Lo scorso 2 aprile, dopo tre set giocati come se fosse davvero una finale, la Moyashi Garlasco ha raggiunto il punto più alto della sua storia societaria, ossia l’accesso ai Play Off di Serie A3 maschile. Il trascinatore della squadra, il motivatore di questo gruppo, è certamente stato Leonardo Puliti. Dall’arrivo di Leonardo, infatti, oltre a farsi strada nel campionato di Serie A per la prima volta, Garlasco si è radunata attorno al suo leader naturale:
“Questo è un risultato storico per Garlasco, ci tengo a ribadirlo. La società ci ha festeggiato e ci ha tenuto a ribadire la sua enorme soddisfazione per un traguardo raggiunto, e che era il vero obiettivo della stagione. Negli spogliatoi, subito dopo la partita, ho detto ai ragazzi che è giusto prendersi un momento per capire come affrontare questi playoff“.
In che modo?
“Ho detto che dovremo entrare in campo con la consapevolezza di doverci godere l’enorme regalo che ci siamo fatti. Quindi non pensando alla vittoria o alla sconfitta, ma ad assaporarci le due o le tre gare che disputeremo nella prima fase. Questa è una stagione in cui siamo partiti non al massimo ed essere arrivati fino a qui è un risultato che nessuno si sarebbe aspettato“.
Davanti a voi si presenterà Savigliano.
“La squadra del mio amico Dutto, con cui ho giocato in pre-juniores, e con cui, da quando lo rivedo sui campi della A3, ho ricreato un rapporto di stima e amicizia. Mi fa piacere giocare contro Francesco e contro questa squadra. A lui ho detto che mi piacciono molto perché hanno saputo cambiare poco e creare un gruppo affiatato.”
Un confronto alla pari.
“Loro con noi hanno vinto in campionato, noi invece abbiamo avuto la meglio in pre-season. Credo che, come loro, siamo arrivati a un punto in cui il gruppo squadra si è creato ed ora siamo molto affiatati. Sarà una bella sfida. Mi fa piacere giocarmela contro di loro“.
Quali sono gli assi di Garlasco?
“Stipe Peric, che raccoglie numeri incredibili in A3. Giannotti, che per me dal punto di vista umano è stato una scoperta, e dal punto di vista del gioco ha trascinato la squadra con prestazioni eccezionali e decine di punti partita fondamentali. Ma in generale è una squadra che ha saputo fare tesoro di ciò che gente con un po’ di esperienza ha cercato di trasmettere ai più giovani, motivando anche quelli più senior“.
Svestiti i panni del giocatore, non tutti sanno che lei è tornato lì dove tutto è nato. Il Vero Volley.
“Voglio fare una premessa, ossia dire che gli anni al Vero Volley sono stati gli anni più belli in cui ho giocato a pallavolo. Al di là dei successi sportivi, l’ambiente è sempre stato bellissimo, e il gruppo di amici che si era creato è presente tutt’oggi, anzi, si è da poco riunito. Diciamo che è una famiglia costantemente in contatto. Sono stato lanciato da Monza nel mondo della pallavolo, ed ora, dopo un’importante esperienza in una grande multinazionale, Vero volley mi ha dato fiducia in un ruolo delicato e di grande responsabilità, lanciandomi nel mondo del lavoro“.
Di cosa si occupa?
“Sono un account manager. Gestisco la partnership tra il Vero Volley e Decathlon. Collaboriamo su progetti comunitari e su attività che vanno dalle giovanili alla prima squadra. Curiamo la strategia di sviluppo del brand affiancando Vero Volley come partner. Monza, inoltre, è una sorta di laboratorio di ricerca e sviluppo per Decathlon per il lancio di nuovi prodotti dedicati alla pallavolo e destinati ai mercati mondiali. È bellissimo far parte di questo progetto. Ho sempre sognato di trasformare il mio amore per la pallavolo in un lavoro“.
È un bel momento, Leonardo?
“Sì. Lo è tanto. Oggi ero ad un pranzo con la presidente Marzari, mi sono guardato attorno e sono felice di essere tornato qui“.
Si aspettava di tornare a giocare queste gare?
“Non avevo aspettative negli anni scorsi. Volevo solo capire dove poter arrivare. Sono felice di averlo fatto qui e con questa Garlasco“.
di Roberto Zucca