    Indipendentemente dall’eventuale addio a Grbic, Sirci conferma però l’arrivo di Kamil Semeniuk dallo Zaksa (“Secondo noi è un giocatore all’altezza della situazione“) e traccia un bilancio non del tutto negativo: “C’è gente che non ha vinto niente, noi qualcosa l’abbiamo vinto e aver portato a casa un trofeo (la Coppa Italia, n.d.r.) ci fa capire che non abbiamo sbagliato tutto. Che cos’è successo? La condizione della squadra era molto interessante all’inizio del campionato, ma meno alla fine. Per la preparazione io ho massima fiducia in Sebastiano Chittolini, ma il prossimo anno bisgonerà cercare di concentrare la forma fisica nel finale di stagione. Comunque guardo al futuro con fiducia, sono sicuro che ci rifaremo“.

    (fonte: TGR Umbria) LEGGI TUTTO

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    Sirci deluso e arrabbiato: “Non siamo gli stessi della regular season, siamo in riserva”

    Di Redazione Dopo aver fatto sfracelli in regular season, perdendo un solo match per girone, quello con Modena all’andata e quello con Trento al ritorno, in entrambe le occasioni al tie-break, la macchina perfetta di Perugia ha iniziato inspiegabilmente ad incepparsi proprio sul più bello, uscendo clamorosamente in semifinale di Champions e compromettendo addirittura la sua corsa verso lo scudetto. E sempre per mano delle stesse due squadre: l’Itas in Europe, la Leo Shoes PerkinElmer in campionato. Il primo a non credere ai propri occhi è proprio patron Sirci: “La squadra gioca male. Male. Male” si sfoga al microfono del collega Carlo Forciniti per il Corriere dell’Umbria. Un calo fisico, ma anche sul piano del gioco, della lucidità. “Ho visto in Modena un avversario atleticamente molto più reattivo, pronto, sia in difesa che a muro. Era più in palla e ha vinto con merito. La differenza è stata tanta e non so come spiegarmelo. Eravamo scollati” afferma il presidente della Sir Safety, senza cercare alibi nei problemi fisici di Leon: “Leon non era al massimo per una leggera infiammazione, ma non è una scusa. Non siamo la stessa squadra della regular season – ribadisce – siamo in riserva”. “Questa sconfitta deve provocarci rabbia profonda come quella che ho io – conclude -. In Gara 2 dovremo avere maggiore forza e determinazione, dovremo tornare ad essere più ‘ignoranti’. I bilanci? Lasciatemeli fare alla fine…”. (fonte: Corriere dell’Umbria) LEGGI TUTTO

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    Gino Sirci verso la semifinale: “La partita più importante della stagione”

    Di Redazione Si avvicina il momento della resa dei conti tra Trentino Itas e Sir Sicoma Monini Perugia: domani sera la sfida di ritorno che assegnerà un posto nella Super Final di Champions League, dopo l’affermazione esterna di Trento all’andata. Il presidente Gino Sirci, intervistato dal Corriere dell’Umbria, carica la vigilia: “Per noi sarà la partita più importante della stagione. Dobbiamo vincere assolutamente. Voglio che Perugia sia in palla come lo è stata domenica sera a Cisterna“. Anche dal punto di vista tecnico Sirci ha ben chiaro in mente il piano della partita: “Sarà decisiva la nostra battuta, che non ha funzionato nella gara d’andata, ma che è tornata a farlo a Cisterna. Anche i centrali dovranno servire con incisività. Mi aspetto battute importanti da Solé, Mengozzi, Ricci, che possono mettere in difficoltà la ricezione trentina“. Un’analisi, quella del massimo dirigente umbro, condivisa anche da un grande ex come Jack Sintini sul Corriere del Trentino: “Mi aspetto che Perugia forzi tantissimo il servizio e vada all’arrembaggio. Trento però sfrutterà il fattore campo per essere ancora più convinta. Sarà un’altra grande battaglia fino all’ultimo punto, entrambe hanno il 50% di probabilità di passaggio del turno. Chiunque andrà in finale lo farà con pieno merito, ma l’altra non dovrà essere delusa“. LEGGI TUTTO