Di Redazione
L’eredità da raccogliere è di quelle pesantissime: due argenti nelle ultime due edizioni dei Campionati Europei (3 nelle ultime 4) e l’ottavo posto nel ranking FIVB, risultati straordinari per una piccola nazione come la Slovenia. Ad accettare l’impegnativa sfida sarà l’australiano Mark Lebedew, scelto dalla Federazione come nuovo CT della nazionale maschile in sostituzione di Alberto Giuliani. 55 anni, Lebedew è attualmente al timone del VfB Friedrichshafen, dopo una carriera ricca di successi soprattutto in Germania (tre scudetti nel Berlin Recycling Volleys); a livello di nazionali ha guidato l’Australia dal 2017 al 2020.
“Avevamo bisogno di aria nuova nello staff tecnico – ha spiegato Metod Ropret, il presidente federale – e come sempre negli ultimi anni abbiamo deciso di rivolgerci a un esperto dall’estero. Le proposte non sono mancate, ce n’erano davvero tante. Alla fine la scelta è caduta su Lebedew, un tecnico eccezionale con cui siamo sicuri che continueremo lungo la strada che abbiamo percorso negli ultimi anni“.
Soddisfatto il nuovo CT, che ha firmato un contratto biennale: “La Slovenia è una di quelle squadre con cui ogni allenatore vorrebbe lavorare. Sono molto motivato per il lavoro e le competizioni che ci aspettano, spero di ottenere risultati ancora migliori rispetto al passato. È difficile fare previsioni per la VNL, ma certamente sarà una buona occasione per far crescere ulteriormente i giovani. La nostra priorità sono i Mondiali, sono convinto che potremo migliorare sensibilmente il risultato ottenuto nell’ultima edizione“.
Lebedew parla poi della sua filosofia di gioco: “Il mio approccio si basa su una pallavolo aggressiva e offensiva. Mi piace il gioco veloce e l’idea di attaccare costantemente l’avversario, mettendogli pressione a muro e con una buona difesa. Nel mio modo di lavorare do molta importanza ai miei giocatori, e questo sarà particolarmente evidente per la Slovenia: Urnaut, Vincic, Pajenk e altri sono giocatori con grande esperienza, di cui vorrei approfittare per fare un passo in più“.
(fonte: OZS)