Di Paolo Cozzi
Dopo un mese e mezzo di partite e viaggi in giro per il mondo si è conclusa la prima fase della VNL maschile, che mai come quest’anno ha visto i nostri ragazzi protagonisti: l’Italia ha chiuso con un lusinghiero primo posto, centrato grazie anche al set perso dai polacchi nell’ultimo match con la Slovenia. Che dire, è l’ulteriore prova di come questo gruppo negli ultimi 11 mesi, dopo la debacle olimpica, sia riuscito a svoltare e a ripartire alla grande, trovando nuova linfa nella giovane età di alcuni suoi protagonisti e ritrovando un leader come Simone Giannelli, autentico numero uno che sembra trovarsi molto più a suo agio nel gestire un gruppo giovane rispetto ad un gruppo di veterani.
A rendere ancora più importante il posizionamento degli azzurri è il fatto che, dopo aver dominato negli anni 90 la World League, a partire dai primi anni 2000 la nostra nazionale non sia stata più in grado di issarsi sul gradino più alto del podio della competizione, che nel frattempo ha cambiato nome e competizione. L’Italia è partita con una sconfitta contro i francesi del neo-CT Giani in terra canadese, ma nonostante il gruppo fosse giovane e alquanto inesperto ha saputo rialzare subito la testa e prendersi scalpi importanti come quelli di Polonia e Argentina (e no, non vale dire che le avversarie erano a ranghi ridotti, perché anche noi eravamo in formazione sperimentale e i giovani, da Bottolo a Romanò, hanno fatto davvero bene!)
Tornati dalla trasferta canadese con il rischio Covid, per fortuna limitatosi a fare danni nello staff, in terra filippina gli azzurri hanno messo il turbo e, guidati da Giolito nell’insolita veste di primo allenatore, hanno domato Germania, Cina e Slovenia, chinando solo la testa in un lungo tie break ai giapponesi, autentica rivelazione di questa VNL, che con una vecchia volpe come Philippe Blain alla guida sembrano finalmente pronti al salto di livello. Ed è proprio in questo girone che i nostri azzurri hanno trovato la formazione tipo, con Michieletto e Lavia recuperati dopo le lunghe fatiche trentine e la diagonale Giannelli-Romanò in crescita partita dopo partita.
Infine ecco il girone di Danzica chiuso da imbattuti, con gli scalpi di Bulgaria, Iran, Serbia e Olanda ad issarci nelle zone nobili della classifica. Bene anche il rientro in gruppo di Zaytsev, che ancora una volta dimostra la sua grinta e il suo attaccamento alla maglia azzurra. Tante vittorie importanti quindi per i nostri ragazzi, che fanno scorta di certezze prendendosi il lusso di battere squadre che storicamente ci hanno sempre dato fastidio, ma soprattutto un messaggio chiaro e preciso lanciato a tutte le sfidanti: i De Giorgi’s boys non si sono fermati alla vittoria dell’Europeo 2021, ma hanno ancora molta fame di successi!
Andando a vedere le varie classifiche di rendimento, l’unico italiano che appare in quasi tutte le classifiche è Giannelli (anche in quella a muro, e qua si vede la mano del suo ex coach Grbic), e questa è la notizia più bella perché Simone è la guida di questo gruppo, ma arrivava da un anno lungo, usurante e poco gratificante con Perugia e c’era il timore che potesse trascinarselo anche in nazionale.
Nelle altre classifiche non troviamo italiani anche perché i titolari hanno saltato in blocco la prima tappa, ma spulciando la lista dei best scorer non mancano i volti noti della nostra Superlega: fra questi il neoacquisto di Civitanova Aleksandar Nikolov, l’ex Piacenza Aaron Russell, tornato su valori monstre in questa VNL, il (probabile) neo-modenese Pope, schiacciatore australiano, e soprattutto i due giapponesi Nishida e Ishikawa, che ben rappresentano lo step di crescita della nazionale del Sol Levante
Anche nella classifica dei muri ecco due volti conosciuti come Flavio, centrale brasiliano appena trasferitosi a Perugia da Vibo, dove nonostante la retrocessione è stato strepitoso, e quell’Agustin Loser che, guidato dalle sapienti mani di De Cecco, è uno dei centrali più pericolosi del panorama internazionale e arriverà a Milano per provare a portare i meneghini in pianta stabile tra le prime 4.
Detto questo, mai come quest’anno abbiamo la possibilità di vincere un torneo che per anni ha fatto rima con Italia, ma che da troppi lustri ci vede solo tristi comprimari. Perciò tutti pronti per le Finals, che si giocheranno a Bologna a partire da mercoledì 20 luglio e che vedranno gli azzurri sfidare nuovamente l’Olanda nei quarti di finale, mentre la Polonia se la vedrà con l’Iran, la Francia con il Giappone e gli USA contro il Brasile. Ma di queste partite parleremo più nel dettaglio la prossima settimana!