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    Tour de France, la 19^ tappa da Albertville a La Plagne: percorso e altimetria

    Si pedala ancora sulle Alpi al Tour de France. Dopo la dura frazione odierna (arrivo a Courchevel sul Col de la Loze e tre GPM di Hors Categorie), altra tappa impegnativa con cinque Gran Premi della Montagna, di cui due di Hors Categorie, compreso l’arrivo a La Plagne. L’ultimo tentativo rimasto di dare una scossa al dominio di Pogacar: le ultime due frazioni non consentono ribaltoni in classifica, soprattutto se il distacco tra lo sloveno e l’inseguitore Vingegaard dovesse restare sopra i 4 minuti. Se il capitano della UAE Emirates sarà maglia gialla anche domani sera, potrà già assaporare il trionfo domenica a Parigi. 

    Le caratteristiche della 19^ tappa

    Come nella frazione del 24 luglio, un traguardo intermedio immediato (al km 8 a Ugine) per consentire ai velocisti (leggasi Jonathan Milan) di giocarsi le proprie chances per la classifica a punti. Appena passato, si inizia a salire. C’è la Cote d’Hery-sur-Ugine (2^ categoria, 11,3 km al 5,1%), subito seguita dal Col del Salsies (1^ categoria, 13,7 km al 6,4% medio). La relativa brevità del percorso, 129,9 km disseminati di vette, rende la tappa priva di tratti pianeggianti. O si sale, o si scende. Al km 66 si scollinerà ai 1.748 metri di altitudine sul Col du Prè (Hors Categorie da 12,6 km al 7,7%). Prima del già citato arrivo a La Plagne (Hors Categorie a 2.052 metri dopo 19,1 km di ascesa al 7,2%), c’è da affrontare anche il Cormet de Roselend (2^ categoria di 5,9 km al 6,3%). Al termine di questo, una lunga discesa introdurrà all’ultimo sforzo e, si spera, all’ultimo duello a suon di scatti di quest’edizione tra Pogacar e Vingegaard. Si parte da Albertville alle 13.30, arrivo atteso alle 17.18. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Milan trionfa nella 17^ tappa: “Successo dell’intera squadra”

    Il velocista della Lidl Trek, maglia verde della ‘Grande Boucle’, oggi è stato più forte anche della pioggia e sul traguardo di Valence ha conquistato un’altra vittoria, la sua seconda in questo giro e la numero 24 della carriera su strada, che potrebbe risultare molto preziosa per la voglia del gigante friulano di primeggiare nella classifica a punti. Infatti Tadej Pogacar rimane una ‘minaccia’ anche in questo tipo di graduatoria e per tal motivo Milan oggi non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di vincere, per non compromettere le sue possibilità di verde finale. Soprattutto perché l’ultima tappa di domenica sugli Champs-Élysées a Parigi, tradizionalmente riservata ai velocisti, potrebbe sfuggirgli visto che nel percorso è stata inclusa la salita di Montmartre, da scalare tre volte nel finale, che fu così selettiva in occasione della prova in linea dell’Olimpiade vinta da Remco Evenepoel. Ma se a Parigi sarà maglia verde, Milan ha promesso che si tingerà la barba di questo stesso colore, motivo in più, nazionalismo a parte, per fare il tifo per lui.  Lo sprinter della Lidl Trek ha preceduto il belga Meuus e il danese Lund Andersen, approfittando anche di una caduta all’ultimo chilometro che ha coinvolto una parte del gruppo, in cui sono rimasti coinvolti rivali insidiosi come Merlier e Girmay. Ma probabilmente, visto il suo colpo di reni, avrebbe vinto lo stesso, e il pedale azzurro può rallegrarsi anche del quinto posto di Davide Ballerini, oggi particolarmente attivo, e del sesto di Alberto Dainese. “Questa mattina lo avevo detto – le parole di Milan dopo il suo secondo successo in questo Tour -, ci tenevo davvero tanto a vincere questa tappa. Sapevamo che avremmo potuto trovare la pioggia nel finale, ma certo non così tanta. E confesso che ho avuto anche un po’ di paura per le rotonde nel finale, c’è sempre il rischio di scivolare. Ma c’è stato un grande lavoro dei ragazzi che hanno controllato la gara alla perfezione, mi hanno aiutato a rientrare quando mi sono staccato in salita, sono andati a riprendere la fuga e mi hanno portato nella posizione migliore: davvero eccezionali”. Poi un elogio particolare: “Stuyven ha fatto un grandissimo sforzo per portarmi davanti e mettermi nella posizione perfetta per lanciare la volata. Una grande vittoria e un buon bottino di punti che mi permette di guadagnare terreno in classifica su Pogacar”. E poi c’è la promessa della barba verde, che gli viene ricordata. “È una scommessa nata così, chiacchierando con i miei compagni e ora se ne parla un po’ troppo – replica Milan . Ma è troppo presto per parlarne, ci sono ancora tante tappe da affrontare, c’è tanta fatica da fare per arrivare a Parigi e solo allora potremo parlare di barba verde…”. 

    “Maglia verde? Lotterò ancora ai traguardi intermedi”

    Con i punti conquistati oggi Milan ha ora un vantaggio di 72 lunghezze su Pogacar nella classifica valida per la maglia verde: “Non è ancora fatta per la maglia verde, ci aspettano altre tappe dure con le salite ma al momento mi godo quanto fatto e sono molto contento. Continueremo a combattere ogni giorno per aggiungere altri punti con i traguardi intermedi, vedremo Pogacar cosa otterrà dai piazzamenti di tappa. Oggi ho creato un po’ di distanza per permettermi di essere più rilassato”. Sul finale convulso: “Non mi ero accorto ci fosse stata una caduta, ero concentrato sulla volata perchè ero stato portato in una buona posizione”.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 18^ tappa da Vif a Courchevel Col de la Loze: percorso e altimetria

    Il Tour de France si avvia alla fine. Dopo il Mont Ventoux e una frazione interlocutoria per i velocisti col successo di Milan, spazio al classico tappone alpino. Jonas Vingegaard ha 4’17” di svantaggio da Pogacar, ma dopo avergli tenuto testa sulle ultime due salite (Mont Ventoux e Superbagneres) vorrà almeno togliersi lo sfizio di metterlo in difficoltà e finirgli con le ruote davanti al traguardo. Il danese ha detto che vuole ancora provare a vincere il terzo Tour, la 18^ tappa è forse l’ultima occasione per sovvertire il pronostico e quanto visto finora. 

    Le caratteristiche della 18^ tappa

    Dai 294 metri di altitudine di Vif, alla partenza, sino ai 2.304 del Col de la Loze alla stazione sciistica di Courchevel, sede dell’arrivo. In mezzo si scollina anche ai 1.924 metri del Col du Glandon (21,7 km di lunghezza con pendenza media del 5,1%) e ai 2.000 del Col de la Madeleine (19,2 km al 7,9%). Tutte ascese del livello più difficile, Hors Categorie. L’ultima, effettuata su un pendio insolito, sarà lunga 26,4 km al 6,5% di pendenza media. Gli ultimi 4 km verranno corsi su pista ciclabile. Da segnalare il traguardo intermedio posto all’inizio della tappa a Riouperoux, al km 23,7. Se Jonathan Milan vuole difendere la sua maglia verde da Pogacar dovrà cercare di conquistarlo. Anche nelle giornate riservate agli scalatori, non si può distrarre nemmeno un velocista. Inizio di tappa fissato alle 12.10, arrivo staimato cinque ore dopo, alle 17.12. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Milan vince la tappa di Valence, Pogacar in maglia gialla

    Strepitoso Jonathan Milan: vince in volata sotto la pioggia a Valence davanti a Meeus e rafforza il primato in maglia verde. Va in crisi sul primo GPM, staccandosi insieme ad altri velocisti e recuperando poi con l’aiuto della sua squadra. Nell’ultimo km evita una brutta caduta che mette fuori dai giochi sia Merlier che Girmay e poi va a trionfare. L’ottima giornata italiana completata anche dal 5° posto di Ballerini, dal 6° di Dainese e dalla lunga fuga con protagonista Albanese. Invariata la classifica generale LEGGI TUTTO

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    Tour de France, 17^ tappa da Bollene a Valence: percorso e altimetria

    Dopo il Ventoux un po’ di tregua, almeno apparente. La scalata del Gigante di Provenza ha sicuramente lasciato un po’ di scorie nel gruppo, che mercoledì si prepara alla tappa 17, da Bollene a Valence di 160 km. Una frazione non completamente pianeggiante, come dimostrano i 1650 metri di dislivello, ma che comunque dovrebbe dare l’opportunità ai velocisti di tentare lo sprint prima del viaggio sulle Alpi, dove si deciderà il Tour 2025. 

    Le caratteristiche della 17^ tappa
    Non è una frazione totalmente pianeggiante sulle strade del Vaucluse e della Drôme, con un paio di GPM di quarta categoria: il Col du Pertuis (3.7 km al 6,6% di pendenza media) e il Col de Tartaiguille (3.6 km al 3.5% di pendenza media), preceduti dal traguardo intermedio dopo una cinquantina di km dalla partenza. L’ultima ascesa arriva a oltre 40 km dal traguardo, ma attenzione al vento che potrebbe creare pericolosi ventagli.  LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Paret-Peintre vince la tappa di Mont Ventoux, Pogacar in maglia gialla

    Valentin Paret-Peintre conquista la 16^ tappa del Tour de France, con arrivo sul leggendario Mont Ventoux. Il francese ha battuto allo sprint l’irlanedese Healy. Quinto posto per Pogacar, che resta in maglia gialla dopo aver risposto agli attacchi di Vingegaard, sesto al traguardo. Mercoledì tappa per velocisti con arrivo a Valence
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    Tour de France, si ritira van der Poel: ha la polmonite

    La terza e ultima settimana del Tour de France inizia con un ritiro importante: Mathieu van der Poel è costretto ad abbandonare la 112^ edizione della Grande Boucle a causa di una polmonite. Un brutto colpo per l’Alpecin-Deceunink, che aveva subito perso Philipsen e sperava di conquistare la maglia verde della classifica a punti con l’olandese. Invece resterà un affare tra l’azzurro Jonathan Milan, attuale detentore, e il solito Tadej Pogacar, al secondo posto ma avvantaggiato dai tanti arrivi in salita ancora previsti, compreso quello odierno sul Mont Ventoux.  LEGGI TUTTO