Di Redazione
L’Hermaea Olbia riparte con il primo tassello in vista della stagione 2022/2023: dopo un’ottima stagione d’esordio, caratterizzata dalla conquista dei playoff e dalla qualificazione alla Coppa Italia di A2, Dino Guadalupi sarà ancora il capo allenatore delle aquile tavolarine.
Brindisino d’origine, classe 1976, Guadalupi inizia il suo percorso da tecnico appena 17enne nel settore giovanile dell’Amatori Pallavolo Brindisi. Nel 2003 sale di un gradino entrando a far parte dello staff della Tra.De.Co. Altamura, prima come addetto alle statistiche, poi come vice allenatore. Da qui prende il via una gavetta d’alto livello, che lo vede protagonista anche in A1 tra Imola e Vicenza. Nel 2009 approda a Parma – sempre nelle vesti di vice – per un biennio culminato con la promozione nel massimo campionato. Dopo l’esperienza di Giaveno, nel 2013, matura la decisione di lavorare unicamente come primo allenatore. L’anno successivo è dunque sulla panchina di Sala Consilina, in A2, dopo di che scende di una categoria per alcuni campionati di vertice tra Montella e New Volley Brindisi. Una nuova chiamata dall’A2 arriva nell’estate del 2018 dalla P2P Baronissi, compagine guidata a un passo dalla Poule Promozione. Tra il 2019 e il 2021 guida Offanengo, ancora in B1. La scorsa estate, quindi, il ritorno in A2 con l’Hermaea, condotta fino al primo turno di playoff contro Mondovì dopo un percorso lusinghiero in regular season, caratterizzato anche dal record di punti conquistati nella categoria.
“Con la società è maturato un clima di fiducia reciproca – fa sapere Guadalupi – e questo ha rappresentato una marcia in più in termini di motivazioni. Proseguire il percorso all’Hermaea rappresentava una priorità e sono felice di poter tornare in Sardegna, dove cercherò di ripagare la stima che è stata riposta nei miei confronti. La conoscenza reciproca può consentire di accorciare i tempi e porre le basi per una stagione proficua. Sotto il profilo tecnico mi sarebbe piaciuto proseguire il percorso cominciato lo scorso anno, ma in A2 è difficile avere continuità anche per formazioni di primissima fascia. La cosa davvero importante è fornire basi solide al progetto sportivo, per cui se le strade collimano va bene, altrimenti si riparte con un’idea nuova”.
“Che Hermaea sarà? Nel costruire la squadra ci siamo posti gli stessi obiettivi dello scorso anno. Cercheremo di fare quanta più strada possibile, anche se non è semplice darsi degli obiettivi chiari in questo momento. Prima ci sarà da osservare la composizione dei gironi e la formula del torneo. Le rivoluzioni cui sono state costrette numerose squadre rimescolerà i valori. In pochi hanno avuto continuità, dunque sarà necessario un periodo di formazione. Mi aspetto comunque un campionato competitivo e livellato verso l’alto, anche perché tante giocatrici esordienti lo scorso anno potranno contare su una maggior esperienza”.
(fonte: Comunicato Stampa)