Di Redazione
Giulio Magalini si divide tra Verona Volley e Nazionale Under 21. Impegnato, infatti, adesso nel ritiro con gli azzurri di coach Frigoni, il giovane schiacciatore della squadra veneta ha le idee chiare sul suo futuro, anche grazie all’esempio dei “grandi” del suo campionato. A dichiararlo, è lui stesso in un’intervista a L’Arena.
Come sta andando il ritiro?
“Abbastanza bene, adesso avremo un po’ di amichevoli per testare la condizione e prepararci al Mondiale”.
Che sensazioni hai, Frigoni ti convocherà?
“Non voglio dire nulla, però spero tanto di sì. Dipenderà ovviamente dalla condizione fisica”.
Ripartiamo dal finale della scorsa stagione di Verona con Magalini titolare, sei stato soddisfatto di come hai giocato?
“Soddisfatto no, avrei potuto fare meglio. Sono stato però molto contento della fiducia che il coach mi ha dato. Ha puntato su di me e questo mi ha fatto sentire importante, un’opportunità davvero preziosa per me. Ho cercato di cogliere quest’occasione al meglio ma avrei potuto fare molto di più”.
Tipo cosa?
“Nelle prime partite ero un po’ teso. Ti confronti con giocatori di alto livello, atleti navigati e ci sta. In un contesto così bisogna solo crescere a livello tecnico per arrivare a equiparare il proprio baglio con quello degli altri”.
I tuoi punti forti e i punti deboli?
“Il punto debole su cui devo lavorare davvero tanto è la ricezione. Il punto forte può essere l’attacco. In generale devo migliorare la capacità di stare in campo, avere un ruolo importante per la squadra”.
Federico Bonami dice che la ricezione è un fondamentale che si può sempre allenare, a differenza dell’attacco dove servono anche determinate caratteristiche fisiche.
“Fede per me è un punto di riferimento e da lui posso solo imparare. Molto bravo in ricezione, mi potrà dare di sicuro una grande mano”.
Tu, Asparuhov e Mozic, tre bande giovanissime a contendersi un posto.
“Aspa e Mozic giocheranno l’Europeo seniores e non vedo l’ora di confrontarmi con loro. Bisognerà dare il massimo per conquistare un po’ di spazio e questo è solo che positivo”.
Con Michieletto avevi vinto il Mondiale Pre Juniores nel 2019 e giocato con lui in A3 nell’UniTrento. Ora lui è titolare nella nazionale maggiore. Un esempio per tutti i giovani.
“Sì. certo. Il sogno di tutti è vestire la maglia seniores un giorno. Ma bisogna arrivarci prima. Alessandro è un fenomeno, di giocatori così ne nascono uno su un milione”.
Come vedi la squadra, tanti giovani nel Verona Volley?
“Siamo tanto giovani. Ma i giovani non bisogna mai sottovalutarli, bisogna fare attenzione. Non si sa mai cosa possa succedere. E comunque ora c’è Rapha che porta tantissima esperienza essendo un palleggiatore che ha vinto tantissimo. Ma c’è anche Luca (Spirito) che ha appena fatto la Vnl, anche lui ha esperienza”.