Rientro da incubo per Novak Djokovic a Monte Carlo. Il n.1 del mondo è stato incredibilmente sconfitto dallo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina in tre set, 6-3 6-7 6-1 lo score della partita. Djokovic ha pagato a caro prezzo la lunghissima assenza dai tornei: era fermo dallo scorso febbraio quando perse nei quarti a Dubai da Vesely. Per le sue “note” posizioni anti vaccino, ha saltato la trasferta americana e si è presentato nel Principato con una condizione fisica buona ma tennisticamente assai incerta. Troppi gli errori, alcuni incredibili (anche a campo aperto a due passi dalla rete), poca intensità, pochissima fiducia e feeling con il campo e con lo scambio. Un Davidovich Fokina molto aggressivo e propositivo l’ha sconfitto pressandolo dall’inizio alla fine.
Nella bagarre del secondo set, grave per Djokovic l’aver servito per vincere il secondo set sul 5-4, ma ha commesso errori, mentre l’iberico ha spinto con grande coraggio andando oltre le proprie insicurezze. Si è salvato al tibreak Novak, ma poi nel terzo non c’è stata partita, subito sotto e mai realmente competitivo. Dal terzo parziale è apparso anche in difficoltà fisica il n.1, incapace di contenere la spinta forsennata del rivale, commettendo tanti errori in tutte le fasi di gioco.
Una sconfitta che complica ancor più la stagione di “Nole”. È evidente il suo bisogno di giocare partite per ritrovare una buona condizione. Non potrà farlo in questo torneo, non sappiamo quanti altri riuscirà a giocarne.
Nel primo set Djokovic salva subito due palle break nel primissimo gioco e cede il servizio nel terzo, troppe le incertezze e grande la spinta di ADF. Subisce un doppio break Novak, per l’1-4, ma si riprende un game in risposta portandosi 2-4 (male Davidovich, anche un doppio fallo). Chiude 6-3 l’iberico al nono gioco, con il terzo break del set, contro un Djokovic davvero sbiadito e falloso anche in scambi normalissimi, quelli che di solito gioca col pilota automatico.
Il secondo set è un ottovolante continuo. Djokovic va sotto 0-30, non riesce a strappare il contro break nel terzo gioco non sfruttando nessuna delle 5 palle break ottenute, con lo spagnolo divorato dalla tensione. Quindi una serie di break e contro break, con un gioco disastroso di Davidovich nel nono game (3 doppi falli!), che manda a servire per il set l’esperto rivale. Novak però non riesce a giocare il suo miglior tennis. È titubante, sbaglia e si fa aggredire invece di imporre la propria classe, presenza ed esperienza. Si va al tiebreak, il film del match sembra non cambiare. Davidovich scatta veloce, si porta avanti 3-1. Djokovic si riporta sotto, fino al 5 pari. Lungo scambio, il braccio di Alejandro si irrigidisce e stecca col diritto. 6-5 e Set Point Djokovic, in risposta. Arriva un punto rocambolesco, lo chiude il n.1 con un comodo passante di diritto. 7-6 Djokovic, si va al terzo.
Quando la partita sembra girata dalla parte del serbo, Novak invece crolla, come tennis e come fisico (e testa). Inizia malissimo il terzo set, cedendo subito il game di servizio (con un doppio fallo). L’iberico non si fa pregare; ricomincia a spingere a tutta, va vicino a strappare il doppio break (non trasforma ben 3 palle break) e poi è bravissimo a cancellare la palla del contro break a Djokovic, portandosi 3-1. La partita del n.1 si chiude di fatto sulla chance non trasformata. Crolla nella spinta, errori, mentre il martellamento di Davidovich Fokina è pressante, come nel primo set. Novak cede a 30 il quinto game, finendo sotto 1-4, e poi perde anche l’ultimo turno di servizio alla seconda palla match. Una vittoria assolutamente meritata per Alejandro, bravo a spingere e prendersi grandi rischi per tutto il match, trovando picchi di rendimento molto alti (e pure alcune giocate da vero funambolo). Pessima invece la prestazione di Djokovic, lontanissimo dai giorni migliori. Giocando così poco, come la ritroverà?
Marco Mazzoni