Di Redazione
Ancora un sospetto caso di doping nel volley russo, con modalità molto simili a quello che lo scorso anno vide protagonista Dmitry Muserskiy. Anche stavolta a finire sotto la lente della WADA (l’agenzia internazionale antidoping) sarebbe stato uno dei vincitori della medaglia d’oro a Londra 2012, il palleggiatore Alexander Butko, e anche stavolta il campione analizzato risalirebbe a ben 8 anni fa. La notizia è stata riportata dall’autorevole portale russo BO Sport, ma non ci sono ancora conferme ufficiali in merito.
Come avvenne per Muserskiy, gli esami incriminati sarebbero stati a suo tempo “insabbiati” dalla RUSADA, l’agenzia antidoping russa, nell’ambito di un conflitto che portò alla squalifica delle nazionali russe da tutte le competizioni. Ora i campioni sono tornati alla luce, anche se nel frattempo si è aperta una frattura ben più grave tra la Russia e il resto del mondo e quindi anche le possibili conseguenze sono tutte da valutare.
La carriera di Butko è comunque a rischio: il regista, che ha compiuto 36 anni a marzo, secondo i rumors di mercato era in procinto di tornare allo Zenit Kazan (dove ha giocato dal 2015 al 2021) come secondo di Micah Christenson, ma la trattativa non si è concretizzata, probabilmente proprio a causa dell’”incidente” con il caso di doping. A seguire il caso di Butko dovrebbe essere lo stesso avvocato di Muserskiy, che se la cavò con una squalifica di qualche mese (fino a gennaio 2022). Il giocatore ha comunque rifiutato di commentare l’episodio.
(fonte: BO Sport)