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    I 21 caschi usati da Sebastian Vettel nel mondiale F1 2018 con la Ferrari

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    Autodromo di Monza: il nuovo look del circuito per il centenario!

    Per i 100 anni della sua attività, il circuito di Monza cambierà il suo aspetto e sarà ancora più veloce. Eliminazione di una variante, modifica della 2° di Lesmo e allargamento della sede stradale. Ma anche ammodernamento della tribuna principale, allargamento dei percorsi di accesso al circuito per pedoni e mezzi, e ristrutturazione della storica soprelevata

    100 milioni per i suoi 100 anni! E’ questa la cifra che dovrà essere messa sula tavolo per festeggiare il centenario dello storico tracciato brianzolo.
    La costruzione dell’Autodromo di Monza risale al 1922, per festeggiare il 25° anniversario della fondazione dell’Automobile Club di Milano. I lavori iniziarono il 15 maggio, e durarono solo 110 giorni (altri tempi!). E il 28 luglio fu completato il primo giro di pista da Pietro Bordino e Felice Nazzaro, su una Fiat 570. Il 3 settembre dello stesso anno ci fu l’inaugurazione ufficiale. Da allora Monza ha ospitato ben 68 su 69 edizioni del mondiale di Formula 1, ed è attualmente la pista che ha ospitato più Gran Premi.Un pezzo di storia del circus iridato, che nonostante le difficoltà incontrate negli anni scorsi in tema di rinnovi contrattuali, continua a comparire nel calendario mondiale della massima categoria del Motorsport.
    Nel 2022 l’autodromo compirà quindi i suoi primi 100 anni. Per questo importante traguardo, e anche per adeguare il suo layout agli standard internazionali in vigore negli altri circuiti, è in programma un piano di interventi che interesserà tutta la struttura.
    I lavori riguarderanno in primis il tracciato, per il quale è prevista l’eliminazione di una, tra la prima e la seconda variante. Più probabilmente sarà eliminata la seconda, per evitare che le monoposto raggiungano velocità eccessive sul rettilineo del traguardo. Inoltre, si tornerà al vecchio disegno della seconda di Lesmo, modificato nel 1994 a seguito dell’inasprimento delle regole sulla sicurezza, a causa dei tragici fatti di Imola: un raggio di curva più ampio, per aumentarne la velocità di percorrenza. Infine, verrà aumentata a 12 metri la larghezza della sede stradale, come previsto dal regolamento FIA. Con queste modifiche il tracciato brianzolo rafforzerà il suo primato di circuito più veloce del mondo, ovali esclusi.
    Per quanto riguarda invece le strutture, sono previsti interventi di ammodernamento alla tribuna principale, con gradinate e spalti che verrebbero completamente cambiati: verrebbero inoltre costruiti nuovi sottopassi per l’accesso al paddock, e ampliati quelli già esistenti per migliorare il flusso di persone e veicoli. Inoltre, verrebbero ripristinati l’ingresso e l’uscita della storica soprelevata, che verrebbe completamente ristrutturata. In questo modo si potrebbe tornare ad usare lo storico anello ad alta velocità.

    Promotore di questa grande opera di rinnovamento è Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI e azionista di maggioranza della SIAS, la società che ha in gestione l’autodromo.La volontà è quella di adeguare il circuito agli standard internazionali richiesti, così da negoziare con Liberty Media un accordo a lungo termine, in sede di rinnovo del contratto in scadenza nel 2020. Questo obiettivo giustificherebbe l’ingente investimento richiesto, che necessita l’accordo politico tra la Regione Lombardia e i Comuni di Milano e Monza.“In un modo o nell’altro i soldi che ci servono li troveremo”, ha affermato Angelo Sticchi Damiani. “È necessario ottenere il sostegno della Regione e dei Comuni, e poi trovare l’accordo con il circuito. Nello specifico, la convenzione deve essere riformulata con il consorzio di parchi nei comuni di Milano, Monza e della Lombardia, proprietari della zona.”“A settembre c’è stata una riunione tra i vertici della Regione e siamo tutti d’accordo sul progetto, ma sono passati tre mesi e l’unico segnale concreto che abbiamo ricevuto è stato lo stanziamento di 15 milioni di euro, che tuttavia, è stato molto importante. Ora bisogna stringere i tempi, perché senza la Convenzione con il Consorzio Parco come faccio a chiudere l’accordo di rinnovo con Liberty Media?”, ha concluso Damiani. LEGGI TUTTO

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    Charles Leclerc ha lasciato un segno in Alfa-Sauber. Farà l’impresa anche in Ferrari?

    I riflettori si sono accesi su Charles Leclerc, o sarebbe meglio dire che Leclerc ha acceso i riflettori su di sé? L’incredibile impatto mediatico per i suoi primi giri ad Abu Dhabi a bordo di una Ferrari è la conseguenza di una stagione straordinaria del talento monegasco. Il miglior crono tra i piloti impegnati nei test Pirelli poco rivela sul piano sostanziale, ciò che conta è la determinazione mostrata in pista da Leclerc in Alfa-Sauber nel 2018.

    Un debutto da predestinato
    Il debutto di Charles Leclerc in Formula 1, è conciso con il ritorno dell’Alfa Romeo nel Circus più prestigioso del Motorsport. Il progetto del Biscione, dopo oltre 30 anni di attesa, è stato fortemente voluto da Sergio Marchionne. Il compianto manager italo-canadese ha scommesso sulla rinascita di un marchio storico italiano in F1 e sul talento di Charles.Dopo un campionato da assoluto protagonista della Formula 2 coronato con il titolo piloti, Leclerc si è affacciato alla F1 con l’appoggio della Ferrari Driver Academy.
    A soli 20 anni, Charles Leclerc si è dovuto confrontare con un pilota maturo e costante come Marcus Ericsson. Lo svedese, all’attivo quasi 100 Gp in carriera in F1, si è rilevato un discreto team-mate ma non ha retto il ritmo del compagno debuttante in Alfa-Sauber.
    Il confronto in Alfa-Sauber
    Charles Leclerc ha vinto, nella sua prima stagione in F1, il confronto con il suo compagno di squadra all’Alfa-Sauber. Trentanove i punti di Leclerc al termine del campionato 2018 rispetto ai nove di Marcus Ericsson. Una differenza che diventa ancora più lampante se si considerano i piazzamenti. Lo svedese non è mai riuscito ad andare oltre la nona posizione. Leclerc per ben 4 volte ha conquistato la settima piazza ed addirittura un sesto posto a Baku. In molti appuntamenti della stagione 2018 Charles Leclerc è stato “il primo degli altri”. Dietro alle inarrivabili Mercedes, Ferrari e Red Bull, il pilota dell’Alfa-Sauber ha avuto la costanza di rendimento di un pilota navigato. Su tutti i tracciati, Leclerc ha dimostrato grande solidità e si è calato alla perfezione nel ruolo di prima guida del team svizzero.
    Marcus Ericsson lascerà il sedile che ha occupato per quattro stagioni per far posto al campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen e l’italiano Antonio Giovinazzi, restando comunque terzo pilota dell’Alfa-Sauber. Il 28enne svedese, inoltre, sarà protagonista con il team Schmidt Peterson Motorsport di IndyCar.
    Leclerc ha fatto venire il mal di testa al suo vicino di garage nel 2018. L’annuncio della passaggio in Ferrari, post Gp Monza, ha spinto Charles ad un finale di stagione ancor più competitivo. Il classe 1997 non ha mostrato alcun timore di diventare il secondo più giovane pilota della storia Ferrari. Il messicano Ricardo Rodriguez, infatti, riuscì nell’impresa di esordire sotto i 20 anni, ma da invitato al Gran Premio d’Italia del 1961 e nelle vesti di pilota occasionale della scuderia di Maranello.

    Lasciare il segno
    “Non andrò in Ferrari solamente per imparare. Difatti se la monoposto sarà competitiva voglio lottare per il titolo” ha dichiarato Leclerc ma con la piena consapevolezza che “se il prossimo anno non dovessi andare abbastanza bene, dovrei essere sostituito dalla Ferrari e sarebbe qualcosa che capirei assolutamente. È così che la vedo. Se dimostrerò di andare bene meriterò di stare lì, viceversa meriterò d’essere scaricato. Questo penso tolga molta pressione dalle mie spalle”.
    Il neo pilota della Ferrari ha le idee chiarissime. Darà tutto nel 2019 nella speranza di rimanere al vertice della F1. Il futuro compagno di squadra di Leclerc sarà il quattro volte campione mondiale Sebastian Vettel. Per quanto il tedesco non abbia concluso il mondiale 2018 nello stesso modo con cui lo aveva iniziato, per Leclerc il confronto con Vettel in Ferrari sarà serrato.
    “Non ho intenzione di fare il secondo accanto a Sebastian Vettel. Sono orgoglioso di poter fare esperienza accanto a un campione del mondo – ha annunciato Leclerc – ma farò di tutto per batterlo”. LEGGI TUTTO

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    I 12 siti di Formula 1 più visitati in Italia: la classifica completa!

    Con il mondiale 2018 di Formula 1 in archivio, è tempo di bilanci. Team e piloti, durante la pausa invernale, avranno tempo di ripensare al campionato che si è chiuso ad Abu Dhabi e di preparare al meglio il prossimo anno. Come loro anche per noi di CircusF1 è tempo di fare il punto su questo intenso 2018 e di scaricare a terra le tante novità che abbiamo in serbo per affrontare al meglio la nostra stagione numero 23.

    E’ passato qualche anno infatti da quel lontano 1997, anno in cui pubblicammo il nostro primo sito web e il nostro primo articolo. Durante tutta la stagione 2018, come di consueto, vi abbiamo tenuto compagnia con i nostri LIVE, i nostri commenti, approfondimenti e abbiamo aggiornato puntualmente la classifica mondiale piloti e costruttori.
    Oggi però vogliamo condividere con voi una classifica un po’ diversa: quella dei siti italiani che trattano di Formula 1. Molti di voi infatti ci hanno manifestato l’interesse di conoscere quali siano i siti più visitati nel panorama web italiano. E allora, eccovi accontentati.
    Qui a fianco potete trovare la classifica di 12 siti italiani. Il ranking è su base visite, i dati sono relativi al mese di settembre 2018 e la fonte è Similarweb.
    Il gradino più alto del podio è occupato da FormulaPassion.it che, con 3,89 milioni di visite/mese ha preceduto la versione italiana di Motorsport.com (1,66 milioni) e F1GrandPrix.it (885 mila visite/mese), la sezione dedicata alla Formula 1 di Motorionline.
    Stando sempre a Similarweb, il 4° posto è occupato da Autosprint che, con 661.136 visite ha preceduto il nostro sito (CircusF1.com) che ha totalizzato ben 348.481 visite/mese.
    Dalla sesta alla dodicesima posizione troviamo nell’ordine F1AnalisiTecnica.com, F1InGenerale.com, P300.it, F1Sport.it, F1World.it, NewsF1.it e LiveGp.it con un numero di visite/mese che vanno dalle 142.439 del sito di tecnica di Cristiano Sponton alle 30.494 del sito di Marco Privitera.

    Lasciateci però fare qualche considerazione su questi dati. In primo luogo alcuni dei siti in elenco non trattano solo di Formula 1 ma anche di altri sport motoristici: FormulaPassion, Motorsport, Autosprint, P300 e LiveGp affrontano varie categorie del motorsport e alcuni di questi spaziano anche su tematiche più automotive, a differenza degli altri che “parlano” al 100% di Formula 1, come chiaramente indica anche dal nome del dominio. In secondo luogo la metrica utilizzata, fonte Similarweb, potrebbe differire dai dati che ogni editore conosce e che derivano invece dai sistemi censuari presenti sui siti (es. Google Analytics).
    Proprio per questo, noi di CircusF1, tendiamo a leggere questi dati in modo relativo. Fatte 100 le visite al nostro sito, possiamo dire che generiamo un traffico superiore al 50% rispetto a quello di una testata come Autosprint, 2,5 volte quello di F1AT, 10 volte quello di LiveGp e così via.
    Infine, approfittiamo di questo articolo, per citare ancora una volta chi ha il merito di questo grande risultato per il nostro piccolo blog, ovvero le grandi firme di CircusF1 che, anche quest’anno hanno unito professionalità e passione per raccontarvi l’emozione di questo fantastico mondo che è il Circus della Formula 1.
    E allora un grosso applauso per:
    Laura Di NicolaGreta BassiPaolo PellegriniAlessandro PradaGianluca D’AlessandroMarco CornagliaSimone NencioniMirko RovidaLoris PreziosaAlessandro LivraghiMattia LivraghiSimone BettiniDavide RussoEdoardo SanfilippoNicola ScagliaRosario Giuliana

    Meritano una citazione anche FormulaHumor e Manuela Brigante per i loro contributi!
    Ci siamo dimenticati qualche sito? Scriveteci o lasciate un commento e vedremo di aggiungere, se possibile, i dati mancanti.
    Per saperne di più sulla metodologia di Similarweb, clicca qui. LEGGI TUTTO