Stefanos Tsitsipas è fiducioso di invertire la rotta e riprendere la sua carriera puntando a grandi obiettivi nel 2024, superate le ultime scorie dell’infortunio alla schiena che ha guastato la seconda parte della stagione da poco conclusa. È finito davvero male il 2023 del greco, costretto al ritiro dalla sua seconda partita alle ATP Finals a Torino a causa del dolore impossibile da sopportare (uscendo pure malamente dal campo, dopo appena una manciata di game…). Parlando al quotidiano “National” a margine della World Tennis League (ricca esibizione) Tsitsipas ha affermato di sentirsi in “condizioni migliori” rispetto alle scorse settimane e che la sua schiena è “quasi guarita”. Il 25enne non ha disputato nessun set in singolare durante l’esibizione di Abu Dhabi, e invece ha continuato a giocare in doppio e doppio misto. Il suo 2024 scatterà alla United Cup di Sydney, dove guiderà la Grecia insieme alla connazionale Maria Sakkari, con esordio previsto il 2 gennaio contro il Cile.
“Non sono riuscito a svolgere la preparazione di cui avevo effettivamente bisogno, nel senso di tutte le settimane che avevo programmato” afferma Tsitsipas nell’intervista, “tuttavia ho trascorso del tempo di qualità con la mia famiglia e ho passato alcune settimane cercando di trovare una soluzione ai problemi fisici, e penso che abbia dato i suoi frutti. Sono stato per molti giorni di seguito in riabilitazione, impegnandomi al processo di guarigione”.
Stefanos dovrà difendere tra poche settimane la cambiale più pesante, quella che sostiene il suo ranking, la finale dell’Australian Open 2023. Era la seconda apparizione del greco in una finale del Grande Slam, entrambe le volte sconfitto da Novak Djokovic. Nonostante la pressione che certamente avrà – rischia un tracollo in classifica – Stefanos si dice fiducioso: “Posso sicuramente trarre fiducia dall’aver disputato la finale in Australia 11 mesi fa. Tuttavia, non ricordo e non penso troppo a quello che è successo. Il mio piano è quello di riavviarmi e di impegnarmi per qualcosa di assolutamente nuovo in questa stagione con una qualità di tennis diversa”.
I suoi obiettivi sono ambiziosi: “Voglio ovviamente riportare una medaglia Olimpica nel mio paese, questo è un mio obiettivo. Inoltre voglio vincere un titolo del Grande Slam. Sicuramente per poter fare queste cose ho bisogno di essere in buona salute perché c’è stato un momento in questa stagione in cui alcune circostanze non mi hanno permesso di rendere al 100%. Cose che sono accadute dopo gli Australian Open e verso la fine della stagione. Spero solo di non essere così limitato e di esplorare ulteriormente il mio tennis nel 2024”.
Problemi fisici, cambiamenti nel suo staff tecnico – il tira e molla con Philippoussis, fino a tornare col padre – e una concorrenza sempre più agguerrita e di qualità, con Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev e Jannik Sinner a battagliare contro il più forte, Djokovic. Tsitsipas, che pochi mesi fa aveva addirittura la chance teorica di diventare n.1 del mondo, ora si ritrova fuori dai primi cinque. Lui cerca di restare positivo, crede nelle proprie capacità: “Abbiamo tennisti di grande qualità, che possono spingersi a vicenda fino al limite. Penso che sia arrivato il momento in cui il tennis è al suo apice. Sono fortunato ad essere in quest’epoca perché è un’era in costante sviluppo e si raggiungono nuove vette. Il mio obiettivo è migliorare le mie qualità e il mio tennis, per poter competere contro questi giocatori. Sono i tennisti più forti e più duraturi che il nostro sport abbia visto da molto tempo”, conclude il greco.
Il 2024 sarà una stagione molto importante per Tsitsipas. Il suo fisico ha sofferto, il suo tennis si è come spento per vigore ed efficacia, con i rivali invece cresciuti a dismisura e pronti a pungerlo nei suoi punti deboli. Stefanos ha certamente ancora molto da dare, ma se il suo corpo ha ritrovato la massima efficienza adesso è tempo di dimostrarlo in campo, ritrovando il miglior servizio, la spinta col diritto e quell’intensità che gli aveva permesso di issarsi molto vicino alla vetta. L’Australian Open, torneo dove gioca quasi “in casa” visto il calore degli immigrati dalla Grecia e del quale ha sempre amato le condizioni, sarà un primo test molto importante per capire se la rotta della sua carriera si è davvero invertita. O meno…
Marco Mazzoni