Di Redazione
Il suo ritorno in Italia dopo 12 anni (18 se si considerano solo le squadre di club) non sarebbe potuto essere migliore: Andrea Anastasi è il dominatore della stagione alla guida della Sir Safety Susa Perugia, che finora ha vinto tutte le 24 partite disputate mettendo già in bacheca due trofei, la Del Monte Supercoppa e il Mondiale per Club. Nell’intervista rilasciata a Gian Luca Pasini per la Gazzetta dello Sport, il “Nano” ammette di essere sorpreso: “Sono sincero, mi aspettavo un ritorno molto complicato. Sapevo bene cosa avrei trovato nel campionato italiano“.
Anastasi è molto lucido nell’individuare la chiave del successo: “Ho parlato con un sacco di persone dello staff e con i giocatori per cercare di capire come potevo aiutare la squadra e cosa non avesse funzionato in passato. Credo che lo scorso anno la squadra fosse arrivata ‘cotta’ nei momenti delicati; mi hanno detto che il problema era fisico e mentale, siamo ripartiti da lì. Come un gruppo che potesse ruotare. Leon mi ha detto che si era dovuto operare per aver giocato troppo: nella squadra di oggi ci sono giocatori che stanno dando tantissimo, ma che vanno gestiti“.
Via al turn-over, dunque. Una strategia che l’allenatore di Perugia intende confermare anche per il futuro: “Continueremo così per arrivare al meglio alle finali di Coppa Italia a Roma. Abbiamo coinvolto tutti i giocatori, ed è chiaro che i cambi funzionano in una finale solo se prima i giocatori li hai usati“. Ma poi mette in guardia i suoi: “So che siamo molto forti, alcune prestazioni non me le aspettavo, ma so anche che ci stanno aspettando al varco. Faranno tutti il possibile per batterci“.