Allo scorso Australian Open non era passata inosservata la nutrita troupe cinematografica al seguito della campionessa nipponica Naomi Osaka. Uno speciale sulla tennista in lavorazione? Molto di più, un film documentario. La notizia è stata confermata ufficialmente da Netflix, “vogliamo aprire una finestra sulla vita di una star globale del tennis”. Il progetto non ha ancora un titolo ufficiale, e non si conosce la data di uscita del prodotto sul network di intrattenimento online. Di sicurò non uscirà prima delle Olimpiadi di Tokyo, visto che il concept del film su Naomi è proprio un lungo avvicinamento all’evento della prossima estate, in cui la Osaka sarà – in casa – una delle star più in vista e seguite.
La troupe sta seguendo la tennista già dallo scorso US Open, riprendendo viaggi, allenamenti e momenti fuori dal campo durante i tornei principali disputati dalla tennista, raccontando la quotidianità di Naomi e la sua storia, fatta di sogni e speranze. Fin da piccola la Osaka ha viaggiato tra Giappone (sua madre è nipponica) e Stati Uniti, con il padre di origine haitiana che l’ha inserita nel mondo del tennis prima giovanile e quindi Pro.
Il progetto è ideato da “Uninterrupted”, società in cui è presente anche la star del basket NBA LeBron James e Maverick Carter, e prodotto dalla “Film 45” di Endeavour Content. Il regista del documentario è Garrett Bradley, il cui cortometraggio Alone, realizzato con “New York Times OpDocs”, è stato candidato per un premio Oscar. Al Sundance 2020, Garrett Bradley ha vinto il premio per la migliore regia per il suo film documentario “Time”.
Secondo fonti di Netflix, la serie sarà incentrata non solo sull’atleta di successo e sul racconto della sua storia, ma anche sul contesto della sua professione, sul frenetico programma di viaggi, sulla crescita umana di una giovane donna che grazie allo sport è diventata famosa in tutto il mondo. Un occhio particolare sarà poi riservato al suo rapporto con il Giappone, per comprendere l’identità multiculturale di Naomi in paese ricco di tradizioni millenarie.
“Essere in grado di raccontare la mia storia e far entrare gli spettatori in questo mio grande anno, lavorare con un team che mi capisce davvero, è un’esperienza gratificante. Non sembrerà un documentario sportivo tradizionale, sono entusiasta di poterlo condividerlo con tutti”, ha dichiarato la Osaka a proposito del progetto, senza svelare ulteriori particolari.
Marco Mazzoni