La crisi nera che sta attraversando il team McLaren miete la sua prima vittima: Eric Boullier, Racing Director della squadra di Woking, ha rassegnato ieri le dimissioni. La notizia è stata data oggi dal team tramite un comunicato ufficiale sul proprio sito ed è subito rimbalzata sulle più importanti testate giornalistiche specializzate.
“Sono molto fiero di avere lavorato in questo grande team negli ultimi quattro anni” ha commentato il manager francese “ma riconosco che è giunto per me il momento di fare un passo indietro”. Il suo ruolo rimarrà scoperto per il GP di casa a Silverstone, dove però si cominceranno a vedere i primi cambiamenti al muretto voluti dal team principal Zak Brown. Il direttore operativo Simon Roberts supervisionerà la produzione e la logistica, mentre Andrea Stella (arrivato dalla Ferrari nel 2015 insieme ad Alonso, di cui a Maranello era ingegnere di pista) sarà il responsabile delle operazioni in pista. Insieme a loro vi sarà l’ex campione Indycar Gil De Ferran, che avrà il ruolo di direttore sportivo, dopo essere già apparso nel box inglese come consulente già dal GP di Spagna.
Come spiegato nel comunicato apparso sul sito, questi cambiamenti sono l’inizio di un percorso all’interno team McLaren, che dovrà tornare a combattere per le posizioni che contano in Formula Uno. Dopo il cambio di power unit, con il divorzio dalla tanto bistrattata Honda e il passaggio a Renault, i risultati di quest’anno hanno deluso le aspettative, dimostrando che i problemi degli anni passati non riguardavano solo il motore giapponese. E’ stato lo stesso Zak Brown ad ammetterlo: “Le prestazioni della MCL33 nel 2018 sono sotto le aspettative di tutti alla McLaren, specialmente quelle dei nostri leali fans.” Ha poi aggiunto: “La colpa non è delle centinaia di uomini e donne che lavorano sodo a Woking, ma abbiamo dei problemi sistemici e strutturali, che richiedono tempo ed importanti cambiamenti. Con l’annuncio di oggi, abbiamo fatto i primi passi su questa strada. Voglio ringraziare Eric per il lavoro svolto in questi anni e gli auguro il meglio per il suo futuro”.
La notizia è arrivata oggi improvvisa, ma certamente non inaspettata: dopo un inizio promettente, con un ottimo quinto posto al GP d’Australia per Alonso, le prestazioni McLaren sono andate scemando fino a Spielberg, con soli quattro punti raccolti nelle ultime quattro gare. Attualmente, il team inglese occupa il sesto posto in classifica Costruttori con 44 punti, dietro al team Haas: situazione inaccetabile per una compagine che, ad inizio campionato, si prefiggeva di essere stabilmente in top five e combattere per il podio con i top team. Boullier paga probabilmente per colpe non interamente sue, ma resta il responsabile dell’organizzazione interna al team e dei proclami pre-campionato. Il passaggio alle power unit Renault, fortemente voluto da Eric, ha mostrato la limitatezza di tutto il progetto McLaren, che ha rivelato lacune preoccupanti sotto diversi aspetti tecnici, come dimostrano i vari cedimenti meccanici di questa prima parte di campionato.
Il quarantaquatrenne manager francese era arrivato alla McLaren nel 2014, dopo gli ottimi risultati ottenuti come Team Principal alla Lotus dal 2010 al 2013, in cui tra l’altro aveva riportato alla vittoria Kimi Raikkonen. Sicuramente l’esperienza a Woking si è rivelata molto più complicata del previsto, e le dimissioni sono solo la punta dell’iceberg di una situazione molto complicata. A questo punto restano da valutare i risultati che il team sarà capace di ottenere nei prossimi appuntamenti, a partire dal GP di casa a Silverstone di domenica.