Di Redazione
Dopo aver sorprendentemente eliminato in semifinale il giorno prima Perugia, gli emiliani hanno sbarrato la strada anche l’Itas Trentino nell’ultimo atto della competizione, giocato di fronte ad oltre diecimila spettatori presenti al Palazzo dello Sport di Roma, confermando di essere la squadra di SuperLega più in forma del momento.
La corsa della formazione gialloblù nel massimo trofeo nazionale per il secondo consecutivo si ferma ad un passo dal traguardo; la possibilità di iscrivere per la quarta volta il proprio nome nell’albo d’oro, ad undici anni di distanza dal trionfo più recente, è sfumata in tre set; un risultato forse troppo severo per Kaziyski e compagni, che in almeno due parziali hanno provato a replicare sino all’ultimo ad un avversario che ha giocato una pallavolo molto incisiva in battuta (10 ace diretti), efficace a muro e precisa in attacco (54% di squadra con quattro errori).
In particolare sono stati Leal, mvp con 20 punti personali ed il 67% a rete, e Lucarelli a marcare la differenza nei due parziali combattuti e a trascinare Piacenza nel secondo set, l’unico che è stato contraddistinto da un ampio scarto.
“Nell’ultimo mese le statistiche raccontavano bene quanto Piacenza fosse cresciuta nel proprio modo di giocare e in questo fine settimana lo ha confermato – ha spiegato a fine gara l’allenatore dell’Itas Trentino Angelo Lorenzetti – . Per rispondere colpo su colpo ad un avversario così in palla avremmo dovuto esprimere una pallavolo ai limiti della perfezione o quantomeno di un altro livello ma oggi non lo abbiamo mai fatto. In fase di cambiopalla abbiamo subito fatto fatica, poi la battuta della Gas Sales Bluenergy ci ha fatto ulteriormente male; in questo fondamentale siamo stati inizialmente poco incisivi, poi con qualche giocatore abbiamo trovato qualche buono spunto ma non siamo mai riusciti a proseguire le nostre rotazioni per tanti turni consecutivi. La differenza in due dei tre set è stata minima, ma in posto 4 Leal e Lucarelli ci hanno fatto male”.
Riccardo Sbertoli: “E’ ovvio che in una finale persa ci sia amarezza, loro hanno fatto una gran partita, migliore della nostra. Non siamo riusciti tanto a reagire, oggi sarebbe stato difficile per chiunque: hanno veramente trovato una costanza e una velocità in battuta e in attacco che possiamo solo far loro i complimenti. Prccato perchè è una finale persa, dobbiamo trovare un modo per contrastare queste giornate degli altri perchè più si andrà avanti più saranno all’ordine del giorno”.
Marko Podrascanin: “Potevamo fare qualcosa in più, sì, ma poca roba. Prima di tutto voglio fare i complimenti a Piacenza, se la sono davvero meritata: hanno dominato dalla prima all’ultima palla stasera. Piacenza è davvero un grande avversario, è difficile giocare contro tutti quei grandi campioni. Rimane un po’ di rammarico per il terzo set perchè eravamo lì, siamo arrivati ai vantaggi…però alla fine anche se lo avessimo vinto penso che sarebbe cambiato poco perchè hanno dimostrato una pallavolo di altissimo livello in questi due giorni. Hanno vinto due partite 3-0, questo vuol dire che il trofeo se lo sono davvero meritati”.
Ai microfoni del quotidiano l’Adige è intervenuto anche Alessandro Michieletto: “Ormai siamo arrivati tante volte in fondo alle varie manifestazioni e non riusciamo a vincere la partita più bella: ci sono rammarico e frustrazione. Sapevamo che Piacenza è in un buonissimo momento di forma e contro alcune battute si poteva far poco, ma in altri casi potevamo gestire meglio questa finale.”