Matteo Berrettini in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero” ha parlato delle sue attuali condizioni fisiche: “Distorsione ad una caviglia durante l’allenamento. Temevo fosse più grave, comunque tra qualche giorno dovrei ricominciare ad allenarmi. Se non altro è il momento migliore per infortunarsi, visto che non ci sono tornei”.
Per Nadal non si tornerà in campo in questo 2020? “Io spero sempre di poter giocare ma temo che Rafa abbia ragione.
Un grande torneo ospita almeno 300 persone, tra atleti e membri degli staff, che arrivano da ogni parte del mondo. Il tennis ti permette di mantenere la distanza in campo, ma poi ci sono spogliatoi, palestre, fisioterapisti… Non entrare in contatto con gli altri è complicatissimo.
A volte mi chiedo se non sia il caso di aspettare il prossimo anno e ripartire normalmente dall’Australia. Ma il tema è delicato e lascio che sia la scienza a esprimersi: se ci dicono che seguendo le norme di sicurezza non ci sono rischi di contagio, sono pronto a giocare.
Ma se ci sono margini di rischio forse è meglio aspettare che tutto sia passato”.
Sul torneo di Roma: “È pazzesco quello che sta succedendo nel mondo. Il telefono mi ricorda i momenti più belli di un anno fa e adesso stanno spuntando le foto del Foro Italico 2019. I ricordi sono tantissimi e pensare che quest’anno non ci sarà nulla è un colpo al cuore.
Spero che gli Internazionali possano essere recuperati più avanti anche se a porte chiuse non sarà la stessa cosa. Meglio pensare alla rinascita del 2021 e immaginare il Foro pieno di appassionati. Per me Roma è l’appuntamento più importante dell’anno: è il torneo di casa. conosco metà della gente che ci viene…”