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    La FIVB lancia una nuova serie di webinar sulla lotta al doping

    La FIVB e la ITA (International Testing Agency) hanno annunciato una nuova serie di webinar, in programma ad aprile e maggio 2024, sul tema del contrasto al doping e del “clean sport”. I seminari online sono destinati ad atleti, allenatori, arbitri, personale medico, procuratori, istruttori e membri delle Federazioni nazionali. Le 5 lezioni saranno proposte in sei diverse lingue (inglese, arabo, cinese, francese, russo e spagnolo) e chi le frequenterà tutte otterrà un certificato di partecipazione.

    I webinar organizzati da FIVB e ITA fanno parte dell’accordo stabilito all’inizio del 2023, in base al quale la Federazione internazionale ha delegato all’agenzia tutti i controlli antidoping, durante le competizioni e al di fuori di esse, pur mantenendo a suo carico la gestione dei risultati e le eventuali sanzioni.

    Gli incontri si terranno ogni martedì alle 14 (ora italiana) sui seguenti temi: il 9 aprile introduzione all’antidoping, il 6 aprile i controlli antidoping e le procedure di test, il 23 aprile la lista dei farmaci proibiti, il 30 aprile la valutazione e le conseguenze delle violazioni e il 7 aprile i test al di fuori delle competizioni. Per partecipare ai singoli webinar è sufficiente iscriversi seguendo i link sul sito della FIVB.

    (fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

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    Halep contrattacca: chiede 10 mln di dollari di risarcimento all’azienda produttrice dell’integratore “contaminato”

    Simona Halep a Losanna dopo l’udienza

    Arriva dagli Stati Uniti la notizia di una Simona Halep decisa a far valere a 360° le sue ragioni contro la squalifica per doping. Secondo quanto riporta ESPN, l’ex numero 1 del mondo ha fatto causa alla società canadese che ha prodotto l’integratore alimentare che, a suo avviso, le è costato una squalifica di quattro anni per doping. Halep chiede più di 10 milioni di dollari di risarcimento danni a Quantum Nutrition, che opera come Schinoussa Superfoods, dopo esser risultata positiva agli US Open 2022 con del Roxadustat rilevato nei suoi campioni. È un farmaco spesso utilizzato da persone anemiche, inserito nelle sostanze proibite della WADA perché può aumentare l’emoglobina e la produzione di globuli rossi, aumentando la resistenza degli atleti.
    Halep è attualmente impegnata nella sua difesa presso il CAS di Losanna. Ha affermato di aver usato integratori di Schinoussa durante il torneo di Flushing Meadows del 2022 e che il Keto MCT che ha preso era stato contaminato con Roxadustat, sostanza che non è presente sull’etichetta del prodotto. Per la due volte campionessa Slam la negligenza di Quantum e le false affermazioni secondo cui il suo integratore era legale hanno danneggiato la sua carriera ed immagine, per questo è scattata l’importante richiesta di danni presso un tribunale dello stato di New York.
    Quantum, con sede a Scarborough, Ontario, non ha risposto in merito a quest’accusa. Il suo fondatore ha dichiarato lo scorso ottobre al quotidiano canadese The Globe and Mail che Halep stava cercando un capro espiatorio e che la sua azienda sarebbe stata coinvolta per questo nel caso.
    L’International Tennis Integrity Agency, pur concordando sul fatto che la Halep non sapeva che l’integratore avrebbe potuto contenere Roxadustat, ha affermato che la contaminazione non avrebbe potuto spiegare la quantità di farmaco trovata nel suo campione di urina del 29 agosto 2022.
    In attesa del verdetto del CAS, Simona si è detta fiduciosa:  “Credo che la verità verrà fuori, il giorno in cui tornerò in campo arriverà presto”.

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Uno specialista francese scagiona Halep: “Stanno condannando una donna innocente”

    Simona Halep, squalificata per 4 anni

    Il caso Halep, squalificata per 4 anni da un tribunale indipendente dopo le due gravi violazioni al protocollo antidoping dell’ITIA (assunzione sostanza proibita più violazione del passaporto biologico) ha scosso profondamente il mondo del tennis. Alcune colleghe, in particolare Serena Williams e Eugenie Boucherd, non si sono riguardate nel commentare in modo acido la vicenda, ma in generale la condanna dell’ex n.1 rumena è insieme a quella di Maria Sharapova la più pesante nel mondo della racchetta, per la portata delle giocatrici coinvolte.
    Dopo la sentenza di condanna Simona ha postato un lungo messaggio social nel quale continua a processarsi innocente, pronta a fare qualsiasi cosa per dimostrare la propria estraneità al doping. In suo soccorso è arrivato l’autorevole parere del professor Jean-Claude Alvarez – direttore del laboratorio di tossicologia del CHU de Garches ed esperto giudiziario della Corte suprema francese. Contattato dalla romena per un’analisi dei suoi capelli, l’esperto a L’Equipe ha affermato che a suo parere Halep è innocente.
    “Si può pensare che tutto questo sia un brutto sogno”, ha detto Alvarez al giornale francese. “In questo momento stanno condannando una donna innocente. Stiamo commettendo un errore. Data la concentrazione che ha tra i capelli, non è possibile che abbia assunto il roxadustat in modo efficace. Simona Halep è venuta al laboratorio, le ho prelevato un campione di capelli. Aveva un livello molto basso, meno di 0,5 picogrammi per milligrammo nei capelli. Così sono andato a campionare l’unica paziente che ha un trattamento (di roxadustat, tre volte a settimana per l’insufficienza renale) con questa molecola in Francia e ho testato un suo capello: ha concentrazioni di 50 picogrammi per milligrammo”.
    “Il livello di roxadustat rilevato in Halep (nelle urine) è di 0,2 nanogrammi per millilitro. Questo valore non significa nulla. Potresti averlo se assumi integratori alimentari. Sono tutte sciocchezze” sentenzia l’esperto francese.
    Durante l’intervista, il professor Alvarez ha affermato che la fonte del roxadustat trovato nelle analisi di Simona Halep era un integratore di collagene “prodotto in Cina dove il roxadustat è molto molto comune”, assunto sotto forma di polvere mescolata con acqua. Questo trattamento può essere utilizzato per trattare il dolore ai tendini, ai legamenti e alle articolazioni.
    Alvarez accusa un cambio di rotta delle autorità anti doping nel caso Halep: “Sei mesi dopo, dicono che il suo campione di settembre è ‘leggermente doping’ (leggermente positivo), quando non era così sei mesi prima. Gli esperti hanno cambiato la loro interpretazione. Non riesco proprio a capirlo”, conclude lo specialista.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Halep si scaglia nuovamente contro la ITIA

    Simona Halep nella recente intervista a Tennis Majors

    Simona Halep attraverso un nuovo comunicato emesso ieri sera critica aspramente la ITIA (The International Tennis Integrity Agency) per il non poter essere ricevuta da un tribunale indipendente in merito alla sua sospensione dello scorso ottobre. La situazione della ex n.1 al mondo rumena si era aggravata dopo che l’agenzia aveva rilevato un’irregolarità nel suo passaporto biologico. Simona ha diffuso attraverso i suoi social network una lettera nella quale accusa l’agenzia di ritardare la sua udienza per essere giudicata da un tribunale indipendente, anche se questo non è ciò che l’organismo cerca di mostrare.

    pic.twitter.com/zflOtJzBjp
    — Simona Halep (@Simona_Halep) May 22, 2023

    “Ancora una volta sono estremamente scioccata e delusa dall’atteggiamento di ITIA. Mentre ITIA, attraverso il suo rappresentante, Nicole Sapstead, ha dichiarato pubblicamente 3 giorni fa che ITIA “si è impegnata a coinvolgere la signora Halep in modo empatico, efficiente e tempestivo”, allo stesso tempo, hanno chiesto ufficialmente alla Corte di ritardare la mia udienza per la terza volta. ITIA dichiara pubblicamente una cosa mentre privatamente ne fa un’altra. Ho ripetutamente richiesto la mia audizione e l’ITIA ha ripetutamente cercato di ritardarla. Quando smetterà? Ripeto la domanda. Ho diritto a una rapida udienza. Agire in questo modo è contrario al mio diritto”.
    Nei giorni scorsi anche il suo ex coach Patrick Mouratoglou aveva scritto un lungo messaggio sui social sostenendo le tesi difensive della Halep. LEGGI TUTTO

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    La FIVB organizza una serie di webinar sul contrasto al doping

    Di Redazione

    La neonata collaborazione tra FIVB e International Testing Agency (ITA), il partner a cui la Federazione internazionale ha affidato la gestione dei controlli antidoping, si concretizza in una prima iniziativa pubblica: una serie di webinar sul tema della lotta al doping destinati a tutti gli addetti ai lavori, dai giocatori agli arbitri passando per allenatori, procuratori e dirigenti federali.

    I seminari online si svolgeranno dal 5 aprile al 3 maggio, ogni mercoledì dalle 14 alle 15 (orario italiano): gli appuntamenti si terranno in cinque lingue (inglese, arabo, cinese, francese, spagnolo e russo) e potranno essere seguiti l’uno indipendentemente dall’altro, previa registrazione obbligatoria. Il primo appuntamento (mercoledì 5 aprile) sarà dedicato a un’introduzione generale sul tema dell’antidoping; a seguire un incontro più specifico sulle procedure di controllo (12 aprile) e uno sulla lista delle sostanze proibite e la gestione dei farmaci (19 aprile). Il quarto webinar (26 aprile) sarà incentrato sui “Principi e valori dello sport pulito” e il quinto e ultimo (3 maggio) sui test eseguiti al di fuori delle competizioni.

    I link per la registrazione ai singoli eventi sono disponibili online.

    (fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

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    Doping: squalificato per un anno il nazionale iraniano Amirhossein Toukhteh

    Di Redazione

    Amirhossein Toukhteh, centrale della nazionale iraniana, è stato squalificato per un anno dopo essere risultato positivo a un controllo antidoping. Lo riporta l’agenzia ISNA, sottolineando che il giocatore avrà 21 giorni di tempo per presentare ricorso contro la decisione, dopodiché la sanzione diventerà definitiva. Secondo la linea difensiva dell’atleta, la sostanza proibita rilevata nelle analisi deriverebbe da un medicinale assunto a causa di un problema ai reni.

    Toukhteh, classe 2001, gioca nell’Haraz Amol, la squadra del CT della nazionale Behrouz Ataei, con cui avrebbe dovuto disputare le semifinali per il titolo. Nella sua carriera ha avuto anche esperienze all’estero in Slovenia (ACH Volley Ljubljana) e Serbia (Radnicki Kragujevac). Con la nazionale si è laureato campione del Mondo Under 19 e Under 21 e lo scorso anno ha partecipato sia ai Mondiali, sia alla VNL.

    (fonte: ISNA) LEGGI TUTTO

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    Un altro caso di doping “retroattivo” in Russia: squalificato Dmitry Ilinykh

    Di Redazione

    Ancora un caso di doping sanzionato con quasi 10 anni di ritardo in Russia: dopo Dmitry Musersky e Alexander Butko, anche l’ex schiacciatore Dmitry Ilinykh, a sua volta campione olimpico con la nazionale a Londra 2012, è stato punito per un caso di positività a un test antidoping rilevato nel lontano 2013. A differenza degli ex compagni, però, Ilinykh non ha accettato di “patteggiare” con la FIVB e ha ricevuto la sanzione più pesante: la revoca di tutti i titoli conquistati tra l’11 maggio 2013 e il 10 maggio 2015, tra cui l’oro ai Campionati Europei e quello alle Universiadi, oltre alla sospensione per due anni da qualsiasi incarico ufficiale.

    Lo schiacciatore, che ha lasciato l’attività agonistica nel 2021 e oggi è il direttore sportivo del Belogorie Belgorod, ha annunciato che farà ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna contro questa decisione. La sostanza rilevata nel campione incriminato è la stessa di Muserskiy, la dimetilamilammina, ed è molto probabile che la positività dei due giocatori sia stata constatata nel corso dello stesso controllo, quando entrambi militavano proprio nel Belogorie. In seguito però, come avvenuto negli altri casi, la RUSADA (l’agenzia antidoping russo) aveva “insabbiato” i risultati nascondendoli alla WADA e provocando il grave scandalo che aveva portato all’esclusione della Russia dalle competizioni internazionali.

    Recentemente la FIVB ha svelato un altro caso di doping relativo allo stesso periodo, quello riguardante la beacher Anna Vozakova, trovata positiva alla sibutramina (un riduttore dell’appetito) in un controllo eseguito a giugno 2012 nel corso della Continental Cup. In questo caso, anch’esso parte dell’investigazione della WADA sui laboratori di Mosca, la giocatrice ha trovato l’accordo con la Federazione internazionale per una squalifica di due anni, che scadrà a gennaio 2024.

    (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Notizie dal Mondo: Ernests Gulbis dice addio alla Davis. Gilbert Klier squalificato per doping

    Ernests Gulbis nella foto

    Ernests Gulbis, il miglior tennista maschile della storia della Lettonia (che è stato nella top 10 mondiale), sembra essere alla fine della sua carriera. Il giocatore di 35 anni, che dall’inizio del 2022 è il presidente della federazione tennis lettone, ha detto addio questo fine settimana dalla squadra di Coppa Davis, sconfitta a casa dalla squadra israeliana per accedere al Gruppo Mondiale I della competizione.
    “Per ora la mia storia nella squadra è finita. Forse tra due anni, se non peserò sette chili di più, sarò ancora in grado di salire sul court e forse lo farò. Ma vedremo come andranno le cose”, ha scherzato il tennista baltico, che ha vinto l’ultimo suo incontro in singolare per una squadra che ha rappresentato per 15 anni.Gulbis parla anche del suo ruolo nella Federazione. “Non credo che sarò un presidente eterno, ma voglio lasciare il mio segno. Voglio dare alle nuove generazioni le condizioni che non ho avuto”, ha dichiarato in un paese che, come si sa, ha anche una campionessa di Grand Slam – Jelena Ostapenko.Gulbis, quasi fuori dalla top 300, è iscritto alle qualificazioni di alcuni tornei ATP durante il mese di febbraio.
    L’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA) ha annunciato lunedì una sanzione di 12 mesi per il brasiliano Gilbert Klier Junior, 22 anni, a causa della presenza di SARM S-22 in un test antidoping effettuato nel mese di aprile dell’anno scorso in un torneo Challenger a Città del Messico.
    Klier Junior era stato già sospeso in modo provvisorio dal mese di giugno. La sostanza per cui Klier Junior è stato testato positivo è la stessa che ha portato alla sospensione di Beatriz Haddad Maia nel 2019. Il brasiliano, bronzo ai Giochi Olimpici Giovanili nel 2018, era vicino al top 350, la sua migliore posizione nella classifica in carriera, quando è stato punito in modo provvisorio. L’ITIA ha accettato la spiegazione che Klier Junior non ha assunto la sostanza in modo intenzionale. Tuttavia, a causa di altri casi simili di brasiliani e altri atleti, l’agenzia ha ritenuto che il giocatore avesse avuto una certa responsabilità nella contaminazione. Secondo un comunicato dell’ITIA, Klier Junior ha accettato la pena nel mese di dicembre del 2022. Pertanto, sarà sospeso fino all’8 giugno 2023. In questo periodo, non potrà partecipare o giocare in alcun torneo ufficiale di tennis. LEGGI TUTTO