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Zverev serve come un treno e batte Alcaraz. È in semifinale alle ATP Finals, Alcaraz out anche col conteggio dei game

Zverev Uber Alles! Imprendibile al servizio, e pure bello tosto nella lotta, davvero difficile battere una simile “macchina da tennis”, ben oliata e senza importanti passaggi a vuoto, quei momenti di passività e tensione che troppe volte l’hanno penalizzato, a volte pure mortificato al cospetto di avversari più duri mentalmente… Oggi Sasha Zverev è stato duro, durissimo: con una prestazione di altissimo livello al servizio e assai focalizzato e preciso nello scambio il tedesco batte un Carlos Alcaraz altalenante ma tutt’altro che dimesso nella terza partita del gruppo Newcombe (7-6 6-4 lo score), assicurandosi così la terza vittoria e la matematica qualificazione alle semifinali delle Nitto ATP Finals, dove sabato sfiderà Taylor Fritz, secondo nel gruppo Nastase. Alcaraz invece paga a caro prezzo la sconfitta: anche nel computo della percentuale di game vinti è dietro e quindi nessuna combinazione tra Ruud e Rublev nel match serale può salvarlo. Aereo pronto per Malaga, c’è da vincere una Davis Cup con e per Nadal.

Zverev ha disputato un match terribilmente solido con il servizio, non ha sbagliato praticamente niente col rovescio in scambio ed ha retto piuttosto bene anche contro il diritto di Alcaraz, colpo andato a corrente alternata tra pallate spettacolari ma anche errori. Zverev ha meritato complessivamente il successo: ha strappato ben 7 palle break nel primo set, senza sfruttarne nessuna, ma nel tiebreak è andato avanti 5-2 con grande qualità, subendo poi una reazione spettacolare di Alcaraz. Decisivo un errore di rovescio dello spagnolo sul 5 punti a 4, e che giocata di Zverev sul set point, una volée bassa di difficoltà 10 nella scala Mercalli del gioco, con Carlos un po’ ingenuo nel volerla rimettere di volo, ormai a campo sguarnito. Furibondo Alcaraz al cambio di campo, consapevole che ormai le Finals erano di fatto andate… Nel secondo set Carlos comunque non molla, si procura finalmente due palle break ma Zverev è solido, regge e chiude la partita con un ultimo game bellissimo, a sottolineare la qualità complessivamente buona del match. Dopo parecchi errori iniziali infatti l’incontro è decollato, merito di Carlos che ha iniziato a giocare quel suo tennis a tratti inafferrabile, tanto è fantasioso e vario, splendido contrasto con la sostanza e potenza del rivale. Alla fine Zverev ha vinto perché è stato più continuo e solido, sostenuto da un servizio in grandissimo spolvero. 79% di prime palle in campo, vincendo tre punti su quattro e un favoloso 67% con la seconda, dato questo eccellente vista la qualità in risposta dello spagnolo. Alla fine tutti i numeri sono migliori per il tedesco, come il saldo positivo tra vincenti ed errori ed anche il numero complessivo di vincenti.

“È stata una partita di un livello spettacolare, lui arriva su ogni palla… sono davvero felice della vittoria” afferma Sasha a caldo in campo. “Sto cercando di migliorare il mio gioco, ma la felicità viene dalla vittoria”.

Zverev si conferma l’uomo più in forma del suo gruppo, e la vittoria su Alcaraz certifica la sua forza ed anche i miglioramenti in corso dei quali parla continuamente in ogni press conference o intervista. La partita di oggi l’ha vinta principalmente con una battuta che ha sostenuto alla perfezione il suo gioco, consentendogli di giocare relativamente tranquillo in risposta, dove ha potuto prendersi quale rischio in più, ma non solo. Sasha sta avanzando la sua posizione nello scambio, più vicino alla riga di fondo; sta giocando in modo tatticamente ineccepibile col rovescio, colpo che gestisce con profondità e precisione e con il quale cambia ritmo per aperture di campo spesso molto incisive; e pure col diritto è stato molto attento a sbagliare il meno possibile cercando con lucidità molti lungo linea in modo di spostare lo scambio sulla diagonale di rovescio, quella in cui è più sicuro. Inoltre evidente la sua maggior propensione a venire a rete a prendersi il punto: oggi ha rischiato l’attacco 20 volte, vincendo “solo” 11 punti. Si potrebbe pensare che siano pochi – e tanti non sono – ma il tutto va inquadrato in un game plan complessivo, e l’attaccare per primo è un punto di forza non indifferente quando al di là della rete c’è un grande attaccante e creatore di gioco come Carlos. Infatti Zverev ha affrontato la partita di petto, ha gestito molti scambi alle sue condizioni, e seppur passato in varie occasioni quegli attacchi sono stati utilissimi a mettere pressione al rivale e non fargli prendere il possesso del tempo di gioco. Questo era il grande rischio per lui: Alcaraz che comanda il ritmo, che si accende in giocate spettacolari e diventa irresistibile. Per non far sì che questo accada, necessario servire benissimo, sbagliare poco, mettere pressione per non lasciare all’altro il tempo di creare e comandare. Guardando il match dal lato di Zverev, missione compiuta.

Alcaraz è sceso in campo non nella migliore condizione atletica e si è visto. Troppi gli errori, incertezze tecniche e fasi up and down, dovute sicuramente ad una forma carente, meno esplosività e sicurezza. Ma ha giocato una partita con quel che aveva e non ha mollato sino alla fine, da grande agonista. È stato bravo sino a fondo a darsi la chance di vincere e passare in semifinale. Non è andata bene, ma applausi ugualmente alla sua classe e voglia, Carlos è un patrimonio enorme del gioco, e ogni sua magia vale sempre il prezzo del biglietto. Zverev vince il gruppo Newcombe, era il favorito viste le condizioni non meglio di Alcaraz, sarà favorito contro Fritz in semifinale.

Da Torino, Marco Mazzoni

La cronaca

Già dal palleggio di riscaldamento Zverev appare teso: palla lunga, in rete, pure due volée malamente sbagliate. Inizia il match al servizio e sbaglia due colpi di scambio. Poi mette in campo una bella prima palla e finalmente si sblocca, andando a vincere anche il duro e lungo palleggio successivo. Quattro punti di fila e 1-0 Zverev. Diventano 6 i punti di fila, due erroracci di Carlos senza un’idea dietro. Un altro classico unforced di Alcaraz e 15-40, due palle break immediate per il tedesco. Rimedia con due servizi, il primo Ace e una palla esterna precisa, difficile da controllare. Una palla corta perfetta di Carlos è il primo punto esclamativo del match, gli vale l’1 pari. Anche nel secondo turno di battuta Alcaraz è tutt’altro che sciolto, perde di vista due volte la palla con errori banali, e poi una smorzata è troppo lunga, Sasha arriva e chiude. 0-40, stavolta le palle break sono 3, e consecutive… Risale di nuovo la corrente, con l’aiuto del servizio e uno Zverev che entra male nella palla nella seconda chance. Continua il festival degli errori, prima Carlos, poi Alexander (sesta PB non sfruttata), livello davvero basso in quest’avvio, con qualche vincente sporadico. 2 pari. Sul 3-2, in risposta, Zverev tira il primo gran rovescio vincente del match, gli vale il 15-30. Il game va ai vantaggi, ma stavolta non c’è chance di break, 3 pari. Serve benissimo il tedesco, lo spagnolo fa fatica in risposta (sei punti vinti in quattro turni di battuta del rivale). Sul 4 pari Zverev è per la prima volta sotto al servizio. Un doppio fallo gli costa lo 0-30. Rischia un serve and volley sulla seconda palla il tedesco, e gli va bene (ottima la stop volley). Recupera sparando bordate di servizio a oltre 220 km/h, e precise. 5-4. Anche Alcaraz ha preso ritmo al servizio, secondo turno liscio e 5 pari. Sul 6-5 Zverev rimette benissimo un’ottima smorzata, quindi sul 30 pari è bravo ad entrare sulla palla troppo rallentata da Carlos e prendersi il punto che gli vale il set point. Lungo scambio tattico, il primo a sbagliare è Sasha col diritto, un cross mal gestito (non avrebbe fatto il punto). Tiebreak. Buon livello ora, un vincente a testa in avanzamento di grande qualità nei primi punti, e Sasha serve costantemente sopra ai 220 all’ora. Il mini-break arriva sul 3-2: Carlos si fa ingolosire da una risposta non profonda, attacca col diritto cross ma Sasha era lì e lo infila con un passante perfetto. 4-2. Alcaraz cede anche nel punto successivo, sul ritmo, 5-2 Zverev. Lo spagnolo si riprende un punto in risposta, gran passante di diritto (prevedibile l’attacco del rivale), poi un altro con un lob perfetto! Male Zverev però in questi due attacchi, non così incisivi. 5-4. Carlos regala un rovescio in scambio banale che gli costa il 6 punti a 4, e altri due Set Point da difendere. Diritto violento, sbracciata a tutta, per cancellare il primo, 6-5, ma ora serve Sasha. Che punto!!! Zverev ancora attacca, riesce a tenere in gioco un volée bassa difficilissima, e Alcaraz in avanzamento vuol colpire di volo ma spedisce in corridoio. SET Zverev, 7 punti a 5. Set meritato, viste le tante palle break conquistate (7) e la qualità al servizio. Con questo set, Zverev è sicuramente in semifinale.

Secondo set. Alcaraz falloso, e ai vantaggi Zverev trova un passante di diritto poderoso, subito chance per scappare via. Spreca Carlos, dopo un gran rovescio incrociato non si piega sulle gambe nei pressi del net e il tocco di rovescio non passa la rete. BREAK Zverev, all’ottava chance riesce a volare avanti. Totale lo scoramento di Carlito dopo aver subito un altro super passante di rovescio di Sasha nel primo punto del secondo game. Testa bassa, linguaggio del corpo non buono per Carlos, che a zero subisce la potenza del rivale (2-0). Zverev ormai gioca a braccio sciolto, mentre Alcaraz tira palle, non “gioca” con costrutto. Ha talmente tanto talento e qualità che in qualche modo vince il terzo game, eccellente il diritto vincente decisivo ai vantaggi. Nel quarto game Carlos prova una reazione, aziona tutta la velocità del braccio ma sul 30 pari regala malamente un colpo e non si dà pace. Sasha ringrazia e spara l’Ace (3-1). Improvvisamente Zverev ha un calo d’attenzione sul 3-2. Due errori, poi sul 15-30 spara un diritto d’attacco fuori un metro. Ecco le prime palle break del match per Alcaraz, due di fila. Non le gioca bene Carlos, stecca clamorosa sulla prima, mentre nello scambio seguente esagera con l’angolo nell’inside out di diritto, con Zverev assai conservativo… Rimonta Sasha, solo restando solido, un “buon” Alcaraz qua poteva fare assai di più, troppo attendista. 4-2 Zverev. È l’ultimo sussulto dell’incontro arriva sul 5-4. Zverev serve per chiudere, ma subisce un passante violento dell’iberico nel primo punto. Delicatissimo il secondo, lo gestisce da campione Sasha controllando lo scambio e attaccando con precisione. Carlos trova un’altra super giocata di tocco e poi passante che gli vale il 15-30. Uff! Esce di un niente un rovescio di Alcaraz che l’avrebbe issato a due palle break. Spettacolo! Anche Zverev trova un diritto difensivo che diventa un passante basso e imprendibile anche per un Alcaraz in tuffo. Match Point sul 40-30. Chiude col pezzo forte del repertorio, una mazzata di servizio micidiale. 6-4. Vittoria meritata e semifinale. Zverev vince i tre match del girone.

[2] Alexander Zverev vs [3] Carlos Alcaraz

StatisticaZverev 🇩🇪Alcaraz 🇪🇸
STATISTICHE DI SERVIZIO
Valutazione del servizio322280
Ace96
Doppi falli10
Prima di servizio55/70 (79%)58/87 (67%)
Punti vinti sulla prima40/55 (73%)39/58 (67%)
Punti vinti sulla seconda10/15 (67%)15/29 (52%)
Palle break salvate2/2 (100%)7/8 (88%)
Giochi di servizio giocati1111
STATISTICHE DI RISPOSTA
Valutazione della risposta10361
Punti vinti sulla prima di servizio19/58 (33%)15/55 (27%)
Punti vinti sulla seconda di servizio14/29 (48%)5/15 (33%)
Palle break convertite1/8 (13%)0/2 (0%)
Giochi di risposta giocati1111
STATISTICHE DEI PUNTI
Punti vinti a rete11/20 (55%)15/24 (63%)
Vincenti2926
Errori non forzati2534
Punti vinti al servizio50/70 (71%)54/87 (62%)
Punti vinti in risposta33/87 (38%)20/70 (29%)
Totale punti vinti83/157 (53%)74/157 (47%)
VELOCITÀ DI SERVIZIO
Velocità massima232km/h (144 mph)221km/h (137 mph)
Velocità media prima219km/h (136 mph)200km/h (124 mph)
Velocità media seconda174km/h (108 mph)170km/h (105 mph)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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